La stagione 2017 finora per i Boston Red Sox si può considerare buona visto l’attuale primo posto nell’American League East con un record di 55-45 con un vantaggio di 3 gare sugli Yankees e 3,5 gare sui Rays.

A livello di organico la squadra del Massachusetts ha un discreto vantaggio sugli Yankees che nonostante l’acquisizione del 3B Todd Frazier dai White Sox rimangono ancora troppo dipendenti dagli Homerun per quanto riguarda la produzione di punti, mentre i Rays sono una buonissima squadra molto bene assemblata nonostante il budget ridotto, con un leader che è Longoria e una serie di buon battitori e lanciatori come Logan Morrison e Alex Cobb, ma difficilmente riusciranno ad acquisire giocatori prima della trade deadline in grado di migliorarli e renderli una squadra da titolo.

La mia proiezione per la stagione dei Red Sox è di 94 vittorie con la leadership della AL East: il merito maggiore sarà soprattutto dell’attacco che vede nei battitori di contatto come Betts, Benintendi e Bradley il proprio punto forte ma che può anche fare male ai lanciatori avversari con battitori di potenza come Hanley Ramirez e Mitch Moreland.

Il ritiro di David Ortiz non è stata un grandissima perdita per il lineup dal punto di vista della produzione e l’errato acquisto di Pablo Sandoval (ora nelle minors) sono stati sopperiti dall’emergere di giovani promettenti come Benintendi, Betts, Bogaerts e Bradley Jr.

La nota negativa dei Red Sox si chiama rotazione dei pitchers partenti fatta eccezione per il fenomenale Chris Sale visto che Porcello dopo aver vinto il CY Young la stagione scorsa sta faticando e non poco soprattutto col command della sua fastball, mentre Steven Wright che dopo la stagione scorsa veniva considerato un buonissimo lanciatore, quest’anno con un ERA di oltre 8 è stato rimosso dalla rotazione.

Intanto David Price è appena tornato da un lungo stop per infortunio e tutta Boston spera che possa mantenersi in salute per dare il boost necessario alla rotazione per poter competere anche in postseason motivo per cui il front office qualche settimana fa aveva firmato il veterano lanciatore destro Doug Fister che sinora ha pesantemente deluso le aspettative con un record di 0-4 e un ERA di 7.89.

Il bullpen guidato dal un sensazionale Craig Kimbrel con un’ ERA di 1.32 si sta comportando discretamente soprattutto se contiamo che spesso gli capita di dovere entrare in gioco ben prima del classico settimo inning visto l’andamento di alcuni partenti.

Joe Kelly e Fernando Abad stanno vivendo una rinascita questa stagione nel bullpen di Boston: l’ex Cardinals ha fatto registrare oltre che un eccellente ERA di 1.49 un paio di fastball a 104 mph mentre il veterano ex Astros con un’ ERA di 2.90 è il miglior specialista che i Red Sox abbiano contro i battitori mancini, ruolo che dopo la partenza di Andrew Miller ha fatto fatica a trovare continuità.

Il front office di Boston non starà di certo a guardare e prima della trade deadline un altro paio di colpi verranno messi a segno. L’unica incognita sarà l’entità di questi colpi, sicuramente hanno bisogno, visto l’inesistente rendimento di Sandoval, di un buon 3B ma anche di un buon partente destro con cui alternare i mancini Sale, Price e Pomeranz in vista della volata finale.

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