MOUNTAIN WEST

Nello scorrere la lista dei team al via della prossima stagione in Mountain West, verrebbe da paragonare la Conference alla hall di un hotel. Gli ormai noti realignment hanno sensibilmente mutato il volto del gruppo.

Chris Petersen

L’arrivo di college non esattamente di primo piano (Nevada, Fresno State e Hawai’i dalla WAC) e la contemporanea partenza di TCU verso la Big 12, pesano sulla valutazione della competitività ed il relativo interesse nei confronti della conference.

Se solo qualche anno fa la Mountain West era sul punto di essere riconosciuta come settima conference del sistema Bcs, oggi questa possibilità sembra piuttosto un miraggio. Del resto il suo livello è paragonabile a quello di una MAC o della Sun Belt, niente a che vedere con le “grandi” del college football. Analisi confortata, tra le altre cose, dai risultati ottenuti dalle scuole della Mountain West nei Bowl della scorsa stagione (2-3 il record).

Non dovrebbero esserci grosse sorprese: detto della partenza di TCU, tra le dieci pretendenti dovrebbe prevalere Boise State piuttosto agevolmente. Per la vincitrice annunciata sarà l’ultimo campionato prima del trasferimento alla Big East. Sarà probabilmente difficile ripetere il risultato dello scorso anno, chiuso con un record di 12-1. I Broncos saranno alle prese con un pesante ricambio generazionale che potrebbe, almeno in un primo tempo, pesare sugli equilibri della squadra. Basti pensare che per quanto riguarda il front seven che tanto ha influito nel gioco difensivo di Boise State, un solo elemento titolare lo era anche nella passata stagione.

Nonostante questi cambiamenti, il titolo non dovrebbe essere in discussione. I Broncos saranno, salvo sorprese, i vincitori in questa loro ultima Mountain West ma, con ogni probabilità, non ne saranno i dominatori. Boise State è attualmente l’unico team della Mountain West tra i top 40 dei diversi poll di pre season, dove naviga tra il venticinquesimo ed il ventiseiesimo posto. Un nome da segnare e tenere d’occhio: il QB Junior Joe Southwick.

Nevada si presenta come seconda potenziale favorita per la vittoria finale. Secondo le proiezioni, potrebbe chiudere la stagione con un buon 9-3. Il tie-break decisivo potrebbe essere la gara contro Boise che deciderà probabilmente per entrambe l’esito della stagione. Una seconda occasione per raddrizzare il proprio cammino sarà offerta ai Wolfpack dalla gara interna davanti a USC. Una vittoria rimetterebbe in discussione molte previsioni, anche se i commentatori più ottimisti vedono la gara in questione chiusa dai Trojans con una vittoria e con uno scarto inferiore ad una segnatura.

Per i Wyoning Cowboys prospettiamo un terzo posto sulla falsariga di quello dello scorso anno, con in più la possibilità di migliorare il proprio record da 8-4 a 9-3. Le speranze del college di Laramie sono sulle spalle di Brett Smith, il QB messosi in luce durante la scorsa stagione (2,622 yds, 20 td).

Al quarto posto nel borsino delle favorite, Fresno State. I Bulldogs potranno contare sull’arrivo del nuovo head coach. Tim DeRuyter ha preso in mano la guida della squadra ed infuso nel gruppo maggior convinzione nei propri mezzi. Sarà un banco di prova fondamentale per l’ex defensive coordinator di Texas A&M. Le premesse per un buon campionato, chiuso con un record positivo, ci sono tutte. A nostro avviso è meno probabile un exploit finale che scalzi Boise State e Nevada dai primi posti in classifica.

Dietro, nell’ordine: Air Force, San Diego State, Colorado State, Hawai’i, UNLV e New Mexico.

SUN BELT

Uscita finora indenne dall’emorragia di college che ha colpito altre conference minori, la Sun Belt accoglierà da questa stagione South Alabama, programma integrato dalla FCS, e che essendo in transizione non sarà eleggibile per un bowl sino alla stagione che partirà a settembre 2013.

Questa sarà l’ultima stagione nella Sun Belt per FIU e North Texas, entrambe designate per il trasferimento nella C-USA a colmare le tante partenze dalla stessa.

Kedrick Rhodes

Florida International ha costruito nel tempo un solido programma, fino al raggiungimento al termine della scorsa stagione del record 8-5. Si presenta al kick off 2012 col favore dei pronostici, che la vedono chiudere in testa con un invidiabile 11-1 (8-0 in Sun Belt). La stella della squadra è il RB Kedrick Rhodes. Junior, ha chiuso la scorsa stagione con 1,149 yds corse in 234 carries. I Golden Panthers dovrebbero confermare le previsioni e aggiudicarsi il titolo, ma dovranno fare comunque molta attenzione ed essere costanti. Del resto, anche lo scorso anno venivano accreditati come uno dei migliori team della conference, lasciando poi qualche vittoria più del previsto sul campo.

Nella piazza d’onore vedremmo bene due team con uguali possibilità: Arkansas State e Western Kentucky. I Red Wolves potranno contare sul fatto di aver conservato buona parte dei titolari che si sono aggiudicati il titolo della scorsa stagione chiudendo con un record di 8-0 all’interno della conference per un record totale di 10-3. Potrebbero quindi bissare il successo recente puntando sull’esperienza e l’affiatamento di un team vincente e consolidato. Restano un gradino sotto FIU in virtù del loro calendario: Oregon, Nebraska e la stessa FIU fuori casa, dovrebbero fare la differenza, negativamente. Western Kentucky è all’incirca nella stessa situazione dei rivali di Arkansas State. Potrebbe confermare quanto fatto vedere nella passata stagione attestandosi sullo stesso record finale. La gara chiave per affermare le proprie ambizioni la giocherà in casa contro Florida International.

Visti come favoriti nel 2011 per poi chiudere terzi, partono con un possibile terzo posto finale nel 2012. E’ la parabola di Troy che ha pagato il fatto di essersi presentata con due soli titolari confermati. Avrà un anno di esperienza in più alle spalle, ma molti interrogativi rimangono. A cominciare dalla difesa, che dovrà per forza migliorare le proprie prestazioni. Ha chiuso la passata stagione con una media di 33,7 punti subiti a partita, benchè non abbia affrontato esattamente degli schiacciasassi. Vogliamo comunque essere fiduciosi e confermiamo la terza piazza.

Quarto posto nella corsa al titolo per Louisiana-Lafayette. Furono la grande sorpresa della passata stagione, chiusa con un record di 9-4 (6-2 contro le avversarie di conference) e la vittoria del New Orleans Bowl (32-30 su San Diego State). Una stagione da incorniciare, Louisiana-Lafayette non aveva mai preso parte ad un bowl game prima dello scorso anno. I giocatori chiave sono rimasti, sta a loro confermare quanto di buono hanno fatto vedere nel 2011.

In coda, senza troppe speranze di rimontare: Louisiana-Monroe, North Texas, Middle Tennessee, Florida Atlantic e South Alabama.

WAC

Colby Cameron

Quella che un tempo conoscevamo come WAC è ormai la Mountain West visto il numero massiccio di team migrati da una conference all’altra. La vecchia WAC rischia di non esistere più dal 2013, quando anche Utah State e San Jose State la lasceranno. Rimane per ora una WAC a sette squadre, fortemente indebolita e che difficilmente riuscirà a stimolare l’interesse di appassionati al di fuori dei team coinvolti. Gli innesti di Texas State e Texas San Antonio (entrambe dalla FCS, quindi ineleggibili per i Bowl 2012) in attesa di essere ricollocati tra Sun Belt e C-USA, hanno solamente dato alla WAC ossigeno per sopravvivere un altro anno, ma a livello tecnico l’apporto dei due nuovi programmi non dovrebbe essere considerevole.

Coach Sonny Dyckens, dopo il 9-3 del 2011 (imbattuto in conference), riuscirà probabilmente a portare Louisiana Tech al titolo. Potrà contare sul QB Colby Cameron e su tre quarti della secondaria dello scorso anno, consolidando le buone prestazioni sia in attacco che in difesa fatte vedere in passato. Un calendario tutto sommato non proibitivo sarà una carta in più da giocare per la corsa al titolo.

Perso Robert Turbin, Utah State potrà comunque contare su Derwynn Williams per il suo gioco di corse. Le prestazioni in difesa dei linebacker McMillian e Doughty dovranno confermare le statistiche difensive dello scorso campionato per aggiudicarsi il secondo posto in classifica.

San Jose State viene data dai più al terzo posto che, visto l’esiguo numero di avversari ed il loro livello medio, più che il gradino più basso del podio è un puro dato statistico. Le maggiori preoccupazioni per gli Spartans vengono dalla cabina di regia. Partito il titolare Tate, si è scatenata una lotta a tre per conquistare il posto da titolare. Il nodo non è ancora stato sciolto e difficilmente conosceremo il nome del QB partente prima della gara d’esordio. I dubbi sul QB, uniti alla peggiore difesa della WAC nel 2011 lasciano spazio a poche speranze.

Giusto un gradino sopra ad Idaho, Texas State e UTSA che dovrebbero chiudere la classifica, troviamo New Mexico State. Gli Aggies potranno contare sul QB titolare della passata stagione e sul rientrante pacchetto di backs e ricevitori. Il lavoro dei coach dovrà concentrarsi nel registrare la difesa (al numero 112 nella classifica dei punti concessi a partita) per poter sperare di migliorare la propria situazione.

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