La delusione di Nowitzki e Terry a fine partita

Non ce n’è. Abbiamo esordito, nello scorso recap, dicendo che questa serie era decisamente la più equilibrata dell’intero tabellone dei Playoffs 2012. Alla luce dei risultati finali di Gara 1 e Gara 2 questo era senz’altro vero, avendo vinto Oklahoma City con un scarto complessivo nelle due gare di soli 4 punti.

Ma l’equilibrio è durato fintanto che Kevin Durant, fresco vincitore del terzo titolo di miglior marcatore stagionale, non ha ritrovato feeling con il ferro. Il 15-44 dal campo con cui ha chiuso i primi due episodi sul proprio parquets era troppo brutto per essere vero.

Ci voleva quindi l’aria texana per far ritrovare a KD confidenza con il fruscìo della retina.

LA GARA

I primi due capitoli della serie sono stati caratterizzati da ampi brani di gioco in totale equilibrio, con parziali a favore di una squadra o dell’altra e finali decisi negli ultimi secondi. Con il viaggio a Dallas, ci si aspettava dei Mavericks mentalmente pronti a riaprire la serie, fisicamente aggressivi per cercare di limitare una squadra che, pur potendosi permettere un Durant impreciso (ma comunque decisivo, vedi Gara 1), si è mostrata di fatto superiore in ogni punto del campo.

Così non è stato. Tempo meno di quattro minuti dal fischio d’inizio e i Thunder volano sul 9-2 grazie a due triple consecutive di KD. Alla fine del primo quarto gli ospiti chiuderanno in vantaggio sul 32-26 con 15 punti della stella da Texas.

Non si guarderanno più indietro.

Ci sarà una partita fino ad inizio terzo quarto (50-45 OKC), poi un parziale di 25-12 permetterà ai Thunder di mettere in ghiaccio gara e probabilmente serie.

Nel quarto periodo i Mavs scivolano fino al -26 (86-60), salvo poi approfittare del lungo garbage time per ridurre lo svantaggio finale.

MVP

Durant decisivo in Gara 1 con il tiro ad 1,5 secondi dal termine, Westbrook portentoso in Gara 1 e Gara 2. Il duo di OKC lavora bene in questi Playoffs. Se manca uno, che si tratti di un singolo gioco o di un’intera partita, sopperisce l’altro.

Gara 3 ne è stata, ancora una volta la conferma: con un Westbrook in seconda marcia (20 punti, 4 assists e 3 rubate con 8-19 al tiro), è Kevin Durant a prendersi il proscenio, trovando (anzi, ritrovando) la sua mano. Le cifre, una volta tanto, dicono tutto: 31 punti, 11-15 al tiro, 4-6 dall’arco, 6 rimbalzi e 2 assists lo rendono di fatto immarcabile dagli avversari, tanto da pensare che le difficoltà mostrate nei primi due capitoli della serie siano più dovuti allo stesso KD che non alla difesa di Matrix e compagni.

LE DICHIARAZIONI POST PARTITA

Jason Terry prima della partita: “Gara 3 è Gara 7″ (chiuderà con 11 punti e 3-10 dal campo)

Russell Westbrook su KD: “Kevin ha acquisito un buon livello di sicurezza. Questa volta ha giocato in maniera regolare. Potrebbe aver sorpreso qualcuno, ma per noi è normale che sia così”

Rick Carlisle, ancora su KD: “E’ saltato su di noi e ha messo tutti i tiri”

Dirk Nowitzki: “Abbiamo giocato due partite solide a Oklahoma City. Stasera abbiamo scelto un brutto momento per fallire. Dobbiamo vincere una partita. Avremo modo di mostrare un certo orgoglio sabato…” (Dirk, opaco, ha chiuso con 17 punti con 6-15 al tiro, miglior marcatore dei suoi)

UN OCCHIO A GARA 4

Sabato notte si giocherà Gara 4 a Dallas. Kevin Durant, nelle dichiarazioni post partita, ha calmato gli animi dei suoi dicendo che “non abbiamo ancora fatto nulla“. Vero, ma solo in parte. Se infatti è vero che i Thunder non hanno ancora passato il turno, è altrettanto rispondente a verità che nessuna squadra nella storia dei Playoffs NBA ha ribaltato una situazione di 0-3.

I Mavericks sono sull’orlo di uno sweap clamoroso, il primo per gli uscenti Campioni dal 2007, quando i Miami Heat, vincitori dell’anello l’anno prima, vennero eliminati in quattro gare dai Bulls.

Sapranno evitare i Mavs quest’umiliazione a Mark Cuban?

One thought on “Durant torna a splendere, Mavs ad un passo dall’eliminazione

  1. come avevo pronosticato, mavs spazzati via. l’assenza di chandler è devastante, non solo per le sue doti ma anche per la copertura che dava al tedesco. Odom, no comment. JJ sverna a minnie. Rodrigo unfit, almeno per ora. e tutti con un anno in più. deron da solo non basta, per tornare competitivi ad altissimo livello.
    Ps: bentornato, kelenna

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