La Week 10 presentava diverse sfide per la supremazia nelle division: una delle più importanti era sicuramente il Sunday Night tra New England Patriots e New York Jets, che arrivavano con le stesso record (5-3) allo scontro del New Meadowlands Stadium.

Considerata la prevedibile fase calante dei Bills ed uno schedule piuttosto agevole per Tom Brady e i suoi (ad esclusione forse della partita con Philadelphia, comunque in crisi), gli esperti del settore indicavano questo match come un vero e proprio spareggio per la vittoria finale della AFC East.

Partenza soft

I due team arrivavano all’incontro con stati di forma fisica e mentale opposti: i Pats, due sconfitte consecutive, di cui una pesante in casa contro i Giants; i Jets, tre vittorie di fila ed una rimonta che avrebbe potuto concludersi con il sorpasso sui rivali.

Date queste premesse, vediamo come si è sviluppata la partita: nel primo quarto hanno la meglio le difese che non concedono touchdown agli offensive team avversari. Nei primi sonnolenti drive solo due field goal del kicker Gostkowski (50 e 36 yard) che servono a rompere l’equilibrio in favore degli ospiti. Sanchez è pressato dagli uomini in divisa blu e subisce due sack dal DE Andre Carter. Dall’altra parte, invece, Brady comincia a scaldare il braccio (bel passaggio lungo per Ochocinco per un guadagno di 53 yard), ma è ancora presto per vedere delle segnature.

Si accende il match

Il secondo quarto è spaccato in due fasi: la prima continua sullo stesso ritmo di inizio gara, con poca precisione e poco spettacolo. La seconda è aperta da un inizio di drive complicato per NE che si trova a partire dalle proprie 8: brutto snap, Brady si fa sorprendere e non riesce controllare la palla, che cade a terra, ma viene comunque recuperata dallo stesso QB. Quando i tifosi dei Pats pensavano già allo scampato pericolo, nell’azione successiva ecco che arriva la pressione del LB dei Jets Westerman che costringe Brady ad un intentional grounding: 5 yards di penalità, safety, primi due punti e palla a NY.

Sanchez ringrazia, fa avanzare la squadra e va a marcare direttamente lui in end zone, con una corsa da 2 yard, il touchdown che consente il sorpasso: 9 – 6 per i Jets.

A 1:20 dal termine del primo tempo Brady, però, riesce a riscattarsi: grazie a 3 passaggi completati consecutivamente ed anche all’aiuto della difesa di New York che regala 15 yard in un solo colpo per un face mask di Smith, il QB di San Mateo giunge nella red zone avversaria e chiude con un lancio ricevuto dal TE Gronkowski. Si accende la sfida e al giro di boa i Patriots sono sopra di 4 punti.

Cambio di passo

Il terzo quarto è decisamente favorevole agli uomini di coach Belichick: su un punt dei Pats il returner va troppo morbido, perde il controllo del pallone che clamorosamente non viene bloccato da nessuno degli uomini in bianco-verde e termina per essere raccolto dal linebacker di NE Koutouvides.

Coach Ryan vede ripartire i propri avversari sulle 13 dei Jets: Brady lancia ancora per Gronkowski, touchdown… anzi no. Gli arbitri notano un infrazione del tight end (illegal touching) ed annullano la segnatura. New England si accontenta di aumentare il vantaggio con il field goal di Gostkowski: 16 – 9.

Nel drive successivo è protagonista Ninkovich: il lancio di Sanchez è sporcato da un uomo della difesa e il pallone viene intercettato dal LB alla sua terza stagione nel Massachusett . Il trio Brady-Woodhead-Faulk confeziona un’altra azione vincente conclusasi con il secondo touchodown di giornata di Gronkowski. I Patriots prendono il largo e vanno a condurre di 14 punti.

Fine delle speranze

A cavallo tra il terzo e l’ultimo quarto i Jets provano a rifarsi sotto con il touchdown di Plaxico Burres che riceve un lancio di 17 yard, ma dall’altra parte c’è una macchina da punti inarrestabile: Brady non sbaglia più un lancio e con l’aiuto dei suoi ricevitori rimette subito le cose a posto. Questa volta è il QB originario della California sceglie il suo WR Branch.

Ad 8 minuti dal termine New York è di nuovo sotto di 14 e anche se i Jets ci hanno abituato in questi ultimi anni a grande rimonte proprio nel finale, questa volta nulla possono contro la giornata di grazia di Ninkovich: sì, ancora lui. Lancio centrale di Sanchez per Tomlison intercettato dall’ex Saints che va a marcare anche il touchdown che chiude i giochi: 37 – 16 e dura lezione per la squadra di casa.

Da qui alla fine non accade nulla di rilevante, i Patriots sull’onda dell’entusiasmo contengono facilmente gli ultimi tentativi dei demoralizzati Jets.

AFC East chiusa?

New England, come detto all’inizio, ha un calendario sulla carta più semplice rispetto a quello dei rivali di division. Inoltre può contare sul vantaggio datogli dagli scontri diretti vinti contro NY e sull’oppurtunità di giocarsi in casa la seconda sfida con i Bills, nell’ultima giornata di regular season. Con un Brady così solido e concreto e con una difesa, che pur restando la peggiore della NFL per numero di yard concesse a partita (in realtà il problema è solo sui lanci, perché sulle corse si trova al nono posto), ha dato qualche piccolo segnale di miglioramento, i tifosi dei Patrioti possono guardare fiduciosi al futuro.

Per i Jets invece è un passo falso brutto per diversi motivi: perché interrompe la serie di vittorie consecutive, perché contro una difesa come quella di NE si deve fare di più e perché ora sarà dura pensare di poter vincere la division.

Ma nel football, mai dire mai.

Il risultato finale è Patriots battono Jets 36 a 17.

4 thoughts on “I Patriots rialzano la testa a New York

  1. Ma perchè è stata inflitta una penalità a NE dopo l’annullamento del TD di Gronkowski? Prima della ricezione c’era stato un fallo di un difensore dei Jets su Branch che i Patriots avevano rifiutato per avere la segnatura. Gli arbitri non avrebbero dovuto annullare si il TD ma dare una penalità a New york? O al massimo non dare falli visto che c’erano due penalità, una per ciascuno?

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