AD201010703059856ARPartiamo dai dolori, così possiamo chiudere in bellezza questo articolo.

Non bastano Steven Stamkos (capocannononiere della Lega con 22 goal) e Martin St.Louis (40 punti divisi tra 7 goal e 33 assist) per salvare la panchina di Guy Boucher, head coach dei Tampa Bay Lightning. Stagione fallimentare per Boucher e i Bolts che nonostante il secondo miglior attacco della NHL con 103 goal (meglio di Chicago tanto per intendersi e dietro solo a Pittsburgh) vantano un record di 13-18-1 per la misera somma di 27 punti. Solo Florida (24) e Colorado (26) sono messe peggio.

Ma se la squadra del “re dei goal” lotta nei bassifondi della classifica, la squadra del “re dei punti” continua la sua marcia verso l’alto della Eastern Conference. I Pittsburgh Penguins, trascinati da  Sidney Crosby, sono arrivati stanotte alla 12a vittoria consecutiva. Per loro 50 punti tondi tondi (25-8-0), primo posto della Atlantic Division e primo posto della Eastern Conference.

E’ scesa un po’ la media punti di Crosby, adesso ha 53 punti in 33 partite (numeri ugualmente pazzeschi visto che i secondi in classifica, Stamkos e Kunitz, hanno “solo” 41 punti: 12 in meno!) e quei 100 che per un attimo erano matematicamente raggiungibili ormai rimangono un sogno.

Pinguini che potrebbero diventare ancora più micidiali in questo finale di stagione con il ritorno sul ghiaccio dei due infortunati illustri Malkin e Letang, e con l’acquisizione stanotte, via trade, del capitano dei Dallas Stars Brenden Morrow.

Pittsburgh dunque favoritissima, come ad inizio anno, per andare a giocarsi la Stanley Cup. Occhio però a Boston e Montreal, capaci di sorprese in queste ultime 15 gare di regular season.

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One thought on “NHL – Gioie e dolori ad Est con Pittsburgh e Tampa

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