Botta e risposta. Dopo il canestro at the buzzer di Rose in Gara 3, stavolta è James a decidere sulla sirena Gara 4, portando i Cavs sul due pari nella serie, grazie a questa vittoria per 84-86.

I Bulls, orfani di Gasol non arruolabile per la partita, hanno parecchio da rimpiangere. In un incontro dal punteggio basso, dove le difese si sono fatte preferire agli attacchi, i padroni di casa hanno prodotto gli allunghi più importanti, col demerito di non azzannare mai la partita, consentendo ai Cavaliers di riuscire sempre a rifarsi sotto.

Nel secondo quarto il primo allungo di Chicago, che sale sul 37-29, per poi perdere la bussola, con 6 minuti senza trovare il canestro. Cleveland apprezza e mette un parziale di 16-0. Nel terzo quarto lo strappo più incisivo, con il massimo vantaggio sul 69-58. Di nuovo passaggio a vuoto per i Bulls e parziale di 23-5 per i Cavs, che si rifanno avanti.

Poca lucidità e molti errori da ambo le parti. Alla fine tra i padroni troppi spreconi e gli ospiti sotto tono, soprattutto fisicamente, si arriva sull’84 pari. Si pensa ancora una volta all’overtime, ma ancora una volta c’è qualcuno a non essere d’accordo.

A timeout esauriti, Blatt approfitta della pausa presa dagli arbitri per vedere quanto resta da giocare, e improvvisa uno schema con James a battere l’ultima rimessa. Ma il Re non ci sta, cancella quanto preparato e decide, o la vinco io o si va ai supplementari. LeBron si prende la patata bollente e la mette li, sul fondo della retina.

Buzzer beater decisivo, tanto per mostrare a Rose di non essere da meno, e serie rimessa in ordine. Da annotare come Butler, molto solido in difesa come di consueto, lasci a desiderare proprio su quest’ultimo possesso.

Nonostante una partita altalenante, con ben 8 palle perse e molto nervosismo, anche nei confronti degli arbitri, James si prende la responsabilità più grande, e si fa perdonare una partita non impeccabile.

Dall’altra parte, Chicago paga la poca continuità. In più i quintetti piccoli di Thibodeau, hanno sofferto molto la presenza dei lunghi avversari, uno su tutti Mozgov, dominante in area.

Le statistiche rispecchiano l’andamento del match, ricco di errori e ribaltamenti.

Cleveland tira col 38.7%, solo il 20.0% da tre e il 95.8% ai liberi. Chicago per contro ha il 36.0% al tiro, il 42.9% dall’arco e il 91.7% dalla lunetta. Rimbalzi a favore degli ospiti, 44 a 40.

A livello individuale, per i Cavs, James realizza 25 punti 14 rimbalzi e 8 assist. 15 punti per Mozgov, 13 per Smith, 12 per Irving e Thompson. Per i Bulls, Rose ne mette 31, Butler 19, mentre Noah realizza 8 punti e 15 rimbalzi.

Tutto in equilibrio quindi, si torna in Ohio sul due pari. Serie fin qui non esaltante, dove l’improvvisazione e la poca freschezza fisica la fanno da padrone. Cleveland paga le defezioni e la scarsa condizione, Chicago ha mostrato solo a sprazzi l’organizzazione e la tattica con cui Thibodeau è in grado di fare la differenza.

Quinto atto previsto per mercoledì 13 maggio, ore 1.00 AM.

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