Houston con le spalle al muro si affida ad Harden e di orgoglio allunga la serie battendo i Clips 124-103. Clippers che hanno fallito così il loro primo match point ma che, con la scena che adesso si sposta a LA, rimangono i favoriti per il passaggio alle finali di Conference.

Ad un passo dal chiudere la stagione i Rockets rinascono con una gara solida, alzano l’intensità in difesa e attaccano il ferro con aggressività. L’uomo guida è Ariza, autore di una prestazione consistente: lottatore in difesa e preciso in attacco, chiude con  22 pt 8rb 3 rubate e 4/6 dall’arco.

Altro fattore determinante è la completa assenza dalla partita di DeAndre Jordan, che subito bloccato dai falli ha giocato solamente 24 minuti. Senza di lui a proteggere il ferro I Rockets hanno segnato 64 dei loro 124 punti nel pitturato.

Ha dominare il pitturato è invece stato Howard, atteso dopo il flop di gara 4, autore di 22 punti e 15 rimbalzi, la sua presenza sotto canestro si è fatta sentire da una parte e dall’altra del campo.

La risposta più attesa è però arrivata da James Harden, criticato a lungo per come sta interpretando questi playoff, che nel momento più difficile si è comportato da vero leader, e aldilà della tripla doppia che fatto registrare (26-11-10) ha creato tanta tanta pallacanestro.

McHale legge bene la partita; giusta la decisione di partire con Smith in quintetto base, l’ala è un ottimo passatore per il suo ruolo e ha aiutato Houston nella circolazione palla e nella gestione, giusto anche non abusare dell’Hack: i Rockets hanno trovato il ritmo sia offensivo che difensivo e hanno potuto innescare spesso il contropiede, 17 infatti i punti senza la difesa schierata.

Se da una parte Houston ha potuto contare su una prova corale, dall’altra i Clippers hanno potuto affidarsi solo a Griffin e a un ritrovato Paul. Blake ha portato l’ormai consueta prova da 30+16 e colui che ha deciso la serie con gli Spurs è ritornato a calcare il parquet per più di 30 minuti chiudendo con 22 punti e 10 assist.

La domanda è: sono in grado gli Houston Rockets di allungare fino a gara 7?

I Clippers per la sconfitta di stanotte possono avere delle scusanti, vedi i tiri che non sono entrati, la stanchezza e i problemi di falli di Jordan; ma ciò non toglie meriti a Houston che ha alzato il livello del proprio gioco e ha messo tanta intensità in campo, quella che gli era mancata per tutta la serie. 

In gara 6 servirà una partita impeccabile in difesa e in attacco è determinante l’asse Harden-Howard ma la differenza la farà sopratutto la panchina. Ma di fronte hanno una squadra che in casa ha tutta un’ altra faccia e con un Paul quasi al 100%, Doc Rivers e Co non possono e non vogliono rischiare un’ altra gara 7.

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