Dopo un avvio di stagione tentennante e una campagna acquisti importante (combinazione esplosiva se sei gli Yankees e hai a che fare con la stampa di New York), la stagione è migliorata dopo circa 17-18 partite quando anche il lavoro del nuovo coach Aaron Boone ha iniziato a dare i suoi primi frutti.

Quando si parla degli Yankees il primo argomento da trattare è sempre l’attacco  e in particolare i numeri che riguardano la sua potenza: con l’arrivo di Stanton in pinstripes tutti si aspettavano statistiche ancora migliori a livello di squadra rispetto a quelle dell’anno scorso e così è stato finora.

Gli Yankees guidano la MLB in homeruns, runs batted in, base on balls, slugging % e OPS con un più che rispettabile sesto posto nella classifica della media in battuta. Il neo acquisto Giancarlo Stanton dopo aver toccato il fondo arrivando a battere .085 è riuscito ad ingranare e a tornare a un già più accettabile .262, numeri simili a quelli dell’anno scorso a Miami dove terminò con il titolo di MVP e di leader negli homerun.

Aaron Judge dopo una stagione sopra le righe nella campagna 2017 si sta mantenendo a buoni livelli e nonostante continui a finire strikeout troppo spesso ha migliorato l’occhio guadagnando già un discreto numero di basi ball.

Buone notizie sono arrivate dal farm system nel nome di Miguel Andujar – 3B e Gleyber Torres – 2B, giovani in grado di fornire sin da subito un contributo valido: più preoccupanti invece sono le prestazioni di Gregorious, Sanchez e Gardner. Sono tutti sottomedia e in particolare Gregorious è in caduta libera dopo un primo mese da ricordare: a New York rimangono comunque tutti fiduciosi che grazie al tempo ed al lavoro dell’hitting coach Marcus Thames riusciranno ad uscire da questa fase di slump.

Per quanto riguarda il pitching staff, il reparto è diviso in due parti: chi sta performando molto bene e chi per niente. Nella prima categoria ci va l’eccellente Luis Severino, lanciatore potente ma che ha dimostrato di essere migliorato anche nel command, Aroldis Chapman che nel ruolo di closer sta mantenendo le alte aspettative, Chad Green ed AJ Cole entrambi capaci di essere efficaci negli inning intermedi.

Nella seconda categoria (più affollata della prima) ci sono: Masahiro Tanaka con una ERA di 4.95, Sonny Gray con un ERA di 5.48, i due set up man Betances e Robertson quasi mai in grado di fornire sicurezza nel settimo e nell’ottavo inning e infine lo starter numero 5 della rotazione German che non  sembra per nulla in grado di poter sostenere questo ruolo a lungo.

Gli Yankees sono una squadra potenzialmente forte ma che al momento è ancora incompleta: conoscendo la famiglia Steinbrenner, entro la trade deadline questo problema sarà risolto. Sicuramente serve un pitcher partente di un certo livello, forse due se Gray e Tanaka continueranno di questo passo.

In più servirà anche un prima base in grado di fornire una media in battuta più alta di Walker ed Austin, magari un mancino in grado di dare alternanza ai già tanti battitori destri presenti in questo lineup.

Se ciò sarà fatto mi sento di dire che il titolo numero 28 è alla loro portata, in caso contrario visti i problemi riscontrati finora la vedo dura quando soprattutto le temperature caleranno e contare tanto, forse troppo, sui punti derivanti da homerun potrebbe risultare un giro alla roulette, a maggior ragione con una rotazione di pitchers partenti discontinua.

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