Gara 1: Yankees @ Astros 7-0

Gleyber Torres è l’uomo del momento e Zack Greinke incassa un’altra pesante sconfitta sul monte: due frasi per racchiudere la facile vittoria in trasferta degli Yankees a Houston.

Il record di 5 Rbi per l’ancora 22enne sono la chiave del successo di New York, ripetutosi dopo l’eccellente gara 3 a Minnesota, insieme all’energia difensiva e l’abilità clutch quasi ereditata negli anni, mentre l’ex Cy Young sembra non riuscire più a riprendersi. Oltre a lui, però, il lineup Astros ha steccato ancora, come a Tampa, tenuto a guinzaglio da un glaciale Tanaka, che permetterà a Boone di “risparmiare” la solita fatica ai long e middle reliever, affidandosi solo per tre inning ad Ottavino, Britton e Loaisiga. I quattro domineranno i batters avversari, lasciando loro la pochezza di tre valide, a Tucker (schierato per il deludente Reddick) per il partente e a Brantley ed Altuve per l’ex Colorado.

Al termine dei tre inning di studio, Greinke subisce la prima run da LeMahieu, dopo la sua singola a sinistra, il K a Judge e la doppia di Torres (0-1), superlativo in precedenza anche in giocate nell’infield. Nel quinto parziale l’ex Diamondbacks ha le basi cariche ma si salva mentre la successiva frazione vede i due fuoricampo dello stesso Gleyber e di Stanton (0-3), in preoccupante ripresa per i rivali. Poco più di 80 lanci per Zack, oggi dignitoso rispetto a Tampa; la differenza da noi spesso sottolineata con Cole e Verlander sta però nella solidità mentale a mantenersi lucido dopo un bad moment e nella costanza a lanciare a lungo.

Al suo posto entra Pressly, pregevole in regular season ma a picco nei playoff, come tutto il bullpen; infatti con lui New York dilaga e nel top del settimo segnerà con Gregorius e LeMahieu (0-5), grazie alle loro singole e di Judge, incassate con due out!

Dopo James entra Abreu, contro il quale i bomber del Bronx arrotonderanno per merito di Urshela (Hr e 0-6) e base ball, rubata e singola di AJ#99, che chiuderà l’umiliante 0-7 finale, dimostrando di avere il “best throw” in baseball, quando nel quinto inning eliminerà Bregman e Alvarez con un fantasmagorico double play dall’esterno.

Gara 2: Yankees @ Astros 2-3

Sfida stavolta equilibrata e a basso punteggio che non disdegnerà però di presentare al conto finale tre home run, con Judge su Verlander nel quarto inning, Springer su Ottavino (quinto) e soprattutto il walk-off di Correa al secondo extra su Happ, deludente per l’ennesima volta in stagione.

Lo shortstop, mai completamente integro durante l’arco annuale, evita una fuga probabilmente decisiva degli Yankees, che invece si ritrovano ora a dover ricostruire da capo una serie che sembrava pendere nettamente dalla loro parte, dopo le crisi avversarie sul monte e i blackout davanti al piatto di casa base.

Si rivede Marisnick per Houston, la cui presenza al centro fa emigrare nell’esterno destro Springer e panchina Tucker e Reddick; per New York, con Stanton di nuovo acciaccato, torna nel roster Hicks, ma il posto da leftfield spetta a Maybin.

Verlander supererà Andy Pettitte per numero di strikeout in postseason (183), pronto ora a puntare John Smoltz (199), mentre Paxton, dopo aver subito la run a fine secondo tempo dal doppio di Correa (1-0), viene rimpiazzato sul monte da Green, che fronteggerà bene da destro l’incubo Bregman nel terzo inning, al box con runners in scoring position e un out.

Passata la paura sarà JV ad incassare l’Hr di Judge (1-2), susseguente il walk per LeMahieu.

Si arriva a fine quinto quando Ottavino, al primo lancio, vede la sua slider mandata fuori campo da Springer (2-2); due eliminati e una singola più tardi si avvicenda con Kahnle.

Ad inizio sesto, con prima e seconda cariche, 3-2 e due out, la ground ball di Gardner viene droppata da Altuve, ma Correa, giunto in soccorso, elimina a casa base l’arrivo di LeMahieu. Poco dopo, incredibile giocata al volo di Urshela che mette out Gurriel. Verlander finisce l’ottima performance nella settima frazione con base ball offerta a Maybin.

Harris, Osuna, Smith, Pressly, James (che otterrà la W), Britton, Chapman, Sabathia e Loaisiga non subiranno quasi più nulla fino a quando il solito Correa chiuderà i conti all’undicesimo inning.

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