Si chiama March Madness non per caso.
Altro turno, altra sorpresa, e stavolta a farne le spese non è una squadra qualsiasi, ma gli Spartans di Michigan State, i ragazzi di Coach Izzo, da molti, compreso il sottoscritto, ritenuti tra i favoriti per la vittoria del titolo.

Ma andiamo con ordine. Alla vigilia, Michigan State partiva con i favori del pronostico, contro una UConn troppo piccola sotto i tabelloni per fronteggiare la coppia Dawson-Payne, molto dipendente dal tiro da tre, e soprattutto dalle percentuali di Napier.

L’inizio di partita ha, però, mostrato l’opposto di quello che si pensava nell’analisi pre-partita: Payne sbaglia i primi tre tiri della sua partita e gli Huskies, che con un paio di canestri da sotto di Daniels e tre triple degli esterni, scappano subito sul 12-2. Nel primo momento di difficoltà per gli Spartans ci pensa Gary Harris a mettere punti a tabellone, e successivamente due triple di Payne riportano Michigan State a -3.

L’attacco di Connecticut dopo la pioggia di triple nei primi 10′, si blocca. I tiri dalla lunga distanza non entrano più, e gli esterni degli Huskies fanno fatica a segnare nell’area difesa da Payne e Costello. Sono così solo 9 i punti messi a referto negli ultimi 9′ di primo tempo.

Michigan State dal canto suo è guidata da un grande Harris che segna 10 punti nel solo primo tempo; e le due triple di Valentine fissano il punteggio sul 25-21 per gli Spartans, quando si torna negli spogliatoi.

Ad inizio secondo tempo non cambia l’andamento della partita, Connecticut continua a sbagliare tiri dalla lunga distanza, mentre Payne ed Harris segnano tre canestri che lanciano gli Spartans sul +9.

E’ il primo grande momento di difficoltà, forse dell’intero Torneo, per gli Huskies, e quindi la palla và nelle mani del loro leader, Shabazz Napier. Il senior segna sette dei successivi nove punti dei suoi, contribuendo al parziale di 9-0, e portando il punteggio in parità a 13′ dalla fine. Alla festa non può mancare Daniels che, sull’ennesimo tiro sbagliato dagli Spartans, segna, subisce il fallo di Payne, e trasforma il libero aggiuntivo. UConn è di nuovo sul +3.

Michigan State continua a fare fatica in attacco, arriva un solo canestro di Dawson e tante palle perse. UConn si scatena in contropiede ed arrivano sei tiri liberi consecutivi. A tamponare l’emorragia ci pensa il solito Gary Harris, firmando cinque punti che tengono gli Spartans sul meno due.

Proprio dopo la tripla del sophomore a 9′ dal termine, arriva la giocata che capovolge l’inerzia della partita, firmata dal solito sospetto in maglia blu col numero 13.

35” di possesso palla sterile, di palleggio sul posto, coronati da una tripla da oltre sette metri di Shabazz Napier, che dà il +5 ai suoi, e spezza le gambe alla rimonta dei ragazzi allenati da Coach Izzo.

Payne sbaglia la tripla successiva, e poi ancora Napier, prima recupera il rimbalzo difensivo, poi offre a Giffey (6 punti, ma 0/5 da tre) la schiacciata in campo aperto per il +7 Huskies. L’azione successiva è un’altra tripla sbagliata di Michigan State, ma soprattutto un’altra tripla segnata col cronometro scaduto per UConn; a mandarla a segno stavolta è Boatright (11 punti totali), ed è doppia cifra di vantaggio!

Gli Spartans però non mollano, e restano in partita grazie a due triple consecutive di Valentine ed Harris, ed un jumper di Appling. Michigan State è di nuovo a soli due punti dagli Huskies.

Mancano due minuti alla fine, è il momento decisivo della sfida, e aggiungeteci che siamo anche al Madison Square Garden di New York. La palla è in mano a Napier che, ancora una volta, crea un tiro fuori equilibrio che puntualmente segna; + 4 Connecticut con un minuto e mezzo da giocare. Michigan State però non esce dalla partita, Payne si prende la responsabilità del possesso e conquista due liberi, entrambi trasformati.

Vantaggio di due punti per UConn ed è ancora Napier, ovviamente, a gestire il possesso.

Ancora una volta 20” di palleggio sterile, ancora una volta una tripla dai sette metri, stavolta non và, ma solo perchè Appling spende un fallo che manda il #13 a tirare dalla lunetta.

3/3 ai liberi, 25 punti totali per Napier, di cui 17 nel secondo tempo.

È +5 Huskies: game, set and match, Connecticut.

Gli Spartans tornano a casa, finendo anzitempo il loro percorso nel Torneo. Condannati da un numero enorme di palle perse, 16, il doppio di quelle perse dagli Huskies, e non aiutati dai loro uomini sotto i tabelloni.

Alla vigilia, proprio la presenza sotto i tabelloni doveva essere il punto di forza di Michigan State, ed invece Dawson (5 punti, 8 rimbalzi, 1/3 al tiro) completamente fuori partita, e Payne (13 punti, 9 rimbalzi, ma 4/14 dal campo) che ha mostrato solo sprazzi del suo talento, non hanno saputo fare la differenza sia in attacco, sia in difesa, dove non sono riusciti ad arginare Deandre Daniels (12 punti, 8 rimbalzi e 2 stoppate).

Non è bastata l’ottima prestazione di Gary Harris (22 punti, 8/14 al tiro, 4/8 da tre), lasciato solo da Appling che con 2 punti e 5 falli, ha concluso nel modo peggiore un Torneo ampiamente insufficiente. Valentine ha giocato una discreta partita, da 9 punti e 8 rimbalzi, ma anche la panchina non ha avuto alcun impatto, visti gli 0 punti totali portati alla causa dai “panchinari”.

Nel prossimo week-end ad Arlington, sarà Connecticut a sfidare Florida, unica #1 del torneo ad essere approdata alle Final Four.

Gli Huskies, come sempre in questo torneo, partiranno con gli sfavori del pronostico, ma rispetto alla sfida con gli Spartans, le caratteristiche di Connecticut sembrano potersi accoppiare meglio a quelle dei Gators.

Ci sarà tanto lavoro da fare sotto i tabelloni, di nuovo, per arginare Young e Yeguete, ma Daniels e Nolan hanno dimostrato di poter essere un fattore anche contro avversari sulla carta superiori. Gli esterni, Napier e Boatright su tutti, dovranno essere l’arma in più degli Huskies, e dalle loro percentuali al tiro dalla lunga distanza potrebbe dipendere il destino di UConn. Poi, quando si arriverà nei minuti caldi della partita, sarà chiesto proprio a Napier di portare i suoi verso il sogno chiamato Finale.

Sarà, Florida-Connecticut, come è stato il 2 dicembre, data che Coach Donovan e tutti i fan dei Gators ricordano bene, perchè proprio dal 2 dicembre i ragazzi di Florida sono imbattuti. Anche quattro mesi fa, fu una partita equilibrata, decisa nel finale, e finì così..

http://www.youtube.com/watch?v=Y3NPUDWhqZI

I tifosi di UConn sperano che possa essere di buon auspicio…

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