Quali sono i giocatori piu’ attesi del prossimo draft, quelli che senza per forza essere scelti ai primissimi posti riempono i blog e i giornali, ma anche le speranze dei tifosi NBA delle squadre in difficolta’, e che cercano un giocatore in grado di ridargli speranza?

Ecco una guida ai 6 giocatori “caldi” del Draft 2011.

DERRICK WILLIAMS – Power Forward

Potente, dotato di un eccellente gioco di piedi, Williams e’ un’ala grande di 2,07 cm, in grado di far la differenza nell’area piccola per la capacita’ di crearsi tiri e realizzarli con ottime medie, 59,5% quest’anno ad Arizona, ma anche in grado di fronte a giocatori superiori fisicamente, di colpire dal perimetro e dimostrarsi in crescita nel tiro dalla lunga distanza, aspetto in cui e’ piu’ debole ma su cui ha margini di miglioramento.

Giocatore completo, quindi, per nulla impreparato a giocarsela anche da ala piccola, tanto che qualcuno l’ha anche definito una versione piu’ rapida di Carmelo Anthony, i limiti per il momento piu’ evidenti nel suo gioco sono di natura difensiva, ma superabili per un giocatore così giovane.

Sara’ scelto come numero 1, quindi da Cleveland, o finira’ magari per secondo, e quindi (ahi!) a Minnesota? I Cavs sognano di prenderlo alla quarta scelta, cosa possibile vista che i Wolves sono strapieni di giocatori d’area da Love a Beasley a Milicic, quindi potrebbero saltarlo: ipotesi suggestiva un avanzamento di Phoenix tramite scambi per sceglierlo tra i primi 5, essendo un giocatore cresciuto in casa e potenzialmente un franchise-player per il futuro.

KYRIE IRVING – Point Guard

In tempi in cui le point-guard NBA abbondano di qualita’, difficile da un lato che Irving sfugga dall’essere scelto sotto la quarta piazza, ma anche che possa raggiungere i livelli di un Deron Williams o Derrick Rose. Riferimenti non casuali, visto che in comune con questi ultimi 2 Irving ha un’ ottima stazza fisica (1,88 cm), anche se il suo gioco tradisce spesso un’inclinazione piu’ a giocare da guardia tiratrice che da play puro, come le ottime cifre al tiro (52,5% di media e 17,5 punti per partita) tradiscono.

Soprattutto Kyrie non sembra avere quella rapidita’ nei movimenti laterali, che ha fatto innamorare utti di John Wall lo scorso draft. In verita’ sembra una buona scommessa, perche’ il ragazzo ha dimostrato di non mancare di iq cestistico, come distributore di assist e visione di gioco, tutte qualita’ da sviluppare nell’NBA, insieme a una attitudine difensiva ancora latente. E’ probabile quindi che Cleveland lo scelga per primo, non fosse così Utah alla terza scelta attende anch’essa il play del dopo-Williams, quindi per Irving scommettiamo una scelta entro i primi 3 posti.

ENES KANTER – Power Forward

Una delle storie piu’ complicate di questo draft, e soprattutto uno dei giocatori piu’ attesi, ma anche meno… visti! Dopo la straordinaria prova al Nike Hoops Summit dell’aprile 2010, 34 punti giocando per il team internazionale, doveva giocare per l’universita’ di Kentucky, ma precedenti proventi guadagnati nel campionato turco, pur per un breve periodo, l’hanno sostanzialmente bloccato per un anno: ma non impedito di essere un top 5 nei draft prospect 2011.

Kanter e’ un’ala grande di 2,08 cm, che accompagna una tipica sensibilita’ da lungo europeo per il tiro e il passaggio, a un’ottima apertura alare che lo rendono adatto ai movimenti difensivi nell’NBA, se non a livello di centro, quanto meno come ala grande. E’ anche un rimbalzista, piu’ di posizione che per indole aggressiva, e sembra dotato di una buona intelligenza tattica. Difetti, un anno di riposo forzato che l’hanno sicuramente lasciato un po’ indietro nella crescita cestistica, e comunque la difficolta’ di capire la sua effettiva forza: sicuramente un prospetto di particolare valore, che sembra destinato a Cleveland con la quarta scelta.

BRANDON KNIGHT – Point Guard

Incredibile come questo prodotto di Kentucky, e quindi di John Calipari, assomigli ad altri talenti usciti dalla sua bottega, su tutti diciamo Derrick Rose, che era col coach a Memphis: basti osservare il suo attacco al canestro, potente ed elegante, frutto di un fisico considerevole per un play, 1,89 cm ben strutturati.

Indubbiamente Knight ha anche la capacita’ di uscire dai blocchi o dal dribbling e tirare in qualsiasi posizione, e qui vengono fuori i limiti, giustificabili visti i 18 anni. Tende ad essere troppo innamorato della palla, e sembra per il momento, almeno a livello NBA, un combo guard alla Tyreke Evans, Monte Ellis, ad alcuni per le qualita’ e l’insistenza al tiro ha ricordato anche Jason Terry.

Difficile non innamorarsene comunque, e almeno alla terza scelta Utah non dovrebbe passarlo, a patto che Cleveland non spiazzi tutto scegliendolo (difficile) con la prima assoluta: visto l’abbondanza di play arrivato anche Rubio ai Wolves, naturale sembra l’approdo ai Jazz, purtroppo senza il mentore ideale che avrebbe avuto fino a un anno fa in Jerry Sloan.

KEMBA WALKER – Point Guard

La piccola grande meraviglia di Connecticut si appresta a stupire anche l’NBA, pur con qualche punto interrogativo che gli impedira’ di essere sul podio del prossimo draft. Kemba e’ principalmente un “gunslinger”, un pistolero del parquet, e la media di 23 punti a partita dell’ultima stagione e’ una dimostrazione della sua caratteristica principale, nel bene e nel male.

Pur sapendo anche attaccare il ferro, i suoi 182 cm lo rendono un continuo mismatch difensivo con le point-guard piu’ fisiche della lega, e come un Brandon Jennings o un Aaron Brooks, chi lo sceglie dovra’ continuare a svilupparlo anche nel gioco per la squadra, e nella gestione dei tiri, ma avra’ soprattutto un regista-tiratore. Non una combo-guard per i suoi limitati skills fisici, ma un giocatore che ogni serata potra’ fare 30 punti o 6.

Per questi motivi, due destinazioni piu’ probabili: Toronto alla quinta, o Sacramento alla settima, due squadre in ricostruzione perenne, dove almeno all’inizio i suoi difetti verranno mascherati. Come fan di Phoenix, lo consiglierei ai Suns, abituati ad avere poca difesa ma grande fantasia alla voce regista, comunque sia Kemba Walker ci fara’ divertire.

JIMMER FREDETTE – Shooting Guard

La prossima speranza bianca, sia come sia Jimmer non lascera’ inosservato nessuno nel prossimo draft, anche se a tanti affascinati dalla prospettiva di avere in squadra un cecchino formidabile e grintoso, rispondono gli ugualmente tanti spaventati da un 1,86 cm potenzialmente in perenne mismatch difensivo con le guardie-tipo NBA e al massimo con la speranza di diventare uno Steve Kerr o Kyle Korver, ipotesi non malvagia ma certo non da piani altissimi del primo round.

Per fare ordine, Fredette ha dimostrato con i Cougars di Brigham Young di non saper solo tirare, e in modo eccezionale specialmente da 3, ma anche di creare falli, servire assist con continuita’, e avere un’ attitudine dura e vincente. Farlo nell’NBA e’ piu’ dura, anche se altri l’hanno fatto con skills fisici limitati, da Steve Nash a Mark Price. Per avere successo tra i Pro dovra’ migliorare le doti di passatore, e l’inclinazione a perdere palloni, difetto di gioventu’ sicuramente limabile, ma anche il sistema di gioco nel quale dovra’ inserirsi potra’ fare la differenza, ed e’ quello che rende ancora piu’ difficile capire chi lo sceglierĂ .

Si e’ detto che nei Suns potrebbe adattarsi perfettamente, ma in Arizona sembrano piu’ propensi a rinforzarsi sotto canestro, e hanno gia’ un giocatore similare, cioe’ Brooks. Milwaukee ha una mentalita’ difensiva poco adatta a Jimmer, Utah sarebbe un sogno visto come nello stato mormone e’ un mito assoluto. L’impressione e’ che Fredette lascera’ comunque il segno nell’NBA, piccolo o grande sara’ il tempo a dirlo.

2 thoughts on “NBA Draft 2011: le stelle di domani

  1. Irving andrĂ  a Cleveland con la 1…i Cavs l’hanno giĂ  annunciato…
    Per la 2 dipende da Minnesota…se la tiene sceglie Williams…se dovesse cederla alla 2 allora andrĂ  Kanter…

  2. spero in Knight a Utah assieme a Fredette! x i CAVS ovviamente devono puntare su Irving e poi sperando su Kanter

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