Bears - Jets è stato uno dei big match di questa sedicesima giornata

Siamo così giunti alla sedicesima e penultima settimana di gioco, nella regular season. In questa domenica, tra le partite delle 19.00, quella che più ha emozionato, e ha tenuto incollati ai seggiolini come alle poltrone, anche per i tantissimi significati in prospettiva futura, è stata la sfida tra due squadre che arrivavano al kickoff con il medesimo recod-10-4, ovvero Jets e Bears: dallo scontro è venuto fuori uno spettacolo.

Poco da dire sui Patriots: hanno strapazzato i malcapitati, ma comunque combattenti Bills. Successivamente, Baltimore ha battuto i Browns e ha guadagnato lo spot per la post season. La sfida Chiefs – Titans è durata lo spazio del primo tempo: il roboante 31-7 che ha chiuso la prima frazione ha chiarito che quest’anno i Chiefs, soprattutto in casa, sono una forza.

Detroit – Miami e St.Louis – San Francisco sono state invece due sfide dal finale thrilling: sia i Lions che i Rams hanno conquistato la “doppia W” proprio sul filo di lana, dando ai diretti avversari due batoste molto pesanti. A San Francisco ne è arrivata un’ulteriore nella notte: coach Singletary è stato sollevato dall’incarico. Ad una giornata dal termine della stagione regolare. Obiettivamente, pare un po’ tardiva, finanche inutile, ma comunque è stata presa questa decisione. Valuteremo nel futuro quale impatto potrà avere sui destini della gloriosa franchigia della California.

Il match Redskins – Jaguars si è protratto fino all’Overtime, dove ha trionfato Washington con un FG. Per Jacksonville seconda sconfitta consecutiva che complica tremendamente i piani per la post season. La schedule della “seconda serata/notte” presentava, tra tutti, i Colts ad Oakland-che chissà potevano approfittare del passo falso dei Jaguars; i Giants impeganti a Green Bay, contro il rientrante Rodgers; da non sottovalutare per gli importanti significati per i playoffs Bucs – Seahawks. Infine, Houston contro Denver e San Diego contro Cincinnati, hanno chiuso il programma della domenica.

Dopo questa lunga premessa e presentazione, diamo uno sguardo d’insieme alle “singolar tenzoni” a cui abbiamo assistito.

New York Jets – Chicago Bears 34-38

Questa sfida, a livello di calendario, di significati in prospettiva post season, era sicuramente una sfida di cartello. E lo spettacolo non è assolutamente mancato. Anzi, abbiamo assistito ad una gara apertissima, tra due squadre che non hanno lesinato nulla, e che infine hanno riservato agli spettatori di Chicago, come a quelli di ESPNAmerica e oltre, uno spettacolo di altissimo livello. Veniamo alla partita. Chicago parte molto bene, e nel primo quarto guadagna un solido vantaggio di 10 punti, frutto del Td segnato da Forte, cui si aggiunge il FG di Gould. New York, sorniona per la prima frazione, si scatena nel secondo quarto, e in pochi minuti, segna 3 Tds, con Greene, l’INT riportato in meta da Lowery, con Tomlinson. Chicago risponde con la corsa di Cutler, ma il kicker ospite Folk rimpingua il bottino Jets con un FG che porta i newyorchesi al riposo sul 24-17 a proprio favore. Nel terzo quarto però, la musica cambia decisamente: Chicago si trasforma in una macchina segna-punti, e con Knox-2 Tds, e il solito Hester, rimette in “carreggiata Bears” la partita; ma NY non molla la presa, e con il Rb Holmes, respira e si riporta a contatto. In apertura di ultimo quarto, il match è tutt’altro che chiuso: anzi, i Jets si riportano ancora sotto con un calcio di Folk, che stabilizza lo score sul 34-38 Bears. Sanchez prova a portare i suoi compagni in prossimità della meta avversaria, ma l’INT di Harris, a :58 secondi dal termine, sancisce la meritata vittoria per i ragazzi di coach Smith, che ora guidano la Division con 11-4. A livello di numeri, veramente rimarchevole è la prestazione di Cutler-13/25, 215 Yds, 3 Tds, un INT. Tra i compagni di squadra, il Rb Forte-113 Yds, 1 Td; il fenomenale Knox-2 Tds ricevuti, l’immarcescibile Hester-“solo” una meta, hanno portato alla causa Bears un’importantissima vittoria Tra i Jets, Sanchez non sfigura, ma non riesce a tenere ad un alto livello la squadra: 24/37, 269 Yds, 1 Td , 1 INT. Da sottolineare lo sforzo di Greene, Tomlinson, Holmes, come quello di Loewry; ma alla fine, la maggior fame di vittoria e di playoffs dei padroni di casa è stata superiore. I Jets, ultimamente hanno stentato, questa sconfitta il fa scendere a 10-5, tuttavia, i playoffs sono quasi sicuri: infatti si trovano a 10-5, come i Chiefs, e ad oggi, la griglia della AFC prevederebbe una Wild Card proprio tra Jets e Chiefs. Ad ogni modo, l’ultimo impegno di stagione regolare, per i Jets è abbastanza agevole: infatti dovranno ospitare i Bills, ma comunque serve massima attenzione. I Bears, ormai sicuri del titolo divisionale, devono tenere alta l’attenzione, in quanto domenica prossima, voleranno nel gelo di Green Bay, per l’ennesima, delicatissima, sfida interdivisionale con i Packers. Questa è una delle sfide più affscinanti della Lega, in quanto, a livello totale di “Campionati”, Green Bay ne ha vinti ben 12, Chicago 9. Sarà un’altra sfida al cardiopalma.

NY Jets: vs Buffalo
Chicago: @ Green Bay

New England Patriots – Buffalo Bills 34-3

Sulla carta, come accennato, il pronostico pendeva per i Patriots, ormai obiettivamente inarrestabili nella corsa ai playoffs. A questo punto, bisogna fare solo dei riti Voodoo per poter sperare di fermare questa macchina perfetta: il coach è oggettivamente un genio, nelle scelte di mercato, come nell’organizzazione del playbook. Brady è una manna dal cielo, Woodhead, Hernandez, Gronkowski sono tre grandissimi giocatori. Quindi, chiunque incontrrà, a Foxboro, questa squadra, dovrà praticamente giocare La partita perfetta. Onestamente, quest’anno i Patriots sembrano “in missione”. Ma bando alla retorica. Sul campo dei Bills, Brady e soci hanno sin da subito messo in chiaro quanto sproporzionate fossero le forze in campo: i Bills sono “presenti” sul tabellone solo grazie al FG di Lindell. Dopo di questo, i Pats si sono semplicemente scatenati: prima Woodhead, poi, la “tripletta” Gronkowski, il kicker Graham, il veterano TE Crumpler, ancora Gronkowski, e infine Graham hanno perentoriamente detto che i Patriots sono semplicemente “unstoppable”. 34-3 il punteggio finale. Ora, New England sale a 13-2,e acquisisce tutto il possibile: East Division, primo posto nella Conference, e vantaggio del campo per il Divisional e il Championship. Buffalo combatte, ma non basta. E ora scende a 4-11. Come prestazioni singole, Brady va di “conserva”, ma fino ad una certo punto: 15/27, “solo” 140 Yds, ma i soliti tre Tds. Il back-field invece quello sì eccelle: Woodhead, e il veterano Crumpler segnato un Td a testa; prestazione maiuscola per Gronkowski-2 Tds segnati. Per i Bills, Fitzpatrick registra uno score di medio livello: 18/37, 251 Yds, nessun Td, ma ben tre INTs a suo carico. A livello di difesa, New England dimostra ancora una volta la sua impenetrabilità e pericolosità: infatti Chung, Fletcher e Page finiscono con un INT a testa. Domenica prossima, infine, New England ospiterà i Dolphins, Buffalo invece “scenderà” a New York, per vedersela contro i Jets.

New England: vs Miami
Buffalo: @ NY Jets

Baltimore Ravens – Cleveland Browns 20-10

Nella AFC North, il tasso di rivalità e di acredine sono registrati a livelli altissimi: infatti Cleveland, Pittsburgh, cincinnati, Baltimore, sono quattro teams che quando si incontrano nelle due annuali sfide incrociate, profundono ogni forza per poter dare ai propri tifosi molteplici occasioni per gioire. Venendo alla partita di domenica, Cleveland-Baltimore può essere considerata una sfida in famiglia, quasi un passato contro presente, in quanto “questi” Ravens, fino al 1995, erano i Cleveland Borwns. Poi, la famiglia Modell decise di trasferirsi-anzi, ritornare-a Baltimore e restaurare una franchigia a Baltimore-e ben gliene incolse, poichè nel 2000 arrivò il finora unico Superbowl. Quindi, come accennato, i tifosi di Cleveland, quando “vedono” Ravens, sentono una maggior adrenalina, e tentano di mettere quanto più possibile, il bastone tra le ruote del rodato meccanismo dei Ravens. Solo che Baltimorem, anche in questa occasione, ha dimostrato tutta la sua bravura e superiorità. A livello statistico, il match è durato lo spazio del primo tempo: sebbene Cleveland abbia segnato per prima con Robiskie, Baltimore ha subito reagito, e nel secondo periodo, con due calci di Cundiff, e la meta del Wr Houshamndzadeh, ha in pratica chiuso la contesa. Nel terzo quarto, il touchdown di Mason ha definitivamente indirizzato il match a favore dei Ravens. Per quanto riguarda le prestaaioni singole, Flacco registra il solito ottimo score-12/19, 102 Yds, 2 Tds, 1 INT. Il dirimpettaio McCoy invece lascia molto a desiderare-15/29, 149 Yds, niente Tds, e tre intercetti a suo carico. Il sostituto Massaquoi non si lascia sfuggire la grande occasione, e sebbene abbia una sola chance, la sfrutta a dovere: 1/1, 29 Yds, ma almeno lui lancia un Td, per il predetto Robiskie. Per i Ravens, grande domenica dei due Receivers, Mason e Houshmandzadeh, con un Td per ciascuno, e per il solito grande Ed Redd, che mette a segno due INTs. Il terzo è a firma di Webb. Con questa vittoria, allora Baltimore ottiene uno dei pass per la post season, e settimana prossima avrà come ultimo impegno prima della Wild Card, la partita contro i Bengals. Cleveland, tanto per rimanere in tema di “scarica di adrenalina” fuori dal comune, ospiterà gli “amati” Steelers. Un gran bel finale di stagione per la North Division.

Baltimore: vs Cincinnati
Cleveland: vs Pittsburgh

Tennessee Titans – Kansas City Chiefs 14-34

La partita, oggettivamente, dura lo spazio dei primi due quarti: Kansas City parte subito alla grande, e grazie all’ottimo Charles, colpisce per due volte già nel primo periodo. Nel secondo arrotonda il proprio score con il FG di Succop, il Td di Bowe. Tennessee manifesta la presenza con un Td del Wr Britt, ma poi, la luce si spegne di nuovo, e il quarto viene chiuso dall’intercetto di Berry, che riporta in end zone la palla e dà ai Chiefs il 31-7 all’intervallo. Nella ripresaa, la musica non cambia: KC controlla agevolmente lo svolgersi del resto della gara e si “limita” a segnare ancora con un calcio di Succop. Tennessee infine segna il secondo Td con Cook. Per Tennessee, Collins fa il suo dovere-14/37, 235 Yds, 2 Tds, 2 INTs, ma è il contorno che è davvero di secondo livello; ed è un peccato, perchè a livello di roster, i Titans non sono proprio mal messi. Per KC ennesima prova enusiasmante da parte di Cassel: il Qb rientrante dopo l’appendicite, firma un’ottima prestazione: 24/34, 314 Yds e ben tre Tds. Verso i suoi bersagli preferiti: Charles-2 Tds, e Bowe, “solamente” una meta per il furetto in  maglia rossa. Ora KC sale a 10-5, e rimane saldamente in testa alla propria Division. Tennessee scende a 6-9. Ad oggi, KC dovrebbe giocare la Wild Card contro i Jets-tra l’altro a casa dei Jets, e viste le precedenti trasferte, è bene che i Chiefs registrino meglio i propri schemi. Tennessee a questo punto, deve solo mantenere alta la concentrazione e tentare di finire dignitosamente una difficilissima stagione-che comunque non stava andando male, anzi, ma dopo un iniziale 5-2, le prestazioni degli uomini ai comandi di coach Fisher “sono andate sempre più a sud”, perchè settimana prossima dovranno far visita ai redivivi Colts. KC al contrario, ospiterà i Raiders, e sicuramente vorranno rifarsi della sconfitta patita all’ultimo respiro all’andata.

Tennessee: @ Indianapolis
Kansas City: vs Oakland

San Francisco 49ers – St.Louis Rams 17-25

Per chi ha avuto la fortuna di assistervi live, o anche via computer, onestamente, questa è stata una delle sfide più avvincenti della serata: “on the line” non c’era solo il destino della “NFC Worst”, ma anche una grossa fetta dell speranze playoffs. SF era quasi matematicamente fuori, St.Louis è invece ancora in corsa, sebbene il record sia parzialmente negativo(anche con una vittoria infatti i Rams sarebbero saliti a 7-8, e servirebbe loro una successiva vittoria a Seattle per portare in pari il record). Venendo alla sfida, i Rams partono subito bene: Td di Jackson, unita alla “Safety”-ossia due punti perchè il QBb avversario viene placcato nell’area di meta. Ma SF non demorde, e con un ritorno di Punt di Ginn e un Td di Crabtree si riportano in linea di galleggiamento. St.Louis risponde con un FG di Brown. Che replica nel terzo quarto. Nell’ultima frazione, prima il Td di Robinson, e poi ancora Brown, sigillano la partita a favore dei padroni di casa. I 49ers si fanno vedere solo con un ulteriore calcio del kicker Reed. Coach Singletary manifesta una certa indecisione: infatti prima manda nella mischia Troy Smith-che non sfigura tutto sommato, per lui uno score di 7/19, 153 Yds, 1 Td, 1 INT, poi, lo sostituisce con “l’altro” Smith, Alex-10/15, 120 Yds per lui. Nel back-field, il solo a salvarsi è il Wr Crabtree, con l’unico Td segnato per i ‘niners. Tra i Rams, ennesima maiuscola prova per il Qb Bradford: 28/37, 292 Yds, 1 Td, come encomiabile è il solido Jackson: 1 Td su corsa e il compagno Robinson, che anche lui partecipa alla “festa”. Dunque, SF scende a 5-10, e nella notte prende al decisione di defenestrare Singletary, inspiegabilmente, ad una partita dalla fine di una stagione che, purtroppo per la gloriosa franchigia di SF e dei suoi calorosi tifosi, li condanna a vedere i playoffs dalla poltrona. E come ultimo impegno, questi ‘niners se la dovranno vedere con i Cardinals, reduci dalla vittoria di sabato contro i Cowboys. St. Louis al contrario sorride e ne ha ben donde: 7-8 è l’attuale record, e settimana prossima, i Rams faranno visita ai Seahawks, ormai anche matematicamente estromessi dai playoffs. Inoltre, per la franchigia del Missouri sarebbe un ulteriore passo verso la rinascita non solo vincere, ma raggiungere di nuovo i playoffs, seppur con un record al 50%.

SF: vs Arizona
St.Louis: @ Seattle

Washington Redskins – Jacksonville Jaguars 20-17 OT

La scorsa settimana, nella sfida con la “S” maiuscola contro i Cowboys, Wasshington, sebbene sia uscita sconfitta, ha comunque dimostrato di non essere proprio “l’enensimo fallimento”. Certo il proietario Snyder come tutti i tifosi, si aspettava di più, soprattutto dopo le ultime acquisizioni: coach Shanaham e prima Haynesworth e McNabb su tutti. Invece, i destini per la franchigia della capitale, dopo un buon inizio, si sono tremendamente complicati, e forse, per un altro anno, i Redskins come altre squadre, si siederanno sulla poltrona a guardare i playoffs. Ad ogni modo, la sfida di domenica era molto delicata: i Jaguars infatti sono alla rincorsa affannosa ed affannata di un posto almeno nella Wild Card, e fino a poco tempo fa, sembrava quasi certa una loro partecipazione alla post season. Invece, settimana scorsa, e ieri, Garrard e soci, hanno lasciato sul campo forse le ultime residue speranze. Perdere con i Colts ad Indianapolis ci sta, ma riuscire a predere anche contro questi Redskins, è davvero preoccupante. Ma veniamo a noi. I Redskins partono bene, e prima con Gano e poi con Davis si portano in vantaggio. Ma Jacksonville prontamente si fa avanti con Thomas. All’intervallo Washington è in vantaggio. Nella ripresa, i Jags riportano in equilibrio la contesa con Scobee. Infine, nell’ultimo periodo, come successo a Dallas, i Redskins riprendono la testa, con un Td di Torrain. Jacksonville ancora riequilibria con Garrard. così si va all’Overtime, dove è Washington ad avere la meglio grazie al preciso calcio di Gano. Seconda partenza consecutiva come titolare per Grossman, e seconda grande prestazione per il rilievo di Washington: 19/39, 182 Yds, 1 Td, 1 INT. Tra i compagni, ulteriore grande prova di Torain, come di Davis, autori di due Tds. Del comparto difensivo, da sottolineare i due INTs portati da Rogers e Barnes. Per Jacksonville, Garrard ha firmato un buon cartellino-22/38, 299 Yds, 1 Td lanciato per Thomas, e uno segnato, su corsa, che ha portato di nuovo in parità la partita. Come accennato, il bersaglio di Garrard è stato Thomas. Ma non è valso ai padroni di casa una vittoria che serviva come ossigeno. Così coach Shanahan e il suo staff possono tirare un grande sospiro, e vedere poi il proprio record salire a 6-9. E settimana prossima, c’è la antica e sempre sentitissima sfida con i Giants. Jacksonville al contrario scende a 8-7 ed è in grandi ambasce: le speranze playoffs sono quasi svanite. Settimana prossima, come ultimo impegno, dovranno recarsi a Houston. Anche con una pronosticabile vittoria, Garrard e soci dovranno accontentarsi di guardare da casa il prosieguo della stagione.

Washington: vs NY Giants
Jacksonville: @ Houston

Detroit Lions – Miami Dolphins 34-27

Partita dall’andamento altalenante: le due squadre infatti, oltre ad aver abbandonato ogni velleità sulla post season, hanno ulteriormente abbandonato ogni tatticismo, e hanno dato vita ad un match aperto e piacevole. Che si è concluso con una vittoria all’ultimo respiro di Detroit, che se ce n’era bisogno, decreta che quest’anno Miami, in casa, è un disastro: i Dolphins, sul terreno amico, hanno vinto una sola volta. E la partita di ieri non è stata da meno: per il primo quarto, i due kicker pareggiano. Dal secondo quarto, per fortuna, la gara sale di livello: prima Pettigrew porta avanti i Lions, che però vengono subito ripresi e superati dall’uno-due di Polite e Bess. Ma Detroit nel terzo quarto si riprende con Morris, ma Miami replica con Brown. E così si arriva allo scoppiettante ultimo periodo: prima il Dolphins Carpenter porta i suoi davanti, ma nel giro di pochi minuti, Best, ancora Rayner e infine l’INT riportato in end zone da Levy, danno ai Lions la quinta vittoria stagionale. Per i Lions, buona prova di Hill: 14/26, 222 Yds, 2 Tds. Morris, con una corsa per un Td, Pettigrew e Best, con una ricezione ciascuna, danno alla causa Lions una buona dose di aria. Infine, Vasher e Levy, con un INT ciascuno, rendono più bella una già grande vittoria. Per Miami, Henne firma una discreto cartellino: 29/44, 278 Yrds, ma oltre al Td lanciato ci sono i due INTs che rendono il suo rating di basso livello. Tra i compagni di squadra, si salvano solo Polite, Brown e Bess. Ma come detto, in casa questa stagione, Miami ha lasciato troppo. Settimana prossima, i Lions sono attesi dalla sfida interdivisionale con i Vikings. Miami al contrario, scende a 7-8, e come ultima giornata di gioco, dovrà rendere visita a New England. Se dai Lions ti puoi aspettare di tutto-tipo, vittoria coi Redskins, sconfitta con i Bills fermi a 0-8, con Miami, in trasferta, ti puoi attendere una migliore prestazione rispetto a quando giocano in casa, ma questa domenica che viene vanno in casa dei Patriots. Non proprio il miglior cliente da incontrare.

Detroit: vs Minnesota
Miami: @ New England

Houston Texans – Denver Broncos 23-24

Una gara dai non molti significati, senonchè è stata la prima in casa per il neo titolare in posizione di Qb Tebow. Che è riuscito a portare a casa anche la prima vittoria come partente in NFL. Tuttavia, la partita non era cominciata nel migliore dei modi: infatti Houston si è subito portata in vantaggio con una corsa di Foster. E anzi, nel secondo quarto, i Texans hanno aumentato il proprio bottino con il FG di Rackers e Daniels. Nella terza frazione, Denver si è svegliata, e con Buckhalter e il calcio di Hauschka hanno mostrato di voler combattere fin in fondo. Houston ha risposto prontamente con altri due calci di Rackers. Infine, nell’ultimo perido, prima ancora Buckhalter, poi di persona Tebow, ha dato una grande vittoria, in rimonta, a Denver. I due Qbs si sono quasi equivalsi: Tebow ha firmato un ottimo 16/29, 308 Yds, 1 INT, 1 Td lanciato e uno segnato su corsa; Schaub invece ha registrato un 23/33, 310 Yds, 1 Td e un INT. Per Houston le uniche note positive sono state Daniels e Foster. Per Denver, il kicker ha contribuito, ma è stata la connection Buckhalter-Tebow a portare in alto i Broncos. Che adesso sì si trovano ai livelli di Cincinnati e Buffalo, 4-11, ma se questo Tebow si mantiene su questi livelli, il futuro è allora meno fosco rispetto a questo difficoltoso presente. Per i Broncos, il prossimo e ultimo impegno si chiama Chargers, in casa al Mile High Stadium. Houston invece scende a 5-10, come i Browns, e settimana prossima conclude con i Jaguars.

Houston: vs Jacksonville
Denver: vs San Diego

San Diego Chargers – Cincinnati Bengals 20-34

Come nella “Battle of Ohio” contro Cleveland, Cincinnati trova residue energie, e porta a casa un’inaspettata ed insperata vittoria di prestigio contro una San Diego, che al kickoff, coltivava ancora qualche flebile speranza per la post season. Prontamente offuscata e fatta “mettere in soffitta” da una Cincinnati sorprendente. Infatti i Bengals poartono da subito forte, e nel primo tempo, prima Gresham, e successivamente, Simpson, danno ai Bengals un discreto vantaggio. Che però viene dilapidato dalla furiosa reazione dei “Bolts”: il kicker Kaeding e il Rb Matthews rimettono in carreggiata San Diego. Infine, nell’ultima frazione di gioco, Cincy riprende le redini e con Shipley, Simpson e Scott, danno ai ragazzi di coach Marvin Lewis una quarta occasione per sorridere. I Chargers si fanno “vedere” ancora con Kaeding e l’inutile Td di Wasahington. Per Cincinnati, prestazione scintillante per Palmer: 16/21, 269 Yds, e ben 4 Tds: 2 per l’eroe di giornata Simpson- 2 Tds e 124 Yds; uno per Shipley e uno per Gresham; Scott segna il proprio Td su corsa. Sulla sideline Chargers, Rivers si dimostra sempre un ottimo Qb: 27/40, 256 Yds, 1 Td 1 INT. Il solo compagno di squadra che “lo segue” è Matthews. Ma non basta. Quindi, per entrambe le squadre, la stagione è ormai da archiviare: i Bengals almeno salutano il proprio pubblico con una vittoria, e comunque salgono a 4-11. San Diego dice “bye bye” ai playoffs e scende a 8-7. La reazione c’è stata alla brutta partenza di stagione, ma non è stata tempestiva e fruttuosa. Come ultimo impegno, i Bengals faranno visita ai rivali di Baltimore, San Diego salirà in quel di Denver a vedersela con Tebow.

San Diego: @ Denver
Cincinnati: @ Baltimore

Indianapolis Colts – Oakland Raiders 31-26

Anche questa partita inizia alla grande per i Raiders: 99 yds di ritorno di kickoff, concluse in meta per il nero-argento Ford. Indianapolis però non si lascia soprendere, e con il rientrante Addai replica immediatamente. Nel secondo quarto, i due kickers entrano anche loro nella contesa, con tre calci. Ma Indianapolis mette in carniere anche un Td con Tamme. Nel terzo e nell’ultimo quarto, la difesa Colts riesce praticamente ad ingabbiare l’attacco di casa, e gli concede solo due FGs sempre con Janikowski, e un ultimo e inutile Td di Miller. Perchè prima White e poi Garçon rendono più sostanziosa la vittoria in trasferta, che così porta Indy di nuovo in testa alla Division, e relega i Jaguars come i Raiders ormai fuori dal prosieguo. Ancora una volta, quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare: Manning firma un 16730, 179 Yds, e tre Tds, anche se “li condisce” con due INTs. Addai, White, Garçon e Tamme portano alla causa Colts i punti necessari per issarsi in vetta alla Division. Per Oakland, l’inizio con la corsa di Ford è stato beneaugurante, peccato che il prosieguo non sia stato dello stesso livello. Infatti il Qb Campbell ha registrato un cartellino che recita 29/42, 231 Yds, 1 Td. A parte Ford, l’unico “aiuto” è arrivato dal veterano Miller, ma è arrivato quando i Colts erano già ampiamente in possesso della gara. L’ultima settimana i Colts ospiteranno i rivali di Tennessee, mentre Oakland dovrà salire in Missouri e vedersela con i lanciatissimi Chiefs.

Indianapolis: vs Tennessee
Oakland: @ Kansas City

Seattle Seahawks – Tampa Bay Buccaneers 15-38

Partita con “vista” sui playoffs, quella disputatasi a Tampa. Alla fine hanno e facilmente prevalso i Bucs, che a duna giornata dal termine della regular season, nutrono ancora speranze per la post season. Un veloce recap alla partita: Seattle parte bene, con un Td di Hasselbeck, cui però risponde TB con Barth. Nel secondo e terzo tempo, Winslow e Williams “corrono alla pari”: due Tds per ognuno, e Tampa si ritrova avanti con merito e perentoriamente. Seattle si affaccia nella metà campo avversaria solo con Washington, ma Stovall porta sul finale 15-38 a favore dei Bucanieri la contesa. Onestamente, prestazione numerica stratosferica per Freeman: 21/26, 237 Yds e ben cinque Tds, cinque!!! nice job man!!!! I destinatari di cotanta grazia sono stati i compagni di reparto Winslow e Williams: 2 Tds a testa; l’ultimo è stato recapitato nelle mani di Stovall. Per Seattle, a parte i Tds di Washington e Hasselbeck, niente da dichiarare oltre a quanto mostrato già eloquentemente sul campo. E pensare che ad un certo punto, Seattle era in lotta serrata per la testa della Division con St.Louis. Ora Tampa si trova a 9-6, e come prossimo impegno, dovrà scendere sul campo dei campioni di NO, che nella prima sfida li avevano ampiamente strapazzati. Ma tanto per la cronaca, anche l’anno scorso i Bucs avevano inflitto una sonora sconfitta ai Saints, se non erro, la seconda o la terza di fila, dopo le inziali tredici vittorie consecutive. Ad ogni modo, se vogliono contendere uno dei posti per le Wild Cards, i ragazzi di coach Morris devono profundere ogni grammo di energia. Seattle al contrario scende a 6-9 e l’ultima domenica di gioco dovrà vedersela proprio con i Rams che sono ad un passo dalla storia. Questa sarà una partita a dir poco drammatica. Ma sarà tutta da vedere.

Seattle: vs St.Louis
Tampa Bay: @ New Orleans

NY Giants – Green Bay Packers 17-45

Il posticipo della Domenica è stato un vero spettacolo. Certo, per Green Bay è stata una grandissima e bellissima vittoria. NY invece è incappata in un vero e proprio disastro: 6 palle perse-di cui 2 Fumbles di Jacobs e Bradshaw, che, “a tempo perso” sarebbero i due Rbs titolari, cioè coloro che dovrebbero avere le mani sicure, più, dulcis in fundo, 4 INTs in cui è occorso Manning. Ecco, in siffatta situazione, i Giants si sono trovati in mezzo ad una gragnuola di palloni che volavano sopra le loro teste, tutti diretti verso la propria end zone. Ma andiamo con ordine. Green Bay innanzitutto ha visto rientrare il proprio titolare Rodgers. Che non ha perso un solo attimo per rimarcare la leadership e la sua ottima forma: passaggio di 80 Yds per Nelson, e per i giallo-verdi, primo “Packers Leap” della serata. Nel successivo drive, i Packers hanno di nuovo facilemente trovato la via per la end zone e con Jones si portano sul 14-0. Ma New York non demorde e con Nicks e una corsa-alquanto fortunosa nel suo svolgersi, di Manningham, portano il punteggio sull’assoluta parità. Che però dura poco, perchè il Fb Kuhn segna il Td che chiude il primo tempo a favore dei Packers. Tuttavia c’è un “Ma” grosso quanto meno come il Lambeau Field: nel senso che la Fox ha trasmesso numerosi replays dell’azione del “Td fantasma” dove si evince che il ginocchio del Kuhn ha toccato terra PRIMA di varcare la linea di meta. Quindi, a rigor di regolamento, quello non era Touchdown. E viene da pensare che il buon Kuhn sia stato anche furbo, in quanto, dopo aver esultato, è prontamente corso sulla side line facendo ampi gesti come per dire “Calciate subito, prima che vedono il replay e i Giants chiamano il Challenge”. Così, GB calcia subito e il primo tempo si chiude senza che i Giants possano fare alcunchè. Nella ripresa, prima Crosby e successivamente Lee, portano GB avanti 31-14. NY risponde solo con un calcio di Tynes. Così ci si approccia all’ultimo periodo con GB avanti 31-17. Il vantaggio è di per sè rassicurante, ma i Packers non si fermano, a anzi, nuovamente con il Kuhn di cui sopra, si portano sul finale 45-17. Come già accennato, questa sì che è una brutta battuta d’arresto, tra l’altro seconda consecutiva, per i Giants. Dopo la pronta reazione nel secondo quarto, gli uomini di coach Coughlin si sono afflosciati: Manning ha chiuso con un comunque buon 17/33, 301 Yds, 2 Tds, ma purtroppo per i destini dei Giants, i 4 INTs e i due Fumbles hanno tremendamente complicato i piani degli ospiti. L’unico reparto che ha tenuto, è stato quello dei Wrs: sia Nicks che Manningham( 93 Yds per Nicks, 132 per Manningham) hanno disputato una buona partita, mantenendo a galla la barca. Ma nel secondo tempo, i Giants sono stati davvero sommersi. Per contro, abbiamo assistito forse ad una delle più belle partite dell’anno di GB: il rientrante Rodgers ha firmato un ottimo 25/37, 404 yds 4 Tds. Il reparto Receivers è stato semplicemente il più beneficiato dalla grande serata del Qb: Nelson, Kuhn, Lee sono stati i bersagli preferiti. Anzi, il vero protagonista, “l’ariete che ha aperto una breccia nella fragile difesa Giants” è stato senza dubbio il Fb Kuhn, che “di corsa” ha raggiunto per ben due volte l’area avversaria. A questo punto, si GB che NYGiants si trovano appaiate a 9-6, e i prossimi impegni si chiamano, Bears per i Packers, Redskins per i Giants. Dire che sarà un’ultima giornata al cardiopalma, drammatica, e sicuramente da non perdere assolutamente, in tutti i sensi, è finanche pleonastico.

NY Giants: @ Washington
Green Bay: vs Chicago

8 thoughts on “NFL – Week #16 Results

  1. Innanzitutto, vorrei chiederVi di dirmelo esplicitamente qualora sia sembrato ridondante, ripetitivo, finanche pesante….In secondo luogo, parafrasando il mio filosofo preferito, Heidegger, in certi frangenti, mi trovo in ambasce in quanto “mi manca la grammatica”, e per “ovviare”, propendo per dei “voli pindarici”. Per questo, me ne scuso, ma ad una certa ora, i miei neuroni, “ballano la waka waka”….Ciò detto, SEMPRE FORZA COWBOYSSSSSSS!!!!!

  2. bell’articolo!!!e per quanto riguarda i cowboys stendiamo un velo pietoso!una secondaria del genere farebbe la sua porca figura anche nel campionato italiano…………..non so se rendo l’idea!ciao

  3. Veramente stendiamo anche una coperta pietosa sui Cowboys è meglio, I Packers avrebbero comunque vinto anche senza il TD fasullo, troppi turnovers, i Giants sono forti ma bisogna che pongano rimedio a questa emorragia di palle perse altrimenti anche se si va ai playoff non andremo da nessuna parte.

  4. Per i miei Niners è suonato il “De Profundis”, ridotti come le squadre di calcio italiane a licenziare un allenatore alla penultima di campionato. Singletary era da licenziare alla 2a L…..

  5. bell’articolo si, preciso come sempre! e per chi ha visto come me – da fan Giants – il disastro materializzarsi, non resta che il rimpianto, perchè temo che se anche si andrà ai play off sarà per una corsa breve! troppi turnovers, impossibile così. Eppure a veder le statistiche di total offense, total difense e del giovane Manning…. ma i numeri sono numeri, i fatti dicono che così si perde!

  6. bell’articolo.speriamo che seattle all’ultima perda.e lo dico da tifoso!!!perchè presentarsi ella post-season con un record negativo e farsi maltrattare dagli avversari(chiunque siano)non sarà un bello spettacolo da vedere..

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