49ers-seahawks-football-richard-sherman_pg_600San Francisco 3 at Seattle 29

I Seahawks si aggiudicano la partita più attesa della settimana, la sfida divisionale con i 49ers per determinare per la momentanea leader della Nfc West. Sotto una pioggia che costringe pure a sospendere la partita, a trionfare è la difesa dei padroni di casa capace di limitare il QB avversario ed annullare il RB Gore.

Russell Wilson non incanta nelle statistiche limitandosi a un mediocre 9/18, 142 yards, 1 td pass e 1 intercetto. La vera sorpresa della serata è il RB Marshawn Lynch, autore di una prova solidissima in cui corre 99 yards e ne riceve 37 segnando ben tre marcature personali(due su corsa). Per il resto rimane da segnalare la prova fantastica della difesa che provoca una safety, piazza tre intercetti e recupera due fumble rendendo un vero incubo la serata all’attacco avversario.

Tra i Niners il QB Colin Kaepernick prova a salvare la barca ma purtroppo cade pure lui vittima degli avversari: non completa neanche il 50% dei passaggi, lancia solo 127 yards, subisce tre pick e riesce a correre 87 yards ma a poco servono se Frank Gore viene limitato a 1.8 yards a portata. Lo stesso vale per il WR Anquan Boldin, fenomenale la scorsa settimana, e fermato ad una sola ricezione. La difesa ci ha provato ma non è stata decisiva allo stesso modo di quella Hawks, forzando un solo TO bloccando un punt. Seattle meritatamente avanti mentre i Niners avranno parecchio a cui pensare.

Denver 41 at NY Giants 23

Il Manning Bowl vede come vincitore il fratello maggiore aiutato da un ottima giornata dell’attacco e dalla serataccia del fratellino Eli, intercettato ben quattro volte dalla difesa. L’attacco di Denver sembra sempre più salire di giri ed appare inarrestabile trovando un gran sostegno dal back field dove il RB Knowshon Moreno produce 93 yards e varcando la goal line ben 2 volte.

Peyton Manning lancia 307 yards in 30 completi su 43 e due TD a Wes Welker e la sorpresa Julius Thomas anche se il miglior receiver è Eric Decker con 97 yards. A chiudere i conti il punt return td di Trindon Holliday, ormai un vero e proprio specialista. In difesa vengono annullate le corse avversarie e le secondarie, nonostante l’alto numero di yards subito, reagiscono piazzando quattro intercetti.

Dall’altra parte Eli Manning prova a giocarsela ma essendo sempre costretto a lanciare combina ben poco: 362 yards e 1 TD a Da’Rel Scott quando mancano tre minuti alla fine sono poca roba a confronto dei 4 pick subiti. Serve a poco la prova da 118 yards di Victor Cruz se il back field è praticamente nullo e la difesa viene perforata in qualsiasi modo senza mai riuscire a dare segni di vita. Fermi a zero vittorie la situazione non è troppo felice a New York e qualcosa in panchina comincia a scricchiolare.

Detroit 21 at Arizona 25

I Cardinals vincono in rimonta una partita a due facce dei Lions, prima capaci di grandi cose e poi a tratti inguardabili nel secondo tempo. Carson Palmer tira fuori dal cilindro una partita da 248 yards e 1 TD ma subisce un intercetto riportato oltre la goal line da DeAndre Levy; il td è marcato dal rookie RB Andre Ellington, autore di 62 yards totali, mentre Rashard Mendenhall va a segnare la marcatura che chiude la partita. Ottima la difesa a limitare Bush e a bloccare il tentativo di rimonta nel finale.

Matthew Stafford e Calvin Johnson all’inizio sotterrano gli avversari segnando un td da 72 yards e uno da 3 frutto della grande intesa tra i due. Poi però l’attacco molla, Stafford si ferma a 278 yards, Megatron guida i suoi con 116 in 6 prese ma accanto a loro c’è poco nulla perché Reggie Bush non ripete la prestazione di settimana scorsa, inoltre perde un fumble nelle proprie 20 yards rilanciando gli avversari. Lo strabiliante momento dei Packers e di Chicago sembra essere più di un campanello d’allarme per un team voglioso di andare ai play off.

San Diego 33 at Philadelphia 30

Partita pazzesca nella città dell’amore fraterno. A tempo scaduto il kicker dei Bolts Nick Novak piazza un field goal da 46 yards regalando il successo ai suoi compagni, autori di una prova fantastica contro Chip Kelly e i suoi Eagles.

Philip Rivers sembra rinato: lancia 419 yards e 3 td, non commette errori trovando risposte convincenti dal compagno Antonio Gates(8×124 yard) e da Eddie Royal, autore di tutte e tre le ricezioni vincenti. Al resto pensa tutto il piede di Novak, importantissimo con 15 punti che regalano il successo ai suoi.

Dall’altra parte Michael Vick non sta tanto peggio: lancia 415 yards, 2 td pass e ne corre uno, torva in DeSean Jackson una e vera propria arma che apre il campo con la sua velocità ricevendo 193 yards in 9 prese oltre a un td, l’altro lo segna Riley Cooper. LeSean McCoy si ferma a quota 53 via terra ma è capace d liberarsi piuttosto bene raccogliendo 114 yards in 5 ricezioni. Sicuramente il cambio di staff ha fatto bene ad entrambe le squadre che però necessitano più di un aggiustamento nelle difese, ieri a tratti imbarazzanti contro i receiver avversari.

New Orleans 16 at Tampa Bay 14

Pure qui la partita viene sospesa per un’improvvisa pioggia ma poi si torna normalmente a giocare. Dopo un inizio un po’ sottotono, Drew Brees si accende lanciando 322 yards e un td al TE Jimmy Graham, autore di 179 yards in 10 prese. Peccato che a rovinare la prestazione di Brees ci siano due intercetti, uno dei quali riportato in end zone da Mason Foster. Continua a non essere decisivo il back field, ieri fermato a 75 yards, ma alla fine ci pensa Garrett Hartley a mettere d’accordo tutti piazzando il field goal del sorpasso che regala la partita ai suoi.

Nei Bucs Doug Martin corre la bellezza di 144 yards in 25 portate, ma i problemi sono in regia dove Josh Freeman completa solo 9 passaggi su 22 per 125 yards, 1 td a Kevin Ogletree e un intercetto. Il gioco aereo, benchè munito di Jackson e Williams, fatica troppo a svilupparsi e ormai cominciano essere molto chiari i limiti di Freeman, forse arrivato al capolinea della sua avventura a Tampa. E pensare che se non fosse per un sontuoso drive finale di Brees ora starebbero festeggiare la vittoria.

Carolina 23 at Buffalo 24

Una pazza rimonta di Buffalo condanna i Panthers alla loro seconda sconfitta stagionale dopo una partita controllata per gran parte del tempo, ed ora la panchina di Rivera sembra sempre più in discussione. EJ Manuel completa 27 lanci su 39, 296 yards, subisce un intercetto da Luke Kuechly ma lancia il td pass a Stevie Johnson decisivo a tempo ormai scaduto. Lo stesso Johnson è autore di una gran gara terminata con 8 prese e 111 yards. Ottima prestazione del back field che produce 149 yards, 103 di CJ Spiller, mentre Fred Jackson marca un td. La difesa regge bene il running game avversario e l’end Mario Williams realizza la bellezza di 4.5 sacks tormentando il povero Newton.

Cam Newton, dopo un avvio lento, riesce a guidare i suoi lanciando 229 yards, 2 td e 1 intercetto. Le marcature sono del TE Greg Olsen, il migliore dei suoi con 7 prese e 84 yards, e di Ted Ginn, bravo a bruciare la retroguardia avversaria; DeAngelo Williams si fa valere correndo 85 yards in 22 portate e il kicker Graham Gano aggiunge importanti punti al tabellone ma nel finale due errori difensivi condannano i Panthers a una sconfitta che brucia e parecchio.

Jacksonville 9 at Oakland 19

I Raiders battono i Jaguars grazie al rush td del FB Marcel Reece ed ai 4 field goal del kicker Sebastian Janikowski. Terrelle Pryor gioca una partita sufficiente completando 15 passaggi su 24, 126 yards senza td ne intercetti oltre alle 50 yards corse; bene il RB Darren McFadden trascina i suoi in attacco correndo 129 yards e ricevendone 28. Bene la difesa che realizza 5 sacks e limita il back field avversario a 34 yards totali.

I Jaguars si affidano a Chad Henne nel ruolo di QB e il prodotto di Michigan ricambia lanciando 241 yards e un td a Clay Harbor però quando la partita è ormai decisa.

Cecil Shorts III si fa vedere ricevendo 93 yards ma se Maurice Jones-Drew si ferma a 27 yards e la offensive line fa passare così tanti avversari la situazione non sarà parecchio felice in Florida. La difesa a tratti sembra capace di reggere, ma se rimane così a lungo sul campo per via di un attacco inefficace lo sforzo viene vanificato.

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