A un mese dall’inizio della nuova stagione Nascar la situazione del mercato piloti è già più che definita. Alcuni grandi nomi hanno fatto voce in questa offseason e grazie a loro hanno reso questi mesi meno noiosi del solito.

Il primo a far voce grossa è stato Carl Edwards, il quale ha deciso di lasciare il Roush Fenway Racing per approdare in casa Gibbs, dove ritrova Matt Kenseth suo vecchio compagno di team fino a due anni fa.

Con Matt, farà quartetto con l’inseparabile coppia Kyle Busch e Denny Hamlin che nelle stagioni scorse hanno dato tanto a questo team. Dunque, non avremo più soli due team a quattro auto (Hendrick Motorsports e Stewart-Haas), bensi tre con Gibbs che cerca quasi disperatamente, di eguagliare i suoi eterni rivali. In fondo si tratta di un quartetto solido e pieno di esperienza al quale manca quel pizzico di fortuna per puntare alle stelle.

Con l’uscita di Edwards, Jack Roush ha deciso di “affondare” il vecchio 99 guidato dall’ ex-pilota e sostituirlo con il 6 che sarà guidato dal neo arrivato e giovane Trevor Bayne, in uscita dal Wood Brothers Racing; quest’ ultimo ha deciso di dare un contratto al giovane Ryan Blaney per almeno 12 gare.

A questo punto è da notare che Roush punta sul futuro con l’eterno Biffle a fare da bilanciere e maestro per tenere a galla un team dal quale non ci si aspetterà prestazioni di rilievo. Inoltre, da notare che Biffle ha perso lo sponsor 3M, passato in mano a Gordon, a favore dello sponsor Ortho.

Una perdita “pesante” per il circuito Nascar è l’addio dell’ Aussie Marcos Ambrose, il quale ha preferito tornare in Australia per correre nelle V8 Supercars, categoria che ha dominato nel 2002 e 2003. Il suo sostituto è pertanto una vecchia faccia della Indycar, Sam Hornish jr chiamato a dimostrare una volta per tutte le sue sue grandi qualità che lo hanno reso popolare nel campionato a ruote scoperte americane.

In casa Michael Waltrip Racing è stato reso noto che Brian Vickers tornerà a marzo dopo l’operazione al cuore subita tre mesi fa, tanto da fargli saltare la gara inaugurale, la Daytona 500 dove verrà sostituito da Michael Waltrip e la gara di Atlanta, la seconda prova di stagione.

Inoltre, rimanendo nei team di media-piccola importanza, Bobby Labonte rimpiazzerà il fratello Terry Labonte nelle quattro gare con i restrittori (Daytona e Talladega).

Gli altri team rimangono al momento, immutati come erano nella stagione precedente. In casa Ganassi McMurray rischia di perdere la leadership a favore del giovane e rampante Kyle Larson, mentre nel duo Penske Logano e Keselowski correranno alla pari dopo la dimostrazione di forza maturata nella stagione 2014.

Per Hendrick invece, la nota dolente è l’addio come pilota full time di Jeff Gordon a fine stagione, seppur abbia sotto tiro Chase Elliott che dovrebbe correre alcune gare quest’anno.

Il saluto di Kenny Francis e Steve Letarte come crew chief di certo non è una news ottimale; al loro posto arrivano Greg Ives per Dale Jr, che precedentemente era il crew chief di Chase Elliott nella Xfinity Series, e Keith Rodden in coppia con Kasey Kahne, precedentemente crew chief di Jamie McMurray. La buona notizia invece è la firma triennale di Kasey Kahne all’ interno del team che resterà per dar manforte ad Earnhardt jr e Johnson, in attesa di scoprire il quarto pilota per il 2016.

Congelato anche il team per così dire “Satellite” di Hendrick, lo Stewart Haas che mantiene i quattro piloti, Tony Stewart, Kurt Busch, Danica Patrick ed il campione in carica Kevin Harvick. Quest’ultimo e Tony Stewart manterranno lo scambio fatto a settembre dei rispettivi crew.

Anche in casa Childress la situazione non cambia dove Menard e Austin Dillon dovrebbero fare da scudieri a Ryan Newman finito secondo nella generale l’anno scorso.

 

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