SOUTH REGION

Champion: LOYOLA-CHICAGO Ramblers

Il Regional più pazzo degli ultimi anni, a giocarsi l’accesso alle Final Four infatti vi erano un seed #9 (Kansas State) e un seed #11 Loyola appunto. LSU ’86, George Mason ’06, VCU ’11 e ora Loyola solo queste le squadre riuscite ad arrivare alle Final Four partendo da un seed #11, ma questo non basta per descrivere la portata dell’impresa della piccola Università della Windy City, però facciamo un passo indietro.

Alle Sweet Sixteen si affrontavano Kentucky (#5) contro Kansas State, Wildcats contro Wildcats ( davvero poca fantasia in NCAA nei sopranomi delle squadre).

Avevamo detto che i ragazzi coach Calipari erano capaci di tutto, anche sorprendere tutti, giovani e con mezzi atletici notevoli, ma anarchici e spaventosamente discontinui, ecco contro Kansas State sono stati un pianto. Il 61 a 58 finale che spedisce la truppa di Bruce Weber alle Elite Eight racconta di una partita brutta (dominata dalle difese) in cui Kentucky però riesce a fare peggio, 25% da 3, appena 6 assist di squadra, e 15 palle perse.

I ragazzi di Calipari rimangono in partita solo grazie ai viaggi in lunetta (ma non riescono nemmeno ad essere efficaci con un misero 23/37) e alla verve di un PJ Washington, alla miglior partita dell’anno, da 18+15 rimbalzi (6 offensivi) 1 stoppata e 3 rubate ma con un ridicolo 8-20 ai liberi. Diallo desaparecido, causa foul truble, Knox invece mostra il suo talento, il migliore tra i ragazzi della Big Blue Nation con 13 e 8 rimbalzi, ma poteva fare di più (discorso che vale per questa partita come per l’intera stagione), tradisce invece il vero X-Factor dei Wildcats: Shai Gligeous-Alexander da 15 e 5 assist ma con 2-10 dal campo e 5 TO.

Dal lato opposto invece Kansas State fa quello che sa fare, ossia difende e ruba palloni (8° nella nazione in steals). Weber recupera Il sophmore miglior giocatore in regular season, Dean Wade, che però uscendo dalla panchina gioca solo 8 minuti per 2 punti. Solida prestazione di Xavier Snead 22 e 9 rimbalzi, il go to guy Junior Barry Brown sparacchia (4-15) ma segna il jumper decisivo a cui Quade Green (che delusione questa stagione!) non riesce a rispondere forzando la tripla della vittoria.

Nella sfida tra cenerentole ( vs la #7 Nevada) Loyola vince ancora, e vince di 1,  ancora allo scadere, la giocata clutch stavolta la fa Marques Townes Junior transfer che gioca un partita da urlo con 18 punti 5 assist e 4 rimbalzi. L’affermazione dei ragazzi di coach Porter Moser però è piu che giustificata, 15 canestri assistiti su 29, 55% dal campo e 38 da 3 combinato solito mix di circolazione di palla, ritmi controllati, ed esecuzione perfetta; se poi pur in palese deficit di atletismo dominano anche a rimbalzo (32 a 24)  allora ha vinto chi ha meritato.

I Wolfpack hanno più talento, corpi dal NBA e un attacco anarchico ma atomico però non difedono, concedono a Loyola una marea di facili layup in area, e si affidano troppo al tiro da 3 (7 su 27 finale). Eppure dopo essere finiti sotto anche in doppia cifra, guidati dai gemelli Martin (16 per Cody, 21 e tripla finale non-sense ma inutile per Caleb) rimontano fino al meno -1 nell’ultimo minuto, ma Townes appunto assicura la vittoria a Ramblers, tradisce Kendall Staphen 0 punti in 26′ con 0-8 al tiro, eroe nel turno precedente.

L’Elite Eight tra i Rambler e i Wolfpack invece è il trionfo della squadra di Porter Moser alla sua miglior prestazione nel torneo finora, nella gara più importante. Il 78 a 62 finale racconta bene di una partita dominata da Loyola che ad un certo punto era sopra anche di più di 20.

L’epifania offensiva dei Ramblers si deduce chiaramente dall’57% al tiro e 50 da 3, con 17 canestri assistiti su 27 (I Wildcats di Kansas 9 su  23). Una squadra che gioca a memoria e che trova prestazioni della vita ogni vola da giocatori diversi, stavolta il mattatore è il senior Richardson (23 con 6/7 da 3) che sopperisce alla controprova di Clayton Custer. 9 punti 7 rimbalzi e assist per Curtzwig, il frashman big man che per mano dolce, movenze feline e visione sembra sempre più la versione povera, bianca e in carne di Chris Webber.

Prestazione solidissima del senior Ingram, leding rebaunder con 8 a cui aggiunge 12 punti. Per Kansas State poco da dire, tira male dal campo e malissimo da 3, e non trova nessuno oltre a soliti noti Sneed e Brown Jr (quanto è mancato Wade). Ramblers alle final four!, Kansas State invece già proiettata al prossimo anno dove questo gruppo, senza senior, avrà la possibilità di migliorare una già ottima stagione quale quella appena conclusasi.

WEST REGION

Champion: MICHIGAN Wolverines

 

Erano 19-7, poi, entrati nella parte più calda della stagione, 13 W consecutive, Titolo della Big 10, e Final Four con ampie prospettive, non nascondiamoci sono i favoriti contro la cenerentola del torneo, di raggiungere la finale a 4 anni di distanza dal titolo perso vs Louisville (titolo ora revocato, ironia della sorte).

Squadra prettamente difensiva che sa strangolare gli avversari e vive di ritmi lenti e controllati, alle Sweet Sexteen vs (#7)Texas A&M ha dominato in lungo e in largo in attacco chiudendo con il 61% dal campo e soprattutto 14 su 24 da 3, stravincendo 99 a 72. Wagner finalmente dominante con 21 e 3/3 dalla distanza, Rakhman ottimo con 24 e Mattew incisivo con 18, partita totale del play che non sa tirare i liberi, Zavier Simpon 11 con 4 rimbalzi 5 assist e 6 (avete letto bene)  rubate. Texas A&M schiantata, eppure il frontcourt ha fatto il suo: 36 punti 14 rimbalzi e 4 bloks in due per Tayler Davis e Robert Williams (che si è dichiarato al Draft), hanno tradito Hogg, Giler e Starks il backcourt (2-11 da 3 complessivo per loro).

Contro FSU partita brutta e combattuta, basse percentuali e Wolwerins che controllano senza mai piazzare lo strappo decisivo. Finisce 58 a 54, in difficoltà il frontcourt di Florida State(#9): Koumadje, Obiangu e Kabengele combinano appena 5 punti e 3 rimbalzi in tre. Per i Seminoles buona prestazione di Cofer, 16+12 e Savoy dalla panca 12 ma 3-11 da 3. E’ mancato  soprattutto il classico impatto della Second Unit di coach Leonard Hamilton. Malissimo Tearance Mann, appena 4 punti dopo aver dominato Gonzaga alle Sweet Sixteen, male anche Brian Angola.

I Seminoles, torneo ben oltre le aspettative per loro comunque, avevano eliminato 75 a 60 alle Sweet Sixteen la Gonzaga (#4) di Mark Few ferita dall’assenza last minute di K.Tillie e tradita dal reparto guardie, 10/36 in 3 per Nowell Jr, Perkins e Melson. Positivo per i Bulldogs il prospetto giapponese Rui Hachimura (che per fisico e alcune movenze mi ricorda the Greak Freak) con 16+9 e 2 rimbalzi, in quel di Spokane pregano che torni per il suo anno da junior cui potrebbe davvero cominciare a dominare.

Finiva qui il sogno di tornare alle final four per i Bulldogs, stagione positiva anche la loro, con annesso classico titolo della WCC e buone prospettive, se nessuno si dichiara, per il prossimo anno (attenzione alle voci che vorrebbero Gonzaga interessata ad un cambio di Conference).

EAST REGION

Champion: Villanova Wildcats

 

Da questo Regional esce vittoriosa la #1 Villanova, ma non solo, ne esce rafforzata e vista da molti (me compreso) come la squadra da battere in quel di San Antonio. Il team di Philly ha infatti dominato più di quanto i numeri dicano questo torneo, almeno fin’ora. Alle Sweet Sexteen affrontava la ostica West ”Press” Virginia (#5) di coach Bob Huggins e Javon Carter (12 e 8 assist ma  5-16 al tiro, addio generale, giocatore fantastico ha incarnato alla perfezione lo spirito Moutaniers). La vittoria 90 a 78 non racconta di una partita difficile in cui Villanova deve inseguire per lunghi tratti, ma viene sempre guidata dal suo leader, miglior PG della nazione e anche miglior giocatore della stagione NCAA ,  che guida i suoi con una prestazione super, 27 punti per il junior dell Illinois.

Partita in equilibrio fino al 60 a 55 per i Mountaniers, a 11′ dalla fine, Nova in difficoltà,e come ne viene fuori?, apre Brunson con un 2+1, poi grande circolazione di palla e tripla del ragno Bridges (miglior SF della nazione e prospetto da lottery, partita solida ma non dominante) e poi lui,Omari Spellman, il freshman big man che tira da 3 con oltre il 44%, giocatore eccezionale che piazza prima una stoppatona e sul ribaltamento di campo una super put-back dunk per il 65 a 60 Nova, per i ragazzone dell Ohio 18 con 8 rimbalzi e 3 stoppate (4-7 da 3).

Nell’altra Regional Semifinal i Red Raiders di Texas Tech, e del nostro Moretti, schiaccia la #5 Perdue che abbandona il torneo con tanto amaro in bocca, con il centro senior Isaac Haas, dominante in stagione, fuori per infortunio, sarebbe forse andata diversamente. Texas infatti tira con oltre il 50% da 2, e vincela battaglia a rimbalzo.

La squadra dell’Indiana è invece troppo confusionaria, troppe perse ben 17, e attacca pochissimi il canestro aggrappandosi al tiro da 3 e al super pg sophmore, Carsen Edwards 30 punti (ma 0 assist!). Tradisce l’altro Edwards e il lunghissimo freshman olandese Matt Haarms non riesce a dare neanche lontanamente il classico contributo di Haas. Red Raiders (#3) grazie a 4 giocatori in doppia cifra (il best è Evans con 16, senior leader della squadra) in finale contro Villanova (7 e 2 assist in 15′ per Moretti).

L’unico dubbio su Nova era cosi riassumibile: se il suo attacco esplosivo si inceppasse sarebbe capace di vincere un a partita in difesa con punteggi bassi? La risposta sta nel Regional Final vs Texas Tech.

I ragazzi di Jay Wright affrontavano una delle migliori difese della nazione che è riuscita a tenere Bridges e Brunson a 7 su 24 in 2 (0-9 da 3) e a limitare Nova a12 palle perse, appena 6 assist di squadra e 33% dal campo e 16% da 3. I Wildcats per tutta risposta hanno vinto 72 a 59 tenendo Texas alla stessa percentuale dal campo  ma dominando a rimbalzo e attaccando il ferro (doppi dei liberi segnati).

A tradire coach Chris Beard è soprattutto Keenan Evans che si intestardisce in soluzioni personali e tira con 3 su 14 dal campo chiudendo mestamente una stupenda carriera collegiale. Per Moretti 12′ e 7 punti, rimani Davide l’anno prossimo potresti essere il titolare di una squadra da torneo. Prestazione super a rimbalzo di DiVincenzo che raccatta 8 carambole e vi aggiunge 12 punti, Big Ragù idolo.

MIDWEST REGION

Champion: Kansas Jayhawks

 

Era la sfida che tutti volevano e si è avverata, la #1 Kansas contro la #2 Duke ma prima vediamop come ci sono arrivate le 2 Power House del basket Collegiale Usa. I Jayhaks si sbarazzano della #5 Clemson più facilmente di quanto dica l’80 a 76 finale, Kansas infatti doimina arrivando fino al +20 a meta secondo tempo salvo poi addormentarsi e permettere ai Tigers di cercare la rimonta che però non si realizzerà mai.

I ragazzi di Bill Self eseguono alla perfezione il nuovo game plan, 10 triple a bersaglio e 14 assist di squadra. l’X-Factor però è Azubuike, il centro nigeriano sophmore, finalmente sano, piazza la doppia doppia da 14+11. Epilogo per il torneo dell’ateneo della Carolina del Nord, ottima stagione e encomiabile Gabe DeVoe, all’ultima partita in maglia arancio, 31 punti e 9 rimbalzi per lui (è una guardia!).

La #2 Duke invece vince ancora trainata dalla coppia di lunghi/ prospetti da lottery Carter Jr e Bagley III, 36 punti e 19 rimbalzi in due, domini sotto le plance e bay bay alla ostica zona di Syracuse che comunque ha il merito di riuscire a rimanere sempre in partita e chiude a – 4, per il 69 a 65 finale. Che stagione per gli Orange, dovevano essere fuori da tutti e invece hanno infilato l’ennesima striscia di upset al Torneo giungendo fino alle Sweet Sexteen rimangono però i dubbi sul gioco e il talento generale (appena perso il recruit Darius Bazley n°9 di Espn top 100 per il prossimo anno, diventerà pro) di una squadra che fatica a rinverdire i fasti di inizio millennio, ma che è molto giovane e se nessuno tenterà (l’effimera) fortuna la piano di sopra potrebbe crescere davvero.

Eccoci al Regional Final, Duke vs Kansas, Choach K vs Bill Self, due super potenze del basket collegiale Usa, 8 titoli e addirittura 31 final four in due. Partita tesa e in equilibrio ma non troppo spettacolare, causa mani fredde dei tiratori (20 su 65 da 3 entrambe hanno tirato tanto e male, molto peggio Duke però) e ostica zona di Duke (si è triste veder giocare una squadra con talenti tecnici e atletici del genere 35′ di zona). Tra tutti i futuri campioni in campo la vince il ragazzone ucraino da Cherkasy, Sviatoslav Mykhailiuk:11 punti 10 rimbalzi 5 assist e 30′ di difesa su Marvin Bagley tenuto a 16 punti e 10 rimbalzi ( servito troppo poco a fronte di un miss mach cosi evidente!).

Duke trova la super prestazione (la prima in season) del freshman Duval (stagione deludentissima, da top 10 a probabile undrafted) che ne mette 20 con 6 assist ma si spegne nel corso del mach, non trova quella del suo senior e leader Grayson Allen, il giocatore più odiato d’America, stecca la sua ultima partita al college, sbaglia la tripla della vittoria e tira 3/13 complessivamente. Non che l’altro senior leader di Kansas faccia meglio, 11, 6 assist e 6 rimbalzi per D.Graham, se Mykhailiuk pareggia la partita con la bomba che manda tutti a supplementari la vince poi Mr Reveanant:  Malik Newmann, 32 punti, 13 (tutti quelli di Kansas) al supplementare anche 7 rimbalzi, una storia la sua che va raccontata.

Recruit 5 stelle di Missisipi State (perchè suo padre giocò li) arriva come una futura stella miglior SG della nazione per Espn, classe 2015 (Simmons per intenderci). Doveva dominare e andare subito al piano superiore e invece stagione anonima e transfer a Kansas, un anno fermo e torna quest ‘anno,prima parte di stagione (a volte anche da 6* uomo) da comprimario, buona ma nulla di esaltante e poi si toglie la ruggine di dosso e vince il MOP dominando il torneo di Conference e poi qui al Torneo dove ne mette 22 a partita, è in stato di forma eccezionale. Guardia fisicata, ottimo a rimbalzo, gran difensore, buon tiratore da 3 insomma i GM NBA si sono ricordati del ragazzino per cui salivavano 3 anni fa.

Vince Kansas 85 a 81 al OT, Final four per i Jayhawks!

 

Prima di salutarvi, i mie pronostici per le final Four di San Antonio:

#1 Kansas vs #1 Villanova: Festa degli attacchi, ma la solidità di Brunson e Bridges e la panchina lunga regalano a NOVA la finale

#11 Loyola Chicago vs Michigan: Ritmi lenti e partita combattuta, ma stavolta la fortuna arride a Michigan che vince nei minuti finali

La mia finale: Villanova –  Michigan:  Wildcats campioni, Brunson MVP delle Final Four

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