La gioia di Marc Gasol, uno dei protagonisti del successo dei Grizzlies

La faccia di Manu Ginobili dopo la tripla decisiva di Shane Battier è eloquente.

Delusione, scoramento ed una buca che per i San Antonio Spurs arriva troppo presto anche se la serie è ancora dalla parte dei nero-argento ma Memphis ha dimostrato di poter, tatticamente e fisicamente, mettere davvero in difficoltà la squadra di Popovich.

Gara intensa, lunghissima e con un finale puro stile playoff ed anche “Spurs” con una sconfitta che ricorda le tante beffe subite negli ultimi anni dagli speroni che lasciano sul parquet un vantaggio di 4 punti nell’ultimo minuto figlio di tre errori al tiro e con una difesa porosa sulla tripla di Battier, eroe di una squadra che trionfa per la prima volta nei playoff dopo 12 ko consecutivi.

La difficoltà di difendere le situazioni offensive di Randolph, la confidenza crescente di un Gasol junior degno del fratello maggiore e la freddezza di OJ Mayo che dall’arco non tradisce le attese fanno la differenza in una gara 1 che San Antonio ha ripreso dopo un primo tempo orrendo e con il solo Duncan ad illuminare un parquet malinconico per l’assenza del vero primo violino della squadra, quel Manu Ginobili che risulta il più sconfortato dopo la tripla di Battier (forse perché sa che starà fuori anche per gara 2)

La frontline di San Antonio è stata in difficoltà dal primo minuto sul duo Gasol-Randolph ed i 24’ (difensivi) di Bonner non possono che testimoniare i problemi di falli ma anche di posizione dei lunghi texani che sono stati semplicemente parte di un capolavoro offensivo del duo Grizzlies che alla fine del match ha chiuso con un irreale 19/25 dal campo e con Randolph che ha confermato i suoi (prevedibili) 25 punti a referto.

“Giochiamo al meglio quando attacchiamo più velocemente e ci sono stati diversi momenti del match dove abbiamo rallentato troppo e dove il nostro ritmo doveva essere leggermente migliore”

A Popovich non sarà sicuramente sfuggito un dato abbastanza eloquente: 0 assist nel 2° quarto.

Per il gioco dei San Antonio Spurs è un numero che definisce la cronica difficoltà a creare tiri in ritmo senza la presenza del giocatore più fantasioso. Parker si è preso due quarti di pausa e non ha retto i 41 minuti da playmaker puro con l’assenza di Ginobili che si è fatta sentire soprattutto sotto questo aspetto con i due che sono bravissimi ad alternare regia e tiri. Merito anche di un ottimo lavoro di Conley che lo ha limitato a 4/16 dal campo e che si è limitato a 4 falli nonostante i 16 liberi tentati dal franco-belga.

Non a caso il miglior quarto dei San Antonio Sprus è coinciso con il risveglio di Parker che ha scosso ambiente, squadra e se stesso all’inizio del terzo periodo con due assist e due canestri per il 9-0 che ha riportato gli Spurs al comando.

Ma Memphis è stata tosta. Tostissima.

Al punto da chiudere un brutto 3° quarto offensivo con ben 25 punti a referto grazie ad un Gasol troneggiante che ha chiuso il tentativo di fuga di Gary Neal con le sue triple senza senso.

Il finale è semplicemente di stampo hollywoodiano.

Bonner con la sua mano fatata piazza due triple che smontano speranze e sogni dei Grizzlies ma Battier mostra la grandezza del cuore dei Grizzlies con una tripla che analizzeremo fra poco. San Antonio sbaglia tre tiri “open wide” e si ritrova un’altra volta a dover iniziare i propri playoff da uno svantaggio di 0-1. Un handicap gestibile. Non quello dell’assenza di Ginobili (1-5 senza di lui ai playoff.)

LA TRIPLA DI BATTIER. Vediamo com’è andata.

32 secondi da giocare nel 4° quarto. Spurs avanti di due lunghezze (98-96).

Transizione laterale di Conley che supera velocemente la metà campo mentre Battier piazza un leggero blocco su Parker facendo dirottare in questo modo Jefferson sullo stesso Conley. Un cambio che risulterà decisivo.

Dopo il blocco Battier va verso il lato sinistro del campo con Parker che rimane a metà tra il numero 31 dei Grizzlies e Conley mentre nonostante il blocco di Gasol, Jefferson difende discretamente sullo stesso play di Memphis che non trova il varco per la penetrazione a canestro.

Nello stesso istante, Bonner viene portato sotto canestro dall’eccellente presa di posizione di Randolph che libera chiaramente altro spazio per Battier.

La penetrazione di Conley diventa centrale e costringe Parker a lasciare libero Battier con Jefferson che è rimasto sul blocco di Gasol.

Per uno come Battier è un gioco da ragazzi piazzare la tripla con uno spazio sufficientemente libero.

Chi è il colpevole in casa Spurs ?

Forse Jefferson, forse Parker ma l’errore più grande è anche il meno visibile con George Hill che non ruota rimanendo abbastanza inutilmente su Tony Allen che è andato sotto canestro nello stesso momento in cui Conley ha superato Jefferson dopo il blocco di Gasol.

Non è bastata la ricorsa di Parker e le due braccia tese al cielo.

Battier è famoso proprio per questi tiri. Ora anche gli Spurs lo sanno.

IL MIGLIORE: ZACH RANDOLPH

Un enigma per Popovich. La batteria dei lunghi si carica dei falli con McDyess troppo lento per seguire le penetrazioni laterali dell’asso dei Grizzies, Blair troppo piccolo per le situazioni “inside” e Bonner decisamente fuori luogo per qualsiasi traccia difensiva.

Resta il mistero dei zero minuti concessi a Tiago Splitter che poteva davvero tornare utile soprattutto per la sua grande resilienza difensiva anche se Randolph è stato bravissimo a creare spazio a Gasol attraverso le sue giocate in “mid-range”. Situazione che ha sofferto tantissimo un McDyess apparso spaesato.

Per Zach una gara da incorniciare, da leader silenzioso e con un notevole senso tattico.

GARA 2: ED ORA?

Abbiamo una serie che molto probabilmente non si risolverà prima delle 6 gare. San Antonio ha ancora un vantaggio tecnico ma non può sottovalutare le difficoltà emerse dopo una gara 1 davvero difficile.

Memphis deve ripetere una prestazione da 55% dal campo (6/10 da 3) e San Antonio era comunque ad passo dal successo tirando il 40%.

I numeri dicono che la squadra che vince la prima gara si aggiudica la serie nel 78% dei casi (320/408) ma San Antonio ha già vinto due serie negli ultimi 3 anni perdendo la gara 1.

Mercoledi è già tempo di “must W” per San Antonio.

2 thoughts on “Battier gela San Antonio, Gara 1 è dei Grizzlies!

  1. Che gara entusiasmante!!! Ho apprezzato molto il Gasol di ieri sera…e non parlo certo del gialloviola…ha riportato in alto il morale della squadra con quel canestro del -2 nel 4°periodo. Quanto spaccano questi Grizzlies!!!!!

  2. Gara davvero bella, ed onore ai Grizzlies (lo dico da tifoso Spurs). Tuttavia riprendiamo alcune considerazioni già espresse in questo stesso articolo: Memphis ha avuto un Randolph incontenibile in attacco tuttavia gli Spurs non hanno schierato Splitter, forse quello più adatto ad accompiarsi nel pitturato difensivo con l’ottimo Zach; i Grizzlies hanno tirato col 55% dal campo, gli Spurs hanno avuto un backcourt colpevolmente assente in questa Gara-1, con Parker indecente per metà gara. E nonostante tutto questo, la partita si è decisa a 30 secondi dalla fine con una tripla di Battier (ottimo specialista come già detto nell’articolo, ma non certo Kobe… insomma, se Hill seguiva Shane, quel tiro, con una mano in faccia, probabilmente non l’avrebbe messo). Insomma, la serie non solo è recuperabilissima, ma mi sbilancio è dico 4-1 o massimo 4-2 per noi. Ovviamente, in gran parte dipende dal ritorno del Narigon… vamos Spurs!

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