Utah Jazz @ Toronto Raptors 91–115

No-contest al di là del confine, con i padroni di casa che si prendono la terza vittoria stagionale contro i Jazz ancora senza successi. Partita già abbondantemente in ghiaccio all’intervallo, con i Raptors (per l’occasione in divisa mimetica) avanti di 26 punti. Il top scorer per Toronto è Tyler Hansbrough, autore di 23 punti e 7 rimbalzi; ai Jazz non basta il solito, ottimo Gordon Hayward, autore di 24 punti, 7 rimbalzi, 4 assist e altrettante rubate. Per i Raptors un successo che li avvicina al 50% di vittorie, per Utah un altro passo verso la lottery del prossimo Draft.

Orlando Magic @ Atlanta Hawks 94–104

Terza vittoria per gli Hawks, che battono dei Magic mai domi ma i quali manca il centesimo per fare la lira e completare la bella rimonta effettuata nel terzo quarto. Gli ospiti, in doppia cifra di svantaggio, riescono a riportarsi sotto e addirittura a tentare il sorpasso a quattro minuti dal termine, grazie a una tripla di Afllalo (21 punti per lui). Nei minuti finali però Atlanta prende il largo, trascinata da uno scatenato Horford (15 punti, 7 rimbalzi, 7 assist e 4 stoppate) e da Korver (14 punti e 79esima partita con almeno una tripla a bersaglio, superato Dennis Scott al terzo posto assoluto). Doppia-doppia per Teague (19 punti, 13 assist) e Millsap (18 punti, 11 rimbalzi); solo 5 punti per il rookie dei Magic Oladipo.

Indiana Pacers @ Brooklyn Nets 96–91

Partita di cartello al Barclays Center, dove i Pacers conservano la propria imbattibilità portando a casa una partita dura ed equilibrata contro i Nets. Padroni di casa avanti di due lunghezze all’intervallo, ma gli ospiti fanno prove tecniche di fuga tra terzo e quarto periodo, portandosi anche in doppia cifra di vantaggio con poco meno di cinque minuti da giocare; i Nets non mollano, e grazie a una tripla di Pierce accolta da un ferro quanto mai casalingo e a un fade-away di Deron Williams accorciano fino al -3. La palla del pareggio finisce in mano a Joe Johnson, che manda sul secondo ferro una tripla ben costruita; i liberi di West chiudono la contesa, con la settima vittoria dei Pacers e la quinta sconfitta dei Nets. Ennesima grande gara di Paul George, top scorer dell’incontro con 24 punti; Brooklyn paga le 6 palle perse nel quarto finale, che vanificano la rimonta e le doppie cifre di Pierce, Lopez, Johnson e Williams.

Philadelphia 76ers @ Cleveland Cavaliers 125–127

Servono due overtime ai Cavs per avere la meglio sugli indomiti Sixers. I padroni di casa si trovano addirittura a dover rimontare uno svantaggio di dieci lunghezze al termine del terzo quarto; Kyrie Irving e soci, pareggiati i conti, sembrano poter portare a casa la vittoria, ma il layup di Young riporta tutto in parità a quota 107. Una magia di Irving non trova l’aiuto del ferro, e si va così al supplementare. Cavs a un passo dal traguardo anche nel primo overtime, ma i sei punti di vantaggio vengono cancellati da un super Turner (31 punti e 10 rimbalzi) che manda la gara al secondo extra time. Carter-Williams (altra grande gara per lui, con 21 punti, 13 assist e 7 rimbalzi) pareggia a quota 125 con una super tripla in fade-away, ma l’ultima parola spetta ancora a Irving: lo slalom di Kyrie (39 punti, massimo stagionale, e 12 assist) stavolta è vincente, e regala ai Cavs il terzo successo stagionale.

Boston Celtics @ Miami Heat 111–110

Partita pazzesca a Miami, dove i Celtics, vittima sacrificale e per giunta in back-to-back, sbancano la “Triple A” al termine di 48 minuti di grande pallacanestro. Gli Heat impostano il match su ritmi alti e provano a vincerla con l’attacco (settima partita su sette oltre i cento punti per gli uomini di Spoelstra), ma Boston risponde colpo su colpo con percentuali di tiro fantascientifiche. L’equilibrio resta fino ai possessi finali: un LeBron che flirta con la tripla doppia (25 punti, 10 assist, 8 rimbalzi) trova pane per i suoi denti in Jeff Green (24 punti) e Avery Bradley (17 punti, 9 dei quali realizzati nel quarto periodo). Nel finale succede di tutto: Boston è sotto di quattro a 3 secondi dalla fine, Wallace segna il layup del -2 e Wade sbaglia entrambi i liberi per chiudere la gara (il secondo in modo comico, cercando l’errore ma prendendo solo il tabellone). Con 6 decimi da giocare, coach Stevens disegna una rimessa impossibile eseguita alla perfezione da Wallaca, che con un “cross-court” trova Green in angolo: il numero 8 biancoverde, marcato da James e cadendo fuori dal campo, segna l’incredibile tripla che regala il terzo successo consecutivo ai Celtics.

Los Angeles Clippers @ Houston Rockets 107–94

Importante successo esterno dei Clippers, che battono in rimonta i Rockets e si prendono una vittoria che darà fiducia e morale agli uomini di Doc Rivers. La prima parte del match è griffata dai padroni di casa, che fanno gara di testa e toccano la doppia cifra di vantaggio poco dopo l’intervallo; i Clippers però si scuotono, e con un grande terzo quarto rimontano e sorpassano. Il parziale di 18-0 si protrae anche nel quarto periodo, prima che i Rockets tentino la disperata mossa dell’”hack-a-Jordan”: Los Angeles rende pan per focaccia col fallo intenzionale su Howard, e Chris Paul e soci portano a casa il quarto successo in questo inizio di stagione. Redick e Griffin vanno  braccetto per 22 punti a testa, Paul e Jordan chiudono in abbondante doppia doppia (14 e 13 assist il play, 12 e 18 rimbalzi il centro) e Crawford e Collison portano 26 punti complessivi che aiutano i Clips a aggiudicarsi il successo; a Houston non bastano i 23 di Parsons e i 21 di Howard; serataccia per Harden, che chiude con 12 punti (4/15 al tiro).

Golden State Warriors @ Memphis Grizzlies 90–108

Successo di forza per i Grizzlies, che mostrano gli artigli e si impongono in maniera convincente sui Golden State Warriors. Nella sfida tra i rientranti Curry (problema alla caviglia) e Randolph (nascita del figlio) è proprio Z-Bo a avere la meglio, risultando il migliore dei suoi con 23 punti e 11 rimbalzi. Golden State va in vantaggio sul 61-60 grazie a una tripla di Iguodala, ma da lì in poi sono i padroni di casa a fare la voce grossa con l’allungo che vale la vittoria. Memphis manda in doppia cifra sei giocatori, con un 53% dal campo e un +11 a rimbalzo che legittimano il successo. Agli ospiti non bastano i 22 punti di Curry e i 19 di Iguodala.

Dallas Mavericks @ Milwaukee Bucks 91–83

Monta Ellis (18 punti e 5 assist) fa la festa alla sua ex squadra, continuando l’ottimo inizio di stagione e guidando Dallas alla vittoria in trasferta. I Mavs sembrano in totale controllo del match, forti di un vantaggio di 15 lunghezze all’intervallo, ma alzano troppo presto le mani dal manubrio e subiscono la furiosa rimonta dei Bucks guidati dall’altro ex di turno, O.J. Mayo (28 punti). Milwaukee si riporta a contatto, e nel finale Dallas si affida alla sua miglior polizza assicurativa: ci pensa il vecchio Dirk a mettere a blindare il siccesso per i texani, chiudendo con 16 punti e 6 rimbalzi.

Portland Trail Blazers @ Sacramento Kings 96–85

Portland si prende il successo in trasferta, battendo i Kings e portandosi a quota quattro vittorie stagionali. Portland mette subito le cose in chiaro con un solido primo tempo, chiuso avanti di sette lunghezze; il divario si allarga nella ripresa, quando gli ospiti, trascinati da un Aldridge da 22 punti e 14 rimbalzi scollinano la doppia cifra di vantaggio. Sacramento tenta una disperata rimonta nel quarto periodo, affidandosi alla vena di DeMarcus Cousins (33 punti e 12 rimbalzi); una tripla di Batum mette i sigilli sulla vittoria dei Blazers che pensano in grande, mentre i Kings si leccano le ferite della quinta sconfitta in questo avvio di stagione.

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