Il TD di Nick Collins: uno dei momenti chiave del Super Bowl XLV

Siamo infine giunti al momento culminante, finale, dell’entusiasmante stagione 2010 del pro football. Siamo arrivati al Super Bowl, la finale della NFL, il Momento, la Partita che ogni giocatore spera di disputare almeno una volta nella sua vita.

Con quello che si è giocato questa notte, siamo giunti al Super Bowl numero 45 della storia moderna del football.

Quest’anno la Finale si giocava sul terreno del modernissimo Cowboys Stadium, sito ad Arlington, Texas. A causa della ribattezzata “tempesta perfetta” che in questi giorni sta flagellando molta parte degli Usa, gli organizzatori hanno deciso di chiudere il tetto dello stadio.

Sul terreno, venendo alle questioni di campo, sono scese due tra le più vincenti, storiche, più ricche di tradizione, franchigie della Lega.

A rappresentare la AFC, i Pittsburgh Steelers, al loro ottavo Super Bowl – eguagliato il record di Dallas. A rappresentare la NFC, la “sesta forza” della Conference, i Green Bay Packers.

Ho detto “sesta forza” non per mancare di rispetto o ridurre i meriti dei ragazzi del Wisconsin, bensì, solo per mera statistica: i Packers infatti si sono qualificati ai playoff con il “sesto seed” della NFC. Altro rilievo statistico, i Packers sono un’ulteriore squadra ad aver raggiunto un Super Bowl da numero 6 del seeding.

Il pregame del Super Bowl è stato l’ennesimo sciorinamento dello show di marca americana: pirotecnica presentazione delle squadre, consegna del “Walter Payton Award” andato ai Vikings, e prima del “coin toss”, il lancio della moneta, il primo vero momento emozioante della nottata: l’inno americano cantato dalla splendida Christina Aguilera.

Tradizione vuole che sull’ultima più acuta nota dell’inno, giocatori e tifosi, rivolgano la propria testa al cielo, per assistere all’altrettanto spettacolare passaggio di una pattauglia di caccia dell’aviazione americana. Dato che però il tetto era chiuso, si è potuto vederli solo attraverso il megaschermo posizionato sopra le 50yds di metà campo.

Ma questo è lo “show nello show”. Ciò che compete al sottoscritto è presentare un dettagliato, e sperabilmente, interessante recap di questo meraviglioso spettacolo che è il Super Bowl XLV

Pittsburgh Steelers – Green Bay Packers 25-31

La partita in sè, si presenta assolutamente imperdibile: si tratta di un “Titletown clash”, uno scontro tra due “città da titolo”, Pittsburgh finora si è infilata alla dita 6 anelli e ha sollevato altrettanti Vince Lombardi Trophy; Green Bay, prima che iniziasse l’era NFL/Super Bowl, ha vinto 9 Nfl Championship. Dal 1966, tre anelli e tre Vince Lombardi Trophy hanno fatto bella mostra di sè in quel del Wisconsin.

Il coin toss viene amministrato da un grande ex giocatore di NFL, Deion “Neon/Primetime” Sanders. Il lancio viene vinto da Green Bay, che sarà obbligata a calciare, e quindi, dovrà subito difendere.

Nota: con questa “vittoria”, per il quattordicesimo anno, la NFC si aggiudica il lancio della moneta. Nei precedenti, il record è di 4-9. Green Bay è stata designata “squadra di casa”: le squadre “di casa” hanno vinto 19 volte, gli “ospiti” 25. Infine, sui 44 Super Bowl giocati, la prima squadra che segna, ha vinto 28 volte, appunto, su 44 tentativi. Quindi, Steelers in attacco per il primo drive.

Poco male, il primo drive si conclude con il più classico dei “three & out”. Sul susseguente punt, Green Bay rischia una mezza frittata: i due numeri 37 e 38, Williams e Shields si scontrano, ma fortunatamente per GB la palla rimane in mano Packers. Comunque anche il primo drive di Rodgers è un “tre e punt”.

Dopo i primi minuti “di studio”, Green Bay riottiene la palla, e comincia un sostanzioso e lungo drive. A poco meno di 4 minuti dalla fine del primo quarto, Rodgers indietreggia, aspetta il momento propizio, e colpisce: lancio di 29 Yds per il Wr Nelson che batte il Cb Gay, numero 22 e fa esplodere di gioia i tifosi giallo-verdi accorsi ad Arlington.

6-0 Green Bay e Rodgers si scrolla l’emozione di dosso con un sontuoso drive di codeste cifre: 9 giochi, 80 Yds, 4:33 di possesso, e come detto, ricezione da TD di Nelson. Punteggio che diventa 7-0 con l’extra point di Crosby.

Sul successivo kick off dei Packers, la palla torna in mano agli Steelers, ma passano pochi secondi, quando dalle mani di Big Ben esce un passaggio molto alto, con molta aria sotto, e abbastanza facilmente, la Free Safety Collins “pizzica” il pallone e con una corsa di circa 40 Yds, riporta in meta un altro pallone per i Packers.

Incredibile, o forse è meglio dire impronosticabile alla vigilia una simile partenza per Green Bay, ma questo è anche se non soprattutto, il bello del football. Tornando a noi, Roethlisberger tenta di giustificarsi con un fin troppo calmo Tomlin con un eloquente gesto del braccio come a dire “mi hanno toccato sul braccio”.

Fatto sta che Pittsburgh è sotto 14-0. Il primo quarto si chiude con nuove azioni di Pittsburgh che tenta di risalire la corrente, e nota a margine, in uno dei lanci all’inizio di questo drive, il numero 7 degli Steelers subìsce un colpo al ginocchio, ma non sembra grave.

Il primo quarto si chiude con Green Bay che conquista 5 primi down a tre; le yards corse per la squadra di casa sono solo 21, contro le 51 dei giallo-neri, ma i Packers comandano con 87 su passaggio, a 20. E molto più influentemente, 7 sono i punti derivanti dai turnover.

Il secondo quarto si apre con Pittsburgh che continua nella ricerca soprattutto di un ritmo da dare alla propria manovra. Il drive degli Steelers, 13 giochi, 49 Yds, 7: 12 di possesso si conclude con il FG da 33 Yds di Suisham. 14-3 per Green Bay. Che, riguadagnata la palla, organizzano un ulteriore lungo e prolifico drive d’attacco, che vede arrivare i Packers alle 21 Yds avversarie, e per la seconda volta in serata, Rodgers lancia la palla che viene ricevuta da Jennigs.

Anzi, come dicono i commentatori “fastball” del numero 12 di Green Bay per il proprio reciever il quale riesce ad eludere un disperato tuffo/tentativo di intercetto di Clark e l’ultimo intervento di Polamalu. Così, Green Bay, più cinica e prolifica che mai, si trova meritatamente in vantaggio 21-3 a 2:24 dal termine del secondo quarto.

Pittsburgh tuttavia non deve demoralizzarsi-anche se 18 punti con questa asfissiante e molto avvolgente difesa Packers c’è poco da star tranquilli. Tuttavia, uno dei più forti difensori, della Lega, e di Green Bay, il numero 21 Woodson, deve anzitempo lasciare il campo per un infortunio alla mano.

Sulla successiva azione, sul “first & goal” dalle 8 Yds di Green Bay, Pittsburgh e Big Ben capitalizzano: preciso passaggio del numero 7 giallo-ora per il davvero bravo a liberarsi dalla cover del numero 24 di GB, il grande Hines Ward, che porta i suoi compagni al 21-9. Con la trasformazione, il punteggio diventa 21-10 Green Bay.

Dopo lo spettacolo dell’Halftime Show, possiamo dare una rapida occhiata alle statistiche della prima parte di gara: Pittsburgh ha raccolto 204 Yds; Green Bay 174. Pittsburgh ha però “lasciato sul terreno” 2 palloni, che hanno fruttato 14 punti ai Packers.

Il terzo quarto si aper con una corsa di Menndehall, che però sull’inerzia, uscendo dal campo, si fa leggermente male e deve quindi sostare sulla side line per le cure del caso. Il successivo tentativo viene gestito direttamente da Big Ben che guadagna altre importanti yards.

L’azione successiva vede impegnato il numero 33 giallo-nero, Redman, che porta la palla sempre più a ridosso della end zone avversaria. Il passo successivo è dare palla a Mendenhall, che ricevutala da Roethlisberger, sfonda “alla The Bus Bettis, o Byron Bam Morris” il fronte Packers e segna un touchdown che può essere un punto di svolta, per Pittsburgh, e per la gara-ora più corta e quindi più spettacolare. Comunque, la corsa di 8 Yds di Mendenhall mette capo ad un drive di 50 Yds, 5 giochi, in 2:20 di possesso. Quindi, 16-21 Green Bay. Il calcio di Suisham dà il 17-21, e il 14-0 di parziale a Pittsburgh.

Il Td rinvigorisce la Steelers Nation, coach Tomlin, che “difende” anche lui dalla panchina, e la rinomata “Steel Curtain” ritorna in auge, costringendo Rodgers e soci ad un three & out. Gli Steelers riguadagnano ancora una volta la palla, organizzano buone azioni, e danno a Suisham l’occasione per avvicinare ancor più i suoi compagni, ma il kicker sbaglia anche ampiamente e in modo abbastanza imbarazzante.

Il terzo quarto si protrae fino a pochi secondi dalla fine, quando il numero 16 di Green Bay Swain. La chiamata degli arbirtri è “passaggio incompleto”, McCarthy lancia il fazzoletto rosso in campo e chiede il challenge: dopo i canonici due minuti circa, il capo arbitro dà il passaggio incompleto, e quindi tomlin può gioire per il riottenimento della palla.

Arriviamo così al quarto quarto. Prima palla del quarto per Mendenhall che viene pesantemente ed efficacemente placcato dal figlio/nipote d’arte Clay Matthews III che gli fa perdere la palla, che viene prontamente ricoperta dai Packers con il numero 55, Bishop. Terzo turnover per gli Steelers.

Quindi, palla e destino in mano ai giallo-verdi del Wisconsin. Rodgers con un altro ficcante drive arriva a ridosso della linea di meta avversaria, e con un preciso passaggio, trova Jennings per il terzo Td pass per Rodgers e il secondo per Jennings. Quindi, 27-17 per i ragazzi di coach McCarthy, che con Crosby diventa 28-17.

Pittsburgh non demorde ancora una volta, e con un drive di 66 Yds, 7 giochi, e 4:23 di possesso, grazie a Wallace, rintuzza ancora il gap, 23-28, preciso passaggio di 25 Yds di Roethlisberger per il Wallace di cui sopra. Tomlin ordina la conversione da due punti. Play action di Big Ben e showel pass del numero 7 per Randel El, che abbastanza indisturbato attraversa la linea di Green Bay. Con questi altri due punti, siamo ora 25-28 per Green Bay.

A 7:34 dal termine, abbiamo una partita. Sette minuti e trentaquattro secondi sono una “vita” nel football, nello sport Usa, ma Green Bay, in poco tempo, 5:27, arriva all’imbocco della linea di meta avversaria e con Crosby segna il FG del 31-25 per i giallo-verdi del Wisconsin. Ora, palla a Pittaburgh.

Big Ben però non riesce ad organizzare un altro drive di rimonta, perchè, a 0:56 dal termine, su un durissimo quarto e cinque, lancia una palla molto difficile, alta, e la stessa cade incompleta. Subito le immagini vanno su Rodgers che comincia a saltare di gioa-ne ha ben donde. Perciò, possiamo dirlo: Green Bay è campione NFL per la stagione 2010.

Questa è stata la partita. Vediamo nello specifico le “sfide nella sfida”.
Per il Qb di Green Bay una serata da 24/39, 304 Yds e 3 Tds. Il suo avversario Roethlisberger finisce con 25/40, 263 Yds, 2 Tds e 2 INTs.

Del reparto receivers, la sfida viene ampiamente vinta da un Nelson da 9 ricezioni, 140 Yds e un Td. Il compagno Jennings fa addirittura meglio, con due Tds ricevuti dalla caldissima mano di Aaron Rodgers.

Tra i compagni di squadra di Big Ben, buona prova di Mendenhall-fino al fumble, a dir il vero; come buona prova di Wallace, Ward e infne di Randel El. Il computo totale della sfida vede Pittsburgh finire con un Total Offense di 387 Yds, mentre Green Bay conclude con 338. Ma il fattore determinante del match è il numero di turnover: gli Steelers finiscono con tre palle perse, che fruttano 21 punti per i giallo-verdi del Wisconsin.

Dunque, Green Bay, sesta forza della NFC, sempre in trasferta, sempre vincente, compreso il Super Bowl; come Pittsburgh nella stagione 2005, guarda che coincidenze.

Complimenti al coach McCarthy, che come l’indimenticabile Holmgren, al quinto anno sulla panchina Packers, riesce a vincere il titolo. Pertanto, come recitava uno striscione di una tifosa di Green Bay, “Titletown ha un nuovo sindaco”, ossia Aaron Rodgers, da Chico, California. Perchè oltre alle trecentoquattro Yds lanciate, i tre Tds, il “neosindaco” sia aggiudica anche il titolo di MVP del Super Bowl(ventiquattresimo titolo per un Qb nel Super Bowl).

Con questa ennesima, spettacolare, emozionante gara, si chiude anche la stagione 2010 del meraviglioso sport chiamato pro football.

Appuntamento al prossimo autunno, intorno alla metà di Settembre. Buona off season a tutti!!!

6 thoughts on “Super Bowl XLV: Recap

  1. complimenti a green bay. Onestamente non la reputo la migliore squadra NFL, però arrivare al super bowl vincendo tutte le partite fuori casa, non è certo un compito per una squadra mediocre. quindi ribadisco complimenti ai vincitori. devo ammettere però che mi aspettavo di più dai Pitt e dal suo qb Big Ben, però davanti avevano una squadra molto affamata di titolo, molto più di loro. Se ne riparlerà l’anno prossimo, dove vedo un’altra stagione da protagoniste per entrambe. Un saluto a tutti gli appassionati di questo splendido sport, un ringrazziamento a tutti gli autori degli ottimi articoli che leggo sempre, sia NFL che NBA, all’autunno prossimo e continuate così !!

  2. Per me una menzione speciale la meritano i” vecchi ” Ward e Randel El..specialmente quest’ultimo…ormai terza scelta come running back…corse e trasformazione del gioco da due punti..ottimo!!
    Aaron è stato splendido..ha forzato quando poteva e doveva…gioco corto quando necessario…nessun intercetto che ha fatto la differenza.. e poi la sua linea..un solo sack subito.
    Un saluto a tutti…ci sentiamo a settembre..grazie per avermi fatto compagnia in questi mesi.

  3. Mi tolgo il “vestito”da recap-man. Green Bay ha fatto un vero e proprio miracolo sportivo: da numero 6 del seeding NFC ha sbancato tutti gli stadi in cui ha giocato. Rodgers si è forse definitivamente “tolto la scimma dalle spalle”, e obiettivamente ha giocato una “signora partita”, 304 yds e 3 Tds. Poi, Matthews, Collins, Williams..che difesa..e pensare che in poco tempo ha perso Woodson, Driver, tanto per citare due influenti giocatori. Pittsburgh al contrario è scesa in campo un po’ “molle”, ha manifestato un po’ troppa sufficienza in attacco. Quindi, ancora, complimenti a questi Packers. E complimenti alla NFC per aver di nuovo mantenuto la leadership nel computo totale del numero di Super Bowl conquistati.

  4. secondarie pitts (troy a parte..) totalmente inadatte a gestire l’impressionante batteria ricevitori packers e la classe di rodgers. pensavo in un SB ancora piu scontato in vantaggio di GB. cmq tutto sommato bella partita.da dicembre in poi GB ha dimostrato enza dubbio alcuno di essere la squadra piu forte e in forma

  5. Green Bay d’acciaio: un poco meno gli Steelers! direi enorme la difesa del Pack e pagate carissime le tre palle perse ben due da un Big Ben senza bacchetta magica questa volta. Onore ai vincitori che hanno messo davanti al mondo lo spettacolo di un finale di stagione da primi della classe!

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