Dopo la vittoria sui Mountaneer, LSU fa ancora più paura...

Una dimostrazione di forza enorme: questa è stata, in sintesi estrema, la partita di LSU, che davanti ai 62.000 spettatori del Mountaineer Field sconfigge 47-21 i padroni di casa di West Virginia e mantiene invitto il suo record stagionale, portandolo a 4-0.

Considerata la contemporanea faticosa vittoria di Oklahoma contro Missouri, per i #2 del seeding potrebbero aprirsi le porte del primato nei ranking, ma lo stesso head coach dei Tigers, Les Miles, si comporta da provetto pompiere e minimizza la cosa: ” Mi piace la posizione in cui siamo, ma non penso che siamo il team migliore nel panorama odierno del college football. Credo che ci siano la speranza, la voglia ed il desiderio di essere lì. Non so se siamo forti abbastanza per fare tutto quello che vogliamo: è mettere il carro davanti ai buoi.

Nel computo totale delle yards conquistate, West Virginia avrebbe sconfitto LSU addirittura 533-366, ma il punteggio dice ben il contrario: il merito di tutto ciò è da addurre alla difesa dei Tigers, capace, nei momenti che contano, di forzare 4 turnovers (2 INT e 2 fumbles recuperati), nonostante le difficoltà ad imbrigliare un Geno Smith in grande spolvero, che ha settato nuovi record di ateneo per passaggi completati (38), tentati (65) e yards lanciate (463.)

Il primo quarto vede in campo una sola squadra in campo, LSU; la quale domina in lungo ed in largo il campo e segna il primo TD della partita con un passaggio da 11 yards di Jarrett Lee per Rueben Randle.

La reazione di VW si infrange però sul CB Tyrann Mathieu, che forza un fumble praticamente sradicando la palla dalle mani del WR Brad Starks e, nel drive successivo, su Brandon Taylor, che intercetta Smith: pochi giochi dopo, una corsa da 22 yards di  Michael Ford porta il punteggio sul 13-0 con cui si conclude la prima frazione.

Nel secondo quarto i padroni di casa sembrano svegliarsi, Smith converte un 3° e 13 nel primo gioco del quarto per poi arrivare alla endzone con un passaggio da 20 yards per Stedman Bailey.

I tifosi di VW hanno finalmente un motivo per cui gioire, ma le loro speranze vengono seppellite in tempi molto rapidi dai Tigers: prima Lee lancia un TD pass da 50 yards per l’ottimo Odell Beckham, poi ancora Mathieu, autentica, costante ed inarrestabile spina nel fianco dell’attacco Mountaineers, intercetta Smith e riporta l’ovale ad una sola yard dalla endzone avversaria. Con 26 secondi rimanenti sul cronometro, da quella posizione, per Lee è un giochino semplice semplice trovare Chase Clement e mandare la partita all’intervallo lungo con il punteggio si 27-7 per gli ospiti, a cui la partita può sembrare più in ghiaccio di un mojito.

I Tigers hanno però fatto i conti senza l’oste, e i montanari si presentano in campo parecchio arrabbiati, con la voglia di ribaltare il punteggio, o almeno provandoci senza lasciare nulla di intentato nello sforzo. Nel primo drive offensivo di WV, Smith va 4/4 per 76 yards, smistando i suoi lanci equamente per Tavon Austin e Tyler Urban, con quest’ultimo ad effettuare la ricezione da 12 yards per il TD del 27-14.

I Tigers ora, faticano, le linee di attacco sono coperte meglio e le corse non sono più efficaci come nella prima frazione. In questo scenario il solito Smith ricama un ottimo drive da 91 yards concluso da una breve corsa di Dustin Garrison: il punteggio ora recita 27-21 LSU, partita riaperta? Certo, ma per 10 secondi circa, il tempo necessario a Morris Claiborne  per ricevere il kickoff e lanciarsi in una elettrizzante cavalcata di 99 yards che ricaccia indiero WV.

L’ultimo colpo subito è una pesante mazzata da cui i Mountaineers non riescono più a sollevarsi: prima non convertono un 4° e 3, ed LSU puntualmente punisce con un lungo drive concluso da una corsa di 15 yards di Michael Ford, poi Smith commette il secondo fumble di giornata, e questa volta è Alfred Blue ad arrivare nella endzone avversaria con una corsa da 18 yards.

Scorrono così i titoli di coda sulla partita, con un punteggio di 47-21 per i Tigers, forse troppo severo per Virginia Tech, che ha offerto ottime prestazioni individuali (oltre a Smith, Austin ha ricevuto 11 palle per 187 yards, nessun TD) ma commesso anche diversi errori che hanno pesato come elefanti sul risultato finale. Pronto riscatto potrà in ogni caso arrivare già il prossimo sabato, dove a Morgantown arriveranno i Bowling Green Falcons, team di caratura senz’altro inferiore a WV.

Dall’altra parte i Tigers hanno offerto una prestazione solida, priva di quelle sbavature che, offerte dagli avversari, sono state la causa della loro vittoria: Lee non ha forzato troppo ed ha avuto l’intelligenza di mixare attentamente il suo gioco (186 yards corsa / 180 yards passaggi) e non dare punti di riferimento alla spaesata difesa dei Mountaineers.

Il prossimo sabato i Tigers torneranno a giocare nell’ambito della SEC e si recheranno a Lexington dove ad accoglierli ci saranno i Kentucky Wildcats, reduci dalla piallata appena presa (10-48) da Florida. Anche qui dovrebbe essere tutto molto soft, se non di più.

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