Kenseth BurnoutMatt Kenseth festeggia nel migliore dei modi il suo 41° compleanno, respingendo gli attacchi di Kahne nel finale di gara andando a vincere il Kobalt Tools 400 di Las Vegas, il terzo appuntamento di stagione regalando alla Toyota il successo che mancava dal 13 ottobre scorso.

A dare input alla conseguente vittoria del pilota è stata una rapida sosta ai box solo per rifornirsi di carburante risparmiando la sostituzione delle gomme; mossa che gli ha permesso di sopravanzare tutti i suoi avversari e sopratutto Kasey Kahne, fino a quel momento leader indiscusso della gara.

Kasey dal quel momento non ha avuto lo spunto giusto per superare l’avversario dovendosi accontentare del secondo posto. In più il pilota di Hendricks è stato fortunato, visto che in quell’occasione ha dovuto perdere alcuni attimi ai box per l’arrivo di Tony Stewart.

Al terzo è posto è giunto Brad Keselowski, partito in pole grazie alla pioggia che ha costretto gli organizzatori a ridimensionare la griglia di partenza in base ai risultati finali in classifica nella passata stagione.

Il campione uscente è rimasto in testa per soli undici giri prima di passare il testimone a Kahne: sin sa subito si vedeva che l’auto numero 2 non era ben bilanciata e per tutta la gara ha dovuto lottare con la messa a punto.

Dietro di lui è giunto Kyle Busch che ha lottato nel finale per il gradino più basso del podio. Un Busch Jr che può solo gioire davanti al risultato finale di gara, ottenuta dopo grande rimonta finendo indietro anche di un giro a metà gara rispetto ai leader; è inoltre stato capace di superare due auto in una sola curva ma alla fine il suo Camry non aveva la potenza sufficiente per lottare per il gradino più alto.

Anche Jimmie Johnson è calato nel finale dopo aver comandato la corsa per 66 giri con la sua Chevrolet numero 48. Alla fine viene scavalcato nel penultimo giro anche da Carl Edwards ed è giunto così al sesto posto.

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