Mancano quattro giorni alla fine della regular season e il quadro dei playoff non è stato mai così incerto: delle 16 posizioni disponibili per i playoff, 8 per la Western Conference e 8 per la Eastern Conference, solamente cinque sono già definite, indipendentemente dai risultati delle partite dei prossimi giorni: Golden State e Atlanta vincitrici delle rispettive Conference, Cleveland seconda a Est, ad Ovest Portland ha ottenuto il quarto piazzamento (per regolamento la vincitrice di una Division non può andare oltre la quarta testa di serie) e Dallas il settimo.

Prima di analizzare tutte le altre possibili altre situazioni, occorre puntualizzare che la regola principale per stabilire una posizione all’interno della griglia dei playoff è la percentuale di vittorie ottenute nella Regular Season. Nel caso in cui due o più squadre fossero a pari percentuale, il regolamento NBA prevede i seguenti criteri di selezione:

Nel caso di due squadre con lo stesso record:

  1. Vincente Division (anche nel caso in cui le squadre siano di Division diverse);
  2. Vincitore degli scontri diretti;
  3. Miglior percentuale di vittorie nelle partite della Division (se le due squadre appartengono alla stessa Division);
  4. Miglior percentuale di vittorie nelle partite di Conference;
  5. Miglior percentuale di vittorie contro squadre che parteciperanno ai playoff nella Conference alla quale appartiene la squadra (includendo la squadra a pari merito);
  6. Miglior percentuale di vittorie contro squadre che parteciperanno ai playoff nella Conference opposta.

    Nel caso di tre o più squadre le regole sono le stesse, ad eccezione della seconda, nella quale si considerano il record negli scontri diretti in tutte le partite tra tutte le squadre che sono arrivate a pari merito.

    Passiamo ad analizzare ora le singole situazioni ancora incerte:

    EASTERN CONFERENCE

    3° Toronto 48-32

    4° Chicago 48-32

    5° Washington 45-34

    Washington è quasi certa della quinta piazza: il record di 45 vittorie e 34 sconfitte pone i Wizards a 2.5 partite di ritardo dalla coppia Toronto-Chicago (48-32 il loro record), con 3 partite ancora da giocare. L’unica possibilità di ottenere un piazzamento migliore sarebbe quello di vincere tutte e tre le partite rimanenti (trasferte a Indianapolis, Cleveland e Atlanta) e sperare che Chicago perda entrambe le proprie partite (Atlanta in casa e Brooklyn in trasferta).

    In questo caso le due squadre arriverebbero a pari punti e, dato che il record tra le due squadre in stagione è in parità (2-2), i Maghi arriverebbero davanti ai Tori per maggior percentuale di vittorie in partite nella Conference (criterio 4 dei sopracitati).

    Toronto è invece certa di essere davanti a Washington in quanto al massimo potrebbero avere lo stesso record, ma Toronto verrebbe selezionata per il criterio 1, in quanto vincente della Atlantic Division.

    Toronto e Chicago si giocheranno presumibilmente quindi il 3° posto nelle restanti due partite. Come detto, i Bulls giocheranno contro Atlanta e Brooklyn, mentre Toronto dovrà vedersela con Boston (in trasferta) e New Orleans (in Canada).

    Nel caso di ugual record alla fine della stagione, Toronto si aggiudicherebbe il terzo posto in quanto vincente di Division (criterio 1).

     

    6° Milwaukee 39-40

    7° Boston 37-42

    8° Brooklyn 37-42

    9° Indiana 36-43

    10° Miami 35-45

    Miami è con un piede e ¾ fuori dai playoff: con un record di 35-45 non può raggiungere Milwaukee, deve vincere le due partite rimanenti (contro Magic e 76ers) e sperare che due squadre tra Boston, Brooklyn e Indiana perdano tutte e 3 le partite da giocare.

    Avendo infatti un vantaggio in termini di scontri diretti contro Celtics (3-1) e Nets (4-0), a parità di record si troverebbe in una situazione di vantaggio. Per arrivare davanti ai Pacers, Miami dovrebbe invece avere un record migliore, in quanto lo scontro diretto è a favore di Paul George e compagni (1-3).

    A Milwaukee manca una vittoria per essere matematicamente certa dei Playoff. Se dovesse inoltre vincere oggi lo scontro diretto con Boston sarebbe sicura del 6° posto: solo Brooklyn potrebbe raggiungerla ma gli scontri diretti dicono 2-1 per i Bucks.

    Per quanto riguarda il 7°-8° posto, la situazione è ancora molto incerta, in quanto i calendari di Celtics (Cleveland e Toronto in casa, Milwaukee in trasferta), Nets (trasferta a Milwaukee, Chicago e Orlando in casa) e Indiana (Okc e Washington a Indianapolis e Memphis in trasferta) sono piuttosto simili e non troppo facili. In caso di arrivo con lo stesso record Boston (3-1 con entrambe) e Nets (2-1 sui Pacers) sarebbero rispettivamente settima e ottava.

    Ad Indiana non resta quindi che sperare di avere un record migliore di entrambe le squadre che la precedono, impresa non facilissima a tre giornate dalla fine.

    WESTERN CONFERENCE

    2° MEMPHIS 54-26

    3° CLIPPERS 54-26

    5° SAN ANTONIO 54-26

    6° HOUSTON 53-26

    Nella Western Conference la lotta per il 2° e il 3° posto è ancora più serrata: a contendersela ci sono ben quattro squadre, di cui tre con lo stesso record.

    Con Portland sicura della quarta piazza nonostante il record peggiore, Grizzlies, Clippers e Spurs devono giocare ancora 2 partite, mentre i Rockets devono invece giocare una gara in più.

    Poichè gli scontri diretti tra queste quattro squadre sono tutti in parità (2-2), il secondo criterio di selezione non verrà mai preso in considerazione.

    A parità di record quindi:

    • Memphis sarebbe davanti a Houston e San Antonio in quanto avente maggior % di vittorie nella Division (56,25% Memphis, 46,7% Houston, 53,33% San Antonio) e davanti a Los Angeles in quanto vincente della SouthWest Division (i Clippers sono invece secondi nella Pacific dietro ai Warriors).
    • I Clippers hanno una % di vittorie più alta (35W-15L) nella Western Conference rispetto a Houston e San Antonio (31W-19L entrambe), non raggiungibile dalle due texane nelle prossime due gare.
    • Lo scontro diretto tra Houston e San Antonio è ancora incerto: essendo della stessa Division, avendo pareggiato il computo degli scontri diretti stagionali, e dovendo entrambe giocare contro New Orleans (che appartiene alla stessa Division), tutto è ancora da decidere.

    Queste considerazioni devono essere ovviamente effettuate solo in caso in cui il record sia di parità. Nel caso di record differente ovviamente la squadra con più vittorie avrebbe una testa di serie più bassa. È anche doveroso puntualizzare che per Chris Paul e compagni sia quasi impossibile arrivare secondi in quanto dovrebbero avere un record migliore sia di Memphis, che di San Antonio e Houston, a due gare dalla fine (in caso di parità infatti arriverebbero dopo perché non vincitori di Division).

    Dando un’occhiata al calendario delle partite rimanenti, solo Rockets e Spurs giocano contro una squadra in lotta per un posto nella post-season (New Orleans). Houston giocherà anche contro Charlotte e Utah, gli Spurs riceveranno in casa i Suns. I Clippers ospiteranno i Nuggets e saranno in trasferta a Phoenix martedì sera. I Grizzlies hanno sulla carta il calendario più difficile, ma Warriors e Pacers potrebbero non aver più nulla da dire in questo finale di stagione.

    8° NEW ORLEANS 43-36

    9° OKLAHOMA CITY 43-36

    La lotta per questa posizione è forse la più semplice da intuire: due squadre, Oklahoma e New Orleans, stesso record (43-36) e tre partite rimanenti. I Thunder giocheranno contro Indiana e Minnesota in trasferta, e in casa contro i Blazers. I Pelicans hanno un calendario decisamente più difficile: Spurs in casa, Minnesota e Houston in trasferta.

    Se il record dovesse essere ancora pari dopo queste sfide, i Pelicans avrebbero una posizione di vantaggio in quanto vincitori negli scontri diretti (3-1).

6 thoughts on “Corsa ai Playoff NBA: situazione a quattro giornate dalla fine

  1. San antonio è 3 a 1 vs houston e ha piu percentuali di vittorie nella conference, e nonostante cio a pari partite con houston le sarebbe dietro?? nn capisco

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