Dopo la vittoria in gara 3, Toronto, ha l’occasione per impattare la serie e per dimostrare che la brillante prestazione di due giorni fa non è stata affatto un caso. Nonostante un Valanciunas abile e arruolabile, Casey, non cambia quintetto e lascia Byombo a presidiare il ferro.

Già dall’inizio del match s’intuisce che il canovaccio tattico dell’incontro è lo stesso visto 48 ore fa. Toronto difende benissimo il pitturato lasciando ai Cavs ampia libertà dall’arco. I tiratori di Cleveland non sono in serata e soffrono anche in difesa, dove nessuno riesce a tenere in uno contro uno né Lowry né DeRozan.

Toronto scappa via nel secondo periodo grazie ad un Lowry decisamente on fire che con 15 punti( e 4 triple) fa pagare caro ai Cavs ogni tiro sbagliato(39% dal campo e o/8 da 3). Quando suona la sirena che annuncia l’intervallo lungo, i canadesi, sono meritamenti avanti di 16 punti e sembrano avere il pieno controllo delle operazioni.

Al rientro in campo, però, i Cavs si svegliano e guidati dalle giocate di Irving e da una ritrovata precisione al tiro, rientrano di prepotenza nel match non riuscendo però a ricucire lo strappo oltre ai 9 punti a causa delle estemporanee prodezze del backcourt di Toronto che resta un rebus di difficile risoluzione per gli uomini di Lue.

I Cavs, approfittando del momento di sbandamento dei padroni di casa, cominciano il quarto periodo col piede sull’acceleratore. Il quintetto pace and space con Frye da 5, mina definitivamente le certezze di Toronto e in meno di un amen le due squadre si trovano in parità.

La leadership rimbalza da un versante a un altro come una pallina da ping pong fino a due minuti dalla fine quando Toronto si trova sul +2 e palla in mano: DeRozan sbaglia il fadeaway ma Patterson raccoglie il rimbalzo e serve di nuovo DeRozan che questa volta non sbaglia regalando il +4 ai suoi.

Smith sbaglia dall’arco, Lowry colpisce il ferro dalla media ma Byombo è lì appostato e raccoglie un rimbalzo offensivo d’importanza capitale per i suoi.

All’uscita dal timeout Lowry arriva al ferro e col layup del +6 chiude la contesa e riporta la serie in parità.

Man of the match: il backcourt dei Raptors

Lowry e DeRozan combinano per 67 punti e trascinano I Raptors alla vittoria prendendoli per mano nei momenti più caldi del match. Se Toronto può continuare a sognare il merito è quasi tutto loro che, scrollatisi di dosso, le incertezze delle prime due partite hanno elevato in maniera esponenziale il proprio rendimento mettendo in grossa difficoltà i rispettivi marcatori.

L’ultimo passo per prendersi lo status di superstar è traslare questo rendimento anche in trasferta e, tra meno di 48 ore, avranno l’occasione per farlo.

Verso Gara 5

Toronto ha trovato la chiave di volta della serie, 0 punti facili concessi nel pitturato e tanta pressione difensiva che ha costretto Cleveland ad accontentarsi del tiro da 3 che è stato efficace a intermittenza nelle due partite giocate in Canada.

La vittoria maturata questa sera nel rush finale è una di quelle vittorie che danno consapevolezza nei propri mezzi per cui non ci aspettiamo di certo un blowout nella prossima partita visto anche il sicuro ritorno di Valanciunas che, ricordiamolo, è il terzo miglior giocatore a roster dei Raptors.

Cleveland è apparsa spaesata e incapace di controllare la gara per tutto il primo tempo. James e Irving hanno suonato la carica negli ultimi 20’ ma sono arrivati stanchi nel finale di gara e non riusciti a completare la rimonta che avrebbe ammazzato la serie.

L’infortunio di Love è tutto da valutare e, una sua assenza, potrebbe significare più minuti in campo per il quintetto super-small con frye da 5 e (un ottimo) Richard Jefferson da 4.

In ogni caso l’inerzia si è spostata e non è tutto così scontato come si pensava fosse durante la scorsa settimana, per andare avanti serve qualcosa di più soprattutto a livello difensivo dove Irving e soprattutto J.R. Smith sono stati seviziati continuamente da Lowry e DeRozan.

Dopo i primi due turni in cui avevano dominato possiamo finalmente testare la tenuta mentale e fisica di Lebron e soci nelle avversità e, questa, è una bella notizia per tutti gli amanti del basket.

 

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