Non si dica che la MAC sia solo una piccola conference senza nerbo e di piccole università: quanto visto nel 2015 è stato un ottimo spot per la conference, con il viaggio di Toledo nei ranking ed il grande equilibrio registratosi lungo tutta la stagione, in particolare nella West division, dove 4 squadre sono arrivate a pari record (6-2) e Northern Illinois ha approfittato delle débacle delle dirette concorrenti per infilarsi nel Championship, poi vinto da Bowling Green. Anche per questa stagione molte università aspirano legittimamente ad una corsa al titolo Falcons ed Huskies: sicuramente Bowling Green avrà la strada più spianata nella East division, nonostante Ohio sia in netto miglioramento, mentre dall’altra parte Northern Illinois, Central Michigan, Western Michigan e Toledo ingaggeranno una lotta che al momento non vede padrone. Nota di colore: con l’abbandono di UMass, ritornata nel novero delle Independents, il totale delle squadre torna a 12.

CONTENDERS

– BOWLING GREEN FALCONS (Previsione record: 8-4)

Iniziamo dai vincitori 2015, che hanno dominato comodamente la East division ed il Championship contro Northern Illinois, salvo poi perdere malamente il GoDaddy Bowl degli estremi contro Georgia Southern. Con ogni probabilità la East sarà ancora appannaggio dei Falcons, ma per la conference si deve combattere con tante perdite, a partire dall’HC Dino Babers, che dopo due anni in sideline ha optato per la difficile sfida di Syracuse. Al suo posto è stato chiamato da Texas Tech, altra patria dell’air raid offense, Mike Jinks, che però dovrà fare a meno del QB Matt Johnson (che nel 2015 ha sfiorato le 5000 yards passate, per 46 TD), del miglior RB e di 3 dei migliori 4 WR. In regia troveremo probabilmente il senior QB James Knapke, che non avrà il talento del predecessore ma può migliorare le mediocri statistiche messe su nel 2014, quando giocò parecchio. Al suo fianco, protetti da una linea quasi integra, si troveranno ex backup che devono fare il salto di qualità, come il RB Fred Coppet o il WR Ronnie Moore. La difesa sarà agli ordini del nuovo DC Perry Eliano (ex coach delle S a UTSA): il suo compito sarà quello di migliorare il rendimento di un reparto che nelle (rare) occasioni in cui l’attacco ha fallito non ha saputo offrire il minimo paracadute. Il gruppo, però, può vantare una discreta esperienza, con il ritorno del DE Gus Schwieterman dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori per tutta la scorsa stagione e la verve del LB Austin Valdez che ha superato i 100 tackles stagionali come traini principali. Altro aspetto da sistemare sono gli special team, orridi nella passata annata, orfani di un K non all’altezza e minimamente produttivi in qualsiasi ritorno. L’unico punto di forza è il ritorno del P Joseph Davidson. Il calendario dei Falcons è facile in quanto la MAC East è abbordabile, ma al di fuori di quello ci sono le sfide ad Ohio State, Memphis, Toledo e Northern Illinois tutte in trasferta. Servono quindi un attacco che sappia trovare più che in fretta nuovi playmaker e una difesa che difenda, altrimenti la riconferma parrebbe un miraggio.

– NORTHERN ILLINOIS HUSKIES (Previsione record: 9-3)

Grazie anche ad altrui aiuti gli Huskies hanno conquistato la sesta MAC West consecutiva, salvo poi collassare nel Championship contro Bowling Green, giocato col 4° QB a roster, e nel Poinsettia Bowl contro Boise State, giocato con il 3°. Il totale delle vittorie è sceso sotto le 11 vittorie per la prima volta dal 2009 ed in generale la squadra sembra non avere più quell’attacco estenuante e velocissimo guidato da giocatori come Paxton Lynch. Dal punto di vista offensivo, in ogni caso, gli Huskies vantano buoni giocatori, a partire dal QB Drew Hare, già nominato starter per la stagione entrante, il quale rispetto al 2014 ha quasi abbandonato la sua natura di dual threat a favore di una più conservativa ricerca della protezione nella tasca, anche contando sul fatto che ha aumentato la sua accuratezza del 4%. Al suo fianco il RB Joel Bouagnon è un giocatore potente che si è abituato ad essere quasi l’unico portatore di palla e che in questa stagione potrebbe ancora vedere il suo carico di lavoro aumentare in quanto il suo backup, Jordan Huff, non è in squadra in questo periodo. Hare perde alcuni dei suoi principali ricevitori, ma nessuno aveva numeri impressionanti come Kenny Golladay, il quale però ritorna per essere ancora la maggiore minaccia per le difese avversarie. La difesa di Northern Illinois perde il miglior rappresentante per ogni reparto ma allo stesso tempo riporta molti giocatori con esperienza che formeranno un insieme potenzialmente ottimo, nonostante il recruit sia da qualche anno in una fase di stanca: il DE Ladell Fleming ed il LB Sean Folliard sono  i due giocatori che avranno più responsabilità in pass rush mentre i DB Brandon Mayes e Shawun Lurry saranno i due punti fermi delle secondarie. South Florida e San Diego State sono due sfide interessanti per gli Huskies, prima dell’inizio dell’interessante calendario in conference, considerato che Bowling Green, Toledo e Central Michigan devono tutte recarsi a DeKalb e che l’unica trasferta difficile sarà quella a Western Michigan. Forse proprio la sfida contro i Broncos potrebbe essere il crocevia per il settimo Championship consecutivo ma in ogni caso gli Huskies non partono sconfitti da nessuno.

– WESTERN MICHIGAN BRONCOS (Previsione record: 9-3)

Si può sostenere che i Broncos siano i favoriti per la conquista della MAC West? Senza dubbio sono la squadra che considerato il talento in squadra, il recruit e le potenzialità può dire la sua più facilmente, anche se poi le potenzialità vanno espresse sul campo e devono rimanere lontane dagli infortuni, cosa che ai Broncos nel 2015 non è invece successo, in particolare in difesa. L’HC P.J. Fleck è l’artefice principale di questa crescita e pur con un paio di perdite importanti (il WR Daniel Braverman e l’OL Willie Beavers) riuscirà a mettere in campo quello che è il reparto offensivo più sicuro della MAC: il QB Zach Terrell è al terzo anno da starter e nelle ultime due stagioni ha superato il 66% di passaggi completati ed avrà ancora come target Corey Davis, atleta fantastico con mani sopraffine che si gioca in questa stagione una chiamata nelle prime due giornate del draft NFL. La linea offensiva riporta 4 starter su 5 e avrà il compito sia di proteggere maggiormente Terrell che di aprire spazi per le corse di Jamauri Bogan e Jarvion Franklin, due RB tanto diversi (piccolo il primo, molto massiccio il secondo) quanto efficaci. Dal lato difensivo si diceva come gli infortuni abbiano decimato a più riprese il front seven, che non ha potuto pareggiare così l’efficacia e l’aggressività delle secondarie. A pieno regime, però, il DC Ed Pinkham ha a disposizione un roster di esperienza e molti giovani molto interessanti. Capisaldi del reparto saranno il DE Keion Adams ed il LB Caleb Bailey, mentre tra le secondarie il CB Darrius Phillips e la S Asantay Brown saranno gli elementi più esperti, ma attenzione alle prestazioni del promettente CB Obbie Jackson. Problemi potrebbero venire dagli ST, che perdono K e P titolari. Affrontare Toledo e Northern Illinois in casa è uno degli scenari migliori per i Broncos, che però hanno un calendario off-conference difficile, con Northwestern, Illinois e Georgia Southern. Limitando però i danni in queste sfide si può ottenere un abbrivio che potrebbe essere decisivo per conquistare la vetta della MAC West, luogo che anche quest’anno rischia di essere molto affollato.

– TOLEDO ROCKETS (Previsione record: 8-4)

La squadra del quasi, così potremmo definire i Rockets che negli anni hanno molto spesso vantato buone squadre che ottengono buoni risultati ma che mancano però l’appuntamento con il titolo ormai dal 2004. Il 2015 non ha fatto eccezione: miglior record della MAC (10-2 con una partita cancellata con Stony Brook), scalpi eccellenti come Arkansas (#18 del ranking all’epoca) ed Iowa State ma sconfitte negli scontri diretti, prima di un’ultima vittoria con Temple nel Boca Raton Bowl. La stessa Iowa State è stata la meta di Matt Campbell, l’ex HC, che lascia l’Ohio dopo 4 anni: al suo posto, dopo la vittoria nel Bowl, è stato confermato l’OC Jason Candle, che però non avrà più a disposizione molti giocatori, soprattutto dell’ottimo reparto difensivo.  Si riparte innanzitutto da un nuovo QB, Logan Woodside, visto all’opera nel 2014 e redshirtato nel 2015, preciso e poco incline ai rischi, mentre nelle altre posizioni giocheranno elementi dalla comprovata esperienza, a partire da una OL che riporta 5 dei 6 titolari 2015 passando per il duo di RB Kareem Hunt/Terry Swanson e per 4 dei migliori 5 WR. I problemi emergono nella difesa (con un nuovo DC, Brian George), la quale perde 5 dei migliori 7 DL, il miglior LB e 4 dei migliori 5 DB: si dovrà quindi fare affidamento sul poco che ancora resta sulla linea ed integrare in breve tempo sia i freshman che i transfer. Tra i principali playmaker si annoverano il DT Treyvon Hester, il LB Ja’Wuan Woodley e la S DeJuan Rogers, mentre tra i nuovi potrebbero avere un impatto Earl Moore (da Miami), Jhonny Williams (da Notre Dame) e Jeremi Powell (da Florida). Arkansas State e Fresno State sono due avversarie di media difficoltà, certamente abbordabili e che daranno l’idea di come la difesa saprà porsi prima della partita contro BYU. I problemi arriveranno a fine stagione, con le sfide a Western Michigan e Northern Illinois entrambe in trasferta che delineeranno di nuovo le sorti dei Rockets. Con tutto questo turnover fatico a vedere Toledo alla pari di Broncos e Huskies, forse sono quel mezzo passo indietro che potrebbe però fare la differenza fra una stagione buona ed una ottima.

– CENTRAL MICHIGAN CHIPPEWAS (Previsione record: 8-4)

Non si può certamente dire che la stagione 2015 dei Chippewas sia stata tranquilla, con una squadra quasi da rifondare dopo il 2014, un allenatore che non allenava altro che special teams dal 1999 e che ha dovuto lottare con il cancro per quasi tutta la stagione. Nonostante ciò la squadra ha lottato contro tutti, giocandosela con Oklahoma State e rimanendo in partita per tre quarti e mezzo con Michigan State. Coach Bonamego può sicuramente guardare con fiducia al 2016, in quanto molti starter ritornano, a partire dal QB Cooper Rush: il nativo della Charlotte del Michigan ha vissuto per cifre la sua miglior stagione in termini numerici, sfiorando le 4000 yards lanciate e superandole aggiungendo le yards corse. Il passing game sarà ancora la carta principale dell’università di Mount Pleasant, principalmente per due motivi: innanzitutto il sistema vede il ritorno dei WR Jesse Kroll, Anthony Rice, Corey Willis e Mark Chapman, una cooperativa della ricezione che tanto bene ha fatto nella scorsa stagione. I Chippewas, però, hanno anche dimostrato di non saper correre (124° attacco della nazione su 128 per yards corse) ed anche in questa stagione non paiono avere dei RB all’altezza della situazione: le prime depth chart vedono come starter Devon Spalding ma potrebbe trovare il suo spazio il sophomore Romello Ross, il quale ha avuto statistiche migliori nella poca azione vista nel 2015. Dal lato difensivo molto passa dalle secondarie, le quali vedono nel ritorno del trio Tony Annese/ Josh Cox/ Amari Coleman un gruppo esperto e di talento, che infatti ha protetto bene sui passaggi nella scorsa stagione. I problemi giungono parlando di front seven, con una DL quasi da inventare alle basi, un gruppo di LB poco produttivo ed una pass rush ai limiti dell’inesistente (14 sacks in tutta la stagione, 121° in nazione). Il calendario off conference è il classico da 2-2, mentre verranno affrontate Western Michigan in casa e Toledo, Northern Illinois e tutte le squadre più abbordabili in trasferta. Un attacco monodimensionale e un front seven poco performante sono il contraltare ad un passing game ottimo: a seconda della predominanza di bene o male si scoprirà quale sarà la stagione dei Chippewas.

PRETENDERS

– OHIO BOBCATS (Previsione record: 7-5)

L’epopea di Frank Solich sulla panchina dei Bobcats continua anche dopo i 70 anni e dopo un 2015 chiuso con un record di 8-5 ma la sconfitta nel Camelia Bowl contro Appalachian State. Chiaramente Bowling Green era un ostacolo troppo difficile per la MAC East però se il trittico di metà stagione composto da Falcons, Western Michigan e Falcons avesse portato anche solo una vittoria invece di tre sonore sconfitte forse qualcosa di diverso a fine stagione avrebbe potuto succedere. La forza di Ohio è stata quella di non avere forze ma nemmeno debolezze, cosa che invece rischia di non accadere nella stagione che sta per iniziare. Innanzitutto l’attacco perde tutto il lato sinistro ed il centro della linea offensiva, nonché i tre elementi più esperti, ed il QB titolare: al posto di Derrius Vick ci sarà JD Sprague, visto ampiamente all’opera nel 2015, giocatore non molto preciso su passaggio ma proprenso a scompigliare le difese avversarie con le corse. Con lui ci sarà ancora il RB A.J. Ouellette, da cui ci si aspettava assai di più nella passata stagione. La difesa avrà il grande problema di perdere quasi interamente le secondarie, dove ritorneranno solamente la S Toran Davis ed altri 4 giocatori che hanno visto limitatissima azione (massimo 10 tackles del CB Brad Ellis): uno dei subentranti sarà, quasi senza dubbio, Kevin Houchins, trasfer da Louisville. Un altro transfer, questa volta da Michigan, cercherà di fare le fortune del front seven: si tratta del DE Tom Strobel, che ha visto pochissima azione con i Wolverines ma è pur sempre un ex recruit 4 stelle che può portare talento. Anche gli ST devono reinventarsi da zero, perdendo K, P e KR. Il calendario off conference è molto facile (Tennessee esclusa) e sconfiggendo Kansas il record sarebbe 3-1. A seguire non ci saranno né Huskies né Broncos, ma molte delle sfide di media difficoltà e Bowling Green saranno in trasferta: per questo motivo e per alcuni punti interrogativi in difesa si può pensare ad un leggero passo indietro rispetto al 2015.

– AKRON ZIPS (Previsione record: 6-6)

Per molti versi la stagione appena terminate può definirsi storica per l’università della città di LeBron James: nel trentesimo anno di FBS Akron ha ottenuto la miglior annata della sua pur giovane storia, coronata dalla prima vittoria in un Bowl (seconda partecipazione overall) nel Famous Idaho Potato Bowl contro Utah State, che tra l’altro ha portato il numero di vittorie totali a 8, altro record. Sarebbe bello veder continuare la favola però questa si scontrerà con la dura realtà di tanti addii: ad esempio, la OL è da rifondare alle basi in quanto sono andati tutti i titolari ed il miglior RB che la scuola ha prodotto ha corso 60 yards nel suo anno da freshman. A tal proposito è da rimarcare l’arrivo del graduate transfer RB Warren Ball, da Ohio State. Thomas Woodson, junior, sarà ancora il QB titolare e la sua mobilità sarà ancora una delle principali armi offensive degli Zips, così come il WR Jerome Lane, il target più cercato in endzone, e l’arrivo di JoJo Natson, rapidissimo WR senior transfer da Utah State.  Anche il DC Chuck Amato (a sua volta entrato nei 70 anni) avrà le sue gatte da pelare: a sua disposizione avrà solamente DT che al massimo hanno realizzato 5,5 tackle in stagione, LB da 9 tackle e un solo CB da più di 7,5 tackle (DeAndre Scott, con 29 ma anche 6 intercetti e 11 BP). Se non altro la pass rush non sarà un problema, con la interessante coppia di DE Jamal Marcus/Se’Von Pittman. Per finire devono essere trovati anche K e P. Il calendario off-conference è proibitivo (Wisconsin, Marshall, Appalachian State) e catapulterà gli Zips nella MAC con un record di 1-3. A seguire le sfide contro le contender (non affronteranno Central Michigan e Northern Illinois) sono basicamente in casa e quelle con le pretender in trasferta, e quindi è difficile capire quali sono le potenzialità dell’università dell’Ohio.

– BUFFALO BULLS (Previsione record: 6-6)

I Bulls avevano fatto parlare di sè nella passata offseason, con l’ingaggio di Lance Leipold, fenomenale coach di D3 (la quarta serie del college football) che aveva un assurdo record di 109-6 in 8 anni di carriera come HC. Approdato nello stato di NY Leipold ereditava una squadra con una difesa quasi senza esperienza ed un attacco non eccezionale e le premesse non erano buone, ma alla fine del 2015 il bilancio recitava 5 vittorie (tra cui un 41-17 su Ohio). Per la stagione entrante Leipold perderà qualche senior anche importante ma potrà contare su una buona profondità e qualche effetto speciale. Quest’ultimo riferimento è al QB accreditato dei galloni da titolare, Tyree Jackson, redshirt freshman che molto bene aveva fatto alla high school, fisicamente imponente e capace di essere molto produttivo anche sul gioco su corse. Chiunque sia il QB titolare, comunque, avrà una OL molto esperta, come RB principale l’affidabile Jordan Johnstone soprattutto, in un sistema orientato ai passaggi, due target affidabili come i WR Marcus McGill e Collin Lisa. In difesa i Bulls riportano molti titolari in campo (tutti i DL che hanno giocato nel 2015 tranne uno, buona parte dei LB e 6 dei migliori 7 DB) e questo sarà solo un bene per un reparto che nella scorsa stagione ha faticato a produrre pressione con continuità: tra i principali esponenti del reparto si possono citare il LB Brandon Berry, la S Ryan Williamson ed il CB Boise Ross. Il calendario dei Bulls è benevolo, con una off conference da 2 vittorie e due sconfitte probabili (Boston College e Nevada, anche se la seconda…) seguita da una serie di sfide casalinghe contro tutte le avversarie più abbordabili mentre le sfide alle top della lega sono tutte in trasferta. Leipold sta accumulando talento e con un po’ di fortuna (ed un QB) potrebbe anche fare la corsa per un Bowl, e magari pure vincerlo, come mai è successo da queste parti.

THE OTHERS

– KENT STATE GOLDEN FLASHES (Previsione record: 4-8)

Stagione nella norma il 2015 di Kent State, con un record di 3-9 in miglioramento di una vittoria rispetto alla stagione 2014. Ciò che più può infastidire i Golden Flashes è che una difesa anche brillante e d’impatto sia stata completamente vanificata da quello che in tanti frangenti è stato il peggior attacco della nazione e che, a lungo andare, anche la difesa che ha dovuto passare così tanto tempo in campo alla fine sia collassata. Essendo Kent State tra le prime 5 squadre della nazione per ritorni di giocatori, è molto probabile che il canovaccio sia simile, pur con qualche miglioramento dovuto all’esperienza. La battaglia tra QB dovrebbe veder prevalere George Bollas, dual threat che nel 2015 ha lanciato 2 TD pass e 6 intercetti, mentre in questo ancor giovanissimo attacco potrebbe farsi notare il WR Antwan Dixon. La difesa, invece, molto performante nela pass rush e nella difesa dei passaggi, conterà ancora su quasi tutti gli effettivi, tra cui il DE Terence Waugh, il LB Elcee Refuge e la S Nate Holley. Calendario off conference da tutto o niente per i Golden Flashes, o due squadre FCS o Penn State ed Alabama; internamente alla MAC, invece, la rotazione porta a non affrontare le due squadre più deboli: va bene l’esperienza però il talento resta limitato e limitato dovrebbe essere anche il miglioramento del record.

– MIAMI (OH) REDHAWKS (Previsione record: 4-8)

Se si prende la recensione di Kent State e si cambia il nome in Miami il concetto quasi non cambia: record simili, età simili, attacchi simili, però una differenza c’è, ed è il lavoro che l’HC dei Redhawks, Chuck Martin, sta facendo in fase di recruit: secondo 247sports Miami ha ottenuto la seconda miglior classe 2015 nella MAC e la terza nel 2016, con i primi dividendi che iniziano ad arrivare. Dopo una prima parte di stagione assai complicata, infatti, il giovane Billy Bahl (gioite, fan di Maccio Capatonda) ha migliorato gradualmente il suo gioco, fino a portare due vittorie nelle ultime tre partite. Bahl è un sophomore, così come i migliori 4 RB e 2 OL titolari e dopo un anno di esperienza le cose possono migliorare. La difesa invece, non eccezionale, vanta età maggiore e potrà continuare il suo gameplay aggressivo al seguito, tra gli altri, dei DL JT Jones e Ikeem Allen e del LB Paul Moses. Iniziare con Iowa (seppur non più in versione 2015), Western Kentucky e Cincinnati non è propriamente leggero, però poi le cose migliorano: le contender da affrontare saranno solo due e nel baillame delle sfide abbordabili (ne vedo 6 più la sfida con Eastern Illinois, FCS) si potrebbe assistere all’ennesimo miglioramento di record, in attesa di raccogliere tutti i frutti nel 2017.

– BALL STATE CARDINALS (Previsione record: 4-8)

Con la peggior stagione del suo quinquennio in Indiana, 3-9 il record, Pete Lembo saluta i Cardinals per un lavoro da assistente a Maryland ed al suo posto come HC è stato chiamato Mike Neu: la scelta è interessante e piuttosto particolare in quanto questi, laureatosi proprio a Ball State, vanta una esperienza da capo allenatore ai limiti del nullo, avendo avuto in mano solamente tre squadre di ARENA FOOTBALL nel periodo dal 2000 al 2008. In ogni caso Neu non trova una situazione allo sbando e può lavorare, prima di tutto, sul sophomore QB Riley Neal, onesto passatore (16 TD pass e 6 intercetti nel 2015) e occasionalmente discreto fuori dalla tasca, sulla coppia di RB James Gilbert/Darian Green e sul fisicato WR KeVonn Mabon, mentre la OL deve rifondare al centro e a destra. Storicamente i Cardinals non hanno una tradizione di grandi difese e nemmeno di questo periodo assistiamo a strabordanti ondate di talento in un reparto che fatica molto a creare pressione e turnover: se non altro ci sono molti ritorni, che dovrebbero mantenere il reparto ad un livello almeno di decenza. Il calendario off-conference è tenero, con Eastern Kentucky (FCS), Georgia State e Florida Atlantic che possono portare un paio di vittorie prima del calendario MAC: anche qui ci sono più sfide abbordabili, però i Cardinals hanno davvero troppi vuoti di talento e quindi mi permetto di inserirli nel calderone delle squadre da 4 vittorie.

– EASTERN MICHIGAN EAGLES (Previsione record: 3-9)

Triplicare il numero di vittorie del 2015 è obiettivo ambizioso però se c’è una squadra di Eastern Michigan che può ottenerlo è quella di quest’anno, che ritorna un discreto numero di starter con potenzialità, in particolare in attacco, che molte volte ha superato i 20 punti segnati: si parte con il QB Brogan Roback, alla sua stagione da junior, il quale è stato in grado di scalzare Reginald Bell dalla sua posizione e mostrare un po’ di quel talento che gli permise le 4 stelle in fase di recruit. Il reparto offensivo potrà inoltre vantare una linea che ritorna interamente e su una coppia di promettenti sophomore, il RB Shaq Vann ed il WR Eddie Daugherty. La difesa ha faticato tantissimo sulle corse, ultima della nazione con più di 500 yards di distacco dalla penultima, salvo eccellere nella difesa su passaggi (35°). L’HC Chris Creighton punta su un nuovo DC, Neal Neathery, e sulla sua difesa 4-2-5 proprio per correggere questa anomalia, forte di tanta esperienza derivante anche da tanti infortuni. Mississippi Valley State è una delle squadre più deboli del panorama FCS e Charlotte lo è dell’FBS: basterebbero due partite ben giocate per migliorare il 2015.Però con una minima crescita difensiva chi ha detto che le partite contro Ball State e Miami siano perse in partenza? Si conceda quindi fiducia a questi Eagles, hanno seriamente la possibilità di non sfigurare.

 

ALL CONFERENCE TEAM

QB – Zach TERRELL (Western Michigan)

RB – Joel BOUAGNON (Northern Illinois)

RB – Kareem HUNT (Toledo)

WR – Corey DAVIS (Western Michigan)

WR – Kenny GOLLADAY (Northern Illinois)

TE – Ryan SMITH (Miami-OH)

LT – Storm NORTON (Toledo)

LG – Taylor MOTON (Western Michigan)

C – Tim McAULIFFE (Bowling Green)

RG – Levon MYERS (Northern Illinois)

RT – Andrew WILYE (Eastern Michigan)

 

DE – Terence WAUGH (Kent State)

DT – Jamal MARCUS (Akron)

DT – Ikeem ALLEN (Miami-OH)

DE – JT JONES (Miami-OH)

LB – Austin VALDEZ (Bowling Green)

LB – Brandon BERRY (Buffalo)

LB – Quentin POLING (Ohio)

CB – Darius PHILLIPS (Western Michigan)

CB – DeAndre SCOTT (Akron)

S – Tony ANNESE (Central Michigan)

S – Nate HOLLEY (Kent State)

 

K – Christian HAGAN (Northern Illinois)

P – Austin BARNES (Eastern Michigan)

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