Marco Belinelli è probabilmente il giocatore “meno talentuoso” fra i prodotti Italiani che calcano i Parquet della NBA. Eppure, se è quello con la miglior prestazione di sempre ai Playoff ed è l’unico ad aver mai superato un turno play-off c’è un motivo. E no, non si tratta certo di avere una squadra che svolge il compitino al tuo posto; qui si parla di carattere, e di sudore.

Belinelli è un giocatore completo, lavoratore e perfezionista. Da sempre quello messo più in discussione fra i giocatori NBA provenienti dal Bel Paese è, con distacco, quello che ha firmato per più squadra differenti, 5 contro le 2 di Bargnani e Gallinari.

Scaricato dai Bulls che gli hanno preferito Dunleavy  il prodotto della Virtus ha preferito firmare un biennale a 6 milioni con gli Spurs rifiutando il doppio da parte dei Cavs.

Come motivare la scelta? Bé, diciamo che una spesa di $15.000 è un ottima risposta.

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4 thoughts on “NBA – Marco Belinelli agli Spurs

  1. Queste sono le scelte che piacciono a me.
    Rinunciare a 6 mln di dollari per firmare con una franchigia che ti dà la certa possibilità di lottare ai piani della Western Conf. e la seria possibilità di finire alle Finals.
    Bravo Marco, in bocca al lupo per la tua nuova avventura. Peccato che sia negli Spurs, squadra che mal sopporto, ma allo stesso tempo che ha tanti Internationals quindi l’inserimento non sarà di certo un problema.

  2. Ammetto di essere stato critico in passato….. ma questa stagione e soprattutto questi playoffs mi hanno fatto ricredere e sono felice di dire che mi sono sbagliato su tutta la linea su Marco. Un grande, uno davvero con due OO cosi! Farti trovare pronto dopo due gare in panchina, segnare ed essere decisivo in gara6 e gara7, beh tanta roba. Complimenti Marco. Vai in una grandissima organizzazione, saprai trovarti spazio anche li!

  3. Belinelli è un giocatore molto più forte di tutti gli altri italiani perchè possiede una cosa invisibile ma importantissima: il killer instinct. Somiglia molto a Ginobili, decisivo quando serve, quando serve la tecnica.
    Questo ragazzo ha bisogno solo di una squadra dove venir inserito è potrebbe vincere un titolo come fece rip hamilton ai detroit.
    L’unica tristezza è la sua venuta in una squadra decandente come San Antonio che ormai è alla fine, Duncan(il perno di tutto) ha quasi finito. Credo che cambierà ancora squadra tra un’anno.

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