All’Air Canada Centre va in scena il secondo atto della sfida fra la numero 3 ad Est Toronto e la numero 6 Brooklyn, un appello da non fallire per i padroni di casa per non andare a Brooklyn sotto 2-0 e con la situazione ampiamente e forse definitivamente compromessa.

Sono tanti infatti gli addetti ai lavori che danno i Nets come i reali favoriti in quest’incrocio e una doppia vittoria esterna non farebbe che amplificare questo coro.

Gli ordini di scuderia in casa Raptors, alla luce di quanto successo in gara 1 sono: attaccare con maggiore aggressività il pitturato, guadagnando più falli di quelli ottenuti sabato sera (1 solo fallo subito nell’ultimo quarto) e limitare lo strapotere di Joe Johnson in post basso.

Bisogna inoltre trovare il modo di diminuire il dato delle palle perse (19 tre sere fa) e forzare gli avversari a commetterne di più (Toronto è prima in stagione regolare per turnovers degli avversari).

Comincia la partita sotto gli occhi dei 20.382 presenti all’Arena – più i circa DIECIMILA all’esterno – e Amir Johnson, portato sistematicamente fuori da Paul Pierce, libera l’area per le penetrazioni con arresto e tiro conclusivo di Joe Johnson.

Dall’altra parte Ross proprio non riesce ad entrare nella serie (due tiracci sbilenchi da 3 punti). KG segna col jumper dalla media più o meno a piacimento.

Due falli precoci di Pierce però, mandato nuovamente sulle piste di Amir Johnson, costringono Kidd a relegare l’eroe di gara1 in panchina. DeRozan comincia a prendere confidenza con la post season: una penetrazione e un arresto e tiro da fuori incrementano il suo tabellino.

Valanciunas approfitta della sostituzione di Garnett per segnare da dentro l’area. Continuano invece i problemi al tiro da oltre l’arco per i Nets (chiuderanno con 7-24): D-Will va lungo, Teletovic corto. All’ingresso di Patterson si apre nuovamente il campo per i Raptors. Buon apporto di Teletovic dalla panchina (5 punti nel primo quarto con 1 bomba e 14 alla fine).

Amir Johnson è un fattore, costringe Kidd a dirottare Pierce su Patterson, mettendo invece l’ottimo Plumlee a fare a cornate col centro avversario. 35-24 per i padroni di casa a metà secondo quarto. Non si segna veramente mai. Teletovic è l’unico dei suoi che trova il fondo del secchiello dalla lunga distanza, si rende protagonista di un affascinante duetto con il dirimpettaio Patterson.

Le novità del secondo quarto di gara 2 si chiamano invece Andrei Kirilenko per i Nets e Landry Fields per i Raptors.

Il primo, che nelle ore precedenti alla partita si era detto sorpreso dal DNP di sabato, si rende utile in many, INTANGIBLES way, il secondo non incide minimamente. E pensare che il più grande aggiustamento pensato da Casey vedeva proprio l’ex-Knicks ad impegnare seriamente Joe Johnson e The Truth sui due lati del campo. Probabilmente il coach si è divertito a giocare con i giornalisti, desiderosi di informazioni in anteprima da sventolare sul naso dei colleghi.

Toronto gioca continuativamente pick&roll con Lowry e Vasquez ad alternarsi nella parte del palleggiatore ed Amir Johnson fisso in quella del bloccante. L’alternativa è l’uno contro uno di DeRozan, magari in uscita dai blocchi. Per i Nets palla in mano a D-Will che gira intorno ai blocchi e inventa. Set di partenza più utilizzato il classico 1-4, high post offense con Pierce e Garnett sui gomiti.

Il punteggio recita 45-39 Raptors a fine primo tempo. La maggiore stazza dei Raptors sembra decisamente un fattore in gara 2. Il computo dei rimbalzi finirà 52-30 per quelli più giovani in maglia chiara.

La tripla di Williams e il doppio layup di Livingston, impattano la partita a quota 47. Amir Johnson intanto continua a portare Pierce dentro l’area, il suo terreno di caccia naturale. Terminale indiscusso dell’attacco dei suoi, si permette persino il lusso di effettuare e segnare un circus shot all’indietro in controtempo. Garnett rolla dopo il blocco, mette indietro le lancette del tempo e schiaccia imperiosamente su un lob di Williams, che interpreta il pick&roll in modo sublime, come di consueto. 49-49. Il primo canestro dal campo Lowry, eroe per i suoi del primo episodio, lo fa a terzo quarto inoltrato.

I Nets giocano a ripetizione sul lato sinistro con palla al gomito a Plumlee e Williams che si abbassa a bloccare Johnson che “ricciola” e porta DeRozan in post.

Williams si riapre fuori dalla linea di tiro da 3 per facilitare il passaggio dentro oppure concludere o penetrare lui stesso. La prima opzione è, ancora una volta, il gioco spalle a canestro di Joe Johnson, con un occhio di riguardo però a ciò che succede sul lato opposto dove la palla, eventualmente scaricata, viene girata in tempi rapidissimi.Da una situazione del genere scaturisce il corner 3 di Johnson del 56-53 a 6:11 dalla fine del quarto.

La partita è comunque in equilibrio. Pierce fa appello a tutta la sua esperienza per non crollare difensivamente contro le torri avversarie e si permette pure di stoppare Patterson appostato in angolo per il solito scarico; in attacco è perlomeno assente (1 punto fin qui).

DeRozan con l’eurostep tiene a contatto i suoi ma i veterani dei Nets nel terzo quarto tentano di cambiare marcia. Valanciunas & Co. sembrano meno giganti. 12 di Joe Johnson nel terzo periodo. L’ex-Hawks porta a scuola DeRozan.

A 3:36 dalla fine del quarto Double-P commette però il suo quarto fallo. Anche Toronto in questo frangente utilizza spesso lo schieramento 1-4 con DeRozan che esce dal gomito per andare a prendere la palla in posizione di guardia alta e sfruttare così il blocco del 5 e del play (il 4 è Patterson sul lato). Le percentuali dei Raptors nel terzo quarto sono però a dir poco orribili. A queste aggiungono 6 palle perse contro le 0 dei Nets.

Sul risultato di 66-64 per gli ospiti inizia l’ultimo quarto. Inaspettatamente nella prima metà del quarto sono i Nets a mettersi a correre col quintetto con Livingston, Anderson, Kirilenko, Blatche e Teletovic, grazie al quale continuano a fare l’andatura di testa. 3-4 ai liberi per DeRozan e di nuovo pari, a 75.

A 7:13 dalla fine quinto fallo di DeRozan che, nel corso della partita, alterna grandi giocate a errori da principiante. I Nets sono più reattivi nelle palle vaganti ma 4 punti in fila di Lowry danno il +3 a Toronto. Dall’altra parte invece Joe Johnson manda in aria un airball terribile.

Valanciunas, che chiuderà la contesa con 15 punti e 14 rimbalzi (terzo della storia in 30 stagioni NBA a far registrare 30+30 nelle prime due sfide playoff in carriera, gli altri due sono Ralph Sampson e Sam Perkins), dalla lunetta non sbaglia. 83-78 Raptors.

Kirilenko schiaccia e nel ribaltamento di fronte prende un rimbalzo in tuffo. Il russo ha decisamente un buon impatto sulla partita, in entrambi i lati del campo. Pierce a 3:48 dalla fine, dopo aver appena sbagliato un comodo jumper, mette dentro un tiro dalla lunetta in corsa e col fallo. Col libero aggiuntivo pareggia a 83.

Lowry prende per mano i Raptors. Garnett gioca a 2 con D-Will e schiaccia nel canestro la nuova parità. DeRozan rientra sul terreno di gioco e riprende esattamente da dove aveva lasciato, mandando a bersaglio 2 conclusioni pesantissime da 5-6 metri in single coverage, mentre Pierce e Williams questa volta sbagliano dal midrange. 89-85 Raptors.

Landry Fields, l’arma tattica di Dwane Casey alla vigilia, fa fallo a rimbalzo su Garnett, che converte i due liberi per il -2. Lowry va dentro con la moto e segna a 1:27 dalla fine. Da segnalare che rispetto a gara 1 i punti in penetrazione di Toronto sono 28 (molti di più dei 13 della prima partita).

Fields, questa volta decisivo, leva il pallone dalle mani di Joe Johnson mandando in contropiede i Raptors e Patterson in lunetta. 1-2 per lui e +5 Toronto. A 59.7 secondi dal termine Pierce in penetrazione segna, subisce il fallo e porta i suoi di nuovo a -2. Finirà con 7 punti ma 2-11 dal campo, compreso uno 0-6 da 3 punti che grida vendetta.

Nell’azione successiva, DeRozan perde la maniglia a 42 secondi dalla fine e consegna agli avversari la palla del possibile sorpasso. Pierce sbaglia però la comoda tripla dall’angolo sinistro, frutto di un’ottima circolazione di palla. Fallo su DeRozan che fa 2-2.

Sul rovesciamento di fronte Joe Johnson, perso colpevolmente da Fields, appoggia il nuovo -2 a 18.2 secondi dalla sirena. I Nets sulla rimessa dopo il time-out però non riescono a commettere fallo, così Amir Johnson schiaccia prepotentemente a 2 mani il 96-92 per i suoi. Pierce sbaglia nuovamente la tripla e DeRozan viene mandato ancora in lunetta. Neanche a dirlo, realizza entrambi i tentativi.

In un finale concitato D-Will segna da lontano il canestro del -3, concedendo ancora qualche residua speranza ai suoi. I Nets non vogliono davvero mollare. DeRozan però dalla linea della carità non ha pietà per gli avversari. Segna ancora e manda definitivamente i titoli di coda. 100-95 Raptors.

30 di DeRozan alla fine (di cui 17 nell’ultimo quarto), miglior giocatore della partita a soli 3 giorni dalla brutta prestazione nella prima gara di playoff della sua carriera. Unica nota stonata: 20 palle perse dai Raptors, che, se possibile, peggiorano il dato di gara 1.

Adesso la serie si sposta a Brooklyn dove Toronto approda con l’entusiasmo riportato dalla ritrovata parità. I giovani Raptors sono tutt’altro che sedati, anche se si troveranno di fronte un gruppo di veterani che conoscono a menadito il sentiero da seguire per avere successo nei mesi di Aprile e Maggio e, se possibile, anche di Giugno.

Le due gare in Canada finora hanno espresso un equilibrio al di fuori della norma. Il peso della bilancia si è spostato da una parte e dall’altra solo grazie alle giocate dei rispettivi fuoriclasse, Pierce da una parte e DeRozan dall’altra.

Appuntamento a venerdì al Barclays Center per gara 3.

 

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