I Toronto Raptors hanno vinto la loro prima apparizione nelle finali NBA 118-109 contro i dinastici Golden State Warrior – privi di Kevin Durant – con una gara 1 quasi perfetta. La partita sotto molti aspetti non è stata tirata come il risultato finale potrebbe indicare, i Raptors erano semplicemente la squadra più aggressiva e concentrata in ogni fase di gioco.

Dopo aver visto Powell e VanVleet contribuire enormemente nelle Finali di Conference, in gara 1 di queste finali è stato il turno di Pascal Siakam e Marc Gasol, che insieme hanno riportato 52 punti. I Raptors erano una macchina ben oliata in difesa – limitando i Warriors e Steph Curry – anche se Steph ha comunque finito la partita con 34 punti.

I Raptors sono stati in vantaggio per quasi tutta la gara senza mai riuscire a creare un distacco netto, dopotutto i Warriors sono pur sempre i Warriors. Eppure Kawhi e compagni sono riusciti sempre a stroncare i tentativi di rimonta di Golden State, giocando bene in difesa e rispondendo colpo su colpo in fase offensiva. Toronto è ora in vantaggio nella serie 1-0, gara 2 è in programma per Domenica.

Per Toronto è stata certamente la notte di Pascal Siakam, esploso con 32 punti ed un impensabile 14 su 17 dal campo – un’efficienza dell’82.4% – e 2 su 3 da dietro l’arco. Ad un certo punto durante la partita Siakam aveva messo 11 tiri di fila dal campo, il suo floater e la sua abilità di andare a canestro sono veramente un’arma da non sottovalutare per Toronto. Siakam ha anche contribuito – come il resto della squadra – in fase difensiva, “switchando” e ruotando durante tutta la partita aggiungendo al suo fatturato 8 rimbalzi, 2 stoppate ed una palla rubata.

 

Marc Gasol ha avuto lui stesso una serata da incorniciare, con 20 punti molto efficienti (6 su 10 dal campo) e 7 rimbalzi. Gasol ha anche messo un paio di triple quando i Warriors lo hanno lasciato libero sul perimetro e tanti passaggi che hanno prodotto un’ottima circolazione di palla, aiutando l’intera squadra a totalizzare un sontuoso 50% dal campo.

Tuttavia, il contributo più importante di Marc Gasol si è visto e sentito in fase difensiva, dove per una sera è ritornato agli splendori di quando vinse il titolo di difensore dell’anno. Il lungo spagnolo è stato spesso colui dedicato a raddoppiare Curry durante il pick and roll, risultando decisamente efficace proprio nelle situazioni in cui si temeva sarebbe stato coinvolto dall’attacco dei Dubs.

Il fattore più incoraggiante per Toronto va certamente identificato nel fatto che una serata del genere è avvenuta senza il bisogno di Kawhi Leonard versione supereroe. Leonard ha riportato numeri complessivamente buoni: 23 punti con 3 su 6 dall’arco, anche se piuttosto inefficiente dal campo con solamente il 35% dei tiri andati a segno. Kawhi è stato però aggressivo al momento giusto, guadagnandosi 12 tiri liberi – mettendone 10 – e brillando nel finale di partita come è suo solito fare, rispondendo colpo su colpo ai tentativi di rimonta dei Warriors.

Per quanto riguarda Golden State, Steph Curry ha finito la partita con 34 punt, con 8 su 18 dal campo e 4 su 9 da tre punti. Tuttavia non si è mai avuta l’impressione che fosse la serata di Curry. C’è da dire Steph si è anche guadagnato 14 tiri liberi – messi tutti ovviamente – ma molti di questi sono stati causati dalla difesa di Toronto a tratti troppo aggressiva nel difendere il suo jumper dal perimetro.

Curry è stato inseguito dalla difesa di Toronto per tutta la sera, molto spesso con il raddoppio della marcatura, e spesso “trappato” nel pick and roll. In definitiva, Curry ha avuto i suoi punti, ma non nella maniera in cui ci abituato, capace di attirare l’attenzione della difesa e creare spazio per i compagni come Klay e Draymond, e per questo va certamente dato credito alla difesa dei Raptors. In momenti come questi si sente davvero la mancanza di un giocatore come Kevin Durant, capace di generare “quality looks” senza l’aiuto dei compagni.

Thompson ha chiuso a quota 21 punti, 8 su 17 dal campo e 3 su 6 da dietro l’arco, una prestazione decente ma non esaltante, soprattutto in fase difensiva. Draymond Green non ha avuto una bella partita, in regressione netta rispetto alla performance messa in mostra contro Portland (sia in attacco che in difesa). Golden State ha certamente bisogno di un Draymond più produttivo in attacco e più concentrato in difesa. Green ha concluso la gara con 10 punti e 10 rimbalzi, riportando un brutto 2 su 9 dal campo che comprende anche un 0 su 2 dai tre punti.

Nessun altro tra i giocatori di Golden State ha segnato in doppia cifra.

Dopo molti pronostici pesantemente a favore dei Warriors – incluso quello del sottoscritto – dopo gara 1 possiamo certamente dire “We have a series”. La pressione ora è su Golden State, che dovrà evitare di andare sotto di due gare in queste finali. Se i Raptors possono vincere una partita nelle finali della NBA contro Golden State con un Kawhi Leonard “just average”, un Kyle Lowry fermo a 7 punti e senza il solito VanVleet dalla panchina che mette triple a ripetizione, possiamo dire che questa sarà una serie dura – o perlomeno più dura del previsto – per Golden State.

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