CHICAGO BEARS at DETROIT LIONS 34-37 OT
Sfida avvincente tra due squadre delusissime da questo inizio di stagione, con i Lions che trovano per primi il vantaggio grazie a Lance Moore, servito da un pass da 20 yards di Matthew Stafford, 27 su 42 per 405 yds, al quale rispondono prima Robbie Gould, FG da 27 yards, e poi Jeremy Langford, run da 1 yd; purtroppo per loro, il quarterback numero 9 è però in stato di grazia, e prima dell’intervallo consente ai suoi di allungare ulteriormente confezionando 2 lanci vincenti, da 8 e 2 yards, per Tim Wright e Golden Tate.
Rimasti in scia con altri 2 piazzati, da 23 e 38 yds, del kicker, i Bears limitano l’attacco avversario nel corso del terzo periodo, concedendogli il solo calcio, da 39 yards, di Matt Prater; lo sforzo è premiato nel quarto finale, quando gli ospiti passano addirittura a condurre segnando 2 touchdown in rapida successione, con Alshon Jeffery, che riceve un passaggio da 11 yds di Jay Cutler, 26 su 41 per 353 yards, e Matt Forte, a segno su corsa da 2 yds.
Ancora il già citato Prater, su piazzato da 32 yards, e Calvin Johnson, con una spettacolare ricezione da 6 yds, consentono a Detroit di completare il controsorpasso, ma prima che il cronometro giunga sullo zero, è Gould a riportare sotto Chicago, rimandando ogni decisione all’overtime con un calcio da 29 yards; dopo tredici minuti di puro combattimento, è però il K avversario a realizzare il field goal decisivo, trasformando da 27 yds.

WASHINGTON REDSKINS at NEW YORK JETS 20-34
Vittoria in rimonta per i Jets, che chiudono il primo tempo sotto di 3 punti, dopo aver subito 2 field goal, calciati da 54 e 30 yards di distanza da Dustin Hopkins, in appena due minuti e quindici secondi; merito di una buona gestione della palla da parte di Washington nei primi due quarti, nel corso dei quali, dopo essersi portati in vantaggio con Pierre Garcon, su pass da 2 yds di Kirk Cousins, 25 su 43 per 196 yards, si erano fatti raggiungere e superare dalle segnature di Chris Ivory, run da 1 yd, e Nick Folk, piazzato da 35 yards.
Lo stesso kicker ha aperto le danze dopo l’intervallo, trasformando un calcio da 39 yds, anticipando la comeback orchestrata da Ryan Fitzpatrick, 29 su 26 per 253 yards, che prima ha portato davanti i Jets con una corsa personale da 18 yds, poi ha di fatto deciso la partita servendo 2 TD pass a Brandon Marshall, 35 yards, e Eric Decker, 2 yds, permettendo ad entrambi di riscattare i precedenti fumble; reazione d’orgoglio, dopo i 2 intercetti subiti da Cousins, da parte di Derrelle Revis e Marcus Gilchrist, dei Redskins nel finale, quando sono riusciti a tornare nuovamente sul tabellone grazie al punt bloccato da e recuperato da Rashad Ross.

ARIZONA CARDINALS at PITTSBURGH STEELERS 13-25
Sembrava tutto facile al termine del primo tempo per i Cardinals, che erano riusciti ad arginare l’attacco di Pittsburgh e stavano mantenendo il controllo del match, nonostante l’intercetto lanciato da Carson Palmer, 29 su 45 per 421 yards, nel drive successivo al TD pass confezionato per Michael Floyd, a segno con una presa da 3 yds; mantenuti a distanza i padroni di casa, rifattisi sotto con un FG di Chris Boswell, 47 yards, grazie ad un piazzato, da 31 yds, di Chandler Catanzaro, Arizona ha visto cambiare completamente il match dopo la prima parte del terzo periodo, quando si sono avvicendati dietro il centro avversario Michael Vick, 3 su 8 per 6 yards, e Landry Jones, 8 su 12 per 168 yards.
Il prodotto di Oklahoma ha infatti dato la scossa agli Steelers, che in precedenza avevano mosso il tabellone solo con un altro calcio, da 48 yds, del kicker, innescando Martavis Bryant, subito a segno, con una ricezione da 8 yards, al rientro dalla sospensione che lo ha costretto a saltare le prime settimane di regular season; il receiver da Clemson, 6 perse per 137 yds, realizza anche la meta decisiva, su big play da 88 yards, nel finale del match, dopo che entrambi i team si erano affidati ai loro specialisti, Catanzaro da 39 yds, Boswell da 51 e 28 yards, e la defense di Pitt aveva fatto un ottimo lavoro, fermando l’attacco avversario, con un intercetto di Michael Mitchell, a poche yds dalla propria endzone.

CINCINNATI BENGALS at BUFFALO BILLS 34-21
Primo tempo combattuto tra Bengals e Bills, con i padroni di casa che passano in vantaggio grazie ad un corsa, da 2 yards, del quarterback E.J. Manuel, 28 su 42 per 263 yds, scelto per sostituire l’infortunato Tyrod Taylor e deciso a lasciare la sua impronta sul match fin dalle battute iniziali; a pareggiare i conti ci pensa però Jeremy Hill, su ricezione da 13 yards, che anticipa di poco il touchdown, su run da 17 yds, del compagno di squadra Giovani Bernard, e un field goal, da 47 yards, di Mike Nugent, con i quali Cinci costruisce un buon vantaggio prima dell’intervallo e di un tentativo di reazione avversaria firmato da Sammy Watkins, su pass da 22 yds del proprio quarterback.
La segnatura del receiver, invece di risvegliare Buffalo, scatena gli ospiti, e soprattutto l’ispiratissimo Andy Dalton, 22 su 33 per 243 yards, che da la spinta decisiva ai suoi, confezionando 2 TD pass per Marvin Jones, 10 yds, e Tyler Eifert, 4 yards, e guidando il drive che si conclude con il FG, da 39 yds, del kicker, all’inizio del quarto finale; il team dell’Ohio, forte di un vantaggio di 20 punti, si limita infatti a gestire, mantenendo il controllo delle operazioni anche dopo il tentativo di riavvicinamento da parte degli avversari, a segno con una corsa, da 4 yards, di LeSean McCoy a pochi minuti dal termine del match.

DENVER BRONCOS at CLEVELAND BROWNS 26-23 OT
Sagra dell’intercetto in quel di Cleveland, dove Peyton Manning, 26 su 48 per 290 yards, e Josh McCown, 20 su 39 per 213 yds, ne lanciano ben 5, e lo stesso quarterback dei Broncos apre così la sfida, facendosi pizzicare da Karlos Dansby; poco più tardi, dopo che nel frattempo gli ospiti si erano portati in vantaggio con un FG, da 29 yards, di Brandon McManus, è il suo collega a concedere il bis, regalando un pallone d’oro a Aqib Talib, che ringrazia e aumenta il divario, concludendo una galoppata da 63 yds direttamente in endzone.
Le 2 segnature di Denver sono gli unici sussulti dei primi trenta minuti di gioco, e nonostante la reazione tentata da Gary Barnidge, a segno su presa da 11 yards, gli ospiti provano a mantenere il controllo del match segnando ancora con il kicker, da una distanza di 25 e 39 yds; il vantaggio di 9 punti, non gli serve però a tenere a freno le velleità dei Browns, che si rifanno sotto con un’altra meta, su ricezione da 11 yards, del tight end, e firmano addirittura il sorpasso con il già citato Dansby, che pizzica nuovamente il numero 18 e riporta l’ovale in endzone, con un ritorno da 35 yds.
Nel drive immediatamente successivo, Manning riesce però a riscattarsi, servendo a Emmanuel Sanders il suo unico TD pass, da 75 yards, di giornata, che consente al team del Colorado di mantenere un vantaggio di 3 punti fino a 1 minuto e 36 secondi dal termine, quando Travis Coons impatta il risultato con un calcio da 26 yds; nell’overtime, è però il suo collega McManus a trasformare quello decisivo, centrando i pali da 34 yards.

HOUSTON TEXANS at JACKSONVILLE JAGUARS 31-20
Tre quarti passati praticamente a studiarsi, prima dell’accelerata decisiva nel quarto finale, questo, un veloce riassunto di quanto accaduto nella sfida divisionale tra Texans e Jaguars, con i primi passati a condurre già sul finire del primo periodo di gioco, con una ricezione, da 14 yards, del redivivo Arian Foster, su servizio di Brian Hoyer, 24 su 36 per 293 yds; a questi risponde la coppia formata da Blake Bortles, 30 su 52 per 331 yards, e Allen Robinson, con quest’ultimo che va a segno su pass da 2 yds del proprio quarterback, poco prima che gli ospiti trovino un nuovo vantaggio con Nick Novak, su piazzato da 41 yards.
Dopo l’intervallo è Julius Thomas, su ricezione da 29 yds, a riportare avanti Jacksonville, prima che si scateni DeAndre Hopkins, autore di 2 touchdowns, su prese da 9 e 26 yards, in apertura del quarto finale, letteralmente dominato da Houston, che intercetta per 2 volte il QB dei padroni di casa, prima con Andre Hal, che riporta l’ovale in endzone dopo una volata di 31 yds, e poi con A.J. Bouye; quest’ultimo, pone anche fine ad ogni residua speranza di recupero degli avversari, che nella serie precedente erano riusciti a rifarsi sotto con una ricezione, da 11 yards, di Allen Hurns.

MIAMI DOLPHINS at TENNESSEE TITANS 38-10
I 2 intercetti lanciati nel primo tempo da Ryan Tannehill, 22 su 29 per 266 yards, non incidono minimamente sull’affermazione dei Dolphins, che già nel drive d’apertura sono riusciti a bucare la difesa dei padroni di casa, trovano la strada dell’endzone con Jarvis Landry, abile a rompere un paio di placcaggi e varcare la linea dopo una corsa di 22 yds; mantenuto il divario grazie a Andrew Franks, che risponde con un FG da 30 yards al piazzato, da 37 yards, di Ryan Succop, il team della Florida riesce ad allungare ulteriormente nel secondo periodo, con una run, da 7 yds, di un ritrovato Lamar Miller, 19 portate per 113 yards.
Al rientro in campo, Tennessee prova a raddrizzare la partita, ma gli sforzi di Marcus Mariota, 21 su 33 per 219 yds, si rivelano vani, e dopo aver favorito un nuovo TD ospite facendosi pizzicare da Rashad Jones sulle proprie 30 yards, la prima scelta 2015 riesce finalmente a realizzare una meta, servendo, con un pass da 11 yds, Dexter McCluster; purtroppo, questo rimane il suo unico acuto del match, visto che nel quarto finale a tenere banco è ancora Miami, capace di chiudere i conti con altre 2 segnature, entrambe su ricezione, firmate da Dion Sims, 2 yards, e Jordan Cameron, 12 yds

KANSAS CITY CHIEFS at MINNESOTA VIKINGS 10-16
Partita dominata dalle difese quella tra Chiefs e Vikings, con questi ultimi che sono riusciti a spuntarla nonostante le tante difficoltà riscontrate dall’attacco, e soprattutto da Adrian Peterson, che ha conquistato appena 60 yards in 26 portate; la stella di Minnesota non è riuscito ad incidere sul match e i padroni di casa ne hanno risentito parecchio, in primis il quarterback Teddy Bridgewater, 17 su 31 per 249 yds, costantemente sotto pressione ed in grado di confezionare 1 solo touchdown pass in sessanta minuti di football; a riceverlo, il tight end Kyle Rudolph, che con una presa da 4 yards permette ai suoi di presentarsi con un vantaggio di 10 punti, grazie anche ad un piazzato da 24 yds, all’halftime.
Nel terzo periodo, ancora il kicker incrementa il divario, centrando i pali da una distanza di 45 yards, prima che Kansas City provi a rifarsi sotto, con insistenza, nel quarto finale, aperto da un calcio, da 48 yds, di Cairo Santos; pochi minuti più tardi è Albert Wilson, su imbeccata, da 42 yards, di Alex Smith, 22 su 37 per 282 yds, ad accorciare ulteriormente le distanze, ma quando l’aggancio, o l’eventuale sorpasso, sembrava essere solo questione di attimi, Blair Walsh infilava il field goal decisivo, con una bomba da 45 yards.

CAROLINA PANTHERS at SEATTLE SEAHAWKS 27-23
Non basta l’intesa finalmente trovata tra Jimmy Graham, 8 prese per 140 yards, e Russell Wilson, 18 su 30 per 241 yds, ai Seahawks per uscire vittoriosi dalla complicatissima sfida con i Panthers, e non serve nemmeno, ai padroni di casa, aver chiuso in vantaggio il primo tempo, aperto da un field goal, da 30 yards, di Steven Hauschka, e chiuso da una corsa vincente, 1 yd, di Marshawn Lynch; nel mezzo un altro rushing TD, siglato da Cam Newton, 20 su 36 per 269 yards, che tiene in corsa gli ospiti andando a segno con una portata da 2 yds.
Proprio il quarterback di Carolina risulta decisivo nel quarto finale, dopo che Seattle ha nuovamente allungato nel terzo periodo, portandosi avanti con una ricezione, da 40 yards, di Ricardo Lockette, e con un secondo piazzato, da 50 yds del kicker, che poco più tardi concede il tris, da una distanza di 43 yards, ristabilendo il divario a pochi minuti dalla meta su corsa, 1 yds, di Jonathan Stewart; il runningback veterano del team di Charlotte, replica la stessa giocata a meno di quattro primi dal termine, finalizzando un ottimo drive, 80 yards, orchestrato dal numero 1, che sfrutta il grandissimo lavoro della difesa, abile a costringere i vicecampioni NFL al punt, nella serie finale del match, conclusa con un suo TD pass, da 26 yds, ricevuto da Greg Olsen, 7 prese per 131 yards.

SAN DIEGO CHARGERS at GREEN BAY PACKERS 20-27
James Starks, 10 portate per 112 yards, non fa rimpiangere l’assenza di Eddie Lacy, andando a segno in 2 occasioni nel corso del primo quarto, prima su ricezione da 5 yds e poi su corsa da 65 yards, con la quale replica al field goal, da 36 yds, calciato da Josh Lambo; nel secondo periodo è il kicker di Green Bay, Mason Crosby, ad allungare centrando i pali da 23 yards di distanza, prima che Dontrelle Inman, servito da un lancio da 1 yd di Philip Rivers, riporti nuovamente sotto i Chargers.
Il quarterback dei californiani, che setta il nuovo record di franchigia completando 43 passaggi su 65 tentativi per 503 yards totali, finalizza l’operazione aggancio in appena dopo l’intervallo, servendo Lardarius Green con un pass da 19 yds; l’equilibrio tra i due team regge fino a pochi secondi dall’inizio del quarto finale, quando è James Jones, su lancio da 8 yards di Aaron Rodgers, 16 su 29 per 255 yds, a portare nuovamente avanti i Packers, che cercano di mantenere il controllo delle operazioni fino al termine della partita.
Con un nuovo calcio, da 28 yards, di Crosby tengono a distanza di un touchdown San Diego, nel frattempo rifattasi sotto con un FG, da 32 yds, di Lambo, e a consentire ai padroni di casa di centrare la sesta vittoria della stagione è la prima scelta del Draft 2015 Damarious Randall, che su un fourth-and-goal dalla linea delle 3 yards, a quindici secondi dalla fine delle ostilità, intercetta il passaggio diretto a Danny Woodhead, annullando il tentativo di pareggio da parte degli ospiti.

BALTIMORE RAVENS at SAN FRANCISCO 49ers 20-25
San Francisco inizia con il piede giusto il rematch del Super Bowl di tre anni fa, andando in vantaggio con 2 field goal, da 53 e 31 yards, di Phil Dawson nel primo quarto, ed allungando ulteriormente prima dell’intervallo, quando con Torrey Smith, servito da un pass da 76 yds di Colin Kaepernick, 16 su 27 per 340 yards, e lo stesso kicker, calcio da 26 yds, risponde ai 2 piazzati trasformati da Justin Tucker, a segno da 22 e 36 yards di distanza.
Il receiver da Maryland e Anquan Boldin, 5 prese per 102 yds, grandi ex dell’incontro, risultano decisivi per l’affermazione dei 49ers, che mettono ancora punti sul tabellone, con il quarto FG, da 42 yards, realizzato da Dawson, in apertura di terzo periodo, anticipando il primo touchdown ospite siglato da Steve Smith, su ricezione da 34 yards; il ritorno del WR veterano aiuta certamente Baltimore a restare in partita fino all’ultimo, ma proprio un suo errore, un drop nel drive finale, condannerà alla sconfitta i Ravens, che nell’ultimo quarto erano riusciti ad accorciare nuovamente le distanze, replicando con un TD pass, da 2 yds per Kamar Aiken, di Joe Flacco, 33 su 53 per 343 yards, alla meta precedentemente messa a segno da Quinton Patton, su presa da 21 yds.

NEW ENGLAND PATRIOTS at INDIANAPOLIS COLTS 34-27
Sfida scoppiettante tra due grandissimi quarterback e dea della vittoria che ancora una volta strizza l’occhiolino al veterano Tom Brady 23 su 37 per 312 yards, che riscatta un inizio di partita complicato, segnato dall’intercetto riportato in TD, dopo una volata da 14 yds, da Mike Adams, guidando i suoi alla quinta win di questa stagione; e dire che, proprio il pallone pizzicato al numero 12 aveva concesso ai Colts di chiudere in vantaggio il primo tempo, dopo un quarto iniziale concluso in perfetta parità, in seguito alle mete realizzate, entrambe su ricezione, da Donte Moncrief, 5 yards, e Julian Edelman, 12 yds.
Non erano infatti bastati i 2 piazzati, da 40 e 35 yards, di Stephen Gostkowski e il rushing TD, da 38 yds, di LeGarrette Blount ai Patriots, costretti ad inseguire, anche se solo di 1 punto, i padroni di casa, che li avevano tenuti a distanza con T.Y. Hilton, a segno su ricezione da 3 yards; sempre su reception arriva l’unica segnatura del terzo periodo, firmata da Rob Gronkowski, servito da un pass da 25 yds del proprio quarterback, che dopo un fake punt fallito da Indianapolis, confeziona il touchdown che decide, di fatto, il match, servendo il già citato runningback da Oregon con un lancio da 11 yards in apertura del quarto finale.
A nulla serve infatti il disperato tentativo di rimonta messo in piedi da Andrew Luck, che al rientro dall’infortunio alla spalla che lo ha tenuto lontano dai campi per due settimana, offre una prestazione di altissimo livello, 30 su 50 per 312 yds, ma riesce a bucare la difesa ospite, con un pass da 18 yards per Griff Whalen, solo ad 1 minuto e 49 secondi dal termine, quando ormai è troppo tardi per riprendere New England.

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