8776120Il portacolori di Joe Gibbs, Kyle Busch porta a casa il prezioso tracciato di New York, l’ultimo circuito stagionale dell’ anno, nel quale ha dominato gli ultimi 20 giri della prova andando a rafforzare la sua posizione generale in vista del Chase.

Un vittoria meritata per il pilota di Las Vegas, anche se non è stato il leader indiscusso della prova; infatti, come al solito quando si parla di tracciati a fare la voce grossa è stato il “canguro” Marcos Ambrose, partito dalla pole è scappato via come un ghepardo mostrando la sua grande capacità di guidare la stock car come faceva con le supercars australiane nel lontano 2002.

Non a caso l’Aussie andava a caccia del three-peat nel Watkins Glen, cosa capitato a solo due veterani nella storia della categoria, ovvero Jeff Gordon e Mark Martin. La guida pulita del portacolori di Petty dura la bellezza di 51 giri su 62 poi, probabilmente un errore di strategia ai box ha portato il pilota verso una scalata quasi impossibile.

È stato in quel momento che l’inseguitore di giornata, Kyle Busch ha preso il sopravvento lanciandosi verso la bandiera a scacchi, anche se ha dovuto tenere a bada l’attuale campione in carica ed un brillante Martin Truex alla fine giunto terzo.

Tornando ad Ambrose, ripartito intorno alla dodicesima piazza in uno degli ultimi restart lo ha portato ad un’ “ansia” ed una rincorsa mai vista prima, tanto che alla fine “guida” il suo Ford a muro (aiutato da un tocco nel retrotreno da Papis) sfogando tutta la sua rabbia davanti alle telecamere di gara, lanciando volante e casco. In fondo una reazione comprensibile dato che “l’Aussie” aveva un’ appuntamento con la storia.

Nota obbligatoria per l’Hendrick Motorsports che si arrabbia e sorride allo stesso tempo guardando i risultati del Watkins: tra le notizie dolenti rientrano quelle Gordon, andato a muro nei primi quindici giri e costretto a correre in fondo allo schieramento senza il cofano; poi nei giri finali Kahne slitta via e porta con sé il compagno Earnhardt in un incidente mozzafiato. Entrambi chiudono male la gara ed in fondo al barile si cerca il modo di cancellare forse, una terribile domenica.

A salvare la squadra, come suo solito ci pensa il “re” Jimmie Johnson, scattato dalla diciottesima posizione è giunto nella top ten di gara regalando sorpassi spettacolari ai tifosi di New York; un ottavo posto finale che vale ufficialmente l’entrata nel Chase quando mancano ancora 4 gare.

La situazione in classifica è ancora molto stretta, quando al momento abbiamo Biffle e Truex alle caselle 9 e 10, incalzati dal maggiore dei Busch ancora senza vittorie e un Gordon che continua a sperare, mentre le attuali Wild Card sono Kahne, e con lui sono tre gli Hendricks virtualmente nel Chase ( Johnson però è ufficiale) e Ryan Newman in cerca di buona figura alle sue ultime apparizioni in casacca Stewart-Haas Racing.

 

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