A pochi giorni dalla lottery che ha premiato Philadelphia con la prima scelta assoluta proviamo, ad abbozzare un Mock motivato per le prime 15 posizioni, ricordando che, unicum nella storia del Draft da quando è stato inserito il meccanismo della lottery appunto (1985), mai era accaduto che le scelte fossero distribuite tra le squadre Nba esattamente nell’ordine (inverso) in cui si sono classificate nella regular season.

 

1. Ben Simmons

SF/PF (LSU – Freshman – Australia)

Siamo ad un 50 e 50, se certamente sappiamo chi saranno le prime due scelte, non sappiamoinvece chi sarà chiamato per primo, Phlidelphia avrebbe disperato bisogno di un tiratore, vero anche che Brown allenò il padre di Simmons consce il ragazzo ne ha spesso tessuto le lodi durante l’anno. Hinkie avrebbe preso Simmons al 100%, Colangelo potrebbe farsi condizionare dal sovraffollamento nel reparto lunghi e da un attacco assai asfittico nelle ultime stagioni preferendo Ingram. Noi diciamo comunque Simmons, prima scelta doveva essere e prima scelta (con molti più dubbi che ai nastri di partenza) sarà

 

 

2. Brandon Ingram

SF (Duke – Freshman)     

Tifosi giallo viola potete stare tranquilli, (almeno) questa volta Kupkac non potra farè danni, la mission è delle più semplici possibili, prendere quelle dei due che rimane libero, e secondo noi a rimanere libera sarà l’eclettica ala di Duke tra i migliori freshman in stagione (di lui parliamo qui, http://www.playitusa.com/ncaa-basketball/2016/05/74568/chi-sara-la-prossima-prima-scelta-assoluta/). Di certo i Lakers cadranno in piedi, il processo di rebuilding avrà da questo Draft il pezzo più importante, la star, l’uomo copertina che dovrà traghettare la squadra più famosa dell’Nba nel era post Kobe.

 

 

3. Dragan Bender

PF (Maccabi Tel Aviv -Croatia)

Se le per le prime due scelte non si prescinde dalle diverse declinazioni del binomio Simmons – Ingram, dalla 3° in poi la questione diviene materia liquida in continuo movimento.

Bender viene da un a stagione enigmatica da 4.4 PPG, 2.4 RPG, 0.7 APG nel Maccabi Tel Aviv, se di certo una squadra che punta alle final four di Eurolega non si può affidare ad un 1997 per quanto di belle speranze, il ragazzo è un enigma per il basket professionistico, non lo è certo per gli appassionati/esperti di basket giovanile, per i quali il Croato è un talento incredibile e un campione dal futuro assicurato (pare che i GM NBA diano molto credito a queste opinioni).

Ha un fisico notevole, ( 7-1 per 7-3 di apertura alare), un tiro un po macchinoso ma in continuo miglioramento, un upside inesplorato, ma alche alcune possibilità di essere un nuovo Darko Milicic. Probabile che Ainge vada su di lui, possibile che non potendo arrivare a uno tra Simmons e Ingram decida di impacchettare la scelta e provare a dare slancio alla rebuildig dei Celtics al di fuori del Draft (scambi e free agency). Attenzione a Ainge però, ai Celtics servirebbe un futuro All-Star in una squadra povera di talento e rafforzare soprattutto il front court, ecco che un Labissiere potrebbe allora essere la grande sorpresa (alcuni analisti Usa vedono in Marquese Chriss altro possibile outsider alla 3).

 

4. Jaylen Brown

SF (California – Freshman)

Ai Suns, la una stagione disastrosa, costellata dagli infortuni regala la possibilità di aggiungere un altro giovane di talento ad una squadra dalla buona e futuribile intelaiatura: Bledsoe, Knight, Warren, Len, Booker. Servirebbe un 4, dopo la partenza di dei gemelli Morris (l’ultimo, Markieff, verso la capitale) per questo se Bender sarà libero andranno molto probabilmente su di lui. Ma nel nostro mock il croato va alla corte di Bret Stevens e dunque a quella di Earl Watson si accaserà (forse) la small forward Brown ( 14.6 PPG, 5.4 RPG, 2.0 APG)  nella sua prima e ultima stagione il California). Personaggio particolare, con molti intaressi extra sportivi, protetto di Hubie Brown, è un ala atleticamente devastante, con grande upside ma grossi limiti nella comprensione del gioco e nel tiro dalla lunga distanza ( 29% in stagione), e parere personale, con una discreta possibilità di bust.

 

 

5. Kriss Dunn

G (Providence – Junior)

Sbarcato Thibodeau in quel di Minneapolis, i giovani e talentuosi T’Wolves sono, nelle intenzioni, alla soglia dell’ultima stagione del processo di ricostruzione post Kevin Love – trade, pronti a competere per un posto al sole nella agguerrita Western Conference. La quinta chiamata è dunque una dote interessante da capitalizzare al meglio con un giocatore il più possibile,talentuoso e NBA ready.

Tenendo presente poi che, Thibodeau, un po per natura, un po per reali necessità della squadra (23° per punti concessi nell’ultima stagione) punterà molto sui miglioramenti difensivi ecco che l’identikit perfetto sembra essere quello di Kriss Dunn,  ha fisico (6-4) e un ottimo atleta,  un difensore tosto, viene da una stagione da leader con 16.3 PPG, 5.4 APG, 6.2 RPG, un pò discontinuo al tiro ma con grande visione di gioco (47 di %AST) e forse il più NBA ready tra i prospetti da lottery, e con un profilo diverso da quello di Rubio attuale starting PG dei Timberwolves che nei suoi 5 anni in tra i pro USA non ha mai convinto troppo e potrebbe anche essere sacrificato da Thibodeau per dare profondità alla panchina. Jamal Murray e Buddy Hield possibili outsider, anche se nello spot di guardia a Minnesota sono abbastanza coperti (Muhammad, Lavine) e non hanno certo bisogno di altri scorer/mangia palloni.

 

 

6. Jamal Murray

G (Kentucky-Freshman)

Nell’attacco un pò monodimensionale dei Pelicans (leggi Antony Davis), causato anche dai guai fisici di Holiday e Gordon, servirebbe molto uno scorer affidabile, capace non solo di punire sugli scarichi a anche di creare dal palleggio, profilo questo per cui il fit perfetto è l’eclettica guardia canadese in uscita da Kentucky dopo un convincente primo (ed unico) anno, da 20.0 PPG, 5.2 RPG, 2.2 APG con il 40% dalla lunga distanza.  Probabile che , anche se ci sarà un Dunn libero, il gm Dell Demps punti su di lui, visto che la scommessa Holiday non ha pagato i dividendi che ci si augurava in quel di New Orleans.

 

 

7. Buddy Hield

G (Oklahoma – Senior)

Il Wooden Award Winner, stella dei Sooners arrivati alle final four del torneo Ncaa, giocatore più chiacchierato della nazione viene da una stagione dominante: 25.2 PPG, 5.7 RPG, 2 APG, con quasi il 50% dal campo, e il 46% al tiro, verrà chiamato intorno alla settima/ottava peruna serie di ragioni, è ”vecchio” (23 anni) potrebbe dunque non avere grossi margini di miglioramento, non sembra poter evolvere dal ruolo di tiratore sugli scarichi, non ha grandi doti nel creare da palleggio ne nella visione di gioco. Denver sembra essere il suo fit perfetto, con lo spot di guardia abbastanza debole ( Harris, per quanto promettente ancora acerbo e Burton) è alla ricerca di un solido tiratore e di un giocatore NBA ready da aggiungere ai tanti prospetti un pò inesperti della truppa agli ordini di Mike Malone.

 

8.Marquese Chriss

SF (Washington – Freshman )

Uno dei giocatori più intriganti e allo stesso tempo pericolosi di questo draft, stagione solida da freshman degli Huskies da 13.8 PPG, 5.4 RPG, 0.8 APG 1.6 BPG e il 35% dall’arco, Chriss è un’ atletica ala di 6-9 con grande apertura alare, e potrebbe accasarsi a sacramento alla 8. Attenzione, vista la cronica debolezza nel ruolo di guardia titolare della franchigia del magnate Viviek Ranadivè (Mclemore è ancora distante dall’essere un giocatore nba e un professionista serio)  se Hield o Murray saranno liberi alla 8 probabile che si vada su di loro, che certo offrono maggior sicurezze del prodotto dell’università di Washington.

Tuttavia a Sacramento serve anche un 4 titolare, con tiro, movimenti, instinto come realizzatore e atletismo da affiancare a Cousins per rafforzare il frontcourt. Sabonis sarebbe una chiamata più safe ma Chriss ha il giusto mix di atletismo debordante, tiro, gioventù, upside difensivo per diventare qualcosa di più di un buon role player e al contempo per stregare Divac al punto che da investire su di lui la chiamata numero 8 e portare un talento tutto da scoprire nella capitale dalle California.

 

 

9. Skal Labissiere

PF/C (Kentucky – Freshman)

L’altro grande enigma della stagione, avrebbe dovuto essere il questo mock in posizioni più nobili (top 3) per i mock di inizio anno, salvo poi mettere insieme una stagione da 6.6 PPG, 3.1 RPG, 0.3 APG 1.6 BPG in 16 minuti sul parquet. palesemente non pronto per il livello superiore anche in una stagione disgraziata come l’ultima ha mostrato lampi di quel talento da All-Star che lo farà comunque scegliere in una posizione da lottery al prossimo Draft.

”Stretch 5” se mi passate la forzatura, è un 7 piedi del  con 7 -3 di apertura alare con grande tocco ed eleganza, ha tiro dal mid range e (potenzialmente) anche dalla lunga distanza, è atletico e verticale ha un grande upside difensivo. I Plus però finiscono qui, confidenza e attitudine mentale tutte da costruire, non sa stare in campo, subisce la forza dei lungi avversari, spende falli a ripetizione, si deconcentra spesso. A Toronto serve un 4 e serve un talento da aggiungere ai vari Lowry e Derozan (se rimarrà), chiamata rischiosa ma che può pagare grandi dividendi.

 

 

10. Wade Baldwin

PG (Vanderbilt – Sophmore)

Con la decima scelta i Bucks cercheranno di aggiungere ulteriore talento ad un team che già trabocca di giovani di grande prospettiva ma che ancora deve fare il salto di qualità (maturità) per diventare una squadra da top 3 nella propria Conference. Quasi tutti gli esperiti oltre oceano pronosticano in questa posizione il centro austriaco Jakub Poeltl, giocatore solido (forse il miglior centro dell’anno in Ncaa) e che può avere anche un immediato impatto sopratutto in difesa, in uno spot in cui i Bucks, complice la cessione di Pachulia, le vicissitudini personali di Sanders e i limiti di Monroe, sono ad oggi scoperti.

Tuttavia noi non la pensiamo così, per intenderci ai bucks si manca un centro titolare di livello ma il reparto lungi è abbastanza solido, è il backcourt a soffrire molto, MCW non convince più, Bayless e Ennis sono onesti mestieranti, ecco che Baldwin, play esplosivo con un fisico super  (6-4 per circa 90 Kg di muscoli) con un buon tiro da 3 e che ricorda tremendamente, anche nelle statistiche 14.1 PPG, 5.2 APG 4 RPG 2.8 TOV con 40% da 3 e 33 di %AST, il Russel Westbrook di UCLA, ha l’età, il talento e il range di tiro per poter essere il profilo giusto completare una squadra talentuosa e atleticamente dominante.

 

 

11. Deyonta Davis

PF (Michigan State – Freshman)

I Magic sono, come i Bucks, un franchigia giovane e ricca di talento giovane che attende il definitivo salto di qualità tra Payton, Gordon, Vucevic, Hezonja, Oladipo (probabile starting five della prossima stagione) che però con la partenza di Frye ha un frontcourt abbastanza debole dietro la probabile coppia titolare Vucevic-Gordon.

Ecco che Davis potrebbe essere la chiamata giusta per aggiungere qualità al reparto lunghi, è giovane viene da una stagione da 7.5 PPG, 5.5 RPG, 0.7 APG 1.8 BPG abbastanza mediocri ma in solo 18 minuti di ultilizzo, che diventano una doppia doppia di media condita da 4 stoppate a partita se proiettati sui 40minuti. Il ragazzo del ’96 da Michigan, ha un profilo atletico allettante, 6-11 con 7-2 di apertura alare, ha un buon tiro dalle media (61% al liberi) soprattutto grande atletismo e mobilità e sembra il giusto fit per Vuvevic (rimbalzista/realizzatore ma poco atletico ed esplosivo).

 

 12. Timothe Luwawu
SG/SF (Mega Leks – International)
Ventunenne dal fisico atletico, Luwawu è un ala/guardia francese di 6-7 , nella ultima stagione il Lega Adriatica ha messo insieme 14.5 PPG 4.6 RPG 2.8APG, giocatore alla Batum per intenderci, ha un discreto tiro dalla distanza, 37% e grande esplosività. Il ragazzo di Antib ha buone probabiltàdi essere scelto entro le prime 15 posizioni, ha talento (anche se non da super star) e buoni margioni di crescita. Certo andrebbe ad infoltire una batteria di esterni già nutrita, da Burke a Burks, da Hood a Hayward ma è tra le guardie più talentuose del del prossimo draft e aggiungerebbe talento e doti difensive ad una squadra già da play-off ad Ovest.
13. Henry Elleson
PF (Marquette – Freshman)
Abbiamo detto come lo spot più scoperto in Arizona sia la casella ala grande, è qui che i Suns hanno bisogno di un giocatore che possa date fin da subito un discreto apporto, ovviamente la scelta del lungo dal Wisconsin è condizionata a cosa i Suns faranno della loro quarta scelta, arrivasse Bender difficilmente userebbero questa scelta per Elleson.
Ma se non potessero arrivare al lungo croato probabile che dalla prossima stagione Watson potrebbe contare sul prodotto di Marquette reduce da una stagione personalmente buona con  17.0 PPG, 9.7 RPG, 1.8 APG anche se annunciato come in classico 4 bianco tiratore ha chiuso con il 43% dal campo e appena il 28% da 3. 6-11 per oltre cento kg Elleson è un 4 con una mano educata, buoni movimenti in post e grande istinto come rimbalzista una sorta di Ilyasova con in più la difesa. E’ giovane e ha buoni margini di miglioramento, al piano superiore potrebbe essere un ottimo stetch four ma i suoi limiti di atletismo ed esplosività lo limiteranno non poco.
14. Jakob Poeltl
C (Utah – Sophomore)
Fatto numero 1: i mock Usa danno il centrone austriaco degli Utes sempre entro la decima chiamata, fatto numero 2: Poeltl è stato statistiche alla mano il 5 più forte della ultima stagione NCAA (Consensus All-American second Team 2016 ). Tuttavia noi crediamo che lo scarso upside lo faccia retrocedere di qualche posizione tanto da essere disponibile per i Bulls alla 14, ruolo in stagione ricoperto da Gasol ( la cui età è ormai un grosso fardello e comincerà a farsi sentire) e  Noah (il cui futuro nella windy city e molto molto incerto).
Poeltl ha fatto registrare 17.3 PPG 9.1 RPG 1.9 APG 1.6 BPG nella sua seconda stagione in Utah, ha una mano dolce, una discreta mobilità, è un buono rim protector e un ottimo rimbalzista (qui ve ne parliamo meglio ) soprattutto sembra uno dei giocatori più pronti tra quelli disponibili nel prossimo draft.
15. Danzel Valentine
SG (Michigan St – Senior)
2015-16 AP Player of the Year, Big Ten Player of the Year, Consensus All-America, il senior di Michigan State ha fatto incetta di premi, meritati, per una stagione da 19.2 PPG 7.5 RPG 7.8 APG  a partita e da lider maximo (+16 di plus/minus) di un ottima versione degli Spartans seppur scioltasi al torneo contro la cenerentola Middle Tennesse per il più classico degli upset.
Il senior agli ordini con Tom Izzo, è un giocatore solido cresciuto esponenzialmente nel corso delle sue quattro stagioni al Breslin Center fino ad arrivare a mettere insieme una quasi tripla doppia di media sui 40 minuti, è un ala piccola di 6-5 per oltre 90 kg che sa tirare sa creare e sa prendere rimbalzi, difetta di atletismo esplosività e upside tuttavia può dare un solidissimo contributo anche dalla panchina ad una franchigia, quella dei Nuggets, infarcita di giovani talenti e che nel ruolo già ha un certo Gallinari.

2 thoughts on “NBA Mock Draft 2016

  1. Io ho visto dal vivo Dragan Bender a Tel Aviv.

    Fischiatissimo dal pubblico, ha giocato pochi minuti in una partita decisiva e mi è sembrato tutt’altro che un giocatore interessante. Macchinoso, non proprio elegante, sicuramente ha una grande altezza, eccellente apertura alare e personalità (si è preso subito un paio di tiri non facili, non andati a segno comunque).

    Mi pare corretto parlare di Milicic o Tskitishvili quando si parla di Bender perchè mi sembra proprio un bel pacco per chi lo prenderà.

  2. Sono d’accordo con te in linea di principio, in America i giornalisti lo accostano a Porzingis come scommessa vinta, ma il lettone aveva già dimostrato ottime cose a Siviglia per due stagioni consecutive, di Bender a livello pro sappiamo poco o nulla invece. Probabile che scali qualche posizione ma difficile che esca dalle prime 6-8 posizioni.

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