Invece di presentarvi le NBA Finals con il “solito” articolo, abbiamo deciso di riunire la redazione basket di Play.it Usa ad un ipotetico tavolo attorno al quale ciascuno potesse esprimere la sua opinione, a ruota libera e senza un preciso filo conduttore. Abbiamo chiamato questo nuovo format “Barbershop Conversations”, in onore della rubrica curata da Federico Buffa ai tempi di American Super Basket. Sperando che l’idea vi piaccia vi auguriamo una buona lettura e perdonate se a tratti possiamo sembrare un po’ scemi… vi assicuriamo che purtroppo siamo proprio così.

Giorgio Barbareschi: Scusate, ma cosa lo scriviamo a fare questo pezzo? Tanto lo sanno tutti come andrà a finire: 4-0 Warriors, quarto titolo in cinque anni, Curry finalmente MVP delle Finals, Raptors bravi lo stesso ma arrivederci e grazie… Oppure no?

Francesco Arrighi: Oppure no, perché il basket non è una scienza esatta. Inoltre, quel che personalmente mi appassiona anche più dell’imprevisto e di una serie eventualmente tirata è “come” si arriva ad un risultato. Questi Warriors non solo vincono sempre, ma rappresentano l’eccellenza assoluta in ogni gesto. Ciò detto, Toronto parte ovviamente sfavorita ma non battuta in partenza. Kawhi era il go-to-guy di una versione di San Antonio che sembrava poter battere G-State, perlomeno fino all’infortunio di Leonard, patito per mano (anzi, per piede) di Pachulia. I Raptors sono molto meno esperti e smaliziati di quegli Spurs (basti pensare alle ingenuità di Siakam) ma a parer mio non vanno comunque sottovalutati.

Lucio di Loreto: Anche a me il 4-0 per i Warriors mi sembra un po’ esagerato. Toronto ha dimostrato di avere molte armi, soprattutto psicofisiche, per sopperire a situazioni di difficoltà. Era sotto 2-1 nella serie contro i Sixers e addirittura sull’orlo del baratro contro una squadra lanciatissima come i Bucks e con il cuore è resuscitata in entrambi i casi. Certo, i Warriors sono i Warriors.

Maurizio Nanni: Volete la mia? Anche secondo me vincerà GS (molto) facilmente. Ma a parte quello, io ce l’ho ancora a morte con i miei Celtics. Credevo davvero che quest’anno avessimo una speranza perchè con i Warriors avremmo avuto diversi accoppiamenti favorevoli, soprattutto in contumacia Durant. Poi dopo la sconfitta contro i Bucks ho pensato: vabbè, beh abbiamo perso contro un team stellare. Invece manco quello…

Giorgio: Eeeeh i Celtics… Per parlare di cosa è andato storto nella vostra stagione servirebbe una puntata a parte. In ogni caso avreste fatto da tappezzeria anche voi, perché questi Warriors potrebbero essere la squadra più forte, se non di sempre, quasi. Piuttosto sono stato sorpreso dalla sconfitta dei Bucks, che dopo gara 2 mi sembravano avviati ad uno sweep e invece ora sono già in vacanza. Mi sarebbe piaciuto vedere Giannino in finale, ma ho idea che per quello ci sarà tempo in futuro. Questi Raptors invece mi sembrano una squadra da one-and-done, ma onore al merito per il carattere e per le scelte di Masai Ujiri.

Lucio: Quel che successo in finale a Est succede quando due squadre forti ma assolutamente inesperte e impreparate alle fasi decisive si affrontano, basta una scintilla per affondare o riemergere. I Raptors rispetto ai Bucks hanno secondo me però dimostrato più cuore rimanendo aggrappati a gara 3 più che altro con la tigna e la grinta, visto che le percentuali al tiro (e non è la prima volta in stagione) spesso vengono a marcare quando sono pressati sul perimetro.

Francesco: Vista la stagione di Boston non ne farei una questione di accoppiamenti, i Celtics hanno avuto semplicemente troppi problemi di gestione del roster e questo aprirà ad un’estate interessante e forse meno tranquilla del solito persino per Stevens.

Max Giordan: Ciao a tutti, di che si parla?

Giorgio: Guarda un po’, è arrivato anche il boss!

Maurizio: Ho temporaneamente dirottato la conversazione sui Celtics, ma si dovrebbe parlare delle Finals.

Giorgio. Abbiamo già più o meno tutti dato per vincenti i Dubs, quindi puoi già prepararti per andare di nuovo San Francisco per assistere alla parata.

Max. Secondo me invece sarà molto combattuta. I canadesi hanno un vantaggio di profondità del roster e un’attitudine difensiva che non sottovaluterei. Rimane il dubbio sull’emozione della finale per Lowry e VanVleet, non certo per Kawhi che su quel palcoscenico c’è già stato e poi chiaramente non prova un’emozione che sia una. Senza Durant, aspettiamoci quintetti tradizionali con lunghi normali per Golden State.

Giorgio: Dici che KD non lo rivediamo più? E Cousins? Ultimamente si è sentito di tutto.

Max: Difficile rivederlo e comunque non sarà al 100%. Su Cousins non saprei, probabilmente rientrerà ma rischia di essere più un peso che altro: devi dargli minuti e possessi e inoltre fornirebbe ai Raptors la possibilità di dare minuti a Gasol, che altrimenti farebbe fatica a stare in campo per una questione di accoppiamenti difensivi.

Francesco: Infatti fossi in Kerr, penserei molto bene all’opportunità di ributtare nella mischia un Cousins arrugginito. Dovesse farlo, e dovesse dare risposte ondivaghe, si rischia che Gasol faccia la serie della vita.

Giorgio: Non vi sembra di esagerare? Ok, non è un premio Nobel ma ci si dimentica che prima di rompersi il tendine d’achille a Nola aveva numeri da MVP e io quest’estate fossi in molte squadre un pensierino ce lo farei, visto che sarà a prezzo di saldo, invece di andare a dare supermax a caso.

Max: Sì ma per il livello delle Finals al momento non è pronto e inoltre non è nel contesto tecnico ottimale.

Francesco: Non saprei. Questi ragazzi sono duttili e intelligenti e hanno dimostrato di sapersi adattare a qualsiasi situazione come mai nessun’altra squadra, eccezion fatta forse per i Celtics di Red Auerbach. Che però nessuno di noi ha mai visto giocare dal vivo, ad eccezione ovviamente di Max.

Max: Ahahahahah. Molto divertente (sei licenziato).

Lucio: E se non fosse soltanto il rientro di Cousins ad essere potenzialmente controproducente? Di sicuro Green senza KD ha riacquisito i vecchi galloni da boss, non vorrei dire la cavolata del secolo ma col rientro di Durant è ovvio che si acquisisca più qualità ma Draymond potrebbe fare passi indietro come peso specifico all’interno dei meccanismi di gioco.

Giorgio: Di certo i Warriors senza KD giocano più “da Warriors”. Il che non significa che siano più forti (mai sentito di uno sport in cui togliere uno tra i Top5 del mondo migliori il risultato complessivo…) ma semplicemente diversi e più fedeli alla loro anima. Inoltre per me il vero penalizzato dalla presenza tecnica di KD è palesemente Steph. Avete visto che cambio di marcia ha fatto da gara 5 contro i Rockets in avanti? Mostruoso.

Francesco: Sul discorso Curry penalizzato… ecco, sottolineerei la serenità con cui un giocatore del genere accetta critiche assolutamente indegne. Se Durant non si fosse infortunato, lui non avrebbe fatto le serie che ha fatto (a comando, eh) contro Rockets e Blazers e magari sarebbe stato nuovamente accusato di non essere abbastanza decisivo. Un giocatore così forte, che accetta di non essere riconosciuto per quello che è per me deve avere una serenità interiore che pochi grandissimi di questo sport hanno avuto, oltre all’intelligenza di non perdersi in gelosie e pensare soltanto a giocare. Ecco, KD invece mi pare le critichi le accetti un po’ meno serenamente… Chissà che proprio l’infortunio e la conseguente epifania di Curry non contribuiscano a spingerlo verso altri lidi.

Lucio: Pure senza infortunio secondo me l’avventura di KD nella baia è bella che finita, ma lo vedremo a luglio. Di certo dopo questa stagione Curry ha dimostrato se possibile ancora di più il suo incredibile valore: la crisi dei Dubs di inizio anno è arrivata dopo il suo infortunio all’inguine, appena rientrato si è creato uno spazio assolutamente non invadente e in una situazione semi disperata (l’ultimo quarto di Gara 5 contro i Rockets con KD out) è uscito fuori da go to guy: semplicemente pazzesco.

Francesco: Senza l’infortunio Durant sarebbe sembrato ancora una volta il closer che serve ai Warriors e invece lui è “solo” una scorciatoia che loro usavano all’interno di un meccanismo che è determinato ma che funziona a meraviglia anche senza perchè Curry costringe le difese avversarie ad aggiustamenti molto più radicali. Ribadisco, io di giocatori così condizionanti ma allo stesso tempo disposti a lasciare la ribalta ad altri ricordo Magic, Duncan e poi aiutatemi voi.

Max: Sì ma Magic faceva il figo con gli assist a effetto, gli altri segnavano ma i meriti erano suoi. Non è che gli altri prendevano i titoli di MVP al posto suo.

Lucio: E poi troppo facile fare gli assist con James Worthy, Kareem e Byron Scott… Provateci con Smush Parker e Radmanovic!

Francesco: Tornando sul fronte canadese, mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate del peso tecnico di VanVleet. Onestamente ne ho visti pochi nati pronti come lui (e mi perdoni Lance Stephenson).

Giorgio: Guarda Franz, ho simpatia per Van Vleet che ha un cognome da ciclista fiammingo, ma prima di gara 3 era tipo due su millemila da tre mentre da lì in poi siamo a 15/18. Non so quanto possa durare ma glielo auguro.

Max: È anche brutto fra l’altro.

Giorgio: Orrendo. Mai come Trae Young però.

Max: Vabbè, quello è impossibile

Giorgio: Il problema vero secondo me è che Leonard è l’unico Raptor a potersi creare un canestro da solo dal palleggio e questo lo pagheranno caro. Servirebbe una serie alla LeBron vendemmia 2015 (e finora come playoff mi pare che ci siamo), ma c’è il fattore Iguodala che come sempre potrebbe essere un’arma determinante per coach Kerr. Scusate, ho la memoria corta e un Alzheimer galoppante, non ricordo come sono andati gli scontri stagionali, mi aiutate?

Max.2-0 Raptors, ma era novembre/dicembre e all’epoca i Warriors giocavano ancora in infradito…

Maurizio. Altro fattore di rischio è che Kawhi è mezzo rotto. A guardarlo giocare contro i bucks, sembrava veramente avesse un problema muscolare. Hanno mai rilasciato uno status ufficiale sul suo stato di salute?

Giorgio: Semmai chiediamo allo zio Dennis… o a Coach Pop.

Max: Tendinite al ginocchio. Ma non è stato programmato per sentire dolore, quindi nessun problema serio.

Giorgio. E poi nei playoff ormai sono tutti rotti, c’è chi soffre in silenzio e chi fa scenette patetiche tipo Pierce in carrozzina nelle Finals del 2008. Pierce che tra l’altro mi han detto essere forte nei pronostici.

Max. Povero Pierce, si sta giocando il rinnovo con ESPN con tutte quelle figuracce.

Lucio: lo Pierce me lo aspetto entro due anni dalla Carlucci a Ballando con le stelle, mi sa che la sua fine potrebbe essere quella.

Giorgio: Guardate, io Pierce come giocatore l’ho sempre stimato di brutto, ma dopo che l’ho sentito al MIT Sloan Conference dire che le analytics non servono a una mazza nella mia personale graduatoria degli opinionisti illuminati lo metto poco sopra a Charles Barkley. Comunque stiamo un po’ divagando. Torniamo all’argomento principale di questa discussione.

Lucio. Quanto è brutto Trae Young?

Giorgio: Purtroppo intendevo le Finals. Foste in Nurse in conclusione cosa fareste, a parte avvelenare il cibo dei Warriors o arruolare Pachulia, per fermare i Dubs?

Maurizio: Sacrificare un paio di riserve per spaccare le caviglie a Steph

Giorgio: Ecco, appunto.

Max: Tanti tiratori in campo sempre. Danny green se è in giornata ok, se no solo dosi omeopatiche. I Warriors rimarranno fin che possono con Bogut, Looney e lunghi vari in campo, ma appena si mette male passeranno ai quintetti piccoli. Lì Toronto deve farsi trovare pronta. In genere non basta una partita per chi è a Est per adattarsi ai Warriors, e questo può essere un problema. Senza Durant, Kawhi a difendere su Thompson e Danny Green su Curry.

Lucio: Gasol e Ibaka dentro il meno possibile. Poi rallentare il gioco il più possibile (in stile Rockets), difesa all’arma bianca e partite ai 90-95 punti. Kawhi fisso su Klay Thompson e serve che Lowry si rimbocchi un po’ le maniche. Se rientrasse KD verrebbe comodo un contestuale ritorno di OJ Anunoby, che pare potrebbe essere di nuovo disponibile a breve. In attacco poi si spera che entrino i tiri da tre e che nel quarto quarto Leonard faccia pentole e coperchi. Da non sottovalutare il clima freddo/infuocato dei palazzetti canadesi, i Maple Leafs e i Blue Jays vincono spesso le partite in casa anche grazie al calore del pubblico. E poi c’è il fattore Drake…

Giorgio: A proposito di Drake… Qualcuno ha notizie di Andrea? Non ha trovato parcheggio?

Andrea Cassini: Ciao cari, scusate il ritardo. Chi mi fa un riassuntone?

Giorgio: Meglio tardi che mai. In sostanza più o meno tutti dicono che vinceranno i Warriors, a parte Max che fa lo scaramantico.

Max: Io ho solo detto che sarà combattuta!

Andrea: Anche a parere mio il titolo lo vince ancora GSW, ma questa è una serie dove Durant, se torna, rende davvero le cose più facili. Se non c’è, Toronto ha i mezzi per ingabbiare i due Splash Brothers come fece Cleveland. Poi non la vincono perché troppe cose dovrebbero allinearsi (tipo un VanVleet sotto anfetamine per altre sei partite, Siakam che rialza la testa in attacco e percentuali belluine da fuori) e perché Leonard per quanto forte non è LeBron… Però possono dargli fastidio, utilizzando poco Gasol e tanto Ibaka+Siakam per non farsi sbranare sui pick and roll. Lowry ha avuto momento di gloria contro Bledsoe, con Curry giocherà un altro sport, bisogna che sia preparato a dare qualche legnata in più.

Giorgio: Finalmente un contributo tecnico, finora avevamo sparato più o meno solo delle boiate.

Andrea: Scusate, rimedio subito. È già stato detto che la miglior strategia per Toronto è far indossare a Drake la maglia di Golden State per due settimane senza mai togliersela? Oppure potrebbe anche scivolare sul parquet quando entra a massaggiare Nick Nurse e fare strike sulle caviglie dei Warriors…

Giorgio: Tu fai lo spiritoso, ma lo sai che se dovessero vincere i Raptors Drake ci verrà a cercare a casa per tutte le volte che lo abbiamo perculato su 7for7?

Andrea: Guarda, mi sento abbastanza tranquillo.

Giorgio. Che poi a me fa tenerezza, ovviamente perchè non tifa la mia stessa squadra altrimenti vorrei ucciderlo tipo i tifosi dei Knicks con Spike Lee. Vabbè, chiudiamo in bellezza con un giro di pronostici secchi?

Lucio: Decisive le prime due gare, se poi rientra KD la scalata diventa improba. Ma se accade il miracolo (2-0 in Canada) allora cambia tutto. Comunque dico 4-2 Warriors

Andrea: Anche per me, Warriors in 6.

Max: Idem, e senza scaramanzia. Comunque finale romantica che può decidere la permanenza di molti in caso di vittoria. Klay, KD, Cousins, Kawhi, Gasol. In più l’ultima serie ad Oakland… bella storia.

Maurizio: Io invece dico 4-1 e solo se ne vincono una in Canada.

Giorgio: Vabbè, mi avete convinto. Dico 4-1 anche io, non foss’altro perchè sono stati dei playoff bellissimi e mi dispiacerebbe si chiudessero con un cappotto. In ogni caso, non vedo l’ora che comincino. :-)

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