Stan Van Gundy e Dwight Howard: un sodalizio che sta per chiudersi?

C’è aria di cambiamento in Orlando. Infatti, è notizia di poche ore fa che Dwight Howard abbia chiesto alla dirigenza della squadra del nord della Florida la testa di coach Van Gundy.

Come ci sono giunte queste informazioni? Sarà stato un giornalista intraprendente? Sarà stato un dirigente poco professionale? Sarà stato un addetto alle pulizie poco riservato? No, Van Gundy in persona.

In un articolo ripreso dall’Orlando sentinel, noto giornale locale, Stan ha ammesso la conoscenza di questa scure che vacilla da mesi sulla sua testa. Insospettabilmente ha dichiarato di non sentirsi nemmeno più di tanto disturbato dalla faccenda, la quale lo tocca solo a livello professionale, e non personale, come molti giornalisti insinuano (vedi: i suoi rapporti con la superstar Howard).

Non sarebbe la prima volta che il baffuto allenatore ricevesse il benservito. Come molti ricorderanno nel dicembre 2005 fu spinto a rassegnare le dimissioni da capo-allenatore degli Heat a fronte di uno scalpitante Pat Riley, presidente della compagine di South Beach. Van Gundy in due anni era riuscito a risollevare le sorti di una franchigia, i Miami Heat, che aveva chiuso la stagione 2002-03 con l’inglorioso record di 25-57.

I due massimi artefici sul campo di questa escalation, che porterà al titolo del 2006, erano Dwyane Wade e Shaq. Il siluramento di coach Van Gundy 2 fu dovuto a due ragioni: da un punto di vista, la smania di Riley di ritornare sul tetto del mondo e di attribuirrsi il quinto successo NBA; da un altro punto di vista, la mancanza di autorevolezza della figura di Van Gundy.

Proprio questa seconda caratteristica è ciò che si può rivedere nella vicenda odierna. Allora sia Dwyane che Shaq ritenevano Van Gundy inadatto a gestire un team di stelle (ricordare Gary Payton, Antoine Walker e J-Will) e premevano per Riley. Oggi Dwight chiede di eliminare Van Gundy poiché si aspetta l’arrivo di un grande allenatore, uno che trasformi la squadra, che la porti al titolo.

I Magic versione 2012 hanno svolto fino a qui una stagione pazzesca per la scarsa mole di talento a loro disposizione. Inoltre non è deprecabile lo sforzo e la professionalità che Howard ha fatto vedere. Il comandante della flotta sta viaggiando a 20,9 punti a partita conditi con 14,5 rimbalzi e 2,13 stoppate.

Ma diamo a Van Gundy quel che è di Van Gundy! Questa stagione ha dimostrato la capacità di squadra ed allenatore di fare ottimi risultati con giocatori per la maggior parte di fascia media. Il record di 28-15 ne è la prova.

Secondo un’altra ricostruzione il lavoro degli ultimi anni di Van Gundy va valutato anche in positivo. Il suo gioco ha pagato dividendi nei Playoff 2009, portando la squadra, trascinata da un immenso Turkoglu, alle Finals. Da ricordare la Finale di Conference in cui ha tenuto sotto scacco l’avversario in panchina Mike Brown.

Ma la squadra di allora era totalmente diversa da questa: Nelson, Turkoglu, Pietrus, Rashard Lewis, Dwight Howard. L’unico a non aver perso smalto è stato questo ultimo. Quella finale fu l’apoteosi di una squadra, di una difesa e di un gioco che hanno concesso a LeBron 38,5 punti di media, ma isolandolo dal resto della compagine e portandolo a giocare da solo, nonostante gli 8 assist di media.

Un apporto straordinario lo diede Pietrus, agente speciale sul numero 23 di Cleveland. Era un’altra squadra. Dalla batosta delle Finali 2009 Orlando non si è più ripresa.

Gli interpreti sono cambiati. Sono state fatte scelte opinabili da parte della dirigenza, come il maxiscambio con Washington e Phoenix che ha portato in Florida Gilbert Arenas, Jason Richardson e Turkoglu, reduce dagli insuccessi delle avventure ai Raptors ed ai Suns. Orlando, molto semplicemente, si è “imbrocchita” parecchio.

Nonostante i giocatori siano di un livello inferiore la squadra è rimasta tra le prime cinque ad Est. Quando il cast cambia e ne subentra uno minore, la colpa è dell’allenatore? Questo è quello che è successo a Van Gundy.

Negli ultimi anni da tutto questo calderone di scambi con altre squadre è uscito un unico giocatore:
Ryan Anderson.

Uscito da California e scelto alla 21 nel Draft 2008 dai Nets, la versatile ala bianca è esplosa negli ultimi due anni, passando dai 7 punti di media ai 16,1 con cui sta viaggiando questa stagione, accompagnati ad un eccellente 41,3% da tre.

La crescita di questo talentuoso prodotto della costa Ovest la si deve in parte alla dirigenza che l’ha strappato ai Nets insieme a Vince Carter. Ma fino a che punto Otis Smith e soci ritenevano futuribile questo giocatore? Portare Anderson in Florida è stata una mossa dettata dai margini di miglioramento del giocatore (che già allora sfoggiava un 36,5 % da tre, ottimo per un rookie) o un puro accorgimento per bilanciare i contratti con i partenti? Non lo sapremo mai.

Van Gundy ha dimostrato un’ottima capacità di gestione del giocatore, le cui caratteristiche si integrano perfettamente con quelle di Howard nella front line dei Magic.

Il coach paga la lunga permanenza in quel di Orlando e il suo carattere non sempre facile nel lungo periodo.

Forse la prima mossa di una eventuale rifondazione della squadra dovrebbe essere proprio la cacciata del baffone. Van Gundy alla fine potrebbe pagare per tutti, anche per colpe non sue, come succede quasi sempre agli allenatori, com’è già successo a Miami. C’è aria di déjà vu.

17 thoughts on “Il dejà vu di Stan Van Gundy

  1. Non so… Effettivamente non ho visto molte partite di Orlando quest’anno, ma siamo sicuri che “il comandante della flotta” sia stato professionale e che si sia sforzato quest’anno?

    Molte voci parlano di alcune partite scioperate da Dwight, e molti articoli disegnano il centrone come un bimbo viziato.

  2. io ho visto una partita quest anno dei Magic,all Amway Center,ed era uno spettacolo abbastanza ridicolo,Howard che giggioneggiava nel riscaldamento,in partita subisce fallo,cade e si rotola per un minuto sul parquet senza motivo…Big Baby Davis stesso atteggiamento,Turkoglu che durante un timeout al posto di ascoltare ciò che si dice si mette a mandare baci in tribuna e salutare..Pat Ewing (assistente) assolutamente noncurante di ciò che viene detto da SVG nel timeout si fa gli affari suoi…io penso che la situazione è sicuramente complicata e nasce da mosse anche del management che a forza di scambiare giocatori ha solo peggiorato la situazione,ma l ultimo da additare come responsabile mi sembra sia Van Gundy..

  3. Ci tengo a precisare che la testa di SVG non saltò a Miami per volere di Wade e Shaq… saltò perchè Riley non lo reputava il coach giusto per l’anello, perchè allenava gli Heat sul sistema anzichè sui giocatori e questi rendevano a intermittenza…

  4. Dopo la finale a oggi il mercato non è stato il “massimo”.
    Se le cose stanno così e senza un margine per ricucire lo strappo fossi in SVG uscirei subito dal contratto.
    Non è un discorso di ragione o non ma di lavoro, di immagine.

  5. Shaq sulla TNT diceva che SVG aveva fatto un errore a dire ai media cosa stava accadendo. Inoltre affermava che il team non lavorerà più con lui, perchè la situazione è ormai ingestibile. Bene bravo bis.

    Ha rincarato la dose parlando di un coach inadatto per vincere un titolo. Mi domando: ci capisce qualcosa di basket o parla tanto per dire? E’ inadatto per vincere un titolo? Puttanazza eva, SVG ha portato un gruppo neanche così talentuoso ad un layup mancato da Lee e a due liberi sbagliati dall’eroe Marvel sul +3, da un possibile, dico possibile anello. Ma la colpa è di SVG.

    La dirigenza ha fatto schifo, buttato e ripreso quel cesso di Hedo, hanno puntato su un demente, all’anagrafe Arenas, hanno ceduto Gortat per noccioline, hanno un play cotto, un Howard che progredisce come un bradipo, ma la colpa è di SVG.

    Giocatori poco professionali, Hedo in primis, rispetto per i ruoli zero, dirigenza degna di topolino, ma la colpa è di SVG.

    Credo che il coach abbia voluto tirasi fuori in questo modo perchè non ne può più. Howard, Hedo, Nelson…..posso dire e pensare quello che vogliono dimenticando che se non fosse stato per quel coach col piffero che si giocavano le finali NBA.

    Mi dispiace per Van Gundy che non ha mai il rispetto che gli è dovuto. Shaq è ridicolo quando pensa che con lui non avrebbero vinto il titolo NBA. Riley non ha fatto altro che raccogliere ciò che il buon Stan aveva coltivato. Alla faccia della gratitudine.

  6. Diciamo che il sistema creato da svg per i magic ha raggiunto il suo apice con quelle finals.
    Risultato ottenuto anche grazie ad una serie di eventi favorevoli, a partire dai celtics senza KG.
    Detto questo. Il gruppo si è indebolito e ai giocatori da voi citati aggiungo alston visto che quei playoff li ha giocati lui e non nelson.
    Il punto è che questo sistema va cambiato e la squadra va cambiata. Howard sa benissimo che non vinceranno mai a fare il tiro a segno con lui in area.
    È evidente anche che SVG ha problemi a farsi rispettare dai suoi.
    Grande allenatore ma evidentemente non adatto a vincere un titolo.
    Gli scambi fatti negli ultimi anni poi sono stati uno peggio dell’altro.
    Io cercherei di dar via tutti anche in cambio di niente e ripartire con howard ed un nuovo allenatore.
    Cmq è una ricostruzione che necessiterà del tempo e non so se Superman ha pazienza.

    • Giustissimo, certo, se hai un LBJ, un CP3 o un Kobe puoi anche vincere, ma se hai solo un centro, per giunta non un genio, non puoi vincere. La squadra sta precipitando da dopo le finali.

      SVG è un buon allenatore e col suo sistema di gioco a creato grattacapi a tutti.
      Howard è un ottimo giocatore, ma da solo non può vincere. Direi che hanno tutti e due una parte di ragione ma D12 non dovrebbe prendersela col coach, ma con la dirigenza.

  7. 1) Howard ha dimostrato grande professionalità con una stagione straordinaria,
    2) se non vuole van gundy allora deve restare lui, questo deve essere il comandamento di Othis smith, mando via il baffo se tu firmi subito un prolungamento, cmq mi sembra che Howard già abbia accettato la sua player option e che quindi resti almeno un altro anno, quindi diciamo che se è così la volontà del giocatore di restare sembra esserci.

  8. è assurdo, dieci tentativi e non mi fa postare, se non quelle due righe striminzite, eh che cazzo

    • rispetto a miami c’è però una differenza, James voleva un grande coach, Howard uno che gli dia palla quando conta, già nel 2009 si lamentò perchè non riceveva mai palla negli ultimi minuti di gara,

      • quest’anno però il casino è scoppiato a san antonio, squadre in parità a sei minuti dalla fine, Howard fino a quel momento ha tirato 11-13 dal campo, 6-8 ai liberi e sfornato 2 ass, a fine gara squadre in parità e all’overtime, con le statistiche di DH12 che restano invariate, di fatto Van Gundy decide di non dar mai palla al suo miglior giocatore negli ultimi minuti,

  9. per non parlare poi del grande difetto del baffo che lo stesso Shaq ha riassunto bene “Se sei negli ultimi minuti di una gara importante ed è in bilico, con lui non vincerai mai perchè ti trasmette la sua paura, non ha gli attributi del vincente”.

    • L’episodio lampante sono le finals del 2009, a quel punto ci sei arrivato perchè Nelson si fa male ed arriva Alston, che era quello che ti serviva, uno in grado di entrare nel pitturato e scaricare sugli esterni, in alternativo al post monotematico di DH12, o di scaricare su Howard a rimorchio o su Pick N’Roll, uno in grado di gestire il pallone senza doverlo avere per le mani sempre, lasciando il turko libero di fare il suo basket, uno in grado di mettere una pezza sui play avversari,

  10. poi rientra nelson e li fai giocare metà tempo per uno, uno con le palle invece avrebbe tenuto fuori nelson e lasciato le cose come stavano, poi magari perdevo lo stesso con i lakers

  11. però c’è un dato statistico curioso, nelle gare in cui entrambi hanno giocato 24minuti a testa, o che comunque si sono divisi equamente il campo, orlando è 4-0, nell’unica gara in cui nelson ha giocato solo 13minuti e Alston 35, hai vinto, ed anche bene, sarà stata solo coincidenza?

  12. chiedo scusa per il post incasinato, ma era l’unico modo per dire tutto, e ci tenevo perchè alcune me le tengo dentro dal 2009 e solo qui alla fine posso parlare di NBA

  13. guardate sui motivi tecnici e sul roster dei Magic c è sicuramente qualcuno qua che ne sa più di me,a me dà semplicemente molto fastidio il fatto che un giocatore(anche se ha il suo peso e comunque il numero 1 nel suo ruolo) possa mettere nella merda una franchigia con la distrazione dello scambio,perchè questo ha fatto salvo poi tornare sui suoi passi,e adesso di nuovo questa magagna dove chiaramente anche SVG si è rotto le balle visto che esattamente il suo lavoro al meglio non lo ha potuto fare…a me sembra ridicolo e i tifosi dei Magic che riempiono il palazzetto in continuazione di certo non se lo meritano,così facendo Howard dimostra di sbattersene di compagni e fans…basta vedere il video su nba.com dove parla il coach e poi arriva lui subito a smentire,ha una faccia di bronzo come poche…

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