Il Re entra nella serie. Con un quarto parziale da protagonista assoluto, LeBron James toglie le castagne dal fuoco ai suoi Cavs, trascinandoli alla vittoria, in una Gara 2 che, sulla falsa riga della precedente, ha visto Boston mettere in seria difficoltà Cleveland.

Bravo ancora una volta coach Stevens a nascondere i limiti della sua truppa e mettere in evidenza quelli degli avversari, riuscendo a rimanere in partita e a contatto, fino allo strappo conclusivo.

Alla Quicken Loans Arena non basta l’ennesima buona prestazione a Boston, che alla fine deve arrendersi a una compagine più forte. A fare la differenza sono state le individualità dei padroni di casa, di maggior talento, con il solo James capace di 15 punti nel quarto finale, che di fatto, sanciscono la vittoria.

Partita da ricordare per LeBron anche a livello personale, visto che con i trenta punti realizzati supera il grande Jerry West, diventando il settimo miglior marcatore nella storia della postseason NBA.

Tatticamente il tema del match non si discosta molto da Gara 1. Boston gioca con organizzazione e disciplina, forte anche della tranquillità di chi sulla carta ha poco da perdere, riuscendo a restare in partita e facendo faticare i Cavs su ogni possesso.

Cleveland dalla sua gioca a sprazzi, alternando parziali importanti a momenti negativi. Nel quarto parziale Irving e James monopolizzano le realizzazioni e consentono l’allungo deciviso. Unica nota stonata per i Cavs il poco apporto arrivato dalla panchina, con soli 7 punti, 5 di Dellavedova e 2 di Shumpert.

Nel primo quarto parte in fiducia Boston, con il solito Thomas a produrre e un buon apporto dei lunghi, Olynyk e Zeller su tutti. Male in difesa i Cavs, eccetto Mozgov dominante sotto canestro. Irving si sveglia sul finale e nonostante un passivo di 9 punti, i Cavaliers riescono dopo i primi 12 a chiudere 25-26.

Nel secondo parziale si mette in moto James, con Cleveland che continua a affidarsi a soluzioni individuali. Per i Celtics salgono in cattedra Turner e Bradley, e la partita resta in equilibrio senza allunghi importanti. Si va all’intervallo con il mini sorpasso Cavs sul 51-50.

Nel terzo quarto cambiano i ritmi del match, con Boston che concede qualche turnover di troppo, facendo gioco per Cleveland che in contropiede inchioda punti importanti fino al +14. Thomas e Sullinger tengono a galla i loro e dimezzano lo svantaggio. Si chiude sul 75-68.

Nell’ultimo quarto Boston prova a rientrare, ma James, decisivo sui due lati del campo, decide di prendersi la partita, realizzando, in collaborazione con Irving, tutti e 24 i punti del parziale. Finisce 99-91.

A livello statistico percentuali vicine per le due squadre. Cleveland tira con il 44.7%, il 24.1% da tre e il 92.3 dalla lunetta. Boston invece ha il 38.8% dal campo, con il 27.3% da tre e l’ 86.4% ai liberi. Numeri importanti a rimbalzo, con 47 totali per i Cavs contro i 39 dei Celtics. Di questi 35 sono difensivi per la squadra di Blatt contro i 26 degli uomini di Stevens. Sorridono ai padroni di casa anche i turnovers, 18 a 11, e le stoppate, 10 a 3, a conferma di un maggior peso specifico per i Cavaliers.

Le statistiche individuali premiano come migliore della partita LeBron James con 30 punti 9 rimbalzi e 7 assist. Doppia cifra anche per Irving con 26 punti, Mozgov con 16 punti e Love con 13. 11 rimbalzi per Thompson. Per Boston 22 punti per Thomas, 14 per Sullinger, 12 di Turner, 11 di Zeller e 10 per Smart e Crowder. Solo panchina stavolta per Gigi Datome.

Altra vittoria per i Cavaliers di coach Blatt quindi, che sfruttano il fattore casalingo e si portano avanti 2-0 nella serie. Boston continua a non sfigurare, ma l’impressione è che questi Cavs stiano viaggiando ancora a marce basse, in attesa che il livello della competizione si alzi.

Ci si sposta al TD Garden di Boston per la prossima sfida, prevista per l’ 1.00 AM di venerdì 24 Aprile.

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