In una National League densa di sorprese e capovolgimenti improvvisi non sfigurano i Braves al comando a East e quasi certi del “clinch” per il playoff berth. Impreviste le “stecche” dei Nationals in ripresa solo ora grazie al dominio di Juan Soto e dei Mets, partiti alla grande ma arenati dopo pochi mesi.

Il manager Brian Snitker può ritenersi soddisfatto e fiero del lavoro svolto. Qualunque cosa accada in postseason la stagione verrà comunque annoverata come una piacevole sorpresa; ricordiamo che lo scorso anno la franchigia della Georgia arrivò a poco più del 40% di vittorie.

Freeman e soci sin dall’Opening Day si sono posizionati subito dopo gli squadroni sia in classifica che nelle statistiche d’attacco e difesa. Ottavo posto generale, nono per le percentuali in battuta; sesta posizione nel lancio con un ERA di squadra a 3.69 e una media in battuta avversaria a .231!!

Ciò che preoccupa un po’ in vista della postseason sono le performances del bullpen, molto spesso non all’altezza dei “rotatori” sul mound, incapaci di proteggere più di una volta i vantaggi che Folty & co. guadagnano durante le partite; l’esempio lampante la sconfitta coi Red Sox in vantaggio di 7-1 nel settimo inning. I rilievi sono al 16° posto totale con un ERA a 4.04 – 27/24 vittorie e sconfitte e 37 salvezze!!

Quel che permette ai Braves di navigare nelle alte sfere della NL sono le prestazioni dei giovani del lineup, completamente esplosi giorno dopo giorno in questa stagione. A parte il disastroso mese di Luglio, con crolli pazzeschi sia al lancio che in battuta, i ragazzi di Snitker non hanno mai abbandonato la leadership della NL East al fianco dei Phillies. E pensare che sono solo $38,2 milioni gli stipendi impegnati per il prossimo anno ed il payroll è di $118,3 milioni!! Questo rende l’idea di come Atlanta abbia un farm system capace di far crescere il proprio “vivaio”. Il lavoro e l’esperienza fatta accumulare ai propri young boys nelle Minor Leagues è stato impeccabile.

Ci riferiamo ovviamente al candidato rookie of the year Ronald Acuna Jr (probabilmente secondo dietro proprio a Soto), leadoff ed esterno sinistro, Ozzie Albies, seconda base e Johan Camargo, terza. Gli ultimi due stanno appena finendo la loro seconda stagione in MLB.

Dansby Swanson, come interbase, ha solo 24 anni. Il venezuelano (20enne) appena promosso a fine Aprile in prima squadra ha cominciato a “spaccare” le partite ed oggi conduce le statistiche di squadra per fuori campo (25); Albies (21), giocatore per cui stravediamo, leader per Runs e Doubles ha anche 159 battute valide; il panamense Camargo (24), potente battitore destro, è stato impiegato titolare da Maggio nel turno basso poi, da Agosto, come secondo o quinto spot, è esploso anch’egli ottenendo un cinquantina di Hits!!

“Mescolati” a loro i giocatori simbolo degli ultimi anni. Parliamo ovviamente dei mancini nonché candidati MVP Freddie Freeman (Braves da sempre) e Nick Markakis (al quarto anno). Nelle ultime due stagioni, il .977 OPS di Freeman si posiziona al sesto posto nella MLB, e solo Joey Votto ha accumulato più WAR tra i prima base. E’ leader di squadra con .388 Obp.

Markakis è il numero uno per media (.308), Rbi (88) e battute valide (174). Inoltre Ender Inciarte, esterno centro scambiato con Arizona nel 2016, da quando è arrivato ha strabiliato in difesa (due guanti d’oro) e conquistato lo scorso anno l’All Star Game diventando il primo Brave a collezionare almeno 200 Hits in una stagione da Marquis Grissom nel ‘96 e il quarto da quando la franchigia si è trasferita ad Atlanta (1966).

Aggiungiamo tra i “veterani” i due catchers che si dividono quasi alla pari il ruolo: Kurt Suzuki e Tyler Flowers, con buone medie in battuta. Culberson e Flaherty (interni), insieme a Tucker (esterno) si sono rivelati dei veri e propri jolly. La squadra va in base con grande facilità, è ricca di eccellenti battitori ed ha una velocità supersonica sia nelle corse in attacco che sugli esterni.

Per “limare” i difetti stagionali acquisiti nella deadline ottimi giocatori che hanno aumentato lo spessore della squadra e allungato il roster; anche grazie a questo Atlanta ha spiccato il volo nella division e si presenta nella fase calda con poche lacune. Alex Anthopouloss, giovanissimo Gm al secondo anno, ha aggiunto Adam Duvall, esperto ex All star dai Reds, che accresce la rosa alternando sia Freeman in prima base, Acuna Jr come esterno sinistro e Markakis come destro.

Nella rotazione per la postseason come numero 4 arrivato il destro Kevin Gausman da Baltimore, 27 enne che nel primo mese ha ottenuto un ottimo record di 4-1 in 5 partenze e buono sia contro battitori destri che mancini (.250/.276). Sempre come partente aggregato Touki Toussant, altro ragazzo terribile promosso dal bullpen e proveniente (tanto per cambiare) dalle Minor, che sta destando ottime impressioni anche come battitore.

Può essere anch’egli come i suoi “colleghi di gioventù” un tassello importante per generare forza, freschezza ed entusiasmo in questo finale di regular e perché no anche nelle Division Series!!

Leaders sul monte ovviamente Mike Foltynewicz (1), quarto nella NL East con 2.66 di ERA, capace di lanciare spesso dal primo al nono inning e Julio Teheran (2), battitore destro e bandiera del team. Completano i partenti Newcomb e Sanchez. Il bullpen che tanto ha fatto penare è stato però anch’esso rinforzato. Brad Brach (32 enne ex all star) è arrivato dagli Orioles, rilievo destro che qui ha migliorato le statistiche di Era e di media battuta avversaria; stesso discorso per Johnny Venters (33 anni) ex proprio Braves ed all star nel 2011 tornato dai Rays come rilievo medio mancino anche se sostituisce spesso come closer Minter, in piena crisi a Settembre; da agosto ha un record di 3-0, due salvezze e un ERA post break a 1.62!

I Braves ci piacciono. L’unione “vecchio/nuovo” riesce alla perfezione e tramuta una squadra spontanea ed istintiva in una costante e ricca di classe. Siamo sicuri che termineranno la stagione in maniera positiva e che nei playoff diranno eventualmente la loro a livello di gioco e performance, anche se dovessero perdere subito.

Questa annata lascia un grosso mattone col quale costruire delle fondamenta a lungo termine per diventare negli anni una franchigia dominante. Probabilmente da due o da tre del seeding affronterebbero una tra Rockies e Dodgers!

Scommettiamo che tutte le sfide di postseason della National League saranno all’insegna dell’equilibrio che ha regnato per tutta la stagione regolare. Pertanto anche i ragazzi di Snitker potrebbero dire la loro senza arretrare di un metro; le streaks di Settembre sono un ottimo segnale per arrivare in fiducia e carichi; nessuno partirebbe “underdog” nella corsa alle World Series, le possibilità per le magiche cinque di arrivare fino in fondo sarebbero simili.

Questo vale anche per i “Jounty Boys” di SunTrustPark, vere e proprie “MINE VAGANTI”!!

2 thoughts on “Atlanta Braves: la Mina Vagante della N.L. East

  1. Domanda da incompetente quasi totale : vedendo le classifiche e,soprattutto,alcuni risultati di questi ultimi gg. ho notato che squadre che si stanno giocando i p.o. perdono,anche in casa,contro altre fuori già da settimane,quindi,questi risultati sono delle casualità oppure c’è dell’altro,non so,per far riposare i migliori giocano le riserve magari pensando di vincerle lo stesso ?

  2. Angelo forse noi siamo abituati al calcio di serie A nel quale ci sono “biscotti” infiniti le ultime giornate..qui negli Usa in tutti gli sport si gioca fino alla fine:orgoglio dei fans, mentalità oppure giocatori che devono guadagnarsi la conferma..da qui le sconfitte dei Dodgers a Cincy oppure Rockies oggi..PS scorso anno i Ravens fallirono i PO x la sconfitta coi derelitti Bengals all’ultima week..ciao

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