A Boston ci sono ancora i Big3, anche senza Ray Allen…

Inizia un’altra stagione a Boston, con i Biancoverdi che salutano, anche se non in modo particolarmente caloroso, Ray Allen. Un addio che i tifosi di Boston non hanno preso benissimo, anche perché il loro ex beniamino alla scadenza del contratto ha deciso di legarsi ai Miami Heat, la rivale degli ultimi anni e la squadra che proprio nella stagione passata ha eliminato i Celtics in Finale di Conference alla settima partita.

Di questo addio, doloroso data l’importanza del ruolo rivestito da Ray nella stagione dell’anello, se ne è presa gran parte della responsabilità il coach Doc Rivers, che in una sua intervista di qualche tempo fa ha ammesso che l’aver relegato l’ex stella dei Sonics al ruolo di sesto uomo è stata forse la scintilla che ha provocato nel suo giocatore il desiderio di cambiare aria. La scelta, fatta ovviamente per il bene del team, andava ad aggiungersi a quella di accentrare molto di più l’attacco su Rajon Rondo, proprio a discapito di Allen, cosa per la quale i rapporti tra i due hanno iniziato ad incrinarsi.

Nonostante la partenza di una pedina fondamentale però i Celtics non sono stati a guardare durante l’estate ed hanno piazzato alcuni colpi importanti, con l’intenzione di mantenersi al top della lega e puntare nuovamente a giocarsi le Finali di Conference, obiettivo decisamente alla loro portata.

Conference
Eastern Conference

Division
Atlantic Division

Arrivi
Courtney Lee (Trade – HOU), Jason Terry (FA – DAL), Jason Collins (FA – ATL), Darko Milicic (FA – MIN)

Partenze
Ray Allen (FA – MIA), Mickael Pietrus (FA), Keyon Dooling (FA – Ritirato)

Scelte al draft
Jared Sullinger (1st Round 21st pick), Fab Melo (1st Round 22nd pick), Kris Joseph (2nd Round 21st pick)

Probabile Quintetto
PG – Rajon Rondo
SG – Courtney Lee
SF – Paul Pierce
PF – Kevin Garnett
C – Darko Milicic

Roster
Guards: Rajon Rondo, Avery Bradley, Jason Terry, Courtney Lee, Dionte Christmas
Forwards: Paul Pierce, Jeff Green, Kevin Garnett, Brandon Bass, Jared Sullinger, Kris Joseph
Centers: Jason Collins, Fab Melo, Chris Wilcox, Darko Milicic

Head Coach
Doc Rivers

I Celtics si trovano ad affrontare una nuova stagione con un anno in più ma con un Roster più equilibrato e forte rispetto agli anni scorsi. L’incognita maggiore riguarda ovviamente la condizione fisica di Jeff Green, rifirmato quest’estate con un contratto importante, che deve dimostrare di aver fatto il salto di qualità rispetto agli anni di Oklahoma City, nonostante la sosta forzata per i problemi cardiaci che l’hanno fermato per un’intera stagione. Avere un Green ad alto livello permetterebbe delle soluzioni tattiche molto importanti quando si arriva a giocare sul serio, permettendo a Garnett di fare il 5 nelle battute finali delle gare.

L’addio di Allen, inoltre, potrebbe non essere così disastroso per i Celtics. Ray, che nell’ultima stagione ha avuto qualche problema con Doc Rivers dopo la scelta di farlo partire dalla panchina e con Rajon Rondo con cui non condivideva lo stesso ideale di gioco, era nella fase calante della carriera, ma il suo status all’interno della squadra lo portava comunque ad essere una delle armi offensive principali, anche e soprattutto negli ultimi minuti di gioco.

Con la sua partenza si elimina uno degli equivoci degli ultimi anni, ovvero chi deve prendersi le responsabilità in caso di ultimo tiro. Intendiamoci, Allen rimane ancora oggi uno dei migliori giocatori a cui affidare un tiro per la vittoria, però avere tre giocatori di questo tipo nella stessa squadra può essere controproducente in alcuni casi, perché è vero che avere tre armi letali nell’ultimo possesso dà pochi punti di riferimento agli avversari, ma anche per i Celtics a volte poteva essere un problema, con la difficoltà di adattare il suo gioco per accontentare tutte le tre stelle. Inoltre, il tipo di gioco di Jason Terry, che andrà a sostituire Allen, permette di variare l’attacco, attaccando maggiormente dal palleggio, cosa che Allen ormai non faceva più, delegando l’incombenza a Pierce, costringendolo a fare degli straordinari e facendolo arrivare ai Playoff in carenza d’ossigeno.

Proprio per far arrivare più fresco ai playoff il capitano, il backcourt è stato potenziato, inserendo a Roster il già citato Jason Terry e Courtney Lee. Quest’ultima aggiunta, nonostante non sia stata più di tanto pubblicizzata, rischia di essere una chiave importante per il gioco di Rivers, che può contare su una guardia con notevoli istinti difensivi. Per questo motivo crediamo che l’ex Houston, Nets e Magic potrà partire in quintetto, lasciando Terry a fare il sesto uomo, ruolo in cui si è distinto particolarmente nelle ultime stagioni a Dallas.

A completare il backcourt il confermatissimo Avery Bradley, che dovrà dimostrare di aver recuperato bene dall’infortunio alla spalla patita ai playoff la scorsa stagione. Proprio questo infortunio è stato probabilmente uno dei motivi per cui i Celtics si sono dovuti inchinare ai Miami Heat (oltre ovviamente all’MVP LeBron James che ha giocato una serie fantastica) e il poter contare al 100% su di lui garantirebbe ai biancoverdi un’ulteriore opzione difensiva di grandissimo livello.

Il reparto lunghi è stato quello dove Boston ha fatto i maggiori investimenti. Dal draft sono arrivati due giocatori interessantissimi come Jared Sullinger e Fab Melo. Quest’ultimo ha la grossa incognita dovuta alla testa, non propriamente quella di un Kevin Garnett, ma proprio la presenza in squadra dell’ex TimberWolves potrebbe essere per Fab Melo quel valore aggiunto fondamentale per la sua crescita. Il potenziale è quello di un difensore 5 stelle lusso e se indirizzato bene il talento potrebbe far fare alla squadra un salto di qualità nella propria metacampo.

L’altro rookie, Sullinger, ha visto le sue quotazioni al draft scendere nelle ultime settimane, anche a causa di alcune voci di problemi alla schiena, ma sul suo talento sono in pochi ad avere dubbi, considerando che nel suo primo anno in NCAA è stato considerato il miglior Freshman della nazione. La sua presenza sarà fondamentale anche nella lega dei grandi, soprattutto perché potrà affinare maggiormente quella che già è la sua arma migliore, il post, con uno dei principali interpreti del ruolo in NBA, Garnett.

A dare ulteriore solidità al reparto ci penseranno Brandon Bass, reduce da una buonissima stagione sotto la guida di Doc Rivers dopo un periodo piuttosto buio ad Orlando e Jason Collins, centro ex Atlanta che servirà ad allungare la rotazione.

Come se non bastasse, negli ultimi giorni Danny Ainge, GM di Boston, ha firmato con un contratto annuale Darko Milicic. Il centro serbo, reduce da una stagione di luci ed ombre a Minnesota, ha così un’altra occasione, forse l’ultima, per dimostrare di valere l’NBA e di riuscire a limare i suoi difetti caratteriali e di concentrazione.

La rotazione così profonda tra i lunghi è ovviamente stata studiata per far riposare il più possibile, soprattutto in Regular Season, il veterano KG, facendogli giocare meno minuti della stagione passata da 5 tattico, ruolo in cui peraltro è stato tra i top della lega in quanto ad efficacia.

L’idea di minutaggio che probabilmente ha in testa Rivers sarà infatti quella di far partire Milicic da Centro in quintetto, esattamente come gli succedeva nella scorsa stagione ai TimberWolves, per poi ruotare i vari Collins e Fab Melo per gran parte dell’incontro, permettendo quindi a Garnett di arrivare più fresco nei minuti finali, quando da centro il bigliettone può ancora essere un fattore.

Come detto in precedenza la squadra ha un ottimo potenziale e davanti a loro ad Est sulla carta ci sono solo i campioni in carica dei Miami Heat, squadra rispetto alla quale il management ha disegnato il roster cercando, e probabilmente trovando, gli uomini migliori per quanto riguarda gli accoppiamenti.

Ora tocca ai due Big Three rimasti provare di avere ancora le giuste cartucce da sparare.

5 thoughts on “Boston Celtics: Preview

  1. Bell’articolo! condivido in pieno il fatto che quest’anno abbiamo un roster più equilibrato e completo rispetto alle ultime stagioni, inoltre sono state gettate le basi per ricostruire gradualmente senza smembrare tutto e ripartire dalla lottery.. insomma rondo bradley green (se sta bene) sullinger (giocatore super a ohio insegnava basket in post) e fab melo sono giovani e talentuosi, se crescono bene boston ha già un nucleo forte dal quale ripartire dopo gli addii di PP e KG!!! Speriamo prendano esempio dai due appena citati e che la salute sia dalla loro parte!

  2. …curioso di vedere come reagirà Milicic ai “caldi suggerimenti” di KG…scoppierà in lacrime come Big Baby??

  3. Non così entusiasta del loro mercato. Garnett è stato rifirmato a cifre spaventose, inoltre sotto (leggi da 5) non hanno praticamente nessuno. Fab Melo è un’incognita, Darko… ha una testa che lo rende non solo unfit to lead a team, anche inadatto alla Nba. Questo ad oggi dice il campo. Oden come sta? Mega scommessa, ma lui si che assicurerebbe difesa e post. Scommessa per scommessa…

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