It's oveeeer !

Nella prima parte di questo articolo, pubblicata ieri, si è iniziata l’introduzione ai concetti fondamentali dell’accordo che darà vita al nuovo CBA, con particolare attenzione all’aspetto societario della questione.
Oggi si riprende con l’analisi delle caratteristiche che i singoli contratti si troveranno ad avere.

DURATA MASSIMA DEI CONTRATTI
5 anni per i giocatori rinnovati con l’utilizzo della Larry Bird Exception (in pratica tutti quelli in uscita da un precedente contratto della durata minima di 3 anni), 4 per tutti gli altri free agents.
4 anni per le estensioni dei rookies (con un’eccezione che si vedrà più avanti, la “Derrick Rose rule“).
4 anni per i rinnovi degli altri giocatori (conteggiati a partire dal momento del rinnovo e non dalla scadenza dell’accordo precedente).
3 anni per i rinnovi di giocatori appena tradati (extend-and-trade, cioè quanto fatto ad esempio nel caso di Carmelo Anthony).
[L’ultima norma, chiamata appunto “Carmelo Anthony rule”, è volta proprio a limitare il potere dei giocatori in scadenza di contratto, per il resto si tratta di riduzioni di 1 anno rispetto al precedente CBA]

INCREMENTI ANNUI
7.5% al massimo per i rinnovi con Bird Exceptions (era 10.5%), 4.5% per gli altri (era 8%)

MINIMO SALARIALE
Come nel precedente CBA (v. qui), ma ridotti del 12% circa (a causa del passaggio dal 57% del BRI al 50%, che corrisponde appunto a una riduzione di circa il 12%).

MASSIMO SALARIALE
Come nel precedente CBA (stesso link), con una differenza: i giocatori al 5° anno (tendenzialmente quindi in uscita dal contratto da rookie) potranno avere quale salario del primo anno del nuovo accordo non più il 25% del tetto salariale, ma il 30%.
Questa norma, denominata non a caso “Derrick Rose rule” (v. sopra), è volta a premiare i giocatori che sin dai primi anni nella Lega abbiano dimostrato di meritare lo status di stella ed è accessibile solo a patto che il giocatore in questione nei suddetti primi 5 anni di carriera abbia ottenuto uno dei seguenti riconoscimenti:
– due menzioni nei quintetti All-NBA (primo, secondo o terzo è indifferente), oppure
– due partenze in quintetto all’All-Star Game, oppure
– vittoria del premio MVP.
In base allo stesso principio della “Anthony Rule” questo bonus è però disponibile solo in caso di rinnovo, mentre una sign-and-trade lo esclude automaticamente.

CONTRATTI GARANTITI
Come nel precedente CBA, nessuna limitazione. I contratti saranno al 100% garantiti.

STRETCH OPTION
Si applica solo ai nuovi contratti, cioè a quelli che verranno firmati a partire dal 9/12/11.
Per ottenere spazio salariale sarà possibile, in caso di taglio di un giocatore (che comunque avrà diritto a quanto pattuito o a quanto concordato in caso di buyout), spalmare il peso del contratto stesso sul salary cap su una durata pari al doppio più uno degli anni di contratto originariamente previsti.
Esempio semplicissimo: Tizio è sotto contratto con la squadra per altri 2 anni, 5M l’anno (10 in totale).
In caso di taglio “normale” i 5M continuerebbero a essere conteggiati per entrambi gli anni, mentre questa opzione consentirebbe di distribuire i 10M totali su 5 (2×2 +1)  anni, facendo in modo da farli pesare meno (2M anzichè 5) nell’immediato, anche se ovviamente per un lasso di tempo maggiore.

TEAM E PLAYERS OPTIONS
Come nel precedente CBA (v. qui)

ROOKIE SCALE
Come nel precedente CBA, ma ridotti del 12% (v. sopra) rispetto alla stagione 2010/11.

FREE AGENCY
A partire dal terzo anno sign-and-trades limitate in modo da evitare che dopo lo scambio si superi di 4M la soglia della Luxury Tax.
Contratto per un massimo di 4 anni, incremento annuo del 4.5%
Modifiche anche all’impianto della Restricted Free Agency: solo 3 giorni e non più 7 per pareggiare le offerte altrui.
Novità (v. originale) nel calcolo della Qualifying Offer e dei cap holds (ovvero dello spazio salariale “non libero”)

REGOLAMENTAZIONE SCAMBI
Extend-and-trades possibili, ma (v. “Melo rule“) i contratti che ne derivano saranno limitati a 3 anni e 4.5% di incremento.
Se viene firmata un’estensione che vada oltre queste limitazioni, il giocatore non potrà essere ceduto prima di sei mesi.
E vale anche il concetto opposto: un giocatore appena ceduto può, nei primi sei mesi successivi alla trade, firmare un rinnovo solo alle condizioni suddette.
Il totale in contanti aggregabile a uno scambio passa da 3 milioni per trade (ad esempio nel caso della “vendita” di una prima scelta al draft) a 3M per stagione.
Un giocatore ceduto e immediatamente tagliato non potrà tornare alla squadra di provenienza prima della data più vicina tra il passaggio un anno dalla trade o l’1 luglio successivo alla scadenza del contratto.
Le squadre oltre la soglia della tassa potranno assorbire contratti equivalenti a quelli ceduti, +/- il 25% degli stessi + 100k$ (regola universale nel precedente CBA).
Le squadre sotto la soglia della tassa avranno minori limitazioni: il valore più basso tra l’equivalente dei contratti ceduti +/- 50%  + 100k e l’equivalente dei contratti +/- 5M.

BENEFITS PER I GIOCATORI
Del 50% (51.15 nella prossima stagione) del BRI spettante ai giocatori, l’1% non va direttamente nelle tasche degli stessi, ma costituisce un fondo di previdenza per i giocatori ritirati.
E in casi estremi (v. parte sull’escrow) può essere utilizzato per far “tornare i conti” del totale degli stipendi.

REVENUE SHARING
I proprietari si sono impegnati a mantenere in ogni singola stagione quanto esposto ai giocatori nel mese di ottobre.
Quindi 18% (dal 6% del precedente CBA) per i primi due anni e 25% a partire dal terzo.

DURATA DELL’ACCORDO
10 anni.  Ma entrambe le parti avranno la possibilità, nel 2017, di uscire dal contratto e rinegoziarlo (auspicabilmente secondo il modello MLB, senza lockout…).
Si ricorda che nel 2016 verrà firmato un nuovo contratto TV collettivo, che presumibilmente porterà ad una crescita improvvisa del BRI e quindi al desiderio di valutare una revisione delle percentuali di spartizione dello stesso.

e per finire… AMNESTY CLAUSE
Ogni squadra potrà applicarla una sola volta durante la durata del CBA e solo ad un contratto attualmente nel roster.
Il giocatore percepirà lo stipendio pattuito, ma il contratto verrà cancellato seduta stante dal salary cap, permettendo così di ricavare spazio salariale e/o scendere sotto la soglia della tassa. Difficilmente verrà utilizzata in massa da subito, mentre è probabile che la maggior parte delle franchigie interessate ad approfittare di questo “jolly” attenderanno una o ancora più probabilmente due stagioni, in modo da tagliare un giocatore vicino alla scadenza del contratto e in concomitanza con l’inasprimento delle norme sulla Luxury Tax.

Per riassumere il più brevemente possibile: contratti più corti e che cresceranno in maniera meno evidente tra un anno e l’altro.
Svantaggi nel cambio di squadra per le stelle a fine contratto.
Maggior equità salariale tra le franchigie, con forti limitazioni per chi spende molto più degli altri.
Ma due stagioni di transizione all’orizzonte, in cui si vedrà tutto tranne equilibrio, con le squadre “vecchie” (Boston, Los Angeles, San Antonio, Dallas) che proveranno l’ultimo assalto… compatibilmente con la resistenza dei giocatori più in là con l’età a un calendario che prevederà una maggior concentrazione di partite (3.8 alla settimana anziché 3.5) e almeno un tour de force per squadra di 3 partite consecutive in 3 giorni.

Detto questo… finalmente è finita.
Per chi mastica l’inglese basterà leggere Larry Coon per avere un quadro ancora più completo della situazione.

Avete domande?

Nel caso ci fossero dubbi, richieste, curiosità e quant’altro,  venerdì 2 dicembre dalle ore 18.00 alle ore 19.00 la redazione di Ball Don’t Lie – incluso il sottoscritto – sarà live in radio e risponderà in diretta alle domande che manderete all’indirizzo email balldontie.playitusa@gmail.com oppure in chat.

Approfondiremo ovviamente gli argomenti più concreti ed interessanti: quale impatto avrà il nuovo CBA sul roster della vostra squadra del cuore? Cosa aspettarsi dalla free agency e dal mercato? Quali le ultime voci di corridoio?

Insomma, vi aspetto tutti venerdì per festeggiare la fine del lockout!

12 thoughts on “NBA Lockout: i dettagli dell’accordo – Seconda parte

  1. Tutto sto casino e questo è il risultato? Complimenti vivissimi a tutti!
    Mi aspettavo per lo meno che i proprietari avessero guadagnato il diritto di portare i giocatori al guinzaglio, o lo ius primae noctis…

  2. Come già detto la stagione conterà 66 gare e si giocherà fino al 26 aprile. L’eventuale gara 7 delle finals è prevista per il 26 giugno, ovvero due settimane più tardi rispetto all’ultima stagione. Le squadre giocheranno 48 gare contro i team della propria conference e 18 contro quelli dell’altra conference. Alcuni scontri non ci saranno, e i team giocheranno 2 gare in più al mese.

    http://espn.go.com/nba/story/_/id/7287323/nba-season-run-dec-25-april-26-source-says

  3. Intanto nubi oscure si stanno abbattendo sui Blazers. Tra Roy e Oden la franchigia non sa che fare. Si è parlato di un interessamento dei Wolves per Brandon che pare debba rioperarsi di nuovo. Le voci sono contraddittorie il che non depone a suo favore. Si parla di Amnesty Clause.

  4. Non c’è pace per il povero Roy, davvero un peccato, ho ancora in testa la gara che ha praticamente vinto da solo contro quelli che sarebbero diventati i futuri campioni negli ultimi playoffi!! Senza guai fisici chissà dove poteva arrivare! Secondo me fara la fine di Redd! Di Oden si Sa qualcosa di preciso?

  5. Neanche il tempo di ratificare ufficialmente l’accordo, e già si parla a gran voce di Chris Paul a New York…

    • Non lo dire altrimenti Fazz se la tira!!!!!

      Scherzi a parte complimenti per l’articolo.

  6. Complimenti per l’articolo ma il fatto è un’altro………………………..
    Del contratto ci importa una mina finalmente si GIOCA!!!

  7. Una domanda: gli introiti locali delle franchigie NBA come sono ripartiti?

    LA, NY, Chicago… come condivideranno la torta che per ovvii motivi sarà più sostanziosa rispetto a Sacramento, Oklahoma City, Minnie…?

  8. Tifo knicks ma spero proprio paul non venga….così si rovina l’nba….non va bene questo accumolo di stelle in poche squadre

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