I Cardinals hanno investito tantissimo su Kevin Kolb...

Come accade da diverse stagioni, la NFC West è di gran lunga la division con meno talento tra le presenti in NFL.

Difficilmente vedremo uscire dalle quattro squadre in questione una seria pretendente al titolo, ma sicuramente nella stagione che seguirà possiamo aspettarci, quantomeno, dei sensibili miglioramenti.

Tutte le franchigie si sono mosse in maniera positiva nella free agency riuscendo a sopperire alle rispettive lacune evidenziate nella passata annata.

Il colpo più appariscente e forse anche quello più importante è stato l’approdo in Arizona di Kevin Kolb, che ha lasciato il suo ruolo di backup agli Eagles, per diventare quel QB di talento,tanto cercato dai Cardinals dopo il ritiro di Warner.

Altri colpi sono stati messi a segno nel parco ricevitori sia da St. Louis che da Seattle con l’acquisto, rispettivamente, di Mike Sims Walker e Sidney Rice, che vanno ad arricchire due reparti non di certo eccezionali.

San Francisco è rimasta quasi del tutto invariata, le uniche aggiunte potrebbero arrivare dalle scelte del draft, con Kaepernick che potrebbe, nel corso della stagione, sopravanzare Alex Smith. Sarà dunque una vera e propria lotta per il titolo in NFC West, con i Seahawks che partono leggermente attardati rispetto alle rivali, le quali sembrano essere pronte, finalmente, per concludere la stagione con un record positivo.

Arizona Cardinals

Sono passati solamente tre anni dal Super Bowl perso contro gli Steelers, eppure gli Arizona Cardinals sembrano una squadra lontana anni luce da quel fantastico anno in cui primeggiavano i vari Warner, Boldin e Fitzgerald.

Di questi ne è rimasto solo uno, l’ultimo, che proprio in questi giorni ha visto prolungare il proprio contratto fino al 2018 con un guadagno di 120 milioni di dollari di cui 50 gli sono garantiti. Ma Bill Bidwill, proprietario dei Cardinals, già aveva fatto trasparire la voglia di riscatto con l’acquisto di Kevin Kolb, andando a coprire una falla, che nella passata stagione era stata a dir poco disastrosa, con il ruolo ricoperto prima da Skelton e poi da Hall.

Per arrivare al QB ex Philadelphia sono stati fatti enormi sacrifici, a partire dalla contropartita data agli Eagles: Rodgers-Cromartie e una seconda scelta al draft 2012. Importante anche il contratto di cinque anni offerto al giocatore, con ben 63 milioni di dollari messi sul piatto, che confermano la grande fiducia che la dirigenza ha nel ragazzo per risollevare le sorti dei Cardinals.

Come abbiamo scritto in precedenza il parco ricevitori sarà guidato dal solito Larry Fitzgerald, che verrà affiancato in questa stagione da Andre Roberts, che dopo il primo anno da rookie, in cui ha assaggiato la pasta di cui è fatta la NFL, è pronto a dare un apporto maggiore; ben due, invece, sono stati i TE acquistati nella free agency: Todd Heap e Jeff King, con il primo che sicuramente garantisce un’esperienza e una qualità maggiore, ed il secondo che verrà utilizzato per lo più come bloccatore; senza scordare Rob Housler draftato quest’anno.

Draft che ha portato in casa Cardinals anche il RB Ryan Williams, che purtroppo dovrà stare fermo tutta la stagione a causa di un problema al ginocchio; questo ha permesso a Beanie Wells di vedere assicurato il proprio posto da titolare, a maggior ragione dopo la partenza di Hightower.

Da migliorare, assolutamente, è l’offensiva line; non sono un caso le sole 1,388 yards su corsa, che hanno relegato in questa speciale classifica i Cardinals all’ultimo posto, in più dato altrettanto significativo, sono stati i 50 sacks concessi, che testimoniano proprio la necessità di fare qualcosina in più; in base a questo sono state acquistate due guardie: Daryn Colledge e Floyd Womack, che difficilmente potranno cambiare le sorti da questo punto di vista, ma possono contribuire, quantomeno, a far elevare il livello di una linea che ha tutt’altro che brillato nella passata stagione.

Se andiamo, invece, a parlare della linea difensiva ed in generale delle situazioni difensive, il quadro generale non cambia più di tanto: terz’ultima difesa per yards concesse su corsa, e poco meglio per quanto riguarda la fase di passaggio. Sicuramente, parte di queste statistiche è dovuta al fatto che l’attacco praticamente inesistente nel 2010, ha fatto rimanere in campo la difesa troppi minuti, mettendo ancor di più sotto pressione un reparto che già non brillava di suo.

Lo schema difensivo rimane sempre la 3-4, anche con Mike Miller, che dopo svariati anni come coach dei ricevitori è stato nominato defensive coordinator per questo 2011. Sulla linea difensiva a tre, la novità è rappresentata dall’inserimento in pianta stabile, come NT, di Dan Williams, che dopo il primo anno alle spalle del veterano Bryan Robinson, potrà esprimere tutto il suo valore partendo da titolare accanto a Calais Campbell e Darnell Dockett.

Stessi interpreti della passata annata per quanto riguarda la linea dei quattro linebacker, che può contare su un Daryl Washington con un anno in più sulle spalle e l’esperienza di Paris Lenon nel cuore della difesa, mentre per quanto riguarda i due OLB la situazione sembra ben delineata con la presenza dei due esperti Clark Haggans e Joey Porter che guideranno il giovane Sam Acho, scelto al quarto giro di questo draft, alla scoperta del mondo NFL.

Venendo alle secondarie, troviamo, forse, il giocatore con maggiore talento uscito da quest’ultimo draft: Patrick Peterson, scelto dai Cardinals con la quinta assoluta. Per il momento è in lotta con A.J. Jefferson per un posto da titolare, ma da qui all’inizio della stagione, con ogni probabilità il CB partente insieme a Greg Toler, sarà la stella ex Louisian State.

Dunque una coppia di giovani, visti i soli due anni di esperienza di Toler, primo giocatore draftato per il college di Saint Paul nella storia del NFL.I due avranno il compito di cercare di far notare il meno possibile l’assenza di Rodgers-Cromartie, ceduto agli Eagles nell’affare Kolb, a testimonianza dell’importanza che è stata data ai due giovani cornerback.

L’esperienza arriverà, invece, dalle due safety: Adrian Wilson e Kerry Rhodes che insieme possono vantare ben 18 anni di esperienza nel mondo dei professionisti del football; i due dovranno formare una perfetta alchimia con i giovani CB, andando a formare un mix esplosivo di esperienza e giovinezza tra i due ruoli delle secondarie.

Il ruolo di kicker verrà ricoperto dal veterano Jay Feely che ben si è comportato nel 2010 con all’attivo un 24 su 27 su field goal tentati. Ai ritorni ci penserà, invece, Stephens-Howling al suo terzo anno da partente, che sicuramente da affidabilità nonostante la giovane età; due per lui i TD su kickoff return nel 2010.

Vedendo la squadra ruolo per ruolo, i presupposti per fare una buona stagione ci sono, anche se forse sarebbe più giusto puntare a migliorare il pessimo record portato a casa nella passata stagione. Ma sappiamo anche che la NFC West ci regala spesso sorprese e quindi sognare per Arizona non è vietato, tanto più dopo essersi svenati per arrivare ad un QB, degno del nome di quel ruolo.

St.Louis Rams

Se per Arizona sono passati tre anni dall’ultima stagione positiva, per i Rams dobbiamo scorrere parecchie stagioni per trovare una stagione regolare terminata con un record positivo: il 2003. Sono ben otto anni che ormai St.Louis colleziona sconfitte su sconfitte, senza intravedere mai la possibilità di combinare qualcosa di buono.

Questa è la differenza con gli anni passati: in questo 2011, per la prima volta dopo molti trascorsi infelici, i tifosi dei Rams possono, quantomeno, tornare a sperare in un record positivo ed un eventuale accesso a playoff.

Parleremo per primo, sia per una questione di ruolo, sia perchè l’artefice della rinascita della squadra, di Sam Bradford, colui che nella passata stagione è stato scelto come prima assoluta.

L’ex stella di Oklahoma, ha visto poggiare, nel vero senso della parola, l’intero attacco sul suo braccio, arrivando, nel suo primo anno da rookie a lanciare fino a 50 volte in una partita, cosa davvero inusuale per un QB alle prime armi. I numeri ed il gioco, tuttavia, sono stati dalla sua parte, tanto è vero che con un anno sulle spalle in più, si inizia già a parlare di playoff. Come suo backup è stato confermato il veterano A.J. Feeley, al suo secondo anno nel Missouri.

Per l’ottavo anno di fila, sarà runningback titolare, Steven Jackson, che in ogni stagione si conferma tra i migliori del mestiere, riuscendo a brillare in una squadra che di certo non lo ha portato alle luci della ribalta.

Jackson è da anni l’unica certezza di questi Rams, infortuni permettendo, e quindi se davvero troverà complicità nel gioco di passaggio potremmo vederne davvero delle belle. Ricordiamo che tolta la prima stagione in NFL, questo RB non è mai sceso sotto le 1000 yards, il che è abbastanza significativo per capirne il reale valore.

Se tra i RB c’è un assoluto dominatore, tra i WR c’è una concorrenza dir poco spietata. I tre principali ricevitori saranno Danny Amendola, Brandon Gibson e Mike Sims-Walker con questi ultimi due in lotta per un posto da titolare. Gibson sembra, momentaneamente, in vantaggio, ma nel corso della stagione non escludiamo un avvicendamento tra i due.

A questi vanno aggiunti i due rookie appena draftati: Austin Pettis, Greg Salas e il sophomore Mardy Gilyard, che verrano utilizzati in misura minore, ma che potrebbero dare un importante aiuto soprattutto in red zone, viste le ottime mani, in particolar modo di Salas. Da non sottovalutare, anche il veterano Donnie Avery che potrebbe sempre tornare utile in diverse situazioni vista l’esperienza acquisita nei suoi anni in NFL.

Se a questi andiamo ad aggiungere anche il TE Lance Kendricks, draftato anch’esso in questo 2011, nel primo giro, possiamo dire che Bradford avrà l’imbarazzo della scelta per decidere a chi affidare i suoi lanci. Proprio Kendricks in queste prime partite di pre season sembra essere entrato immediatamente in sintonia con il talentuoso QB; di questa intesa, probabilmente, ne pagherà le conseguenze Michael Hoomanawanui, che difficilmente riuscirà a mantenere il posto di TE titolare.

Non eccezionale la linea offensiva, anche se con l’arrivo di Harvey Dahl dai Falcons, e un Roger Saffold con un anno di esperienza potrà avere dei sensibili miglioramenti, in modo da permettere a Bradford qualche attimo in più per realizzare il proprio gioco.

La linea difensiva resta a quattro e gli interpreti, escluso Justin Bannan, restano gli stessi. L’ex Broncos e Ravens, andrà a giocare titolare come DT accanto a Fred Robbins, con i ruoli di DE ricoperti dal fortissimo Chris Long, prima scelta di qualche anno fa, e da James Hall. Una linea abbastanza esperta, che dà una certa sicurezza a Ken Flajole, defensive coordinator dei Rams.

Passando ad esaminare i tre LB, abbiamo due buoni comprimari come esterni; Bryan Kehl e Na’il Diggs, mentre come middle linebacker, c’è la stella James Laurinaitis, che al centro della difesa dirige le operazioni in maniera eccellente, nonostante la giovane età e i soli due anni di esperienza nel mondo NFL, che fanno presagire ancora miglioramenti da vedere e da ottenere.

Nel reparto arretrato troviamo un perfetto mix di giovani e veterani, sia tra i CB che tra le safety.

I due CB titolari saranno, infatti, il giovane Bradley Fletcher al suo terzo anno, e il più esperto Ron Bartell. Situazione analoga per quanto riguarda le due safety, con l’arrivo di Quintin Mikell, che porta sia qualità che esperienza, dopo nove anni passati agli Eagles; mentre il ruolo di strong safety sarà ricoperto da Craig Dahl che è al suo sesto anno, ma in realtà avendo saltato delle stagioni intere si ritrova a giocare solo per il quarto anno.

Facendo il punto sugli special team, troviamo nel ruolo di kicker Josh Brown, che con il suo piede molto potente permette ai Rams di calciare senza problemi anche oltre le 50 yards. Come ritornatore dai kickoff ci sarà Amendola, che è ancora alla ricerca del suo primo TD in questa situazione di gioco e se davvero questo sarà l’anno di St.Louis, non tarderà ad arrivare anche quest’ultima particolarità.

Probabilmente i Rams, andranno a giocarsi la leadership nella division, salvo sorprese, contro i 49ers, e vedremo se dopo molti, ed anche troppi, anni passati all’inferno saranno in grado di tornare ad assaporare il paradiso dei playoff.

San Francisco 49ers

Stesso discorso fatto per i Rams lo si può riproporre per San Francisco, che per la sua gloriosa storia, non riesce ad accedere ai playoff da fin troppo tempo. Si dice, ormai, già da qualche stagione, che ogni anno potrebbe essere quello giusto per i 49ers, ed ovviamente anche in questa annata c’è la vera possibilità che finalmente il sogno diventi realtà.

Ci sarà anche un nuovo head coach, dopo il fallimento di Jim Tomsula, arriva infatti da Stanford Jim Harbaugh, che proverà dove i suoi predecessori di questi ultimi anni hanno fallito.

Nuovo head coach, ma non nuovo QB. O forse si? La situazione è alquanto ingarbugliata nella baia di San Francisco, dove l’eterna promessa mai sbocciata Alex Smith, dovrebbe partire nuovamente come quarterback titolare, a discapito del rookie Colin Kaepernick, che nonostanete le buone caratteristiche messe in evidenza, sembra, che andrà ad accomodarsi sulla sideline. Scelta discutibile, almeno in parte.

Se da una parte Smith può dare l’esperienza giusta e fondamentale per arrivare ai playoff, è pur vero che le aspettative che la dirigenza riponeva in lui sono state una totale delusione e che se avrà la fortuna ancora di fare il partente, sarà solo per non affidare le chiavi del gioco ad un QB inesperto. Detto questo non sono assolutamente da escludere avvicendamenti nel corso della stagione, tanto più se le prestazioni di Smith continueranno sempre nello stesso senso negativo.

Confermatissimo il solito Frank Gore nel ruolo di RB, dove dovrà fare da chioccia anche al giovane Kendall Hunter, preso dai 49ers in questo ultimo draft. Ovviamente se il gioco aereo è stato in questi anni un’incognita, possiamo dire l’esatto opposto del gioco di corsa, che è stato per molto tempo l’unica certezza su cui basarsi per i tifosi di San Francisco, grazie alle prestazioni di Gore sempre sopra le 1000 yards, se escludiamo l’ultimo anno dove ha saltato 5 partite per infortunio.

Altra situazione molto complicata la troviamo nel parco ricevitori, dove continua a dare problemi Michael Crabtree, questa volta per problemi fisici. Non sapendo ancora come gestire l’infortunio del giovane ricevitore, i 49ers si sono preparati ad ogni eventualità andando a prendere Braylon Edwards in questa free agency. A completare il reparto saranno Joshua Morgan e Tedd Ginn Jr. con il primo avvantaggiato rispetto al secondo, soprattutto se verrà messo in PUP list Crabtree.

Proprio a causa di queste incertezze, il ricevitore più prolifico da qualche anno nella baia è il TE Vernon Davis, che rimane il target preferito di Smith; la presenza di uno dei migliori TE della lega può anche dare sicurezza su un eventuale impiego di Kaepernick.

Passando all’offensive line non troviamo innesti nuovi nel quadro complessivo, per una linea che non è stata di certo tra le migliori nella passata stagione, vedremo se le cose cambieranno con l’arrivo del nuovo coach.

Andando ad analizzare la difesa, la linea dei 3 DT è rimasta invariata come quella offensiva, con la presenza confermata da parte della stella Justin Smith come DE, e del suo comprimario Ray McDonald, e per quanto riguarda il ruolo di NT di Isaac Sopoaga.

Qualche cambiamento, invece, c’è tra i LB con la partenza, destinazione Chargers, da parte di Takeo Spikes, che ha lasciato il ruolo di ILB accanto a Patrick Willis, al giovane Navorro Bowman, che potrà contare sull’enorme forza del suo compagno di ruolo. Come outside lineabacker dietro ai confermatissimi Ahmad Brooks e Parys Haralson, ci sarà il rookie draftato al primo giro Aldon Smith, che potrà imparare qualcosa iniziando dalla panchina.

Secondarie che vedono due nuovi innesti importanti: il CB Carlos Rogers, proveniente da Washington e la strong safety Donte Whitner in arrivo da Buffalo. Questi acquisti vanno a migliorare un reparto di certo non tra i migliori, andando ad integrare questi due nuovi giocatori con i già presenti Shawntae Spencer nel ruolo dell’altro CB e Dashon Goldson come free safety, con quest’ultimo a contendersi il posto con Reggie Smith, che però dovrà prima riprendersi dal proprio infortunio.

Per il ruolo di kicker è stato acquistao da Philadelphia, il veterano David Akers, che dà ovviamente un’importante sicurezza nei momenti più delicati grazie alla sua esprienza matura agli Eagles.

Con il ruolo di kickoff returner che sarà affidato a Tedd Ginn Jr., anche se i suoi numeri nella passata stagione non hanno entusiasmato.

Dunque la corsa sarà a due, con possibile inserimento dei Cardinals, ma se le cose inizieranno finalmente a girare per il verso giusto a San Francisco, questo potrebbero essere davvero l’anno buono…Rams permettendo!

Seattle Seahawks

Eccoci arrivati all’ultima squadra in ordine alfabetico, ma forse non solo per quello. La squadra detentrice della division difficilmente quest’anno riuscirà a ripetere la stagione dello scorso anno, che per l’hanno portata per una serie di circostanze fortunate a giocare i playoff, dove riuscirono addirittura ad eliminare i Saints.

Qualche miglioramento c’è stato, ma il fatto principale è che le rivali divisionali, oltre che ad essersi rinforzate per bene, sembrano anche maturate al punto di arrivare a vincere la NFC West.

Dopo la partenza di Hasselbeck e le prove tutt’altro che positive di Charlie Whitehurst, hanno convinto la dirigenza a puntare su un nuovo QB: Tarvaris Jackson.

Il problema è che la presenza dell’ex Minnesota non sembra che sia la soluzione ai problemi dei Seahawks, anzi, è sembrata più una mossa per non lasciare una situazione completamente a se stessa, ma difficilmente Jakson sarà il QB del dopo Hasselbeck. Come suo backup, ovviamente è rimasto Whitehurst che torna a fare ciò che ha sempre fatto a San Diego: vedere la partita dalla panchina.

Anche la situazione RB, non è tra le più rosee, se escludiamo la fantastica partita di playoff contro New Orleans, Marshawn Lynch, non è di certo una sicurezza, anche se è sicuramente tra i problemi minori in questa squadra; infatti l’ex Bills ha dimostrato qualche anno fa di avere del talento, che poi purtroppo col passare del tempo si è andato a perdere, ma che ogni tanto sembra rispuntare magicamente. E qualora ci fossero delle giornate storte ci sono sempre Justin Forsett e Leon Washington che non demeritano affatto come secondo e terzo RB.

Veniamo ora all’unico reparto degno di nota: i wide receivers.
Con l’acquisto di Sidney Rice si è andati a completare un ruolo che già vedeva in Mike Williams un ottimo interprete, ma che purtroppo oltre lui, lasciava un enorme vuoto, non colmabile con la presenza di giocatori quali Golden Tate, per cui è stato speso un primo giro nel 2010, o Ben Obomanu, che tuttavia come WR da impiegare nella slot può dire la sua. Bisognerà vedere se Rice si sarà ripreso totalmente dal suo infortunio, oltre che capire chi riuscirà a sfruttare a pieno le potenzialità di questi due ottimi ricevitori.

Stessa sorte potrebbe accadere a Zach Miller, che approdato a Seattle sembra un po’ sprecato, vista la presenza, oltretutto, di John Carlson. Vedremo se il nuovo QB smentirà ogni scettico.

Altra buona cosa appartenente a Seattle è l’offensive line, che nel suo piccolo, ha sempre ben figurato senza mai eccellere, ma senza mai anche demeritare. Ma quest’anno con la presenza di due rookie: James Carpenter, scelto al primo giro, e John Moffitt, scelto al terzo giro, e la presenza del nuovo innesto proveniente da Oakland, Robert Gallery, avremo una linea tutta da testare, che sarà un’incognita per tutti, Seattle compresa. Il reparto verrà completato dagli unici due già presenti l’anno scorso: Russell Okung e Max Unger.

Sulla linea difensiva, molto importante è stato aver rifirmato Brandon Mebane, che tanto bene si era comportato nella scorsa stagione, che insieme ad Alan Branch, arrivato in questo mercato dai Cardinals, i due tackle centrali nella formazione 4-3 adottata dal defensive coordinator Gus Bradley.

I due defensive end saranno Chris Clemons e Red Bryant, che si sono dimostrati ottimi interpreti in questi anni trascorsi.

I tre LB saranno guidati centralmente da David Hawthorne, con ai lati LeRoy Hill ed Aaron Curry che vanno a confermare il trio che era già presente dalla passata stagione. Un trio sostanzialmente giovane, con ampi margini di miglioramento.

Reparto arretrato formato anch’esso da elementi molto giovani, dove l’unico giocatore di esperienza è Marcus Trufant nel ruolo di CB. Suo compagno ed opposto sarà Walter Thurmond, mentre ricopreranno i ruoli, rispettivamente, di strong e free safety, Kam Chancellor e Earl Thomas. Tutti e tre i giocatori appena menzionati, hanno alle spalle solamente un anno di esperienza sulle spalle, quindi per un ruolo così delicato è sicuramente un azzardo affidarlo a giocatori così giovani.

Per il ruolo di kicker è arrivato da Pittsburgh Jeff Reed, che di certo non ha entusiasmato i tifosi degli Steelers con le sue prestazioni. Un semplice mestierante.

Come ritornatore verrà utilizzato Leon Washington, che ha fatto bene nella passata stagione e di conseguenza ha meritato la conferma.

Facile pensare che questi Seattle Seahawks passino dal primo all’ultimo posto in division, ma mai dire mai in NFC West visto le grandi sorprese che ci regala ogni anno.

2 thoughts on “NFC West 2011: Preview

  1. Cardinals 8-8
    Rams 10-6
    49ers 8-8
    Seahawks 3-13(con l’obiettivo non tanto velato di prendere il QB fenomeno con la scelta n. 1 al prossimo draft)

  2. I Niners faranno flop anche quest’anno………..
    5-11, secondo me.
    Cardinals ok 8-8
    Rams 9-7
    Seahawks 8-8
    Vedremo.

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