CLEVELAND BROWNS at BALTIMORE RAVENS 10-20
Solita partita altalenante dei Ravens, che nel primo tempo faticano ad aver ragione della difesa dei Browns e sono costretti ad accontentarsi di un solo field goal, realizzato da Justin Tucker da una distanza di 25 yards; lo stesso viene pareggiato da un piazzato, da 38 yds, di Garrett Hartley, che impatta il parziale prima del two minute warning, anticipando il vantaggio che gli ospiti riescono a strappare dopo l’intervallo, con una meta su corsa, da 2 yards, di Terrence West.
Nell’ultimo quarto, suona improvvisamente la sveglia per Baltimore e, soprattutto, per Joe Flacco, 22 su 36 per 312 yds, che successivamente ad un nuovo calcio di Tucker, da 28 yards, trova finalmente la via dell’endzone avversaria, firmando il sorpasso con un passaggio, da 16 yds, per Torrey Smith, e mettendo poi al sicuro il risultato con un lancio, da 2 yards, per Kamar Aiken; nel finale, epilogo amaro per Connor Shaw, che all’esordio tra i professionisti con la divisa di Cleveland si fa intercettare da Lardarius Webb, chiudendo con 14 completi su 28 per 177 yds.

JACKSONVILLE JAGUARS at HOUSTON TEXANS 17-23
Inizia con il piede giusto Arian Foster, che nel quarto di apertura realizza su ricezione da 10 yards, prima di laciare spazio ai colleghi di reparto dopo essersi infortunato; dalla sideline osserva i rivali Jaguars ribaltare il parziale centrando i pali, da 53 yds di distanza, con Josh Scobee, e andando a segno su ritorno da intercetto, da 55 yards, con Dwayne Gratz, abile a far sua l’ovale droppata da DeAndre Hopkins, nel tentativo maldestro di completare la ricezione e chiudere, allo stesso tempo, il down.
A metà secondo quarto, trova però finalmente sbocco la spinta dei Texans, che tornano a condurre con Alfred Blue, su run da 1 yds; dopo l’intervallo è ancora Jacksonville a scappare, con una portata, da 23 yards, di Jordan Todman, prima della rimonta finale di Houston, che nell’ultimo quarto piazza al comeback decisiva con due delle sue stelle più splendenti, Andre Johnson, che segna su ricezione da 8 yds, e J.J. Watt, che ferma Blake Bortles, 14 su 33 per 117 yards, in endzone tagliando il traguardo dei 20.0 sacks stagionali per la seconda season consecutiva; un record, a livello di football professionistico.

SAN DIEGO CHARGERS at KANSAS CITY CHIEFS 7-19
Altro match da dimenticare per Philip Rivers, 20 su 34 per 291 yards, che lancia altri 2 intercetti e condanna i suoi Chargers ad una sconfitta che gli costa, di fatto, i playoffs; costretto ad inseguire dopo il doppio vantaggio dei padroni di casa, piazzato da 43 yds del kicker e fumble recuperato in endzone da Travis Kelce, il QB non riesce a trovare le chiavi di lettura adatte a scalfire il muro difensivo dei Chiefs e gli consente di prendere il largo già prima dell’intervallo.
A cogliere l’opportunità ci pensa ancora Cairo Santos, che centra i pali da 21 e 23 yards di distanza, finalizzando il lavoro svolto lungo il campo dal backup quarterback Chase Daniel, 16 su 27 per 157 yds; il rookie da Tulane aumenta ulteriormente il divario nel terzo quarto, quando realizza l’unica segnatura del secondo tempo, infilando l’ovale da 31 yards.

NEW YORK JETS at MIAMI DOLPHINS 37-24.
Sfida ricca di emozioni e colpi di scena quella andata in scena tra Jets e Dolphins, franchigie che non avevano più nulla da chiedere alla stagione regolare ed hanno deciso di giocare una partita a viso aperto; avanti con Caleb Sturgis, su FG da 37 yards, Miami si fa recuperare per ben 2 volte, con run da 23 yds di Chris Owusu e corsa da 8 yards di Chris Ivory, prima di accorciare con Daniel Thomas, run da 1 yd, e piazzare la zampata utile ad aggiudicarsi il primo tempo, con Charles Clay, presa da 23 yards
Nei secondi trenta la musica cambia in maniera repentina, e dopo l’allungo illusorio siglato da Lamar Miller, su big play da 97 yfd, si fanno mettere definitivamente sotto dai biancoverdi, che impattano il parziale prima della fine del quarto, con Eric Decker, su ricezione da 73 yards, e Nick Folk, su calcio da 26 yds; sempre il kicker consente a New York di tornare in vantaggio, realizzando da 23 e 39 yards. Nel mezzo, meta probabilmente decisiva per Jeff  Cumberlain, su presa da 23 yds su lancio di uno scatenato Geno Smith. 20 su 25 per 358 yards.

CHICAGO BEARS at MINNESOTA VIKINGS 9-13
Vittoria utile per il morale dei Vikings, che riescono a chiudere una stagione tribolata con un 7-9 davvero inaspettato, soprattutto per come si erano messe le cose ad un certo punto; ad aprire le danze Blair Walsh, su FG da 37 yards, pareggiato nel secondo periodo, prima dell’intervallo, da un calcio di Jay Feely, a segno da 48 yds di distanza.
Dopo l’halftime, i Bears continuano a smuovere il tabellone solo con il proprio kicker, che realizza altrettanti piazzati da 25 e 35 yards, e riescono a rimanere comunque in partita fino all’ultimo, anche grazie all’errore ad inizio terzo quarto di Teddy Bridgewater, 17 su 25 per 209 yds, che si fa intercettare prima di servire a Adam Thielen il pass, da 44 yards, che si rivela decisivo ai fini del risultato finale, completato da un altro field goal, da 44 yds, di Walsh.

BUFFALO BILLS at NEW ENGLAND PATRIOTS 17-9
Troppo arrendevoli i Patriots, che non avendo più nulla da chiedere alla loro stagione si fanno superare dai rivali Bills tra le mura amiche del Gillette Stadium, al termine di un match deciso già nel primo tempo, con gli ospiti abili a prendere il largo fin dalle prime battute; a segno nel loro primo drive offensivo con Robert Woods, presa da 6 yards su pass di Kyle Orton, 16 su 23 per 176 yds, i newyorkesi continuano a spingere nel secondo quarto, dopo aver subito il FG, da 24 yards, di Stephen Gostkowski.
Colpita dal kicker della franchigia di Boston, Buffalo reagisce prontamente, e riesce ad allungare in apertura di secondo periodo, con una run, da 1 yd, di Boobie Dixon, che anticipa di qualche minuto un nuovo calcio, da 44 yards, degli avversari, e il piazzato, da 48 yds, del compagno di squadra Dan Carpenter; ultimo sussulto di una sfida veramente priva di emozione nei secondi trenta, nei quali nemmeno Jimmy Garoppolo, 10 su 17 per 90 yards, subentrato a Tom Brady, 8 su 16 per 80 yds, riesce a dare una scossa a New England, che realizza solo su field goal, ancora con Stephen Gostkowksi, da 35 yards di distanza.

PHILADELPHIA EAGLES at NEW YORK GIANTS 34-26
Bella sfida tra Giants e Eagles, che danno vita ad una partita ricca di segnature, aperta da una corsa da 1 yard del rookie runningback Andre Williams, a segno nel drive iniziale, anticipando di poco la risposta di un’altra matricola, il receiver avversario Jordan Matthews, che finalizza un passaggio da 44 yds di Mark Sanchez, 23 su 36 per 292 yards; il prodotto di Southern California regala il bis poco più tardi, con un lancio da 1 yd diretto a Brent Celek, per il primo vantaggio ospite del match.
Segnatura che scatena l’immediata reazione dei padroni di casa, abili anche a sfruttar un errore del QB avversario, intercettato nel secondo quarto da Mike Harris, e trasformare 3 field goal, da 38, 20, e 36 yards, in rapida successione con Josh Brown, al quale ribatte, prima dell’intervallo, il collega Cody Parkey, che riporta avanti Philadelphia con un piazzato da 32 yds.
Dopo la pausa allunga ancora il team della Pennsylvania, che trova un altro TD con Trey Burton, su ricezione da 27 yards, e tiene a debita distanza New York, nel frattempo rifattasi sotto con un nuovo calcio, da 53 yds, del kicker, ad inizio terzo quarto, quando è Chris Polk a realizzare, su run da 1 yard; immediata e pronta la replica dei blue newyorkesi, che cercano di rimanere in partita con il solito Odell Beckham, protagonista di un big play da 63 yds, ma vengono nuovamente allontanati dal secondo piazzato di giornata, da 39 yards, di Parkey. Azione che, nel finale, induce all’errore Eli Manning, 28 su 53 per 429, che si fa pizzicare, da Nate Allen, nel tentativo, ultimo, di confezionare l’agognata rimonta.

NEW ORLEANS SAINTS at TAMPA BAY BUCCANEERS 23-20
Dopo un primo tempo quasi perfetto, nel quale vanno a segno per 2 volte, su FG da 39 e 27 yards, con Patrick Murray, con Mike Evans, su ricezione da 6 yds, e Charles Sims, su corsa da 8 yards, i Buccaneers si fanno recuperare giocando i secondi trenta i modo scellerato, senza riuscire a sfruttare i 2 intercetti subiti dal QB avversario Drew Brees, 24 su 38 per 281 yds, nel corso del terzo periodo.
Già pizzicato nel secondo quarto, quando i Saints erano riusciti a rompere comunque il ghiaccio con Khiry Robinson, su run da 1 yard, il 9 di New Orleans non trova sbocchi fino all’ultimo periodo, quando, successivamente ad un’altra corsa, sempre da 1 yd, vincente di Mark Ingram, riesce a servire a Marques Colston un pass, da 36 yards, utile a completare rincorsa e sorpasso; il tutto prima che Junior Gallette, finalizzi l’opera, fissando il risultato finale ad un minuto dal termine del match, quando inchioda al terreno Josh McCown, 14 su 23 per 115 yds,  per una safety che vale la settima vittoria stagionale.

INDIANAPOLIS COLTS at TENNESSEE TITANS 27-10
Partenza a razzo dei Colts, che in poco più di un quarto prendono il largo grazie alle ricezioni vincenti messe a segno da Coby Fleener, 7 yards, e Jack Doyle, 1 yd, entrambe su passaggi di Andrew Luck, 10 su 16 per 160 yards, utili a contenere il ritorno dei padroni di casa, che cercano di rifarsi sotto con Kendall Wright, servito da un lancio da 6 yds di Charlie Whitehurst, 12 su 28 per 72 yards.
Prima dell’intervallo ulteriore allungo di Indy con Adam Vinatieri, su FG da 23 yds, azione replicata in apertura di ultimo quarto, quando risponde ad un piazzato da 31 yards di Ryan Succop, centrando i pali da 26 yds di distanza; nel finale, altra soddisfazione personale per Fleener, che realizza il suo secondo TD di giornata completando la presa, da 6 yards, su pass del backup QB Matt Hasselbeck, 13 su 19 per 155 yds.

DALLAS COWBOYS at WASHINGTON REDSKINS 44-17
Si dimostrano degli schiacciasassi i Cowboys, che liquidano la pratica Redskins in un solo tempo, sfruttando lo stato di grazia di Tony Romo, 22 su 34 per 299 yards, e dei suoi luogotenenti, Dez Bryant, 4 prese per 99 yds, e DeMarco Murray, 20 portate per 100 yards, entrambi a segno nel primo tempo e nuovi detentori dei record di franchigia stagionali; il receiver da Oklahoma State si dimostra in palla già nel primo quarto, chiuso con 2 ricezioni pazzesche, da 65 e 23 yds, che permettono a Dallas di prendere un buon margine sui padroni di casa, che in precedenza avevano risposto al field goal, da 36 yards, d’apertura di Dan Bailey, con il big play, da 69 yds, di DeSean Jackson.
Segnatura che si rivela inutile nel corso del secondo periodo, quando gli ospiti allungano ancora con il kicker, su piazzato da 32 yards, e con una corsa, da 9 yds, del runner da Oklahoma che spinge sempre più lontano gli Skins, capaci di accorciare con il solo Kai Forbath, su calcio da 25 yds; nel terzo quarto gli errori di Romo e di Ryan Griffin III, 27 su 41 per 336 yards, contribuiscono a congelare un match che riparte nei quindici finali, quando proprio il QB di Washington smuove le acque con una run da 2 yds, alla quale risponde poco dopo ancora Bailey, su piazzato da 23 yards.
Prima del termine della sfida, i Cowboys infieriscono ulteriormente, andando a segno con Anthony Spencer, su fumble return da 5 yds, e con Joseph Randle, che si guadagna i complimenti dei teammates raggiungendo l’endzone dopo un’incredibile volata da 65 yards.

CAROLINA PANTHERS at ATLANTA FALCONS 34-3
Senza storia il match decisivo per le sorti della NFC South, vinto agevolmente da Carolina, che diventa la prima compagine ad essersi qualificata ai playoffs, nella storia della NFL, con un record stagionale negativo; vittoria che, almeno per quanto visto sul terreno di gioco, premia comunque la squadra più meritevole, abile a prendere il comando delle operazioni già nel quarto d’apertura, chiuso in netto vantaggio con il FG, da 21 yards, di Graham Gano, e la presa, da 5 yds, di Ed Dickson.
Nel secondo periodo, decisivo allungo degli stessi Panthers, che dopo aver subito una timidissima reazione dei Falcons, a segno con un piazzato, da 21 yards, di Matt Bryant, piazzano la zampata decisiva, prima fermando un irriconoscibile Matt Ryan, 29 su 47 per 260 yds, con Roman Harper, che riporta in endzone, dopo una volata da 31 yards, l’ovale appena pizzicata al QB avversairo, e poi sigillando l’importantissima win con la corsa personale, da 4 yds, di Cam Newton, 10 su 16 per 114 yards. Nonostante tutto, il tempo per recuperare, per Atlanta, si sarebbe anche, ma ogni residua e flebile speranza viene spenta sul finire del terzo quarto, quando, a rendere ancora più pesante un divario aumentato in precedenza da un calcio, da 48 yds, di Gano, ci pensa il rookie Tre Boston, abile ad intercettare nuovamente Ryan e riportare la palla in endzone, dopo una galoppata da 84 yards.

OAKLAND RAIDERS at DENVER BRONCOS 14-47
Match senza storia in quel di Denver, dove i padroni di casa impongono fin da subito un ritmo insostenibile per i rivali Raiders, annichiliti da un C.J. Anderson in grandissima forma, autore di 3 touchdowns, su corse da 11, 1 e 25 yards, in appena 31 minuti di football; il runner dei Broncos, già a segno nel primo quarto, completa l’opera nel drive iniziale del terzo periodo, quando distanzia definitivamente Oakland, già lontana dopo i 2 field goal, da 49 e 36 yds, trasformati in precedenza da Connor Barth, ai quali aveva risposto con il solo fumble return, da 18 yards, di Keith McGill.
Replica che i californiani provano ad abbozzare, con una presa da 1 yd di Jamize Olawale, anche dopo la terza run vincente del RB di Denver, ma vengono nuovamente respinti da altri 2 piazzati, da 35 e 21 yards, del kicker, preambolo dell’allungo finale dei padroni di casa; nel quarto che chiude la sfida, la franchigia del Colorado, completa infatti l’opera con Tony Carter, che ritorna, da 20 yds, un fumble in endzone, e Virgil Green, servito da un pass da 1 yard di Brock Osweiler, 2 su 2 per 39 yds.

DETROIT LIONS at GREEN BAY PACKERS 20-30
I Packers si aggiudicano la NFC North battendo i Lions al termine di una partita combattuta, aperta da un ritorno di punt, da 55 yards, di Micah Hyde; segnatura che i padroni di casa replicano poco più tardi con Randall Cobb, abile a ricevere un pass, da 4 yds, di Aaron Rodgers, 17 sy 22 per 226 yards, assente per un breve periodo ad inizio terzo quarto.
Dopo l’uno-due di Green Bay, sale in cattedra Calvin Johnson, che a cavallo dell’halftime va a segno in 2 occasioni, in entrambe i casi completando altrettante prese su passaggi, da 20 e 4 yds, di Matthew Stafford, 20 su 41 per 217 yards; al ricevitore replica prontamente il collega Cobb, che firma il suo secondo TD di giornata ricevendo un lancio, da 13 yds, di Rodgers, a sua volta protagonista di una run vincente, da 1 yard, in apertura di ultimo quarto. Avanti di 14 punti, il team del Wisconsin non molla la presa, e dopo aver costretto il QB di Detroit a subire una safety, a causa di un intentional grounding lanciato con i piedi in endzone, gli consente di siglare il terzo TD pass del match, servendo Theo Riddick con un pass da 6 yds.

ARIZONA CARDINALS at SAN FRANCISCO 49ers 17-20
Perde la possibilità di riposare nel primo turno di playoffs Arizona, che si fa fermare nella sfida decisiva dai rivali di San Francisco, abili ad intercettare in tre occasioni Ryan Lindley, 23 su 39 per 316 yards, e rendere complicatissima la serata al QB dei Cardinals, che aveva comunque aperto benissimo il match, servendo a Michael Floyd, su pass da 20 yds, il pallone del vantaggio.
Un più 7 durato davvero pocchissimo, e recuperato velocemente dai Niners, che realizzano grazie ad un big play, su ricezione da 76 yards, di Anquan Boldin, prima di allungare ad inizio secondo quarto con 2 piazzati, da 53 e 37 yds, di Phil Dawson; segnature alle quali risponde prontamente il team di Phoenix, con un calcio, da 36 yards, di Chandler Catanzaro, e un’altra presa, da 41 yds, del receiver da Notre Dame. Meta che sarà l’ultima della partita per gli ospiti, frenati nei restanti periodi dagli errori del proprio pitcher, che non riesce, in alcun modo, a replicare alla giocata decisiva del collega Colin Kaepernick, 15 su 26 per 204 yards, ovvero il pass, da 3 yds, con cui consente a Bruce Miller di regalare la vittoria ai 49ers.

ST. LOUIS RAMS at SEATTLE SEAHAWKS 6-20
Con qualche tribolazione imprevista i Seahawks riescono a centrare il bye al turno di wild card grazie all’affermazione ottenuta sui rivali Rams, che complice la simultanea sconfitta di Arizona gli permette di aggiudicarsi la NFC West, nonostante un inizio di partita terribile, che li aveva visti incapaci di rispondere ai 2 field goal, da 33 e 52 yards, realizzati nel primo tempo da Greg Zuerlein.
Una situazione paradossale nella quale ha influito anche l’intercetto lanciato da Russell Wilson, 17 su 25 per 239 yds, assente ingiustificato in un match raddrizzato solo nel terzo periodo, grazie ai 2 piazzati, da 42 e 45 yards, firmati da Steven Hauscka; segnature che danno coraggio a Seattle, abile ad intercettare in 2 occasioni Shaun Hill, 26 su 37 per 243 yds, nel quarto finale e prendere definitivamente il largo, prima con il solito Marshawn Lynch, su corsa da 9 yards, e poi con Bruce Irvin, che dopo aver pizzicato il QB di St.Louis riporta l’ovale in endzone, su ritorno da 49 yds.

CINCINNATI BENGALS at PITTSBURGH STEELERS 17-27
Strappano la testa della AFC North, aggiudicandosi la Division, gli Steelers, che al termine di una partita combattuta riescono ad aver ragione dei rivali Bengals, colpiti a freddo dalla ricezione, da 71 yards, di Antonio Brown; al receiver, rispondono prima Giovani Bernard, su presa da 17 yds, e poi Mike Nugent, su FG da 39 yards, ma Pittburgh torna prestissimo a condurre, anche grazie ai 2 intercetti subiti nel primo tempo da Andy Dalton, 27 su 38 per 244 yds, che si fa pizzicare in entrambe le occasioni da Brice McCain.
Le giocate del difensore di Pitt consentono all’attacco di piazzare il sorpasso decisivo, andando a segno con 2 field goal, da 29 e 25 yards, di Shaun Suisham, ed una ricezione, da 21 yds, del rookie Martavis Bryant; sempre su gioco aereo, i sussulti finali del match, con Cincinnati che si rifà sotto con una presa, da 5 yds, di Jermaine Gresham, e i padroni di casa che chiudono ogni discorso poco prima del two minute warning, quando Ben Roethlisberger, 24 su 38 per 317 yards, si fa perdonare l’intercetto subito in precedenza da Reggie Nelson, servendo Brown con una bomba da 63 yds.

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.