Cleveland Cavaliers – Philadelphia 76ers 97 – 84

gasol

Marc Gasol sempre più leader e sempre più decisivo per i suoi Grizzlies

Cleveland vince l’undicesima partita consecutiva e rilancia definitivamente la propria stagione. I Cavs ormai sembrano aver iniziato a trovare gli equilibri, con la coppia Irving – James sempre più protagonista, Love e Smith come soluzioni secondarie ed un Mozgov che ha dato, finalmente, un equilibrio tra centimetri sotto canestro ed intensità difensiva. Nella notte era quasi scontata la vittoria contro gli ormai derelitti 76ers, anche se il trend positivo dura ormai da diverso tempo. Sugli scudi Irving con 24 punti, seguito a ruota da LeBron James, che mette a referto 18 punti ed 11 assist. Per Phila si dovranno attendere primavere migliori.

Washington Wizards – Charlotte Hornets 88 – 92

I Wizards cadono in casa contro gli Hornets per un upset del tutto inatteso dati i differenti record stagionali. Complice un Al Jefferson da 18 punti e 12 rimbalzi, Charlotte mantiene sempre almeno 3 punti di vantaggio fino a che John Wall (16 punti e 10 assist), a circa 15 secondi dalla fine, fallisce un facile lay-up che avrebbe portato i suoi a -1. Game, Set and Match per gli Hornets. Non basta a Washington un Bradley Beal da 18 punti ed 11 rimbalzi.

Brooklyn Nets – Los Angeles Clippers 102 – 100

Partita incredibile in quel di Brooklyn. Accade tutto nell’ultimo minuto del 4° quarto. a 50 secondi dalla fine, sul -5, Joe Johnson (22 punti, 6 assist e 5 rimbalzi) sbaglia un tiro libero, tap-out a rimbalzo e palla di nuovo nelle sue mani, che con estrema ignoranza prende e tira da 7 metri. Canestro e -2 Brooklyn. Sul ribaltamento di fronte, i Clippers non riescono ad andare a punti, dopodiché accade la follia. A 15 secondi dal termine palla in angolo per Alan Anderson che prende e tira dalla lunga distanza, Griffin gli frana addosso, canestro, fallo e tiro libero aggiuntivo. Risultato? +2 Nets. Partita finita? per niente, CP3 (20 punti, 8 assist e 8 rimbalzi), va a segno con un lay-up immaginifico riportando la partita sul 100 pari, lasciando, però, 8.6 secondi ai padroni di casa per organizzare l’attacco. Jack si isola e prende un tiro dalla media distanza che manda i titoli di coda. Per chiunque tifiate, queste sono indubbiamente le partite che fanno capire perché il basket è lo sport più bello del mondo. Da segnalare un DeAndre Jordan mostruoso da 22 punti e 20 rimbalzi.

Toronto Raptors – Milwaukee Bucks 75 – 82

I Raptors cedono in casa in favore dei Bucks che espugnano così l’Air Canada Center. Uno scatenato Middleton (25 punti e 9 rimbalzi) guida i suoi alla vittoria, mentre Toronto paga il poco utilizzo di DeRozan (16 punti in 25 minuti). Toronto tira male dalla lunga distanza ed alla fine paga dazio con la 16esima sconfitta stagionale.

New Orleans Pellicans – Atlanta Hawks 115 – 100

Prima o poi doveva accadere, ed è accaduto. Si interrompe a 19 partite la striscia di vittoria di Atlanta che cede il passo in trasferta sul campo dei Pellicans. Il riposo forzato di Davis per una partita lo ha aiutato certamente a ricaricare le batterie. Tant’è che il Monociglio mette a referto 29 punti e 13 rimbalzi, dominando così la partita. Ad Atlanta non bastano i 21 punti di Teague per evitare la fine della loro imbattibilità.

Oklahoma City Thunder – Orlando Magic 104 – 97

OKC vince in casa e riporta il proprio recordo stagionale al 50% (24 W – 24 L). Ancora privi di Durant, i Thunder faticano a trovare un equilibrio e della continuità in questa stagione falcidiata dagli infortuni. Vincono, ma non convincono, anche perché difronte avevano una squadra in netta crisi e dall’annata realmente difficoltosa. Ma un Westbrook da tripla doppia (25 punti, 14 assist ed 11 rimbalzi) ed un Waiters da 24 punti, trascinano OKC alla vittoria, che in questo momento è una boccata enorme di ossigeno, in attesa di tempi migliori. Per Orlando, ottimo Oladipo con 22 punti e 7 rimbalzi ed il solito Vucevic con 20 punti e 6 rimbalzi

Dallas Mavericks – Minnesota Timberwolves 100 – 94

I Mavs perdono Rondo per una frattura orbitale all’occhio sinistro ed al naso e vincono. I detrattori (molti in questo periodo), che sostengono che Dallas abbia subito un’involuzione di gioco e di risultati, avranno sicuramente qualcosa su cui continuare a criticare il play. Un Chandler Parsons da 18 punti e 6 rimbalzi, coadiuvato da Chandler (6 punti e 10 rimbalzi) e dal solito Monta Ellis (23 punti), strappano la vittoria ai T-Wolves, ai quali non bastano i 19 punti di Martin.

Phoenix Suns – Memphis Grizzlies 101 -102

Altro Close-Game della notte che possiamo riassumere così: Marc Gasol (15 punti, 6 rimbalzi, 8 assist e 3 stoppate) decide di vincerla in difesa e la vince. Sul -1 Suns con palla in mano Phoenix, Morris prende, o meglio, tenta di prendere il buzzer dalla media distanza per vincere la partita, ma Gasol, si stacca dall’aiuto e stoppa il tiro chiudendo definitivamente così la contesa. A Phoenix non basta un Bledsoe da 21 punti, 7 rimbalzi e 8 assist.

 

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