curr433Sono 7 le partite di questa notte in cui giocano 2 dei nostri 3 italiani della Lega.
Vediamole una ad una.

Warriors 114 – Raptors 102

Sulla carta era una partita senza storia, ma i Raptors si sono dimostrati una squadra agguerrita e determinata a far bene. All’Air Canada Center va in scena, infatti, una bella partita tra Golden State, che torna a vincere con il ritorno di Andrew Bogut, e i padroni di casa di Toronto, che mostrano belle cose ma non sono impeccabili nella realizzazione (31,6% dall’arco, contro il magnifico 40% di Golden State).

Il primo quarto si chiude infatti con un vantaggio di 3 (25-28) per i padroni di casa. Questo equilibrio viene rispecchiato nei due quarti successivi (27-24 e 32-30), alla fine dei quali i Warriors si trovano sopra di soli 2 punti, e la partita è ancora aperta.

Ma nell’ultimo quarto arriva a svolta per la vittoria. Passano 3 minuti del quarto periodo e Steph Curry inciampa andando a canestro e si fa male alla caviglia, per cui è costretto ad uscire prematuramente dal campo. Il punteggio è di 88-85 ma l’infortunio della giovane stella sembra svegliare gli ospiti in divisa giallo-blu, che senza troppi problemi si ricordano di essere quinti nella Western Conference e chiudono con un +10, concludendo così la gara sul 114-102.

Grande rientro di Bogut che in 23 minuti segna 12 punti e 8 rimbalzi, mentre sono ottime le prestazioni di David Lee, con 21 punti 12 rimbalzi e 7 assist e del ventiduenne Klay Thompson con 19 punti e 7 rimbalzi. Buoni i 14 punti di Barnes e Jack, i 17 di Curry e i 12 di Landry.

Per Toronto ottimi i 22 punti e 10 rimbalzi di Aaron Gray e i 21 punti e 9 assist di DeMar Derozan.

Grizzlies 103 – 76ers 100

Anche la partita di scena a Philadelphia sembra non dover riservare sorprese, ma sicuramente nel corso della partita l’impressione non è sempre stata questa.

Siamo al Wells Fargo Center e il neo All Star Gamer Jrue Holiday vuole portare i Sixers a due vittorie di seguito, cosa che non gli riesce dal primo Dicembre 2012, nella partita contro Charlotte.

Phila comincia bene però e chiude il primo periodo con un bel 20-33, distruggendo i pronostici.
Anche Memphis però vanta degli eletti all’All Star Game, e anche degli ottimi esclusi. Zach Randolph infatti non è dei migliori (4 punti ma 12 rimbalzi), ma Marc Gasol e Rudy Gay sono ben attenti a realizzare. Il secondo quarto infatti è un assolo degli ospiti che chiudono con uno schiacciante 37-21. Tutto da rifare quindi, e nel terzo quarto la sfida rimane in equilibrio (22-25), e la gara torna in parità. Tutto si riduce agli ultimi 12 minuti di gioco. L’equilibrio resta e sul 99-100 Rudy Gay si dimostra giovane stella e mette a segno i due punti decisivi dell’incontro a poco più di 10 secondi dal termine. Phila sbaglia e regala liberi ai Grizzlies, e sul tiro alla sirena Marc Gasol corona la sua serata con una bella stoppata che chiude sul +3 la gara per Memphis.

Mancato l’All Star Marc Gasol si riscatta con 27 punti, 7 rimbalzi, 7 assist e 2 stoppate, accompagnato da un ottimo Rudy Gay da 26 punti, 7 rimbalzi e 5 assist. Bella prestazione anche per Bayless con 21 punti e 9 assist. Ottimo il 61,5% al tiro dall’arco e il 54,8% al tiro per gli ospiti!
Belli anche i padroni di casa, ma non abbastanza, con Turner che guida a 27 punti e 7 assist, seguito da T. Young con 23 punti e 7 rimbalzi. Non stratosferica la prestazione di Holiday con 18 punti e 10 assist, ma un non perfetto 9-19 al tiro.

Kings 96 – Wizards 94

A Washington vediamo un’altra partita molto combattuta, tra due delle peggiori franchigie della stagione, i Kings dal futuro incerto e i Wizards guidati da un non ancora impeccabile Wall.

Nei primi tre periodi di gioco, la partita giocata al Verizon Center non sembra poter avere un vincitore. Il primo periodo viene chiuso con un +5 dai padroni di casa (27-32), ma nei due quarti successivi l’equilibrio regna (26-25 e 19-19).
L’ultimo quarto è sicuramente quello più acceso, dove Sacramento pareggia, recuperando i 4 punti di svantaggio e a 10 secondi dal termine Isaiah Thomas si trova in mano la palla della vittoria, e segna con un runner i 2 punti del sorpasso, che ad un secondo dalla fine non vengono recuperati e portano la vittoria agli ospiti.

MVP della serata il sopracitato Thomas che trascina con 22 punti e 7 assist. Non straordinarie invece, le prestazioni dei big di Sacramento Evans (13 punti, 6 assist) e Cousins (12 punti e 4 rimbalzi). Buoni invece i 17 punti di Garcia con 4-6 dall’arco.

In questa serata le stelle non sono brillate nè per Sacramento nè per Washington. Infatti John Wall mette a referto “solo” 19 punti e 6 assist. Il migliore per i padroni di casa è Okafor che segna 23 punti e 15 rimbalzi (ottimo 9-13 al tiro). Buoni 18 punti per Webster e 12 per Seraphin.

Magic 77 – Nets 97

Al Barclays Center va in onda una partita senza storie che porta i Nets alla settima vittoria consecutiva in casa.

Tra le due formazioni non c’è gara, come conferma il risultato che nei parziali è a favore di Orlando solo in un frangente (20-30 primo quarto, 20-26 secondo, 23-14 terzo e 14-27 il quarto). Con distacco minimo +7 i Brooklyn Nets si confermano una squadra da Playoffs e continuano il loro viaggio mantenendo il quarto posto in Eastern Conference.

Povere le prestazioni di Orlando con 18 punti per Vucevic, 15 per Davis e 16 per Harkless.
Non fantastica Brooklyn che però basta e avanza per i Magic con i 20 punti del top scorer Deron Williams, insieme a 9 assist. Buone prestazioni anche per Johnson (13 punti), Lopez (16 punti) e Bogans (12 punti).

Bobcats 85 – Bulls 93

Torna a vincere Chicago, dopo la sconfitta esterna con i Wizards.
Allo United Center si vede una partita non troppo combattuta ma non facile come da copione per i padroni di casa. I Bulls affrontano infatti la squadra del loro ex storico Michael Jordan, team con il peggior record divisione dell’anno.

I Tori Rossi si fanno rimontare in qualche di occasione, ma non trovano grosse difficoltà nel allontanare gli ospiti nel punteggio. I parziali sono infatti chiari con 18-21 al primo periodo, 22-28 il secondo, 15-14 il terzo e 30-30 l’ultimo.

Bella prestazione per Jimmy Butler che segna il suo career high a 19 punti. Strepitoso Noah con 13 punti, 18 rimbalzi e 7 assist, seguito da un bel Nate Robinson che fissa a 3 stoppate il suo career high (per un “ragazzino” di 175 cm è un dato straordinario), 3 rubate, 7 rimbalzi, 4 assist e 15 punti. Rientra Deng che dopo 10 giorni di stop segna 12 punti, mentre Boozer ne fa 13.

Per Charlotte impalpabile Kidd-Gilchrist con 2-9 dal campo, un buon Adrien con 14 punti e 10 rimbalzi insieme a 10 punti di Henderson e 18 punti di Walker e Gordon.

Pacers 101 – Nuggets 102

Forse la partita più tesa, con più cambi di fronte e con il finale più particolare della serata. La partita infatti è stata decisa con dei tiri liberi, e ora vediamo come.

Al Pepsi Center va in scena una gara tra due pretendenti dei Playoffs e Est e a Ovest. La differenza di forma però c’è infatti Indiana perde la terza partita consecutiva, e lancia Denver all’ottavo trionfo delle ultime 10 partite.

La gara inizia bene per la squadra di Indianapolis, che chiude il primo quarto 29-24 con una tripla allo scadere dell’All Star Paul George. Nel secondo e terzo periodo Denver si riprende e si distacca, con un ottimo Gallinari, chiudendo con 24-31 il secondo e 21-27 il terzo periodo.

Sul + 8 all’inizio dell’ultimo quarto la squadra del Colorado si fa riprendere e a 1 secondo dal termine Igoudala ruba palla a George, e chiama time out. 0.5 secondi alla fine e rimessa per Denver nella metà campo avversaria. Miller lancia in alley-oop Igoudala che subisce fallo. Dalla lunetta trasforma il primo e porta il risultato sul 101-102 e sbaglia il secondo di proposito per non dare la possibilità dell’ultimo tiro agli ospiti.

Bella comunque la partita di George con 24 punti e 10 rimbalzi, che insieme a Stephenson, con 20 punti e 8 rimbalzi, è il migliore della squadra.
Altra serata magica, invece, per il Gallo che segna 27 punti, insieme a uno scarso ma decisivo Igoudala con 13 punti (4-11 al tiro) e 10 rimbalzi. Buoni anche i 18 di Brewer, i 16 di Lawson e i 10 di Mozgov.

Rockets 125 – Jazz 80

L’ultima partita della serata è una vera e propria passeggiata, e si tratta della scappatella dei Rockets sui Jazz, che vengono letteralmente “asfaltati” con un -45 finale.

Poco da dire sulla gara, se non che il primo parziale è il più “leggero” con un +6 di Houston (28-22). Il resto è una partita alla console in modalità Rookie. I parziali sono 29-17, 36-20, e 32-21 per un finale dal +45 che fa suonare i Rockest come una squadra di campioni e i Jazz come un team europeo, nonostante i record stagionali parlino diversamente. Utah infatti è al 7 posto (24-21), mentre Houston è sotto all’8 (25-22).

Grandi i 19 rimbalzi di Asik che nonostante i 4 poveri punti si fa valere, anche perchè a realizzare c’è sempre un solito James Harden, che mette a referto “solamente” 25 punti. Buoni anche i 12 punti di Parsons, Patterson e Lin (quest’ultimo con 100% al tiro stasera), 14 punti di Delfino e 16 di Morris.

Troppo scarse le prestazioni per i Jazz, che hanno nei 12 punti di Randy Foye il top scorer. Solo 11 punti per Favors e 10 per Jefferson.

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