SAN DIEGO CHARGERS at MINNESOTA VIKINGS 14-31
Il lungo digiuno di Adrian Peterson si chiude contro i Chargers, ai quali realizza 2 touchdowns su corsa a corredo di una prestazione che lo ha visto portare palla in 20 occasioni e conquistare 126 yards; reattivo, sgusciante e imprendibile come l’All Day dei tempi migliori, il numero 28 ha consentito ai Vikings di prendere il largo tra i secondo e il terzo quarto, prima mantenendo le distanze dagli ospiti, che hanno cercato di accorciare a poco dall’intervallo con una ricezione, da 34 yds, di Keenan Allen, 12 prese per 133 yards, e poi piazzando l’allungo decisivo con una run da 43 yds.
A completare l’opera, consegnando la seconda vittoria stagionale, nonchè casalinga, a Minnesota, la corsa da 2 yards del fullback Zach Line, 2 run da professionista per altrettanti TD, e la meta su ritorno da intercetto da 91 yards dell’intramontabile Chad Greenway; tardiva la reazione dei californiani, che a trentadue secondi dal termine vanno a segno ancora con il WR numero 13, su imbeccata di Kellen Clemens, entrato nel finale, per sostituire un tartassato, 4.0 sacks subiti, Philip Rivers, 21 su 34 per 246 yds.

ATLANTA FALCONS at DALLAS COWBOYS 39-28
Joseph Randle, 14 corse per 87 yards, e Devonta Freeman, 30 portate per 141 yds, si sfidano a colpi di touchdowns, 3 a testa, ma alla fine di una sfida emozionante e combattuta, a spuntarla sono i Falcons, assoluti dominatori dei due quarti finali, dopo un primo tempo passato ad inseguire costantemente i padroni di casa.
Avanti con 2 mete, run da 37 yards e 1 yd, del prodotto di Oklahoma State, i Cowboys riescono a respingere gli assalti avversari, a segno per 2 volte con il runner al secondo anno, mantenendo le distanze con una corsa di Darren McFadden e un altro TD del numero 21.
A tenere in partita Atlanta ci pensa Matt Bryant, su FG da 32 yards, che prima dell’intervallo riduce il divario, aprendo ad una rimonta orchestrata da Matt Ryan, 24 su 36 per 285 yds, e Julio Jones, 12 prese per 164 yards, che realizza 2 touchdowns, completando altrettante ricezioni su pass da 45 e 2 yds del proprio QB; nel mezzo, un’altra corsa vincente di Freeman, che contribuisce a fissare il punteggio sul 39 a 28 finale.

INDIANAPOLIS COLTS at TENNESSEE TITANS 35-33
Finalmente arriva la prima vittoria della stagione per i Colts, che con un’ottima comeback nel quarto finale riescono ad aver ragione dei rivali divisionali Titans, abili a loro volta a recuperare il doppio svantaggio inziale, causato dai TD di Frank Gore, corsa da 1 yard, e Dwight Lowery, interception return da 69 yds, con il field goal, da 38 yards, di Ryan Succop e la ricezione, da 7 yds, di Kendall Wright.
Trend che i padroni di casa mantengono anche nel terzo periodo, allungando con Antonio Andrews, run da 8 yards, Dorial Green-Beckham, presa da 3 yds su passaggio di Marcus Mariota, 27 su 44 per 367 yards, e un altro piazzato, da 21 yds, del kicker; segnatura che, invece di chiudere definitivamente i conti, apre la strada alla rimonta di Indy, guidata da Andrew Luck, 18 su 30 per 260 yards, che confeziona 2 TD pass per Phillip Dorsett, 35 yds, e Donte Moncrief, 11 yards, prima di piazzare la zampata decisiva nel drive che si conclude con la corsa, 6 yds, in endzone di Gore.
A poco, se non a rendere forse ancora piĂą amara la sconfitta, subita per appena 2 punti di scarto, serve la meta finale di Jayston Fowler, run da 1 yard, visto cha la conversione da 2 punti successiva non ha successo.

OAKLAND RAIDERS at CLEVELAND BROWNS 27-20
Partita ampiamente controllata nel primo tempo dai Raiders, che nel finale rischiano seriamente di farsi raggiungere da dei Browns che sfiorano l’impresa dopo aver sonnecchiato per piĂą di quaranta minuti; ad aprire le danze Sebastian Janikowski, su calcio da 23 yards, che anticipa i TD su ricezione, da 3 e 13 yds, dei compagni Andre Holmes e Seth Rogers, entrambi serviti da Derek Carr, 20 su 32 per 314 yards, e il field goal, da 24 yds, dell’avversario Travis Coons.
Sempre il kicker veterano da Florida State inaugura il box score dopo l’intervallo, centrando i pali da una distanza di 35 yards, prima che Cleveland decida si scuotersi ed entrare in partita con una presa vincente, su pass da 28 yds, del TE Gary Barnidge; la meta scalda gli animi del FirstEnergy Stadium, ma Oakland segna ancora con Latavius Murray, run da 6 yards, rendendo inutile il disperato tentativo di rimonta finale firmato ancora da Coons, piazzato da 41 yds, e da Travis Benjamin, a segno sul lancio da 4 yards di Josh McCown, 28 su 49 per 341 yds.

CINCINNATI BENGALS at BALTIMORE RAVENS 28-24
Risultato che inguaia non poco i Ravens, ancora a secco di vittorie dopo tre settimane di regular season, e sconfitti, oltre che da una rivale divisionale, anche quando ormai sembravano aver in pugno la partita, riscattando, nel secondo tempo, la scialba prestazione offerta nei primi trenta minuti di football, quando erano andati sotto di 14 punti a causa delle mete di Andy Dalton, 20 su 32 per 383 yards, su corsa da 7 yds, e Marvin Jones, su imbeccata da 16 yds del quarterback.
Un  uno due che ha costretto Baltimore ad inseguire, e che ha esaltato in modo inverosimile Steve Smith, 13 prese per 186, principale artefice della parziale rimonta , favorita dal suo TD su ricezione, 50 yds, nel terzo quarto; giocata che ha invertito il corso degl’eventi, consentendo ai padroni di casa di rifarsi sotto con il FG da 21 yards di Jutin Tucker e il ritorno di fumble, da 41 yds, di C.J. Mosley.
Passata a condurre con la segnatura del linebacker al secondo anno, la franchigia del Maryland è stata nuovamente distanziata dagli ospiti, e dalla solita connessione tra Dalton e A.J. Green, che nel finale permette a Cinci di ribaltare per due volte il punteggio, prima su big-play da 80 yards, e dopo, successivamente ad un nuovo touchdown di Smith, su pass da 16 yds di Joe Flacco, 32 su 49 per 362 yards, su presa da 7 yds.

JACKSONVILLE JAGUARS at NEW ENGLAND PATRIOTS 17-51
Un massacro in piena regola quello perpetrato dai Patriots ai danni dei Jaguars, che vengono tenuti sotto stretto controllo fin dalle prime battute del match, quando i bostoniani scappano grazie al TD su corsa, da 8 yards, di Dion Lewis e al FG, da 46 yds, di Stephen Gostkowski; sempre il kicker risponde al collega Jason Myers, a segno con un piazzato da yards, trasformando una seconda volta dalle 20 yds, prima che Tom Brady, 33 su 42 per 358 yards, confezioni il TD pass numero 400 della sua carriera professionistica, servendo Danny Amendola con un pass da 1 yd.
Avanti di 17 punti giĂ  all’intervallo, New England decide di festeggiare come si deve il proprio quarterback, se sulle ali dell’entusiasmo va ripetutamente a segno, inziando con Gostkowski, calcio da 46 yards, proseguendo con Keshawn Martin, presa da 13 yds, prima di completare l’opera con il rientrante LeGarrette Blount, autore di 3 rushing touchdowns, tutti da 1 yards; inutile il tentativo di reazione da parte degi ospiti, che interrompono solamente la cavalcata trionfale avversaria con le realizzazioni di Allen Hurns e Clay Harbor, entrambi su pass, da 59 e 6 yds, di Blake Bortles, 17 su 33 per 242 yards.

NEW ORLEANS SAINTS at CAROLINA PANTHERS 22-27
Nonostante l’assenza di Drew Brees, New Orleans combatte fino all’ultimo respiro contro Carolina, dando vita ad un bel match che i Saints avevano iniziato decisamente con il piede giusto, centrando un doppio vantaggio con Zach Hocker, FG da 31 yards, e Mark Ingram, ricezione da 5 yds, che è stato recuperato dai padroni di casa solo a pochi secondi, due, dall’intervallo, completando l’aggancio con Graham Gano, piazzato da 20 yards, dopo aver accorciato con Greg Olsen, su presa da 11 yds.
In apertura di terzo quarto Marcus Murphy, su punt return da 74 yds, riporta avanti gli ospiti, ma ancora il tight end, autore di una prestazione monstre, 8 rec. per 134 yards, riporta avanti i Panthers, sfruttando anche l’errore degli avversari sulla two-point conversion precedente; dopo aver allungato con un altro calcio del kicker, da una distanza di 47 yds, il team di Charlotte imprime un’ulteriore accelerata all’incontro andando a segno con Cam Newton, 20 su 31 per 315 yards, su corsa da 13 yds.
Al touchdown del quarterback, New Orleans risponde con una run vincente, 2 yards, di Khiry Robinson, che anticipa, di poco i 2 errori decisivi di Luke McCown, 31 su 38 per 310 yds, che prima fallisce la conversione da 2 punti diretta a Marques Colston e poi si fa intercettare, nel drive che potrebbe cambiare le sorti della sfida, da Josh Norman, scrivendo così la parola fine su ogni possibile tentativo di rimonta.

PHILADELPHIA EAGLES at NEW YORK JETS 24-17
Nella partita forse piĂą difficile e complicata per raggiungere la prima vittoria stagionale, contro dei Jets decisamente in forma, gli Eagles di coach Kelly riescono, pur senza brillare, a centrare il primo risultato positivo del 2015, sfruttando la versatilitĂ  e l’imprevedibilitĂ  di Darren Sproles, autore di 2 touchdowns, e una partenza con il piede sull’acceleratore che gli ha consentito di prendere il largo giĂ  nel primo tempo.
In vantaggio con un FG, da 30 yards, di Cody Parkey, Philadelphia realizza tre TD in rapida successione con l’ex RB di Chargers e Saints, punt return da 89 yds e run da 1 yard, e con Ryan Mathews, su pass da 23 yds di Sam Bradford, 14 su 28 per 118 yards; a sei secondi dall’intervallo, New York accorcia con Brandon Marshall, ricezione da 16 yds, ma fino al quarto finale non riesce piĂą a bucare la defense avversaria, trovando la strada per l’endzone solo ad inzio ultimo periodo con Jeremy Kerley, su lancio da 7 yards di Ryan Fitzpatrick. Il quarterback, che chiude con 35 completi su 58 per 283 yds, brucia ogni possibilitĂ  di comeback facendosi intercettare per ben 3 volte, da Eric Rowe, Jordan Hicks e Walter Thurmond III, nei secondi trenta, e costringe i padroni di casa ad accontentarsi del solo piazzato di Nick Folk, da 53 yards, in chiusura.

TAMPA BAY BUCCANEERS at HOUSTON TEXANS 9-19
Guida i Texans alla prima vittoria della stagione Ryan Mallett, 24 su 39 per 228 yards, , che nel primo quarto manda a segno DeAndre Hopkins con un lancio da 5 yds, al quale rispondono, prima dell’intervallo, Kyle Brindza, con un piazzato da 58 yards, e Charles Sims, su pass da 32 yds di Jameis Winston, 17 su 36 per 261 yards.
La spinta di Tampa Bay si conclude di fatto dopo il vantaggio conquistato all’halftime, al rientro in campo, infatti, Houston diventa assoluta dominatrice del campo, portandosi in vantaggio con un field goal di Randy Bullock, che centra i pali da 39 yds di distanza, prima di sbagliare l’extra point successivo alla meta di Alfred Blue, su corsa da 20 yards, e chiudere poi la sfida trasformando un calcio da 19 yds. Decisivi, nel basso punteggio della sfida e nella vittoria dei texani, i tanti errori dei kicker, 4 FG e 2 PAT in tutto, e soprattutto di quello ospite, che ha fallito 3 piazzati ed 1 XP.

PITTSBURGH STEELERS at ST. LOUIS RAMS 12-6
Altra sfida dominata dalle difese quella tra Steelers e Rams, con i primi che rischiano di perdere per un periodo medio-lungo Ben Roethlisberger, 20 su 24 per 192 yards e 1 intercetto, che nel corso del terzo quarto ha lasciato spazio al backup Michael Vick, abile a tenere i nervi saldi nel finale e condurre Pittsburgh alla seconda vittoria della stagione 2015, segnata, in apertura e in chiusura, dai field goal, da 21 e 41 yds, trasformati da Josh Scobee.
A segno, nel secondo quarto, anche il rientrante Le’Veon Bell, subito protagonista nel backfield, 19 portate per 62 yards, e autore dell’unico TD, su run da 1 yd dell’incontro; per St. Louis, infatti, nessuna meta messa a segno nonostante la buona prova di Kenny Britt, 7 prese per 102 yards, ma solo 2 piazzati realizzati dal kicker, Greg Zuerlein, a segno da 49 e 27 yds di distanza.

SAN FRANCISCO 49ers at ARIZONA CARDINALS 7-47
Pomeriggio da incubo per San Francisco e Colin Kaepernick, 9 su 19 per 67 yards, che apre la sfida divisionale con i Cardinals lanciando 2 intercetti, entrambe riportati in endzone, con ritorni da 21 e 33 yds, da Justin Bethel e Tyvann Mathieu; il prodotto di Louisiana State completerà l’opera poco più tardi, con il secondo intercetto personale di giornata, quarto totale per il QB avversario, pizzicato nel secondo tempo anche da Jerrad Powers, che cancella, in modo definitivo, anche l’unica cosa buona fatta dal numero 7 durante la partita, ovvero la corsa, da 12 yds, in endzone prima dell’intervallo.
Meta che era servita ai californiani per ridurre un pesante svantaggio causato dai 2 rushing touchdowns, da 6 yards e 1 yd, del redivivo Chris Johnson, 22 portate per 110 yards, e dal piazzato, da 22 yds, di Chandler Catanzaro; un altro veterano, Larry Fitzgerald, 9 prese per 134 yards, permette ad Arizona di ottenere una vittoria schiacciante, andando a segno su 2 lanci, da 4 e 8 yds, di un sempre positivo Carson Palmer, 20 su 32 per 311 yards, prima e dopo la safety realizzata da Kevin Minter, che ha fermato un irriconoscibile Carlos Hyde, 15 corse per 51 yds, dentro la propria endzone.

BUFFALO BILLS at MIAMI DOLPHINS 41-14
Dominio assoluto dei Bills, che di fatto archiviano la pratica Dolphins già nel primo tempo, lasciando gli avversari a zero punti sul tabellone e segnandone 27 in rapida successione, dando il via allo show con la meta dell’ex Charles Clay, su pass da 25 yards di Tyrod Taylor, 21 su 29 per 277 yds, che poco dopo serve un comodo bis a LeSean McCoy, con un lancio da 10 yards; nel secondo periodo 2 field goal di Dan Carpenter, da 21 e 51 yds, e un TD su interception return, da 43 yards, di Preston Brown, che lo aveva già pizzicato 1 volta in precedenza.
Frenato dal linebacker al secondo anno e Ronald Darby, Ryan Tannehill, 26 su 49 per 207 yds, prova a rifarsi dopo l’intervallo, completando prima un pass da 21 yards per Rishard Matthews e poi una conversione da 2 punti per Jarvis Landry; la connessione tra il QB e il WR al quarto anno da Nevada funziona anche poco più tardi, a metà quarto finale, quando Miami segna un TD da 46 yds che smorza un nuovo dominio ospite, nel frattempo giunti ancora in endzone con Chris Hogan, ricezione da 38 yards, prima dell’ultima corsa vincente, 41 yds, siglata da Karlos Williams.

CHICAGO BEARS at SEATTLE SEAHAWKS 0-26
Partita senza storia a Seattle, dove i padroni di casa hanno vita facile con i Bears privi di Jay Cutler ed in crisi di risultati, incapaci, in questo momento, di reagire in un qualsiasi modo alla supremazia mostrata sul terreno di gioco dai Seahawks, comunque apparsi ancora in difficoltĂ , nonostante la prima vittoria stagionale, soprattutto nel primo tempo, quando sono riusciti a smuovere il tabellone solo con 2 FG, da 31 e 21 yards, di Steven Hauschka.
Dopo l’halftime regala spettacolo il rookie Tyler Lockett, che va a segno su un kickoff return da 105 yds, anticipando di una decina di minuti il TD di Jimmy Graham, pescato con un lancio, da 30 yards, di Russell Wilson, 20 su 30 per 235 yds, che consegna le chiavi della partita in mano ai padroni di casa prima dei 2 piazzati, da 45 e 48 yards, del kicker che fissano il risultato finale sul 26 a 0; pessima, la prima apparizione da titolare di Jimmy Clausen, che ha completato per appena 63 yds, lasciando il solo Matt Fortè, 74 yards in 20 portate, a cercare di inventare qualcosa sul lato offensivo della palla per Chicago.

DENVER BRONCOS at DETROIT LIONS 24-12
Dopo un quarto segnato dagli intercetti messi a segno da Brian Roby e Glover Quin, Denver decide di sbloccare il match con un touchdown di Ronnie Hillman, su corsa da 1 yard, al quale risponde poco più tardi Joique Bell, su run dalla stessa distanza; fallito l’extra point dall’ex Matt Prater, i Lions vengono ulteriormente distanziati prima dell’intervallo da Demaryius Thomas, che riceve un pass da 45 yds di Peyton Manning, 31 su 42 per 324 yards.
Nel terzo quarto Detroit prova a rifarsi sotto con il rookie runningback Ameer Abdullah, servito in endzone da un lancio da 16 yds di Matthew Stafford, 31 su 45 per 282 yards, ma perde nuovamente terreno, con gli avversari pronti a sfruttare la mancata conversione da 2 punti di Bell per allungare con un FG, da 48 yds, di Brandon McManus e il TD, su ricezione da 11 yards di Owen Daniels; a scrivere la parola fine sull’incontro, l’intercetto subito poco prima dal QB del team di casa, pizzicato da David Bruton sulle 37 avversarie.

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