Jrue Holiday, l'MVP di Gara 6

The Answer of Philadelphia. La risposta dei Sixers, che vincono e pareggiano la serie di fronte a The Answer in person, Allen Iverson.

RECAP

I Sixers non potevano sbagliare questa gara e non l’ hanno fatto, battono dei Celtics che sono sembrati un po al limite delle loro possibilità fisiche, e ora tutto si deciderà in gara 7, al TD Garden. Risultato finale 88 a 75.

La partita inizia con una alley-oop sull’ asse Turner-Igoudala che fa esplodere il Wells Fargo Center; miglior inizio per caricare i tifosi non si poteva avere. I Celtics invece iniziano in sordina, con i giri bassi e in attacco trovano i punti solo da Allen, mentre in difesa sembrano aver lasciato a casa la grinta, non aiutano mai sulle penetrazioni avversarie.

Rondo sembra disinteressato a difendere seriamente e più volte viene lasciato sul posto dai vari Holiday, Turner e Williams che trovano punti facili. Brand, prima con una schiacciata in mezzo a 3 avversari e poi ancora Williams con una super penetrazione, caricano stadio e compagni. Il primo quarto si chiude con Philadelphia avanti 22 a 19 su dei Celtics da 31.6% dal campo e un KG ancora a secco.

Nel secondo quarto i Sixers aggrediscono fin da subito i biancoverdi, che senza Rondo e con un Dooling, sfasato, non trovano mai gli attacchi giusti. Il play dei Celtics rientra e così anche la sua sqaudra sugli avversari: Garnett si sblocca finalmente con uno dei suoi turnaway bank-shot e grazie ad un parziale di 8 a 0 in 4 minuti di gioco e dei Sixers che sbagliano 9 tiri consecutivi (aggiungiamoci anche 4 palle perse), Boston trova il vantaggio.

La partita perde di spettacolo, le due squadre prendono tiri difficili che non muovono la retina e continuano a gettare via palloni, durante la costruzione offensiva. I Sixers, sembrano in balia del loro “momento buio”, ma per fortuna questa volta i Celtics non scappano e così grazie ad un jumper di Turner, riescono a restare vicini. Gli uomini di Collins vengono mandati in lunetta, dove però restano ghiacciati (5/10 a fine primo tempo) e così grazie ad un assist al bacio di Rajon, che trova Pietrus in angolo, Boston si ritrova avanti 36 a 33 a metà tempo. (Pierce unico in doppia cifra di entrambe le squadre)

Philadelphia capisce che bisogna prima difendere e così ci mette grinta, velocità e tecnica per chiudere ogni spazio agli avversari, costringendoli a tiri difficili. Elton Brand, uomo che sposta, decisamente, gli equilibri, suona la carica e con 2 canestri consecutivi, inizia la rimonta dei Sixers che si completa con un jumper di Hawes che riporta la partita in parità. Philadelphia ritrova il vantaggio dopo un parziale di 11 a 0; Boston continua a fare fatica contro la difesa di Philadelphia (0/7 starter) e, causa un Rondo che non sembra il solito, i Sixers restano davanti. Boston però chiude discretamente il finale di tempo e prima con Garnett e poi con Rondo, aiutato dalla dea bendata, restano sotto solo di 4 punti, 60 a 56.

A Boston gira proprio storta e pur, restando dominante sotto canestro in attacco (14 a 7 a fine partita i rimbalzi offensivi), non segna, sempre, sulle seconde opportunità. Philadelphia riesce fuggire, portandosi in doppia cifra di vantaggio, grazie alle sue guardie.

I Celtics non mollano la presa grazie a Garnett, unico tra gli uomini di Rivers a trovare punti nella prima parte del quarto (gli altri 0/5). I Sixers però, giocano con la testa e con il cronometro e si riportano ,dopo due splendide azioni firmate Turner ed Elton Brand sul +11. Boston non riesce più a riportarsi davvero sotto, anche se Allen prova a mettere paura agli avversari con una tripla assurda.

Ray non riesce a ripetersi nell’ azione dopo e così Boston manda in lunetta Igouadala (1/5 fino a quel momento) che però resta glaciale, come contro Chicago e segna entrambi i liberi. Pierce non si arrende e con un hail-mary da tre punti, riporta i suoi sotto di 5 punti. Viene commesso fallo su Holiday che però e 11/11 a cronometro fermo in questa serie e non sbaglia chiudendo definitivamente il match.

MVP

Holiday: prestazione da uomo squadra del giovane Jrue che a dispetto delle statistiche gioca una grandiosa partita, chiudendo con 20 punti e 6 assist.

POSTGAME

“I nostri ragazzi hanno fatto un gran lavoro nel pitturato” dice Collins “Abbiamo fatto un gran lavoro stoppando i loro “big guys” mentre cercavano di andare a canestro. Loro hanno tirato 3/14 da 3 e due triple sono arrivate negli ultimi minuti con Allen e Pierce. Se riusciremo a tenerli lontani dal pitturato e a teneri una yard dentro la linea dei tre punti allora abbiamo una chance di vincere”

“Voglio di più” dichiara Collins che non sarebbe contento di uscire, anche se arrivato a giocarsi la finale in gara 7 al Td Garden contro Boston. “Dobbiamo essere avidi, abbiamo lottato, battuto molte squadre per arrivare qui. Simo cresciuti. Non ci resta che restare in bilico, ci saranno brutti possessi, le cose magari non andranno come vogliamo, ma dobbiamo giocarci sopra. Dovremmo essere forti”.

“Siamo contenti di essere qua, esserci salvati e poter ritornare a Boston” dice Igouadala “Una cosa del nostro team è che crediamo in noi stessi e ogni partita da qui alla fine migliorerà le nostre carriere e per arrivare fino in fondo si deve sapere quello che si vuole

UN OCCHIO A GARA 7

Il TD Garden dopo il campo dei Thunder, forse è il campo più difficile da espugnare, ma questi Sixers, hanno dimostrato di avere tutte le possibilità per compiere l’ impresa. Boston e i suoi Big trovano sempre nuove energie, quando giocano davanti al loro pubblico amico e restano favoriti per questa gara, ma con Philadelphia niente è scontato, soprattutto in una gara 7.

Non mi sento di pronosticare un risultato anche se Boston è 17-4 in casa quando può chiudere una gara. In ogni caso sarà uno spettacolo.

3 thoughts on “I Sixers battono i Celtics, si deciderà tutto in gara 7

  1. Quanta fatica per i Celtics…, quanta fatica!
    Nella serata no di Rondo, brillano Pierce (grande capitano) e un KG ormai da un mesetto in spolvero come non era da anni.
    Spero nel fattore TD Garden per gara 7 e poi mi godrei la sfida con Miami.
    Con Miami al completo non vedrei molte chances per i miei vecchietti verdi,ma senza Bosh… cambia tutto perchè la debolezza sotto canestro sarebbe equamente ripartita.
    E allora sarebbe esperienza e orgoglio contro spettacolo e strapotere atletico.

  2. La spunterà, alla fine, Boston: troppa esperienza e voglia di vincere, ricordandoci che il loro è e sarà il canto del cigno, anche se spesso patiscono quando Garnett non è al 100% (indicativamente e purtroppo, 1/3 per l’età), il quale è l’unico riferimento a centro-area. Comunque vada, senza dubbio uno degli Est più scarsi degli ultimi 10 anni.

  3. Per i tifosi celtics doveva essere una passeggiata di salute,o quasi,Mi auguro di mandarli a casa in dara7. DO SIXERS

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