Primo Power Ranking dell’anno per playitusa, che celebra il ritorno del football made in USA e l’inizio di una stagione nella quale i Green Bay Packers cercheranno di bissare il Vince Lombardi Trophy vinto nel 2010.

NFL: si ricomincia con i Packers protagonisti.

1. Green Bay Packers
I Campioni del Mondo in carica dimostrano ancora di essere la squadra da battere, capitanati dal solito Aaron Rodgers, 312 yards e 3 touchdowns, che stende i Saints nella riedizione del Championship NFC 2010 al termine di un combattutissimo match terminato 42 a 34 per i padroni di casa, nei quali emergono le prestazioni difensive del secondo anno Morgan Burnett, 14 tackles, e del linebacker veterano Desmond Bishop, 12 placcaggi.

2. New England Patriots
Parte la stagione e Tom Brady risponde subito presente guidando la franchigia di Boston ad un vittoria roboante su Miami con 517 yards lanciate, 4 TD e 1 intercetto, in una partita dominata dall’inizio alla fine ed impreziosita dal touchdown pass da 99 yards per Wes Welker, ancora candidato a diventare il leading receiver dei Patriots nonostante l’arrivo di Chad Ochocinco.

3. Philadelphia Eagles
La seconda vita di Michael Vick a Philadelphia da i suoi frutti e prosegue nel migliore dei modi cominciando con il piede giusto in questa nuova stagione, che parte con una vittoria in trasferta degli Eagles, squadra che durante l’ultima offseason ha lavorato più di qualunque altra per raggiungere l’obiettivo massimo, sperando che questa volta, il one season shot, abbia esiti migliori di quello dei Jets dell’anno passato.

4. Baltimore Ravens
I Ravens giocano una grandissima partita mettendo alle corde i rivali divisionali Steelers con un grandissimo gioco difensivo che argina Roethlisberger e compagni, producendo ben 7 turnovers, e l’attacco che sfrutta ogni occasione concessagli mostrando uno splendido Joe Flacco e il solito, travolgente, Ray Rice, capace di totalizzare 149 yards e 2 touchdowns di total offense.

5. New York Jets
Hanno fatto di tutto per vincere lo scorso anno ma hanno dovuto arrendersi al Championship, perso contro gli Steelers; convinti comunque a riprovarci si sono rimessi in gioco quest’anno, puntando sul redivivo Plaxico Burress, veterano che in compagnia di LaDanian Tomlinson e Santonio Holmes ha contribuito a portare al successo New York, che ha presentato un gioco aereo decisamente più convincente rispetto al recente passato.

6. New Orleans Saints
Hanno perso la prima ma obiettivamente rimangono uno dei team più temibili della lega, e salvo sorprese attualmente impensabili sono destinati a lottare fino in fondo per raggiungere il Grande Ballo, come dimostra l’ottima prestazione di Drew Brees, al limite della perfezione, che perde alla fine di un match nel quale ha lanciato per 419 yards e 3 touchdowns, confermandosi nel ristretto club di quei giocatori capaci di cambiare da soli il corso della partita, nonchè il volto di una squadra.

7. Chicago Bears
I playoffs centrati nella scorsa stagione non sono un miraggio, e a dimostrarlo c’è l’ottima partita disputata contro Atlanta, una delle squadre favorite per centrare senza patemi la postseason, nella quale i Bears lasciano pochissimo spazio agli avversari grazie alle prove offerte da Jay Cutler, 312 yds, 2 TD, 1 INT, e, soprattutto, da Brian Urlacher, che totalizza 10 tackles, 1 fumble recovered, e 1 intercetto riportato in endzone.

8. San Diego Chargers
Nei primi 30′ faticano a prendere ritmo e capirci qualcosa, anche perchè la pass rushing dei Vikes mette in seria difficoltà Philip Rivers, ma al rientro dagli spogliatoi la musica cambia e i Chargers trovano la chiave di volta per conquistare la prima vittoria in stagione, con un Mike Tolbert che sale in cattedra segnando 2 touchdowns, uno su passaggio e uno su corsa, e un QB che non si scompone nonostante i 2 intercetti lanciati.

9. Houston Texans
Vincono contro i Colts, ma resta da capire quanto sia merito loro e quanto demerito degli avversari, che senza Manning al timone sono davvero poca cosa e finiscono per restituire sempre la palla ai Texans, che nonostante l’assenza del playmaker Arian Foster riescono comunque ad imporsi trovando nuova linfa nelle gambe del sophomore di Ben Tate, 111 yds e touchdown, e nelle mani del solito, immenso, Andre Johnson, che riceve per 98 yards e segna 1 TD.

10. Pittsburgh Steelers
Come nel caso di Houston, anche per gli Steeler bisogna capire quali siano i demeriti propri e i meriti avversari nella sconfitta con cui hanno inaugurato la stagione 2011, resa ancora più amara dall’infortunio del tackle offensivo Willie Colon, inserito in injury list; nella disfatta di Baltimore si salvano Mike Wallace, 107 yards su ricezione, e parte della difesa, che tra una rissa sfiorata e l’altra, riesce comunque a tirare fuori dal cilindro qualcosa di buono.

11. Detroit Lions
La vittoria sui Buccaneers in trasferta è certamente un buon inizio e la dimostrazione che con Matthew Stafford al timone, 305 yards, 3 TD, 1 INT, i Lions sono tutta un’altra cosa, e possono seriamente impensierire Packers e Bears nella corsa per la NFC North, dove, a questo punto, confermano, come minimo e come previsto, di essere la terza forza in campo; da manuale del football le ricezioni di Calvin Johnson.

12. Jacksonville Jaguars
Dopo il taglio di Garrard i Jaguars sembravano intenzionati a lanciare il giovane Blaine Gabbert e prepararsi ad una stagione di transizione, invece alla prima uscita stagionale hanno piazzato una zampata importante per gli equilibri della AFC South arginando il pericolosissimo attacco su corsa dei Titans; sugli scudi il solito Jones-Drew, 97 yds e TD, a decidere il match ci pensa la difesa, nella quale si dimostrano indovinati gli investimenti operati durante l’offseason.

13. Arizona Cardinals
I nuovi Cardinals hanno rischiato di partire con il piede sbagliato, ma nell’ultimo quarto si sono rimessi in carreggiata ed hanno raggiunto la vittoria proprio grazie alle loro nuove stelle, il cornerback Patrick Peterson, autore di un TD su ritorno di punt, e il quarterback Kevin Kolb, che bagna la sua prima con Arizona lanciando per 309 yards e 2 TD, e rilanciando Early Doucet, receiver che sembrava essersi smarrito in quel di Phoenix.

14. Washington Redskins
Sembrava più un centro di riciclaggio che una squadra di football visto il continuo ingaggio di giocatori che, con tutto il rispetto, erano scarti delle loro rispettive squadre, invece il vecchio Shanny ha trasformato i Redskins in un team solido, capace di mettere alle corde quella che era considerata una delle possibili outsider della stagione, stendendola con un gioco offensivo bilanciato ed una difesa che ha messo costantemente alle strette il più piccolo dei Manning.

15. Buffalo Bills
La roboante vittoria sui Chiefs, squadra sorpresa del 2010, candida seriamente i Bills ad assicurarsi questo “titolo” nel 2011, viste anche le grandissime prestazioni sfoderate da Fred Jackson, 112 yards su corsa, e Ryan Fitzpatrick, uno che ormai a lanciare 4 touchdown pass, per 208 yds totali, a partita, ci ha preso decisamente gusto; Patriots e Jets sono avvisati.

16. Oakland Raiders
Continua la crescita di Oakland, che dopo aver chiuso bene la scorsa stagione inizia quella attuale con il piede giusto puntando ancora una volta su un gioco di corse che non smette di dimostrarsi il più efficace della lega, capitanato da un Darren McFadden capace di percorrere per 150 yards in 22 portare e integrarsi alla perfezione con Michael Bush e Marcel Reece, giocatore importante anche per gli screen; in attesa di vedere all’opera Pryor i Raiders, insomma, affilano le loro lame.

17. San Francisco 49ers
Sono bastati due quarti, il secondo e l’ultimo, e due invenzioni di Ted Ginn Jr., autore di altrettanti touchdowns su ritorni di kickoff e punt, ai Niners per vincere la sfida divisionale con i Seahawks; una vittoria un po’ strana, raggiunta al termine di un match comunque ben condotto dai californiani, che paiono leggermente più solidi rispetto al 2010 e possono lottare per la West, in attesa magari di trovare la quadratura definitiva.

18. Dallas Cowboys
La sconfitta con i Jets andrà valutata più avanti, visto che ora come ora sembra starci tutta e non pare pregiudicare affatto il cammino dei Cowboys, che nella Grande Mela disputano un’ottima partita perdendo solo nel finale per un field goal dell’ex Folk; già in forma l’attacco aereo, guidato da un positivo Tony Romo, 342 yards, 2 TD e 1 INT, che utilizza tutte le tre migliori risorse di Dallas: Jason Witten, Miles Austin e Dez Bryant.

19. Atlanta Falcons
Messi alle strette dall’ottima difesa dei Bears, i Falcons riescono a trovare un certo ritmo solo nel quarto finale, quando gli avversari allentano la presa e Matt Ryan, 319 yards, 1 intercetto, 1 fumble, sembra finalmente aver archiviato gli errori che probabilmente sono costati la partita alla sua squadra; da segnalare comunque tra le note positive la prestazione di Michael Turner, che riesce a correre per 100 yards contro Chicago mantenendo una media di 10 yds a portata.

20. New York Giants
Andati in bambola al rientro dagli spogliatoi, i Giants non sono andati oltre le 315 yards di total offense in quel di Washington, dove Eli Manning ha faticato più del dovuto riuscendo ad andare a segno solo con una corsa personale; per la squadra di Coughlin partenza in salita, resa ancor più difficile e pericolosa da una division tra le più toste dell’intera NFL in cui gli Eagles sembrano destinati a farla da padroni.

21. Cincinnati Bengals
Vincono, ma non convincono del tutto, i Bengals del dopo Carson Palmer, con il giovane Andy Dalton, 81 yards e 1 TD pass, che lavora i Browns ai fianchi e il redivivo Bruce Gradkowski, 92 yds e 1 TD, che affonda il colpo piazzando la zampata che permette a Cincinnati di vincere all’esordio con una rimonta finale da brivido, ottenuta grazie anche alle corse di Cedric Benson, 25 per 121 yards totali ed 1 touchdown.

22. Tampa Bay Buccaneers
Dalla squadra con più talento in prospettiva a roster della lega si attendeva sinceramente qualcosa si più, ma la prova sfoderata dai Lions in Florida ha spiazzato il team allenato da Raheem Morris, costretto ad inseguire fin da subito gli avversari; in ombra il mattatore del 2010 LeGarrette Blount, a cercare di tenere in partita i Bucs ci ha provato Josh Freeman, 259 yards, 1 TD, 1 INT, anche lui però parso non ancora in condizione.

23. Kansas City Chiefs
I Chiefs immaginavano tutto un altro esordio dopo un 2010 che li aveva condotti ai playoffs, invece la domenica dell’Arrowhead Stadium è stata più amara del previsto e si è rivelata un mezzo incubo per Matt Cassell e compagni, che in sessanta minuti di football si fanno letteralmente sottomettere dai Bills e totalizzano appena 213 yards di total offense; in settimana ci sarà parecchio da lavorare.

24. St. Louis Rams
La sfida era sicuramente impegnativa, ma i Rams sono parsi spaesati tra le mura amiche dell’Edward James Dome, dove anche Sam Bradford sembrava aver smarrito la grande lucidità mostrata nella stagione da rookie; l’impressione è che i meccanismi non siano ancora ben oliati, e che l’infortunio a Steven Jackson non abbia fatto altro che complicare le cose. Questione di fortuna e di centimetri, come le tante ricezioni mancate di un soffio.

25. Indianapolis Colts
“God save the Colts” o forse è meglio che salvi Manning? Quello che è certo è che senza Peyton, Indy è tutta un’altra cosa e oltreoceano, addirittura, c’è chi si è già affrettato ad indicarla come la peggior squadra della lega, probabilmente sbagliando, visto che la stagione è lunga, è appena iniziata, e qualcosa di buono un certo Reggie Wayne, 106 yards e 1 TD, ha comunque fatto; e poi si sa, gli zoccoli nuovi hanno bisogno di un po’ di tempo, di un rodaggio, come le macchine di una volta.

26. Minnesota Vikings
Il ritorno su kickoff di Percy Harvin aveva illuso i Vikes che pensavano di aprire la stagione 2011 con una vittoria, soprattutto dopo essere andati al riposo in vantaggio di 10 punti sui temibili Chargers; nel secondo tempo le cose sono cambiate, e mentre i padroni di casa conquistavano ritmo e porzioni di campo, l’attacco si è spento lentamente, con la sola difesa che ha provato a tenere in partita una Minnesota che si conferma, attualmente, l’ultima forza della NFC North.

27. Tennessee Titans
Inesistenti per la prima metà della partita i Titans si svegliano tardi, quando questa è ormai ampiamente archiviata dai Jaguars, ormai orientati a controllarla e condurla in porto senza sorprese; non positivo l’esordio di Matt Hasselbeck con la nuova divisa, che si salva solo quando decide di puntare con decisione su Kenny Britt, protagonista con 136 yards e 2 TD ricevuti. In ombra Chris Johnson, che dopo tutti i lamenti contrattuali totalizza appena 49 yards.

28. Miami Dolphins
Miami ha perso contro uno dei team favoriti per la vittoria finale, ma quello che non ha convinto è stata soprattutto la difesa, principalmente quella sui passaggi, tanto che il primo a farne le spese è stato il corner Benny Sapp, tagliato ad inizio settimana; si è salvato a sorpresa dalle critiche Chad Henne, che si è ampiamente rifatto dalle tante piovutegli addosso nei mesi estivi giocando una delle migliori partite, 416 yards, 2 TD, 1 INT, da quando è ai Dolphins e dimostrando che, probabilmente, è l’unico QB degno di tal nome a vestire questa maglia da tempo.

29. Carolina Panthers
Alzi la mano chi pensava che Cam Newton potesse esordire così tra i professionisti, sfiorando la vittoria e soprattutto lanciando per 422 yards, 2 touchdowns e 1 intercetto; numeri da star annunciata, numeri da prima scelta assoluta, sorprendenti quasi quanto quelli di un ragazzo che forse era stato dato per finito troppo in fretta e che domenica ha totalizzato 178 yds e 2 TD su ricezione. Un inizio che fa ben sperare tutti, anche se la strada è ancora lunga, e la division è particolarmente difficile.

30. Cleveland Browns
La squadra nonostante tutto c’è, Colt McCoy la guida abbastanza bene, 213 yards, 2 TD e 1 INT, anche se pecca di precisione nel momento clou della partita, quando subisce forse maggiormente la pressione della difesa avversaria e fatica a trovare compagni liberi; certo, perdere contro Cinci fa male, ma siamo solo all’inizio, e i Browns hanno ancora le carte in regola per riprendersi e fare bene.

31. Denver Broncos
La sconfitta è di misura, ma se non fosse stato per la fiammata su ritorno da 90 yards di Eric Decker e il TD pass verso fine partita di Kyle Orton, il risultato sarebbe stato ben più indigesto per Denver, che continua a convivere con i problemi della posizione di QB, dove lo stesso numero 8 sembra offrire le maggiori garanzie al coaching staff ma non incontrare assolutamente i favori del pubblico, che vorrebbero vedere lanciati nella mischia Tebow o Quinn, come se per questi Broncos fosse solo quello il problema.

32. Seattle Seahawks
Il progetto di Pete Carroll continua a convincere pochissimo, e l’idea di affidare l’attacco a Tarvaris Jackson è una delle cose più difficili da capire della sua gestione, fin qui incomprensibile, dei Seahawks, che hanno investito parecchio sul reparto ricevitori, con le acquisizioni di Sidney Rice e Zach Miller, ma si sono dimenticati di ingaggiare un QB capace di lanciare il pallone; che sia una velata dichiarazione d’amore, e di attesa, per Andrew Luck?

2 thoughts on “NFL Power Ranking Week 1

  1. ahahah!! davvero sprecati Rice e Miller in quel di Seattle fin quando Jackson sarà li a lanciare “anatre morte”.

    In definitiva metterei i Chargers prima dei Bears e i Cowboys (nonostante le cretinate di Romo) molto prima delle varie 49ers, Raiders, Reds, Bills e Cards.

    Per il resto divertentissima e bellissima rubrica come sempre!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Attendo la Week 2…ciao!

  2. Io penso che bisogna dare maggiore considerazione ai Lions, perchè non hanno battuto una squadra qualsiasi. I Giants sono riusciti a far fare bella figura persino a Rex Grossmann che con i DB rimaneggiati di NY ci è andato a nozze, veramente buona però la difesa dei Redskins, London su tutti. Sono daccordo Mc. Nabb sarebbe meglio si ritirasse.

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