7 ore di incontro comprensive della pausa pranzo… e non sono riusciti a trattare quella che da sempre è la questione principale, ovvero la spartizione del BRI. I giocatori sono fermi alla richiesta del 53%, i proprietari non vogliono saperne di concedere loro più del 46%, le distanze sono attualmente incolmabili.

Per evitare di arrivare ad uno scontro sull’aspetto economico, che sarebbe equivalso al blocco delle trattative, hanno semplicemente e per l’ennesima volta deciso di girarci intorno, parlando di tutto il resto.

Quindi sistema salariale, eccezioni, modifiche al concetto di Bird Rights, durata dei contratti, amnistie, etc., ovvero quelli che loro chiamano “concetti” e “questioni si sistema”, sui quali si è tutti maggiormente disposti a trattare e che quindi permettono un dialogo civile.

Però siamo sempre lì, lo si dice dal giorno zero, Il Problema è la spartizione del BRI… e non è stato minimamente risolto.

Oggi si riposano, altro meeting lunedì.
Intanto pressochè ufficiale la cancellazione delle due restanti settimane di preseason, dovesse (come succederà) andar male anche lunedì si inizia a toccare la regular season, una settimana per volta.

Previsioni? I proprietari non cederanno neanche mezzo punto percentuale fino a metà novembre, quando la maggior parte dei giocatori inizierà a non percepire alcun tipo di stipendio e presumibilmente (dal loro punto di vista) sarà disponibile a ulteriori concessioni.

[NDR: il fatto che a quest’ultima sessione di negoziati si siano aggiunti Wade, James e Anthony non pare stia portando grossi benefici alla trattativa. In quanto titolari dei contratti più ricchi mai firmati in NBA, non hanno nessun interesse a trattare ed hanno irrigidito l’associazione giocatori a quota 53%, quota che se mantenuta ancora a lungo porterà alla cancellazione della stagione.]

8 thoughts on “NBA Lockout: trattative in alto mare, domani si riprende

  1. Siamo seri. Passare dal 57 al 46% mi sembra una richiesta folle fatta da str–zi per indurre il sindacato giocatori a disunirsi. E’ chiaro che i giocatori ricchi si opporranno a questa richiesta mentre il Garcia l’Henderson, il Farmar della situazione non saranno contenti. D’altronde sono talmente intelligenti da aver sperperato anche cifre modeste.

    Ovvio che una ripartizione 51-49 o 50-50 sia logica. Insomma i proprietari giocheranno le loro fiche sulla “fame” di una parte consistente dei giocatori. Tempo un mese e i dissensi all’interno dell’associazione verranno alla luce.

    Credo che i proprietari abbiano in questo momento il coltello dalla parte del manico.

    • Che avrebbero sempre avuto il coltello dalla parte del manico era chiaro sin dall’inizio.
      Quanto alla correttezza o meno di certe proposte…. è evidente che siano strategie, non ci piove, ispirate ovviamente dall’evidente posizione di vantaggio.

      Non ci sono i “buoni” o i “cattivi”, c’è chi può chiedere e chi deve solo sperare di perderci il meno possibile.

      Comunque sì, finirà quando i giocatori diranno “ok, a noi il 49.999%”, ma anche questo grossomodo si sapeva dall’inizio così come si sapeva che si sarebbe andati per le lunghe.

      SIGH.

  2. ma è ovvio che abbiano il coltello dalla parte del manico, sono quelli che ci mettono i soldi…e le “sparate” di alcuni giocatori hanno consegnato loro anche una buona parte del consenso popolare.
    ma secondo me non gli conviene tirare la corda più di tanto per non passare poi dalla parte del torto.

  3. Correggetemi se sbaglio. I proprietari tireranno la corda fino a quando sarà possibile giocare almeno 50 gare. Da lì anche tra di loro si apriranno delle crepe. Perchè da quanto ho capito c’è chi non è disposto a perdere un’intera stagione. Quindi a naso mi sembra che faranno manfrine fino agli inizi di novembre quando Stern, che non vorrà finire la sua “gloriosa” carriera con un lockout spazza stagione, dirà alle parti quanti mld perderanno nell’insistere sulle proprie posizioni. Insomma 50 gare e andare.

    Salvo repentine calate di braghe domani.

  4. quoto alert, insomma passare dal 57 al 46 % mi sembra una richiesta veramente folle, va bene diminuire gli stipendi dei giocatori ma questa è comunque una richiesta elevata..giusto sarebbe il 52-48, mi sembra che comunque i proprietari ci guadagnino un bel pò

  5. Il proprietario di una squadra tipo utah (mercato piccolo) che caccia i soldi e si assume il rischio d’impresa non mollerà se non al 50% ( come sarebbe giusto). Vorrei ricordare che le squadre con mercati piccoli (la maggior parte) ha chiuso l’esercizio al passivo (così hanno detto i proprietari); percui ( se è vero) per loro una stagione saltata non è altro che fonte di risparmio e non di mancati introiti come può essere per NY LA o Chicago.
    Detto ciò sono d’accordo che quando sarà Novembre le posizioni di entrambi si ammorbidiranno molto; anche perchè i proprietari debbono considerare che una stagione saltata rischia di rompere il giochino, inoltre se la NFL ha trovato un accordo perchè la NBA non può trovarlo?

    • perchè l’NFL era ed è in clamoroso attivo e il problema era solo capire quale delle due parti dovesse guadagnare ai danni dell’altra… in pratica hanno ESCLUSIVAMENTE fatto gara a chi ce l’avesse più lungo.

      L’NBA invece deve prima di tutto raddrizzare i bilanci.
      Poi è ovvio che i proprietari stiano facendo il possibile per sfruttare la propria posizione di vantaggio e chiudere un accordo che li metta al riparo da qualsiasi catastrofe economica mondiale, ma la basi su cui si è deciso per il lockout sono estremamente diverse.

    • Non facciamoci ingannare da dichiarazioni fuorvianti. Dal punto di vista strettamente economico chiudere in passivo non significa che sia più conveniente per i proprietari stare fermi. Stare fermi può significare perdite ancora superiori.

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