Lo spettacolo del Supercross, indoor all’Angel Stadium di Anaheim

Ci risiamo o meglio, ci riproviamo! Riparte da questa settimana, su Play.it USA, uno spazio dedicato ai motori a stelle e strisce.

Ci occuperemo di ruote artigliate, nello specifico di Motocross e Supercross, tralasciando le mille facce dell’enduro, senza dubbio affascinanti, ma che da est ad ovest danno vita a molti e difformi campionati professionistici difficili da seguire e con appeal ad uso quasi esclusivo dei partecipanti piuttosto che di chi li vive a bordo pista o attraverso i media. Motocross e Supercross, dunque.

Come tutti gli appassionati sanno, sono ormai due distinte discipline che seppur frequentate dagli stessi protagonisti vivono di stagioni e motivazioni ben distinte.

Si inizia come sempre dal Supercross, disciplina invernale che darà fuoco alle polveri, come ogni anno, all’Angel Stadium di Anaheim, ormai tempio assoluto della disciplina, il 7 gennaio 2012. E poi, sabato dopo sabato, altri 15 appuntamenti da vivere tutti d’un fiato con una sola pausa istituzionalizzata per il week end di Pasqua.

Infine, il 5 maggio al Sam Boyd di Las Vegas, gran finale per la prova diciassette che agli americani non porta decisamente sfortuna, visto che il circus del Supercross muove interessi economici inferiore fra gli sport del motore solo alla Nascar e, forse, all’Indycar.

Settimana di pausa e poi, dal 19 maggio e fino all’otto settembre, via al cross all’aperto sui pistoni dall’Atlantico al Pacifico per il National. Da oggi cercheremo quindi di curare uno spazio settimanale che ci farà da viatico all’apertura del Supercross, il primo week end di gennaio.

Le origini dell’indoor vengono fatte risalire al 1971 quando l’AMA (American Motorcyclist Association) organizzò una gara all’interno del Daytona International Speedway, portando per la prima volta le moto fuoristrada lontano dalle piste tradizionali e l’anno successivo, visto il grande successo dell’esperimento, si decise di approdare in uno degli stadi più famosi di tutti gli States, il Los Angeles Coliseum.

Nacque così il Supercross, termine che trova la sua origine dalla combinazione fra Super Bowl e Motocross.
Da quel momento le gare da eventi isolati divennero un campionato vero e proprio che è cresciuto di anno in anno, rappresentando attualmente il massimo torneo fuoristradistico al mondo.

Per meglio inquadrare il fenomeno bastano alcuni numeri: la media spettatori degli ultimi campionati supera abbondantemente le 40.000 presenze a gara e per ogni evento il montepremi è di circa 100.000 dollari.

Le classi in gara sono la Supercross riservata alle moto di cilindrata 450 cc. e la Lites i cui piloti si danno battaglia sulle 250 cc. Come nel cross tradizionale, anche qui le moto hanno tutte motori a 4 tempi.

La classe Lites ha due campionati ben distinti, divisi su base geografica per effetto delle locations in cui si svolgono le gare. I due tornei, West Coast ed East Coast, si articolano in 8 prove ciascuno, per poi giungere all’evento conclusivo di Las Vegas dove i piloti di ogni costa disputano sia l’ultima prova dei tornei regionali, sia lo shootout, sfida finale in cui i 10 migliori riders delle due serie si scontrano per la supremazia assoluta nella classe cadetta.

Il campionato si svolge sotto l’egida dell’AMA e da qualche anno assegna anche il titolo di campione del mondo supercross, riconosciuto dalla FIM, la federazione motociclistica internazionale.

Deve essere però subito dissipato ogni dubbio. E’ la FIM ad aver bisogno del Supercross americano e non viceversa. Proprio per questo una delle prove si disputa in Canada, a Toronto, in modo da poter dare respiro al di fuori degli USA e titolare il campionato come internazionale.

Il vero business è però gestito dal promoter, la potentissima Feld Motor Sports, che ha di fatto in mano i cordoni della borsa e stabilisce anche le regole sportive, come la Dorna per la MotoGP, Youthstream per il mondialcross o Mr. E. in Formula Uno. L’unico evento che mantiene la propria autonomia è quello di Daytona che è inserito nella celebre Daytona Bike Week.

L’introduzione termina qui. Benvenuti nel nuovo mondo che cercheremo di illustrare settimanalmente su questo portale.
Questo è tutto, alla prossima!

 

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