NEW ORLEANS SAINTS at ATLANTA FALCONS 34-37
Dopo aver inseguito per quasi tutta la partita, i Falcons riescono a spuntarla nell’overtime, grazie al fumble provocato da William Moore e recuperato da Joplu Bartu, che fermano l’attacco dei Saints nell’overtime causando il secondo turnover della serata ai danni di Marques Colston; ripartendo dalle 38 yards avversarie, è un gioco da ragazzi per i padroni di casa aggiudicarsi il match con un calcio da 52 yds di Matt Bryant.
Avanti con 2 field goal di Shayne Graham, 31 e 50 yards, e una corsa in endzone di Khiry Robinson all’inizio della sfida, gli ospiti riescono a mantenere il vantaggio fino all’intervallo, rispondendo alle reazioni di Roddy White, TD da 2 yds e Matt Bryant, con una segnatura del rookie Brandin Cooks, target cercato con insistenza da Drew Brees, 333 yds, 1 TD, 1 INT, che chiude la sua prima apparizione tra i professionisti con 7 ricezioni per 77 yards e 1 touchdown.
Dopo l’halftime la musica cambia, e complice un Julio Jones che torna quello pre infortunio, Atlanta recupera il divario, e si porta in vantaggio grazie ad altri 2 TD pass di Matt Ryan, per Levine Tolilolo e Antoine Smith, che chiude il match con in tasca il record all-time della franchigia per touchdowns lanciati, 156 contro i 154 di Steve Bartkowski, e per yards confezionate in singola partita, 448.
Ottenuto il primato, il QB dei Falcons spinge nuovamente sull’acceleratore, e nel quarto finale risponde alle due mete realizzate da Mark Ingram, entrambe su corse da 3 yards, orchestrando i drive che permettono alla sua squadra di tenersi incollati agl’avversari, grazie alla run vincente di Jaquizz Rodgers, 17 yds, e al FG firmato da Bryant, 51 yards, allo scadere dei tempi regolamentari.

CLEVELAND BROWNS at PITTSBURGH STEELERS 27-30
Sfiora l’impresa Cleveland, che andata al riposo in svantaggio di 24 punti, 27 a 3, cambia marcia nel secondo tempo e per pochissimo non gioca un pessimo scherzo ai rivali Steelers, arrendendosi solo allo scadere ad un field goal da 41 yards di Shaun Suisham; kicker che aveva già segnato in precedenza trasformando un calcio da 36 yds in apertura e un altro da 34 prima dell’intervallo.
Nel mezzo le corse di LeGarrette Blount, 7 yards, e Le’Veon Bell, 38 yds, e la ricezione in endzone di Antonio Brown, che fa suo il passaggio di 35 yards confezionato da Ben Roethlisberger, 365 yds, 1 TD e 1 intercetto a fine partita; alla sequela di realizzazioni di Pittbsurgh, i Browns rispondono con il primo piazzato di Billy Cundiff, da 39 yds, prima di invertire la tendenza nel terzo quarto e segnare, in rapida successione, due mete con l’undrafted Isaiah Crowell, da 3 e 15 yds.
Il prodotto di Alabama State bagna l’esordio nel migliore dei modi, dividendosi il backfield con il rookie Terrance West, 15 portate per 100 yds, dopo l’uscita per infortunio del titolare Ben Tate; una sorte toccata anche al TE Jordan Cameron che comunque non incide sulla rimonta della franchigia dell’Ohio, a segno con il secondo FG di giornata di Cundiff, 25 yards,, e con una presa in area di meta di Travis Benjamin, 9 yds.

JACKSONVILLE JAGUARS at PHILADELPHIA EAGLES 17-34
Partita a due volti quella degli Eagles, che concedono i primi due quarti a Jacksonville prima di suonare la carica e riprendersi una vittoria ampiamente pronosticata nel secondo tempo, quando i ragazzi di Chip Kelly si rimettono in sesto e cominciano a macinare yards e touchdowns come loro solito; e dire che nei primi trenta le cose, proprio, non erano funzionate, con Nick Foles, tra i migliori lo scorso anno, che lascia sul terreno 3 turnovers, 2 fumbles e 1 intercetto.
Di queste battute a vuoto ne approfitta il collega Chad Henne, 266 yards e 2 TD pass, che serve 2 volte l’undrafted rookie Allen Hurns, a segno da 34 e 21 yards nelle sue prime ricezioni da professionista, che diventa la prima matricola, nella storia della NFL, a realizzare 2 segnature nella sua partita d’esordio; oltre al prodotto di Miami, Josh Scobee, che si farà anche bloccare un calcio da 36 yds, va a segno da 49 yards, portando i Jags sul 17-0 prima dell’intervallo.
Un divario pesante ma giusto per come si stava sviluppando il match, reso spettacolare negl’ultimi due quarti dall’attesa reazione di Philadelphia, rimessasi in carreggiata già nel terzo periodo, con le mete di Darren Sproles, TD da 49 yds run alla prima apparizione in divisa Eagles, e Zach Ertz, su presa da 25 yards.
Proprio il tight end e Jeremy Maclin, che chiudono, rispettivamente, con 3 ricezioni per 77 yds e 4 prese per 97 yards, sono i principali artefici, con Foles, 322 yds, 2 TD, 1 INT, della rimonta dei padroni di casa, a segno, nel quarto finale, con lo stesso WR da Missouri, 68 yds reception, 2 field goal di Cody Parker, da 51 e 28 yards, e la meta finale di Fletcher Cox, che frena l’ultimo tentativo di ripartenza degli ospiti riportando in endzone un pallone perso sulle 17 yds da Henne.

OAKLAND RAIDERS at NEW YORK JETS 14-19
Combattutissimo il match del MetLife Stadium, con Derek Carr che bagna il suo esordio in NFL mettendo a segno 2 TD pass, per un totale di 151 yards lanciate, che tengono in gioco i Raiders fino al termine della sfida, nonostante un gioco di corse pressoché inesistente alla causa della solida ed incisiva difesa dei Jets, capace di concedere appena 25 yards a Darren McFadden e Maurice Jones-Drew.
A segno in apertura con un calcio di Nick Folk, 45 yards, i padroni di casa si fanno superare da Oakland, che realizza grazie al primo passaggio vincente della giornata del suo QB, ricevuto da Streeter per una segnatura da 12 yards, prima di portarsi nuovamente avanti prima dell’intervallo con una pass da 5 yards ricevuto da Chris Johnson, che viene pescato ad un passo dall’endzone da un Geno Smith a corrente alternata, che chiude con 221 yards, 1 touchdown e 1 intercetto, messo a segno dal solito Charles Woodson.
Giocata che aveva permesso al rookie QB ospite di andare a segno in precedenza, ovviamente prima della reazione newyorkese, proseguita poi anche nel terzo quarto, con Folk ancora dentro da 42 yds, e nel quarto finale, quando Chris Ivory trova lo spiraglio giusto e varca la linea di meta dopo una corsa da 71 yards; a definire il 14-19 finale, arriva poi la ricezione da 30 yds di James Jones, a segno nell’esordio con la franchigia californiana, che prima di arrendersi prova, senza successo, anche un onside kick.

CINCINNATI BENGALS at BALTIMORE RAVENS 23-16
Regalano un tempo agl’avversari i Bengals, che nei primi trenta non riescono a finalizzare l’ottimo lavoro svolto in mezzo al campo, faticando a trovare la strada per entrare nell’endzone di Baltimore e accontentandosi, quindi, di cinque field goal piazzati tra i pali da Mike Nugent, grandissimo protagonista della prima parte di incontro con realizzazioni da 49, 22, 28, 46 e 38 yards, che permettono a Cinci di condurre per 15-0 all’halfitme.
Dopo l’intervallo buona reazione dei Ravens, che rientrano in partita con delle buone corse di Justin Forsett, 11 per 70 yds, decisamente più incisivo del collega Bernard Pierce, appena 6 portate per 14 yards, e abile ad andare a segno con una volata da 13 yds nel corso del terzo quarto, dando il via ad una rimonta completata da Justin Tucker, su FG da 38 yards, e Steve Smith, che firma il suo primo TD con la nuova franchigia ricevendo un pass da 80 yds di Joe Flacco, 345 yards, 1 TD, il più lungo della carriera, e 1 INT.
Sul 16-15 per i padroni di casa, si sveglia finalmente Andy Dalton, 301 yds e 1 TD, che dopo aver poco convinto in redzone, riesce a sfoderare uno dei suoi classici passaggi in profondità per A.J. Green, a segno da 77 yards dopo una presa spettacolare che, di fatto, decide la sfida della AFC North in favore degli ospiti.

BUFFALO BILLS at CHICAGO BEARS 23-20
Vittoria pesante per i Bills, che dopo aver tenuto testa per tutta la partita ai favoriti Bears, li superano nell’overtime grazie ad una bella corsa di Fred Jackson, 7 portate per 61 yds totlai, che eludendo per due volte l’intervento della safety avversaria Chris Conte, permette al kicker Dan Carpenter di calciare, comodamente da 27 yards, il field goal decisivo; prima della segnatura vincente, l’ex specialista dei Dolphins era andato a segno già due volte nel corso del match, firmando il primo vantaggio di Buffalo in apertura di secondo quarto e il nuovo +3 degli ospiti ad inizio ultimo periodo.
Field goal che ha costretto ad inseguire nuovamente Chicago, in netta difficoltà dopo aver aperto le danze con una presa da 12 yards di Martellus Bennett, su passaggio di un Jay Cutler decisamente ombroso alla fine di un match chiuso con 349 yards, 2 TD e altrettanti intercetti; a poco è servito infatti il secondo pass da 6 punti di giornata confezionato per Brandon Marshall, 71 yards totali su ricezione come il teammate Alshon Jeffery, arrivato nel terzo quarto, quando, dopo un field goal da 41 yards di Robbie Gould, a segno anche da 37 a trenta secondi dall’overtime, i padroni di casa sembravano aver ripreso le redini della partita.
Un’illusione durata pochissimo dopo il lungo inseguimento reso necessario in seguito alle segnature, a cavallo delle prime due frazioni, di E.J. Manuel, 173 yds, 1 TD, 1 INT, su corsa da 5 yards e C.J. Spiller, su pass dello stesso quarterback da 7 yds; il runner da Clemson, con il già citato Jackson e il nuovo arrivato Anthony Dixon, 5 corse per 70 yards, ha reso parecchio difficile la giornata alla difesa avversaria, accumulando 193 rushing yds contro un reparto che, fino a pochissimo tempo fa, era considerato mostruoso nell’arginare questa situazione di gioco, una delle cause principali della sconfitta.

WASHINGTON REDSKINS at HOUSTON TEXANS 6-17
Si decide nel secondo quarto la sfida tra Redskins e Texans, con i primi che dopo aver trovato il vantaggio con Darrell Young, su corsa da 1 yards, si fanno mettere sotto dai padroni di casa e subiscono, in rapida successione, una meta da 76 yards di DeAndre Hopkins, che chiude con 4 prese per 89 yds, e un ritorno di punt bloccato del rookie Alfred Blue, che dopo aver fermato l’ovale calciata da Tress Way, la riporta in endzone percorrendo le 5 yards che lo separano dalla stessa.
Washington, che prova una timida reazione, paga tantissimo le difficoltà di un attacco ancora imballato, con un Robert Griffin III poco incisivo, lancia per 267 yards senza trovare il modo di sfornare un pass vincente, ed un Alfred Morris che fatica a seguire i blocchi giusti per entrare in endzone, chiudendo con 14 portate per 91 yards; i due, si rendono anche protagonisti di alcune azioni palesemente errate che contribuiscono a rendere ancora più amaro l’esordio degli Skins, sui quali pesano i fumbles persi dallo stesso QB e dal receiver Niles Paul, a 9 yds dall’endzone, in un momento in cui la rimonta era ancora alla loro portata.
A chiudere ogni discorso, il field goal calciato da Randy Bullock, che a poco meno di due minuti dal termine centra i pali da 42 yards di distanza, finalizzando l’ottimo lavoro svolto durante l’intera durata del match da Ryan Fitzpatrick, 206 yds e 1 TD pass all’esordio con Houston, Arian Foster, 27 run per 103 yards, Andre Johnson, 6 prese per 93 yds, e J.J. Watt, che celebra il rinnovo milionario con 3 tackles, 1.0 sack e 1 fumble recuperato; problemi, invece, per la prima scelta dell’ultimo Draft Jedeveon Clowney, che lascia il campo anzitempo per infortunio.

TENNESSEE TITANS at KANSAS CITY CHIEFS 26-10
Non poteva iniziare in un modo migliore il nuovo corso dei Titans, che sotto la guida di Ken Wisenhunt si presentano in campo trasformati rispetto al recente passato e pronti a sfruttare ogni minimo errore degli avversari, sia in fase offensiva, sia in quella difensiva, dove colpiscono i 3 intercetti messi a segno, 2 da Jason McCourty e 1 da Michael Griffin, ai danni di Alex Smith, che chiude con 202 yards ed 1 solo TD pass lanciato, per il TE Anthony Fasano nel quarto finale, giusto per rendere meno amara la prima sconfitta stagionale.
E dire che proprio i Chiefs avevano iniziato con il piede giusto, trovando il vantaggio con un calcio da 35 yards di Cairo Santos, rookie kicker che più tardi ne ha sbagliato uno da 47 yds, prima che salissero in cattedra gli ospiti, a segno in due occasioni nel corso del secondo quarto, con Delaine Walker, ricezione da 5 yards, e l’ex di turno Ryan Succop, che si vendica del team che gli ha preferito il giovane collega trasformando da 36 yds.
Al suo primo FG del match, ne seguono altri 3, da 31,46, e 47 yards che confezionano un risultato finale già reso piuttosto ampio dal TD in apertura di terzo periodo di Kendall Wright, che riceve, da 6 yds, il secondo TD pass di giornata di un positivissimo Jake Locker, tra i migliori di Tennessee con 22 passaggi completati su 33 per 266 yards, 2 TD pass e nessun intercetto a fine partita.

NEW ENGLAND PATRIOTS at MIAMI DOLPHINS 20-33
Miami e New England giocano un tempo per uno e alla fine a spuntarla sono i padroni di casa, che con un secondo periodo di altissimo livello mettono al tappeto i ragazzi di Bill Belichick, piuttosto contrariato a fine match per una partita che poteva essere giocata decisamente meglio; avanti con un TD su ricezione da 4 yards di Lamar Miller, i Dolphins si sono fatti raggiungere e superare dalle tre segnature in rapida successione degli ospiti, firmate da Shane Vereen, corsa da 2 yds, Stephen Gostkowski, field goal da 47 yards, e Rob Gronkowski, che torna a realizzare su TD pass da 6 yards, l’unico della sfida, di Tom Brady, 249 yds e 1 TD a fine match.
Ribaltato il punteggio, New England aumenta ancora il divario prima dell’intervallo con un nuovo calcio del kicker, 45 yards, che risponde, a 6 secondi dal riposo, ad un piazzato di Caleb Sturgis da 38 yds; lo stesso specialista di Miami replica in apertura di terzo quarto, 24 yards, prima che salga in cattedra l’attacco guidato da Ryan Tannehill, 178 yards, 2 TD, 1 INT, abile a guidare in endzone il ricevitore Mike Wallace, che impatta momentaneamente il risultato, sul 20 pari, con una presa da 14 yds.
La segnatura anticipa di pochissimo un nuovo FG di Sturgis, 22 yards, che firma anche quello che sancisce il 33 a 20 finale, da 27 yds, dopo che Knowshown Moreno impreziosisce la sua straordinaria prestazione all’esordio con i Phins con una corsa in touchdown da 4 yards, che gli permette di chiudere da leading rusher indiscusso del team con 134 yds all’attivo in 24 portate, alternandosi splendidamente al già citato Miller, 59 yds in 11 corse, in un backfield che ha totalizzato 191 yards contro i Patriots.

MINNESOTA VIKINGS at ST.LOUIS RAMS 34-6
Che la vita senza Sam Bradford, per i Rams, fosse dura lo si sapeva, ma che l’attacco del team guidato da Jeff Fisher facesse così tremendamente fatica a mettere qualche punto sul tabellone era davvero impensabile, eppure la storia del match andato in scena a St.Louis racconta questo, una Minnesota produttiva, ma non ancora abile a sfruttare tutte le occasioni che gli si vengono a creare, e dei padroni di casa mai entrati completamente in partita, tenuti ostaggio da scelte, molto probabilmente, discutibili, per quanto riguarda la posizione di quarterback, dove si sono alternati, senza successo, Austen Davis, 192 yards e 1 INT, e Shaun Hill, 81 yds e 1 intercetto.
Proprio quest’ultimo, partito come titolare, ha di fatto condannato la franchigia del Missouri a pochi secondi dall’intervallo, quando per evitare un sack ha messo in aria un pallone sapientemente intercettato da Josh Robinson, con il quale i Vikes hanno avuto la possibilità di trovare la via per quell’endzone che non erano ancora riusciti a raggiungere nonostante la buona mole di yards prodotte, tradottesi in 2 field goal segnati da Blair Walsh, da 52 e 46 yards; a questi si è aggiunta la realizzazione di Greg Jennings, abile a far sua l’ovale lanciata da Matt Cassell, 170 yards e 2 TD, sul limite dell’area di meta.
Sul 13-0 Minnesota continua a condurre le danze in scioltezza nel secondo tempo, e dopo un FG di Greg Zuerlein, 56 yards, va a segno in 3 occasioni, prima con una dirompente corsa di Cordarelle Patterson, su big play da 67 yds, poi con una ricezione in endzone di Kyle Rudolph, 7 yards, ed infine con uno stratosferico ritorno da intercetto di Harrison Smith, che percorre, tutto d’un fiato, le 81 yds che lo separano dall’endzone avversaria dopo aver pizzicato Davis; a chiudere il box score, il secondo calcio di giornata realizzato dal kicker dei Rams, che da 46 yds accorcia, di poco, il divario tra le due squadre.

CAROLINA PANTHERS at TAMPA BAY BUCCANEERS 20-14
Dopo tre quarti giocati in assoluta tranquillità i Panthers orfani di Cam Newton decidono di complicarsi la vita nell’ultimo periodo e, per poco, non ci rimettono una vittoria costruita agevolmente nei 45 minuti precedenti, quando hanno tenuto sotto scacco i padroni di casa, e il loro quarterback Josh McCown, 183 yards, 2 TD e 2 INT, grazie ad una grandissima prestazione del reparto difensivo capitanato da Luke Kuechly, ancora una volta sugli scudi con 9 tackles e 1.0 sacks.
Il linebacker guida la carica della defense che produce 3 sacks e 2 intercetti durante il match, tenendo alle corde i Bucs fino a metà dell’ultimo quarto, quando McCown riesce finalmente a servire i suoi target, mandando in endzone prima Chris Owusu, ricezione da 19 yards, e poi Bobby Rainey, presa da 6 yds; due segnature che salvano l’onore dei padroni di casa, dominati fino a quel momento da un Derek Anderson in grandissima forma, capace di lanciare in meta Greg Olsen, pass da 5 yards nel secondo quarto, e il rookie Kelvin Benjamin, a segno su rec. Da 26 yds in apertura dei quindici finali.
L’ex QB dei Browns chiude con 230 yards e 2 TD pass totali, non facendo, almeno per ora, rimpiangere l’assenza dello stellare numero 1, guidando con esperienza un attacco che va a segno anche in 2 occasioni con Graham Gano, su altrettanti field goal da 28 e 33 yards.

SAN FRANCISCO 49ERS at DALLAS COWBOYS 28-17
I Niners sfruttano al meglio gli errori dell’attacco avversario e, complice una buona prestazione di Colin Kaepernick, 201 yards e 2 touchdown pass, si aggiudicano la prima vittoria stagionale superando gli ostici Cowboys di un Tony Romo ancora decisamente arrugginito, caduto spesso in errore quando si è trovato a prendere delle decisioni da bollino rosso in redzone; il quarterback veterano sbaglia, e tanto, ad inizio partita, regalando diversi palloni alla difesa californiana, che lo pizzica in 3 occasioni, con Eric Reid, Patrick Willis e Perrish Cox.
Ai suoi tre turnovers si aggiunge il deleterio fumble di DeMarco Murray, che prima di riscattarsi con 118 yds e 1 TD consente a San Francisco di portarsi avanti servendo un ovale deliziosa sulle 35 yards a Chris Culliver, che inaugura il box score del match andando a segno su fumble return; sempre nel primo quarto, giocato benissimo dagli ospiti, serve a poco il field goal da 29 yds di Dan Bailey, che accorcia solo momentaneamente le distanze prima dell’uno-due che, molto probabilmente, decide l’esito della sfida.
A firmarlo Vernon Davis, che su imbeccata di Kaepernick va a segno prima da 29 yards e poi da 2 yds, per altrettanti touchdowns che portano i 49ers su un rassicurante più 18; divario ulteriormente ampliato prima dell’intervallo, con la corsa, da 4 yds, in endzone del rookie Carlos Hyde, che bagna l’esordio da professionista chiudendo con 7 portate per 50 yards totali; di li in avanti, gli ospiti si limitano a controllare, concedendo ai Cowboys di segnare solo al termine dei due quarti finali, nel terzo con il già citato Murray, e nell’ultimo con Terrance Williams, su pass da 2 yds di Romo, che chiude con 281 yards, 1 TD e 3 intercetti.

INDIANAPOLIS COLTS at DENVER BRONCOS 24-31
Contro la sua ex squadra Peyton Manning, 269 yards e 3 TD pass, gioca una grandissima partita, soprattutto nei primi due quarti, quando permette a Denver di prendere il largo, dopo il primo vantaggio firmato da Brandon McManus fu FG da 21 yds, grazie ai tre passaggi vincenti confezionati per il tight end Julius Thomas, che chiude da leader del reparto, 7 prese per 104 yards, confermandosi uno dei target preferiti del numero 18 con le segnature da 3, 35 e 5 yds.
A queste risponde timidamente Andrew Luck, 370 yards, 2 TD e 2 INT, che prima del riposo rompe il ghiaccio con una corsa da 9 yards in endzone, che da certamente un po’ di morale ai suoi compagni, ancora comunque ben contenuti dalla difesa dei padroni di casa nel corso del terzo periodo, quando riescono ad andare a segno solo su calcio, da 25 yds, con Adam Vinatieri.
Il field goal con cui prova a rialzare la testa Indy, risveglia però i Broncos, che chiudono il discorso con una run di Montee Ball, poco incisivo ma capace comunque di terminare il match con 67 yards e 1 TD; a questa segnatura, l’ultima della partita, della franchigia del Colorado, seguono quelle di Dwayne Allen, su una bell’azione conclusa in endzone dopo 41 yards, e Hakeem Nicks, che realizza la prima meta in divisa Colts andando a segno su presa da 9 yards.

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