Non si può dire che Tampa Bay non ci abbia provato, ma battere Detroit sarebbe stata dura. Un pò a causa l’arena, un pò a causa del pubblico, un pò a causa della piovra, ma soprattutto a causa di Mrazek.

Il portiere dei Red Wings ieri aveva deciso che non avrebbe subito goal, e così è stato. Dei 22 tiri affrontati, nessuno ha gonfiato la rete alle sue spalle. E i Lighting ci hanno veramente provato, ma il portiere, i pali e la traversa si sono opposti strenuamente. Per stabilire il risultato son bastati i tre goal di Datsyuk, Sheahan e Glendening, e il 3-0 fa diventare Mrazek il quinto portiere rookie nella storia dei Red Wings a realizzare uno shutout, e fa passare Detroit avanti nella serie.

Serve ancora un overtime per decidere gara4 tra WashingtonNew York Islanders. I goal (pochi) arrivano tutti nel primo periodo, con Ovechkin che porta in vantaggio i suoi con una deviazione in rete di un tiro altrui, e Cizikas che pareggia appena prima del suono della sirena. Nel secondo e terzo tempo, un sacco di tentativi, soprattutto da parte degli Isles, che però non sortiscono alcun effetto, salvo quello di aumentare la save percentage di un buon Holtby.

Dicevamo dell’overtime. Anche stavolta serve il tempo supplementare per decidere la partita, e anche stavolta chi la decide è sempre lui: Backstrom. Decisamente trascinatore dei suoi in tutta la serie, infila la rete di Halak e consegna il 2-1 in serata e il 2-2 nella serie ai Capitals.

Passiamo a Chicago, dove i Blackhawks cercano di aumentare il vantaggio, e Nashville cerca invece il pareggio nella serie. Ancora fiducia per Darling, che parte tra i pali dei padroni di casa. Dopo 11:38 è però proprio la sua porta, quella che subisce il primo goal della partita: il solito Wilson (quarta rete per lui in questa post season) porta avanti i Predators.

Vantaggio temporaneo, visto che Vermette pareggia meno di due minuti più tardi, segnando contemporaneamente il suo primo goal con la casacca degli Hawks e il suo primo goal in questi playoff. E il pareggio dura fin quasi alla fine del secondo tempo, quando uno svarione difensivo di Keith serve a Neal il disco che porta Nashville di nuovo in vantaggio.

Sempre Keith fa però partire l’azione del pareggio: cambio di lato con passaggio millimetrico a Hossa, che accentra e serve Saad per il 2-2. Si continua fino a pochi secondi dalla fine del terzo tempo, quando Rinne salva il risultato su un’azione Saad-Hossa: overtime.

E Rinne protagonista anche nell’OT. Dovendo affrontare una Chicago indiavolata, che pressa come neanche nel primo periodo ha fatto, risponde puntualmente con delle saves una meglio dell’altra. A un certo punto, riesce anche a perdere il disco dentro la propria attrezzatura, con un semi-spogliarello degno del miglior film Slapshot.

Non solo overtime, ma anche la partita più lunga di sempre nella storia dei Predators. E arriva fino all’inizio del terzo OT, quando Seabrook tira un missile dalla blue che trova lo spazietto nel 7 alla destra di Rinne. Dopo 100 minuti sul ghiaccio, e quasi cinque ore in palazzetto, Chicago chiude la più lunga partita di tutti questi playoff e si porta 3-1 nella serie.

Anche a Calgary è tempo di gara4 contro Vancouver. Avanti 2-1 nella serie, parte avanti anche in questa partita, con Gaudreau che segna a 3:23 del primo tempo. Vancouver non sta a guardare, e pareggia con un’altra produzione della premiata ditta Sedin. Ma continua a succedere tutto nel primo tempo, e Calgary ne segna altri due e arriva all’1-3. Risultato deciso quindi nella prima frazione di gioco, e Flames che tornano a Vancouver con un 3-1 nella serie.

Risultati 21 aprile 2015

Tampa Bay @ Detroit 0-3 Serie: 2-1 Detroit
Washington @ NY Islanders 2-1 OT Serie in parità: 2-2
Nashville @ Chicago 2-3 3OT Serie: 3-1 Chicago
Vancouver @ Calgary 1-3 Serie: 3-1 Calgary

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