KANSAS CITY CHIEFS at BUFFALO BILLS 17-13
Partita combattuta, come quasi tutte quelle in cui è stata coinvolta Buffalo quest’anno, che dopo aver trovato alcune vittorie in extremis è costretta ad arrendersi ai Chiefs, nonostante un vantaggio mantenuto fino all’inizio del quarto finale, dopo la buonissima partenza orchestrata da Kyle Orton, 29 su 48 per 259 yards, che ha mandato in endzone Chris Hogan, su pass da 25 yds, nel primo periodo; purtroppo per lui, e per i Bills, il touchdown iniziale è stato anche l’unico realizzato dal team newyorkese per l’intera durata del match, che ha visto le due squadre andare a segno solo su calcio, gli ospiti con Cairo Santos, da 36 yards, e i padroni di casa con Dan Carpenter, da 26 e 21 yds, prima dell’epilogo.
A dare inizio alla rimonta di Kansas City, Jamaal Charles, 15 portate per 98 yards, che nonostante continui a non trovare la forma pre infortunio, realizza su una dirompente corsa da 39 yds, anticipando di poco una run del suo compagno Alex Smith, 17 su 29 per 177 yards, che decide di risolvere personalmente la sfida del Ralph Wilson stadium, percorrendo, con le proprie gambe, le 8 yds che seperano il suo team dall’area di meta e dalla sesta vittoria stagionale.

MIAMI DOLPHINS at DETROIT LIONS 16-20
Sbagliano entrambi i quarterback, ma alla fine si rivela decisivo, in negativo, l’errore commesso da Ryan Tannehill, 27 su 38 per 207 yards, che vede l’intercetto subito, da James Ihedigbo, nel secondo quarto, pesare tantissimo sull’esito finale del match, visto che è arrivato in un momento in cui Miami era chiamata a recuperare il doppio vantaggio Lions del primo quarto, firmato da Matt Prater, su piazzato da 26 yds, e da Calvin Johnson, ripresentatosi ai fans NFL con una ricezione, da touchdown, di 49 yards.
Intercetto annullato comunque dal pallone pizzicato, da Brent Grimes, a Matthew Stafford, 25 su 40 per 280 yds, nell’azione immediatamente successiva, ma che incide sul proseguo della partita da parte dei Dolphins, a segno, per 2 volte, con Caleb Sturgis, FG da 23 e 50 yards, e con Mike Wallace, presa da 3 yds, prima del quarto finale; nell’ultimo periodo, botta e risposta tra i due team, con i padroni di casa che pareggiano con Prater, clacio da 50 yds, e poi, dopo un nuovo piazzato da 20 yards del kicker avversario, trovano il vantaggio definitivo con Theo Riddick, che fa suo un pass da 11 yds del numero 9.

DALLAS COWBOYS at JACKSONVILLE JAGUARS 31-17
Nella cornice di Wembley torna a dettar legge Tony Romo, 20 su 27 per 246 yards e 3 TD pass, che riprende saldamente la guida dei Cowboys e li conduce alla settima vittoria stagionale disputando una partita praticamente perfetta, senza mai andare in difficoltà, neppure dopo l’inatteso vantaggio Jaguars a metà primo quarto, quando, dopo il FG iniziale, da 54 yds, di Dan Bailey, il team della Florida era passato a condurre grazie alla corsa da 32 yards di Denard Robinson.
Un touchdown inatteso che ha però rinvigorito i texani, abili a ribaltare subito il risultato con Jason Witten, su presa da 2 yards, e a girare in loro favore l’inerzia della partita con le 2 ricezioni vincenti, da 35 e 68 yds, di uno scatenatissimo Dez Bryant; a completare l’opera, dopo l’halftime, il runningback Joseph Randle, che con una run da 40 yds mette al sicuro il risultato, prima che Jacksonville riesca ad accorciare nell’ultimo quarto, con una safety su una penalità fischiata a Kyle Wilber, e con un seconda corsa, da 1 yard, dell’ex QB di Michigan, che anticipa di pochissimo la trasformazione da 2 punti di Allen Robinson, su pass di Blake Bortles, 22 su 37 per 290 yds e 1 intercetto.

SAN FRANCISCO 49ers at NEW ORLEANS SAINTS 27-24
La difesa dei Niners, trascinata da un superlativo Chris Borland, 17 tackles, riesce ad imbrigliare Drew Brees, 28 su 47 per 292 yards, 3 TD e 2 INT, fin dalle prime battute, agevolando il compito all’attacco, a segno nel primo, favorevolisismo, drive offensivo con Frank Gore, su corsa da 4 yds; al touchdown del runner veterano, segue poco dopo quello del rookie Carlos Hyde, che con una portata da 9 yards regala il doppio vantaggio ospite, prima di un momentaneo ritorno Saints, capaci di rifarsi sotto con un FG, da 40 yds, di Shayne Graham, e con una bella ricezione, da 31 yds, di Brandin Cooks, alla quale risponde, con una presa da 15 yards in dirittura dell’halftime, Anquan Boldin.
Tornati in vantaggio all’intervallo, i 49ers si fanno recuperare e superare nel secondo tempo, quando sale in cattedra Jimmy Graham, al quale più tardi verrà giustamente annullato il TD della vittoria, che fa suoi 2 lanci, da 11 e 2 yds, di Brees, permettendo ai padroni di casa di passare a condurre; la seconda segnatura, arrivata dopo il two minute warning, sembrava essere quella decisiva, ma a cambiare le carte in tavola è il kicker dei californiani Phil Dawson, che trasforma da 45 e 35 yards, regalando prima il pareggio e poi la vittoria, nell’overtime, ai ragazzi di Harbaugh.

TENNESSEE TITANS at BALTIMORE RAVENS 7-21
L’inizio positivo illude i Titans, che dopo essere andati a segno con Leon Washington, su ricezione da 3 yards, sul finire del primo quarto ed aver giocato a lungo alla pari con i Ravens, si fanno annullare e superare dagli ospiti nel secondo tempo, quando, complice anche l’intercetto subito da Zach Mettenberger, 16 su 27 per 179 yds, nell’ultimo quarto, non riescono a mettere alcun punto sul tabellone.
Cosa che invece riesce benissimo a Baltimore, che dopo aver trovato il pareggio prima dell’intervallo, con una run da 9 yards di Justin Forsett, va ancora a segno con lo stesso runningback, su corsa da 11 yds, nel terzo periodo e chiude definitivamente i conti nel quarto finale, con una bella giocata di Torrey Smith, che realizza su lancio da 32 yards di Joe Flacco, 16 su 27 per 169 yds.

PITTSBURGH STEELERS at NEW YORK JETS 13-20
Gli Steelers e Ben Roethlisberger, 30 su 43 per 343 yards, 1 TD e 2 intercetti, entrambi messi a segno da Jaiquawn Jarrett nel secondo e nel terzo quarto, perdono lo smalto che li ha fatti brillare nelle ultime partite e si schiantano contro la quadratissima difesa dei Jets, che non gli concede nulla fino all’ultimo quarto, quando ormai avevano abbondantemente messo al sicuro il risultato con le buonissime giocate offensive orchestrate da Michael Vick, 10 su 18 per 132 yds e 2 touchdown pass.
Abile a mandare in endzone, dopo il FG da 23 yards di Nick Folk, T.J. Graham, ricezione da 67 yds, e Jace Amaro, presa da 5 yards, l’ex stella dei Falcons tiene costantemente impegnata la difesa avversaria nel secondo tempo, quando New York amministra il vantaggio, rispondendo all’unica segnatura ospite, il piazzato da 53 yds di Shaun Suisham, con una nuova trasformazione, da 30 yards, del kicker; controllo che i padroni di casa mantengono fino al quarto finale, quando concedono un nuovo calcio, da 27 yds, allo specialista ospite, e il big play al rookie Martavis Bryant, a segno con una ricezione da 80 yards per il 13 a 20 finale.

ATLANTA FALCONS at TAMPA BAY BUCCANEERS 27-17
I Falcons pongono fine alla lunga striscia di sconfitte stagionali espugnando il Raymond James Stadium di Tampa, dove riescono a chiudere in vantaggio giĂ  alla fine del primo tempo, quando replicano ai drive lunghissimi dei Buccaneers, conclusi con il FG da 51 yards di Patrick Murray e con la ricezione da 22 yds di Mike Evans, con la corsa vincente, da 1 yard, di Steven Jackson e 2 piazzati, da 37 e 43 yds, di un buonissimo Matt Bryant, ancora a segno, su calcio, nel corso del terzo quarto, quando centra i pali da una distanza di 44 yards.
Alla tripletta del kicker ospite risponde il rookie Austyn Seferian-Jenkins, che all’inizio dell’ultimo periodo fa suo il passaggio da 1 yard di Josh McCown, 27 su 43 per 301 yds, capace di confezionare il secondo TD pass della giornata prima di sporcare la sua prestazione con i 2 intercetti lanciati, a Dwight Lowery e Kemal Ishamel, sul finire del match; errori nati dal disperato tentativo di recuperare le realizzazioni di Atlanta, a segno con Roddy White, sul lancio da 2 yards di Matt Ryan, 20 su 31 per 219 yds, e, ancora, con Bryant, su FG da 33 yards.

DENVER BRONCOS at OAKLAND RAIDERS 41-17
Inizia malissimo Peyton Manning, 31 su 44 per 340 yards, 5 TD e 2 INT, che si fa pizzicare nel drive di apertura da D.J. Hayden senza produrre danni irreparabili per i suoi Broncos, che respingono l’assalto costringendo i Raiders, ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale, ad accontentarsi di un field goal, da 41 yds, di Sebastian Janikovski, al quale risponde poco dopo il collega Brandon McManus; il kicker di Denver trasforma da 20 e 28 yards, prima che Brice Bulter porti avanti Oakland con una presa da 5 yds, su passaggio di Derek Carr, 30 su 47 per 192 yds, 2 toucdowns e 2 intercetti, e che l’attacco abbandoni il limbo in cui era caduto fino a quel momento.
Dopo la segnatura dei padroni di casa, il team del Colorado suona infatti la carica, e con 2 lanci vincenti del numero 18, da 51 yards per C.J. Anderson e da 32 yds per Emmanuel Sanders, ribalta il parziale già prima dell’intervallo; leit motiv che prosegue anche al rientro in campo dopo l’halftime, quando lo stesso QB, che nel corso del secondo quarto era stato intercettato mentre cercava di servire il tight end, confeziona 2 TD pass, da 10 e 32 yds, per Julius Thomas, e regala un nuovo touchdown all’ex receiver degli Steelers, a segno con una ricezione da 15 yds, prima della segnatura che chiude la sfida nel quarto finale, realizzata, sempre su presa, da 18 yards, di Mychal Rivera.

ST. LOUIS RAMS at ARIZONA CARDINALS 14-31
Continua a lavorare molto bene la difesa dei Cardinals, che si dimostra solidissima anche contro i Rams, nonostante le 2 mete, di Benjamin Cunningham su corsa da 3 yards, e di Jared Cook su ricezione da 59 yds, concesse nel primo tempo, quando la stessa Arizona è riuscita a sbloccarsi solo grazie alla run, da 3 yards, di Andre Ellington, e al field goal, da 43 yds, di Chandler Catanzaro; una sterilità inspiegabile per una offense che sul campo riusciva a produrre piuttosto bene ma che faticava, incredibilmente, a finalizzare.
Situazione paradossalmente cambiata dopo l’uscita dal campo di Carson Palmer, 25 su 36 per 241 yards e 1 intercetto, che dopo essersi nuovamente infortunato ha lasciato la guida del team a Drew Stanton, 3 su 5 per 85 yds, abilissimo a sfornare, subito, il touchdown del sorpasso, pass da 48 yards per John Brown, e gli errori dell’attacco ospite, caduto in disgrazia proprio sul più bello; prima Austin Davis, 17 su 39 per 216 yds, si fa intercettare, nuovamente, da Patrick Peterson, che riporta l’ovale fino in endzone dopo una galoppata da 30 yards, poi lo stesso QB perde il pallone in seguito ad un sack del rookie Kareem Martin, che viene raccolto da Antonio Cromartie, per il fumble return, da 14 yds che segna, di fatto, la fine del match .

NEW YORK GIANTS at SEATTLE SEAHAWKS 17-38
Partita combattutissima, almeno fino al quarto finale, tra Giants e Seahawks, con i secondi che, dopo essere passati in vantaggio, su corsa da 1 yard, con un Marshawn Lynch, autore di 4 touchdowns, in stato di grazia, si fanno raggiungere e superare dagli ospiti, abili a sfruttare gli errori di Russell Wilson, 10 su 17 per 172 yds e 2 intercetti, nella prima parte del match, e a mettere a segno un uno-due importantissimo, con Preston Parker, su ricezione da 6 yards, e Andre Williams, su run da 1 yard; alle 2 realizzazioni newyorkesi risponde nuovamente il runner numero 24, che dopo il two minute warning impatta il parziale, prima di un field goal, da 41 yards, con il quale Josh Brown porta avanti i suoi all’halftime.
Nel terzo periodo, nuovo pareggio di Seattle firmato da Steven Hauschka, su piazzato da 28 yds, prima che un errore di Eli Manning, 29 su 44 per 283 yards, regali loro l’ovale, grazie all’intercetto messo a segno da Earl Thomas, e cambi l’inerzia della sfida; nel drive immediatamente successivo, i padroni di casa trovano finalmente il vantaggio con un’altra corsa, da 3 yds, di Lynch, che regala il bis, o meglio, il poker, esattamente cinque minuti dopo su una portata da 16 yards con la quale anticipa, di pochissimo, il touchdown, che chiude definitivamente i conti, di Wilson, rapido ad entrare in endzone con una run da 1 yd.

CHICAGO BEARS at GREEN BAY PACKERS 14-55
Non ha fine il crollo verticale dei Bears, che già nel primo tempo si arrendono ad una superiorità Packers che, almeno in questo momento, pare addirittura imbarazzante, soprattutto se si confrontano i numeri dei due quarterback, con Aaron Rodgers, 18 su 27 per 315 yards, che vince agevolmente la sfida a distanza con un ormai irriconoscibile Jay Cutler, 22 su 37 per 272 yds, dall’alto dei 6 touchdown pass con i quali ha chiuso il Sunday Night in programma al Lambeau Field.
Partita segnata da trenta minuti di football giocati al limite della perfezione da Green Bay, che si porta sul 42 a 0 all’intervallo grazie alle mete messe a segno da Brandon Bostick, ricezione da 1 yard, Andrew Quarless, presa da 4 yds, Eddie Lacy, reception da 56 yards, Randall Cobb, su pass da 18 yds, e Jordy Nelson, abile a raccogliere 2 lanci, da 73 e 40 yards, di Rodgers, e condurli in endzone ad inizio secondo quarto.
Forti di un vantaggio abnorme e difficilmente recuperabile, i Packers hanno evitato di affondare il dito nella piaga nel secondo tempo, limitandosi a replicare, con 2 field goal, da 20 e 52 yds, di Mason Crosby, al touchdown, da 45 yards, realizzato da Brandon Marshall, nel corso del terzo quarto; segnatura che da un po’ di morale a Chicago, vogliosa di riscattarsi nel finale, tanto da trovare nuovamente la strada dell’endzone, dopo un ritorno di intercetto da 82 yds di Cameron Hayward, con Chris Williams, velocissimo ed imprendibile nel successivo kickoff return da 101 yards; azione che, di fatto, chiude il box score del match, fissando il punteggio sul 14 a 55 finale.

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