Secondo giro di pronostici per la redazione di Play.it. Nel primo turno percorso tutto sommato accettabile per i nostri redattori, vedremo se sarà stato solo un caso…

EASTERN CONFERENCE

Boston Celtics – Washington Wizards

  • Andrea Cassini: Gara 1 ci ha presentato dei Wizards privi di risposte all’attacco a cinque stelle di Boston, ma allo stesso tempo John Wall e Bradley Beal non cedono di un passo e non sempre Crowder e soci tireranno con tale precisione dall’arco. Entrambe le squadre meriterebbero di procedere per l’ottima stagione sin qui interpretata. Alla viglia Washington sembrava più in forma ma l’infortunio di Markieff Morris rischia di cambiare i piani di coach Brooks, specialmente con Al Horford che in gara 1 ha la meglio sul collega di reparto Marcin Gortat. 4-3
  • Francesco Arrighi: I Celtics sono sopravvissuti alla tempesta emotiva che ha investito Isaiah Thomas, rimontando da uno 0-2 casalingo contro una squadra esperta come Chicago. Ha giocato a loro favore l’infortunio di Rondo (e qui, è già occorso quello di Markieff Morris) ma Boston, che difficilmente mette la testa sott’acqua all’avversario, è una squadra vera che emerge alla distanza. John Wall è un grandissimo giocatore, Bradley Beal è una spalla eccezionale e Washington è una formazione eccellente, ma ha dei limiti strutturali e Brad Stevens ha mostrato di saperli esporre in stagione regolare. 4-2
  • Giorgio Barbareschi: I Celtics hanno conquistato una gara 1 in cui sono partiti sotto 20-3. Il turnaround della partita è stato l’infortunio a Markieef Morris, il cui recupero rischia di essere il vero ago della bilancia nel proseguo della serie perché la panchina dei Wizards non propone alternative di pari valore. I biancoverdi di Boston sono partiti malissimo nel turno precedente, forse anche sotto l’onda emotiva della tragedia che ha colpito Isaiah Thomas, ma da lì hanno inanellato cinque vittorie consecutive e sembrano pronti per la maturazione definitiva 4-1

Cleveland Cavaliers – Toronto Raptors

  • Andrea Cassini: La stagione 2017 di LeBron James ha i minacciosi connotati di qualcosa che potrebbe spingerlo di qualche altro gradino nella scalata al Monte Rushmore. Se in questa settimana di pausa i Cavs abbiano superato i growing pains che li affliggono da tempo, non è dato saperlo, ma l’impressione è che abbiano ancora una marcia da innestare. Toronto vanta un Ibaka in più e un DeRozan mai così decisivo, ma deve valutare le condizioni di Lowry e si presenta col fiato accorciato da una serie fisica contro Milwaukee. 4-0
  • Francesco Arrighi: Toronto ha chiuso la stagione regolare in apparente crescita, forte anche del ritorno di Kyle Lowry. Il primo turno contro Milwaukee però, ha esposto nuovamente i limiti caratteriali di una formazione che, quando vede il logo dei Playoffs, si fa prendere dalla tremarella, a partire dal suo leader tecnico, DeMarr DeRozan. Anche per questi motivi, Cleveland, fresca e riposata, è l’ovvia favorita di una serie che potrebbe finire esattamente come l’anno scorso. L’unica possibile incertezza riguarda la difesa di LeBron e compagni, ma i Raptors non sembrano la squadra più adatta ad approfittarne, anche perché usano poco quei meccanismi di attacco al recupero che mettono in crisi le rotazioni di coach Lue. 4-0
  • Giorgio Barbareschi: Ok, Toronto ha giocato un’ottima stagione e rispetto allo scorso anno ha un Ibaka in più nel motore. Ma Valanciunas sembra sempre essere “ad un centesimo da fare il dollaro”, mentre Lowry e DeRozan alternano prestazioni di valore assoluto a gare in cui tirano con percentuali orrende. Cleveland ha zittito molti critici con uno sweep al primo turno, seppur realizzato con il minore scarto di sempre, sembra aver trovato il famoso bottone da premere quando serve e ha un James a livelli spaziali. Se qualcuno crede nell’upset si faccia pure avanti… io no 4-1

WESTERN CONFERENCE

Golden State Warriors – Utah Jazz

  • Andrea Cassini: Lo stile di gioco dei Jazz è adatto ai playoff e la loro dimensione interna può infastidire i “leggeri” Warriors, ma Golden State è sulle ali dell’entusiasmo e l’impressione è che solo un avversario di differente caratura – o una crisi isterica di Draymond Green – possa fermarli. Una partita, magari sul terreno amico, Utah potrà portarla a casa grazie a un Hayward sugli scudi e al sempre clutch Joe Johnson. 4-1
  • Francesco Arrighi: Utah è una gran bella squadra, capace di vincere coi Clippers senza fattore campo, ma i Golden State Warriors sono tutta un’altra cosa e l’assenza quasi certa di Rudy Gobert (che avrebbe complicato le cose per l’attacco di Steph Curry e compagni) chiude ulteriormente il pronostico in favore di quelli della Baia. Questo a meno di improbabili serie della vita da parte di Hood e Favors, i due che, assieme all’imprescindibile Gordon Hayward, potrebbero aggiungere un po’ di pepe alla serie. 4-0
  • Giorgio Barbareschi: I Jazz sono meritatamente arrivati al secondo turno, con Hayward e Johnson in formato cinque stelle extralusso, ma le condizioni di Gobert restano piuttosto incerte e questo rischia di essere un limite non da poco. Dall’altra parte i Warriors sembrano talmente in salute da rischiare il Fo-Fo-Fo-Fo (cit.). I problemi di Coach Kerr potrebbero essere il granello di sabbia in un meccanismo altrimenti perfetto, ma in ogni caso il pronostico sembra decisamente chiuso a favore di Curry e soci. 4-0

San Antonio Spurs – Houston Rockets

  • Andrea Cassini: Dopo il primo, faticoso turno contro Memphis, il dubbio s’intensifica: per quanto sia strano a dirsi, questi Spurs sono una squadra da regular season più che da playoff? I Rockets al contrario superano con insospettabile agilità un avversario pericoloso e mostrano che questa nuova iterazione della pallacanestro d’antoniana può dire la sua anche in post-season. Si prospetta un grande equilibrio, ma se Leonard bloccherà Harden il giocattolo rischia di rompersi. 4-3
  • Francesco Arrighi: Popovich e D’Antoni tornano a confrontarsi a distanza di un decennio, durante il quale il mondo è cambiato. Spurs vs. Rockets però non sarà una guerra di culture cestistiche (anche perché Pop ha vinto un titolo giocando a 4 esterni…) ma potrebbe diventare una rivincita per Mike D’Antoni. Ci sembra che San Antonio parta favorita in modo chiaro, al netto di un primo turno meno agevole del previsto. Houston può giocare in un modo solo, Kawhi Leonard e Aldridge proveranno a rallentarli e a a far valere la legge dei lunghi contro Nene e Capela. Comunque vada a finire, sarà forse la serie tatticamente più interessante di tutto il secondo turno. 4-2
  • Giorgio Barbareschi: Al contrario di quanto molti pronosticavano (me compreso) tra queste due formazioni sono stati gli Spurs ad avere un primo turno più complicato. I ragazzi di Popovich hanno dovuto sudare parecchio per piegare la resistenza degli orgogliosi Grizzlies, per aver ragione dei quali è servito un Leonard in versione MVP. Houston invece è riuscita ad ingabbiare Westbrook ed ha vinto una serie in cui ha tirato malissimo da tre punti, entrambi segnali di una squadra più solida del previsto. Possibile si vada fino ad una gara 7 da coin flip, vado con gli Spurs ma non mi sorprenderei di un risultato opposto. 4-3

One thought on “NBA PLAYOFFS 2017: I PRONOSTICI DEL SECONDO TURNO

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