knicpac656Un’altra settimana di grande basket da playoffs, che vi racconteremo nel nostro Weekly. Via!

I temi del secondo turno

KNICKS – PACERS

Ridurre la sfida tra Knicks e Pacers a un duello tra Paul George e Carmelo Anthony è sicuramente riduttivo, ma è certamente suggestivo visto come i due spesso si troveranno contro, e anche tenendo conto di come Indiana sia meno abile a difendere contro tiratori dalla media e lunga distanza, anche se la serie vinta contro gli Hawks dimostra la capacità di chiudere la porta sotto canestro con difensori del calibro di Roy Hibbert e David West. Ma contro New York potrebbe non bastare, di qui l’importanza nel fermare con profitto i temibili tiratori dei Knicks…

THUNDER – GRIZZLIES

Trascinati dal loro giocatore numero 1, Kevin Durant, gli Oklahoma City Thunder sono riusciti ad avere ragione in sei partite degli Houston Rockets, ma i Memphis Grizzlies al secondo turno saranno un avversario ancora più difficile, soprattutto senza avere Russell Westbrook almeno fino a una eventuale gara 6. Un Tony Allen in marcatura su Durant, e la coppia Gasol-Randolph nell’area pitturata, rischiano di togliere molti punti di riferimento a coach Brooks, e un upset a favore dei Grizzlies non è completamente da escludere…

HEAT – BULLS

Visto la precaria condizione fisica dei Bulls, lo scontro con Miami sembrerebbe indirizzarsi nettamente a favore di quest’ultimi, ma occhio a sottovalutare la capacità di coach Thibodeaux e dei suoi ragazzi di trovare sempre nuove energie e idee tattiche, per mettere in difficoltà gli avversari. Con il mistero Rose che continua a rimanere un enigma (torna non torna a un certo punto?), forse i Bulls più che vincere una-due partite non riusciranno, ma di certo non si arrenderanno così facilmente a LeBron e soci…

SPURS – WARRIORS

Sorpresa del primo turno, sarebbe facile pensare ai Warriors ormai come appagati, ma sarebbe uno sbaglio dare già la serie ai riposatissimi Spurs. Le variabili in questo caso sono tante, dall’accoppiamento Steph Curry-Tony Parker, a come Andrew Bogut reggerà lo scontro con un Tim Duncan veramente in palla, e se il novizio Mark Jackson riuscirà a mettere in difficoltà coach Pop. Tutti temi importanti che si svilupperanno in una serie meno scontata di quanto appaia a prima vista…

Le eliminate al primo turno – Parte Prima

BOSTON CELTICS

Di sicuro una eliminazione al primo round non è quello che si aspettava Danny Ainge, altrimenti, come molti critici hanno malignato, non avrebbe certo tenuto Paul Pierce o Kevin Garnett alla trade deadline, ma avrebbe certo rivoluzionato il roster. Quello che è certo, è che questa estate molte cose saranno differenti.

Pierce potrebbe uscire dal suo contratto, Garnett (ma anche Rondo) potrebbero partire in caso di ottime offerte, di sicuro sarà difficile parlare di qualcosa di minimo rispetto a una rivoluzione, che anzi forse andava iniziata prima.

Segni incoraggianti anche in questi playoffs non sono certo mancati, dalla tenuta difensiva di Avery Bradley a un Jeff Green pronto a prendere il posto di leader visti gli ottimi numeri post-All Star Game, ma certamente in troppi ruoli i Celtics sono scoperti, soprattutto sotto canestro dove i soliti problemi ai rimbalzi sono stati ancora una volta evidenziati nella serie contro i Knicks.

Un’ estate di decisioni difficili, ma a Boston tra tradizione e la forte passione del pubblico è difficile pensare (presto o tardi) di non essere di nuovo da titolo…

LOS ANGELES CLIPPERS

Vincere la propria division e sentirsi ugualmente incompleti, strano destino dei Clippers, ma proprio quello che è successo ai figli minori di Los Angeles, che anzi si sono ritrovati con la sconfitta al primo turno contro Memphis a regredire rispetto all’anno passato, pur se tutte le indicazioni sarebbero in positivo: un Blake Griffin più maturo, un Chris Paul su cui si è costruito un’ottima squadra, completa e in grado di battere molti record di squadra, ma alla fine una sconfitta al primo turno ha pregiudicato il bilancio finale. Quali Clips vedremo il prossimo anno?

Tanti dubbi in corso d’opera, visto che l’auspicata firma per un mega-contratto a Chris Paul porta anche problemi di salary-cap, in vista di un’estate 2014 potenzialmente piena di superstars libere e su cui costruire uno squadrone, da Carmelo Anthony a Chris Bosh, ma come spiegare eventualmente al regista All-Star di pazientare un altro anno senza grandi certezze di lottare veramente per il titolo NBA è un punto di domanda pesante.

Almeno 10 giocatori in rosa free-agents a luglio, e con un Eric Bledsoe potenziale carta di scambio (se rimane Paul), ma soprattutto il mistero sul coach, visto che non si sa ancora se Vinnie Del Negro rimarrà o meno: si è detto diverse volte che la dirigenza biancorossa punterebbe volentieri su Stan Van Gundy, uno dei coach più esperti sul mercato, ma anche costoso (e il tirchio Sterling potrebbe avere da che ridire su questo!), elemento che  non aiuta a capire quali Clippers vedremo tra qualche mese. I vecchi e sfigati “velieri” di una volta, o quelli capaci di far meglio dei Lakers di questa stagione…

BROOKLYN NETS

Come previsto, l’eliminazione per mano dei Bulls ha segnato la fine del breve interregno di P.J. Carlesimo, bravo a raddrizzare la navicella Nets per un certo periodo, ma nei playoffs il confronto con coach Thibodeaux dei Chicago Bulls è stato impietoso, e l’eliminazione per mano di una squadra apparentemente vulnerabile e piagata da mille infortuni è stata quasi imbarazzante.

Come ha detto un manager NBA, “sono una squadra incompleta, piena di giocatori sopravvalutati e mal assemblata”, quindi non propriamente vicina all’eccellenza  anche chiamando un super-allenatore a far rendere il roster attuale.

Sembra che le idee rimangano confuse nell’immediato, tanto che sono rimbalzate voci di un contatto con Phil Jackson per dargli un ruolo alla Pat Riley, e che tra gli allenatori contattati ci sarebbe Jerry Sloan, abbastanza curioso visto che a contribuire al suo addio a Utah fu proprio Deron Williams! Il problema vero quest’estate sarà come rinforzare il roster con contratti esorbitanti per giocatori, vedi  Joe Johnson o anche Wallace, non certamente così decisivi. Compito difficile con un boss così esigente come Mr. Prokhorov…

Un altro Weekly è finito, appuntamento al prossimo e a nuove emozioni targate playoffs NBA…

3 thoughts on “NBA Weekly: i playoffs tra delusioni e grandi protagonisti

  1. Ok Boston non ha brillato e deve rasare tutto a zero, però senza Rondo… c’era ben poco da fare!!!!

  2. tranquilli, che gli articoli squadra per squadra sulle eliminate al primo turno stanno arrivando su playitusa, il Weekly come al solito vi vuole offrire un esauriente ma più rapido panorama su quelle squadre…

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