Gara 3 delle World Series è stata la prima a Houston e di conseguenza la prima con il designed hitter, un grande vantaggio per le squadre dell’American League che ne hanno uno di ruolo, mentre i Dodgers privi di Adrian Gonzalez hanno dovuto schierare il potente ma per niente continuo Joc Pederson.

I pitchers partenti erano Lance McCullers per Houston, reduce da una grande stagione dove causa infortuni è stato per un po’ di tempo anche il numero uno della rotazione, possiede una fastball intorno alle 94-95 mph, una slider e soprattutto una curveball letale che usa nell’oltre del 43% dei suoi lanci rendendolo uno dei primi dell’MLB in questa categoria.

Il partente in casa Dodgers era il giapponese ex Rangers Yu Darwish, che nel suo arsenale può vantare una fastball alle 95-96 mph, un buon mix di cutter e slider e un curveball lenta ma letale la cui velocità non è mai stabile ma varia dalle 65 alle 73 mph.

Purtroppo per lui, il nipponico non è riuscito a trovare le location volute soprattutto con la sua fastball visto che cercando di metterci troppa potenza non è riuscito a indirizzarle dove voleva e di conseguenza trovandosi sempre sotto nel conto di ball e strike non è riuscito nemmeno a lanciare con efficacia le sue letali breakingballs ed il risultato è stato catastrofico per lui e i Dodgers, 1.2 inning giocati 4 punti concessi e 0 strikeouts.

A creargli i maggiori problemi sono stati i battitori della parte bassa del lineup di Houston che nel secondo inning hanno costretto Roberts a fare subentrare dal bullpen Kenta Maeda per fermare l’emorragia.

La parte bassa del secondo inning è stata la migliore di tutta la serie finora per gli Astros che esordendo con un homerun di Yulieski Gurriel sono riusciti a mandare in base sia Reddick che Gattis consentendo a Gonzalez e McCann di portare a casa altri due punti con due singoli sugli esterni e poi di portare a casa un ulteriore punto con la volata di sacrificio di Bregman.

La risposta di LA non si è fatta aspettare e nella parte alta del terzo inning con Pederson ed Hernandez in base Seager è riuscito a portare a casa un punto ma senza aggiudicarsi l’RBI visto che è incappato in un doppio gioco. Appena uscito Kenta Maeda dal terreno di gioco nella parte bassa del quinto inning Evan Gattis ha segnato un altro punto con un singolo e un seguente errore di lancio del pitcher Watson che ha permesso a Reddick di arrivare a casa base.

LA ancora una volta nell’inning seguente ha provato a ridurre le distanze dai propri rivali mettendo in seria difficoltà McCullers che con due corridori in base è stato sostituito dal manager Hinch che al suo posto ha mandato sul monte il long reliever Brad Peacock.

L’ex Red Sox e Orioles ha concesso il primo punto (imputato a McCullers) con un groundout RBI di Yasiel Puig e un altro con un lancio matto che ha permesso a Turner di arrivare dalla terza a casa base. Da lì in poi il rilievo degli Astros è stato intoccabile aggiudicandosi la salvezza lunga ben 3.2 inning (pareggiato il record delle WS) e concedendo solo una base ball con 4 strikeouts.

Dopo gara 3 viene da pensare che Roberts ricorra troppo spesso e troppo presto al suo bullpen che in una serie così impegnativa può avere un effetto boomerang non indifferente, un ottimo risultato per LA sarebbe tornare al Dodgers Stadium sotto 3-2 e giocarsela nel proprio campo, ma non sarà facile e probabilmente Kershaw se LA vuole avere la speranza di portarsi a casa l’anello dovrà lanciare sicuramente in gara 5 e altrettanto sicuramente con un riposo più corto in un eventuale gara 7 visto l’andamento di Darwish.

Houston dall’altra parte non si può rilassare ma deve fare di tutto per non tornare al Dodgers Stadium dove un matchup con Hill e Kershaw sarebbe davvero proibitivo anche per un lineup come il loro.

 

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